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martedì 14 settembre 2010

Barca a vela qual'è quella adatta ?

Ciao, visto che le domande che mi vengono rivolte riguardano quasi  sempre esclusivamnte argomenti discussi e ridiscussi come ad esempio: 

quale debba essere la barca a vela adatta a fare il giramondo? Con quale tipologia di materiale debba essere costruita? Quanto debba essere grande? O come debba essere armata? 

Si sembrerebbe proprio così, e che questi siano gli argomenti che maggiormente preoccupano, condizionano e limitano chi si vuole cimentarsi a praticare la navigazione a vela, 

ed è per questo che in pratica ci tengo moltissimo a sfatare e ridimensionare questo falso problema che si fanno soprattutto tutti coloro che anzichè essere attratti vocazionalmente da questa attività

hanno deciso di praticare comunque la navigazione a vela spinti da altre motivazioni meno naturali e autentiche e che risulteranno poi essere dei condizionamenti dettati da tendenze e mode e null'altro.

Quindi ribadisco che a mio avviso ancor prima di arrivare al problema di quale barca a vela scegliere,  chi vorrà veramente nel modo giustocimentarsi alla pratica della navigazione a vela d'altura 

e all'andare a vivere per mare in barca a vela un periodo della propria vita sarà  molto più saggio e necessario che almeno agli inizi si preoccupi solo ed esclusivamente a fare delle miglia a vela, navigare davvero e fare più esperienza possibile.

In pratica così si potranno acquisire le conoscenze necessarie e che possano permettere di fare le giuste considerazioni e aver consapevolezza di poter valutare,

e poter  fare poi al momento opportuno delle scelte  giuste e consapevoli anche nei confronti di quale possa essere la miglior tipologia di barca a vela e più adatta a noi. 

Quindi a conclusione di questo post che avrebbe dovuto stabilire quale fosse la barca adatta, vuole invece stabilire e far riflettere sul fatto che la barca adatta è solo l'ultimo dei problemi,

e che al momento giusto non si avrà nessun problema a scegliere  quale dovrà essere se lo si farà quando avrete le giuste conoscenza per poter fare una scelta consapevole,

quindi prima ancora di crearsi o voler dare risposte a questi falsi e/o prematuri problemi sarà più giusto e necessario preoccuparsi solo almeno agli inizi di navigare a vela, fare miglia e tanta esperienza

che poi potrà permettervi in prima persona quelle successive e poi neanche tanto importanti e determinanti scelte come quella di quale sia o debba essere la barca a vela ideale o adatta a fare il giramondo ancor prima sapere realmente cosa significhi navigare e fare miglia per mare i barca a vela. 

un saluto e una buona serata da:
_/)pipposail

lunedì 24 maggio 2010

Come far diventare una comune barca di serie, in una barca oceanica da giramondo.



Ciao a tutti oggi questo mio post per condividere una email di Michele che mi scrive per chiedermi quale sia il posto migliore più opportuno e più conveniente dove si possano fare tutti quei lavori che necessitano ad una qualsiasi barca di serie per farla diventare una classica barca da giramondo.

Devo dire che mai come in questo caso tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e non si può negare che per poter fare questo in modo indipendente, ed in prima persona nella nautica italiana di oggi è diventato quasi impossibile nel senso che oggi solo trovare un cantiere che al suo interno vi faccia eseguire i lavori in prima persona è diventato difficile e lo diventerà sempre di più visto che ormai è diventato pressochè vietato.

Quindi come vediamo poi nella pratica delle cose tutto ciò che a chiacchiere e facile nella pratica andrà e necessiterà organizzarlo bene e nei minimi particolari almeno per come la vedo io nei riguardi del dover attrezzare seriamente una barca per dei viaggi oceanici.

Quindi innanzi tutto abbandonare di credere o pensare che esistano cantieri o una assistenza in questo senso o che le cose siano almeno in modo da poter favorire e non penalizzare chi intende fare questo genere di esperienza. Infatti mi rammarica dirlo ma la verità è che se non si è una persona già più che adentrata in questo mondo un professionista o quanto meno una persona che si dedica seriamente solo a questo e non si hanno delle cose fondamentali di base tutto ciò sarà molto difficile da poter fare non tanto per i problemi economici, tecnici o difficoltà varie che potrebbero sorgere nei lavori da fare e superabili ma ancor prima in tutta quella logistica che necessariamene deve partire da dove, come, e in quali tempi dovranno essere fatti e realizzati questi determinati lavori.

Dico questo perchè al di la dei prezzi o di quanto può essere più o meno economico un posto piuttosto che un'altro, il problema per chi si lancia in questa avventura solo apparentemente semplice di attrezzare una barca per dei grandi viaggi sarà legato prevalentemente a tutta una problematica che poi porta inevitabilmente a fare non più con ciò che è meglio ma con quello che hai o il posto ti offre anche a prescindere del badget disponibile e le possibilità. 

Inoltre credo che la maggior garanzia di poter fare bene ugualmente da soli anche se lo si fa per la prima volta e quindi senza un' adeguata esperienza sarà quella di poter avere una più ampia possibilità di soluzioni materiali e attrezzature che avvolte non è facile da trovare nelle città o luoghi dove si preparerà la barca o vive.

Quindi mi sento di indicare come soluzione quella di attrezzare la barca solo minimamente per poter essere portata e in pratica andare a fare questi lavori la dove sarà più conveniente ed ottimizzato il poterli eseguire nel migliore dei modi a prezzi avvolte impensabili.

Molti possono anche ritenerle cose troppo complicate ma altri anche dei profittevolissimi bussiness che posso assicurarvi molti professionisti freelance ogni stagione fanno come ad esempio quello di poter comprare delle barche d'occasione da ricondizionare e andare a farlo a  Trinidat Chuaciaramas ad eseguire i lavori e montare tutte le migliorie di questo mondo e vi assicuro che potrete contare e reprire la mano d'opera più specializzata e migliore al mondo fatta da giramondisti freelance sud Africani prevalentemente bianchi 

che ogni anno attraversano l'oceano per recarsi appunto a Trinidat dove essendo un porto franco i materiali sono molto,  ma molto più economici e sono sicuri poter trovare buoni lavori.

Quindi anche se in Martinica a Le Maren si trova per quanto riguarda vele e attrezzature in genere davvero di tutto anche d'occasione,  per i motivi che prima vi ho già detto ed altri ancora credo davvero che il posto migliore, ed una possibilità molto profittevole per tutti coloro che stanno cercando di poter armare una propria barca in economia senza venire meno a ciò che necessita fare che potà attrezzare la barca solo del minimo indispensabile per poi fare tutto a Trinidat Chaguaramas.

una buona giornata da
/)pipposail

lunedì 5 gennaio 2009

Quale radio e antenna istallare su una barca a vela da giramondo?


Una delle molte cose che in verita bisognerà fare per armare ed attrezzare ulteriormente la nostra solita ipotetica barca a vela di serie, per renderla poi una vera ed ottimale barca da viaggio, da giramondo, le cose da fare sono molte ed avvolte anche molto soggettive, e solo indicativamente per aiutarmi a spiegarmi di cosa stia parlando, e a cosa in realtà mi rifarisco nella sostanza e azioni concrete da fare saranno ad' esempio:

  • Potenziare la produzione di energia elettrica
  • Che abbia dei pannelli Solari
  • Uno anche più generatori Eolici
  • Più di un solo ed unico sistema di autogoverno
  • Una seconda linea di ancoraggio pronta in coperta
  • Scalini per salire in testa d' albero
  • Cappottina paraspruzzi
  • Plancetta di poppa
  • Impianto d'acqua dolce e di mare a pedale
  • Vele molto frazionabili o rollabili
  • Rinvii in pozzetto di tutte le manovre
  • Serbatoi d'acqua e gasolio extra
  • Luci di via rinviate in testa d'albero

































    E molte altre cose ma mi fermo, perchè mi sono ripromesso oggi di dare nel mio piccolo possibilmente qualche indicazione che può toranre utile a risolvere il problema istallazione e risoluzione del problema comunicazione contatti con la terra diciamo quindi che ci troviamo nella necessità di istallare una potente ed affidabile stazione ricetrasmittente.

    L 'installazione tipo posso indicarvela in una Radio HF -SSB, la mia era un Keenwood ST-50 con accordatore d'antenna, ma ce ne sono anche di altre marche di analoghe. Nel disegno al lato diciamo che è un impianto fatto come si deve ed è effettivamente quello che si vede più diffusamente adottato e più spesso istallato sulle barche dei giramondo.

    Anche se io non condivido il tipo di antenna per due motivi

    1) - Che l'antenna "Antenna Filare" così è chiamata come si può notare dal disegno al lato, è ricavata dallo strallo di poppa, che è stato appositamento tagliato e ri-giuntato con degli isolatori di ceramica appositi, che credo che certamente terranno!!! anche visto anche che non mi è mai capitato sentir nulla a riguardo!!!

    Ma io avendo usato un'altro metodo consigliatomi da un vero esperto, un vero Gurò di queste cose che mi indicò la possibilità alternativa di usare un' Antenna a Dipolo che si tratta di un filo nero volante a Ti, che volendo si può usare anche in modo volante tirandolo su in testa d'albero molto agevolmente per mezzo di una cimetta e un carrucolino apposito.

    Quindi oltre ad essere più economica ed evitare di farci tagliare lo strallo di poppa, c'è anche un altro vantaggio che sarà quello di farci risparmiare di (come si vede anche sul disegno) di dover creargli la voluminosa e pesante così detta "terra" che su quella a dipolo non necessita essendo già di suo un'antenna bilanciata.

    Come contro partita. Non potevo parlare su tutte le frequenze con una sola antenna a dipolo perché l'ampiezza dei bracci della T , (come mi spiegò il gurò) sarebbero dovuti essere lunghi in base o funzione della frequenza in cui si vorrà, o servirà usare trasmettere o ricevere!!! Ma visto il costo molto contenuto di questa antenna a dipolo mi fece comunque convenire di potermene portare dietro più d'una

    Ad' Esempio: una con i bracci di 2,90 mt che mi permettesse di poter ricevere e trasmettere ad esempio dai 24.00 Mhz ai 26.000 Mtz, un'altra con i bracci 3mt per poter parlare sulla frequenza a salire e cosi andando me ne portai tagliate a misura e fatte a regola d'arte per poter parlare su tutte le frequenze che mi sarebbero potute tornare utili.

    Credo che ancora oggi si possa adottare per comodità e possibilità questo tipo di soluzione che per completezza e versatilità anche il telefono satellitare per mare non credo che ancora oggi possa garantire, beh!!!

    Poi intendiamoci, logicamente se si avrà la fortuna di farsi introdurre alla Telecom Italia dove so per certo che oltre al nostro Giovanni Soldini nazionale (che è anche normale che venga sponsorizzato)

    negli anni passati hanno largamente abbondato nello sponsorizzare l'impianto a parecchie barche che partivano per il giro del mondo,

    be allora si capisce che il problema neanche sussiste ma se parliamo del buon marinaio giramondo che come approccio e in linea di massima credo che le cose gli piaccia farsele da solo in modo indipendente ed in economia, la soluzione resti credo questa.

    Il notebook utilizzato per e-mail e fax meteo che provengono attraverso la Radio HF - SSB irrununciabile e di cui non si può fare certamente a meno di una radio ssb-hf ad onde corte

    1) - Per chiedere aiuto al di fuori del Mediterraneo

    2) - Di aderire alla AM / PM avvisi ai naviganti e bollettini) a parlare con i tuoi amici che sono su altre barche anche + 100-200 miglia di distanza.
    3) - Interfacciarci ad un notebook che potrà avereoltre che a sua volta interfacciati tutti gli strumenti di navigazione e elettronica di bordo per poter scaricarci le C-Map con tutta la cartografia che per fare un giro del mondo e considerando che una carta nautica costa mediamente non meno mai di 50-100 $ l'una, capirete il risparmio.

    A seguire alcune considerazioni e cose che bisogna sapere e tenere conto .


    Esistono in tutto il mondo singoli radioamatori o gruppi organizzati che dedicano il loro tempo al collegamento radio con imbarcazioni appartenenti alle più diverse nazionalità.
    Quasi tutti sono di una serietà e di una disponibilità incredibile: non mancando mai ai vari appuntamenti giornalieri, sabato, domenica e feste comandate comprese, offrendo tutta l’assistenza possibile.

    Alcuni rappresentano un vero punto di riferimento per decine e decine di famiglie, alle quali offrono l’unico modo per avere notizie fresche dei loro cari in navigazione e praticamente ogni anno vi è qualche imbarcazione salvata grazie alla loro solerzia. I più organizzati dispongono di vari assistenti in diverse parti del mondo, per poter così garantire una copertura totale.

    Sovente hanno a disposizione ricevitori meteofax, sono collegati con i centri di soccorso nazionali e giornalmente passano, tradotti nella loro lingua, tutti i vari bollettini meteo disponibili per le diverse zone di navigazione. La cosa più incredibile è la costanza delle loro trasmissioni: ve ne sono alcuni che operano ormai giornalmente da 15-20 anni.


    Se questo non si chiama vero volontariato, non sapremmo definirlo diversamente!

    Tra i radioamatori più conosciuti e amati da chi va per mare vi è "Pierluigi Zini", di cui vorrei e mi farebbe molto piecere avere notizie più rassicuranti delle ultima volta che ne ho reperite dai ragazzi che portarono le medicine a vela alla Isla delle Vacche ad Haiti, e che aveve avuto un infarto - e non altro stop -quindi comunque auguri al nostro caro vecchio padre , caro ed insostituibile..

    - DJ -
    il nome con cui tutti i giorni teneva la rueda de los navigantes questo il suo nome per radio che da sempre collega le tante imbarcazioni Italiane sparse nei quattro angoli della terra. Non c’è regata o operazione di soccorso che non l’abbia trovato in prima linea con la sua presenza costante e la disponibilità totale. Ricordiamo le sue levatacce (unico momento buono per collegare a quei tempi il Pacifico) per avere notizie degli amici che navigavano tra le Fiji e le Hawaii!

    Al suo attivo momenti gioiosi, come l’arrivo vittorioso in una regata importante o la prima traversata di qualche neofita e momenti inevitabilmente tristi: molte volte l’annuncio di una disgrazia successa in mare, di una brutta notizia da parte della famiglia di qualche navigatore all’altro capo della terra. La sua non è solo una voce nell’etere, è qualcosa di più, è un riferimento per tutti quelli che navigano; un punto sicuro nei collegamenti con la famiglia e nella sua voce si comprende sempre che le notizie che passa sono da lui vissute in prima persona, siano esse belle o brutte.

    Naturalmente Pierluigi e gli altri suoi colleghi sono radioamatori e purtroppo non possono collegare nessuno che non abbia un regolare e valido indicativo radio. È una grave carenza dell’organo che governa le trasmissioni nautiche: si crede che le stazioni ufficiali radiomarittime siano sufficienti a coprire i fabbisogni e le esigenze della gente che va per mare, non rendendosi conto che sovente è proprio una parola amica nel momento giusto, che può aiutare e infondere coraggio per superare un momento difficile.

    Ruota Principale e piu' importante.

    Rueda de los navigantes - 14.362 kHz, h. 22,00 UT.
    È una delle più serie e conosciute, trasmette in spagnolo, con operatori alle Canarie, Capo Verde, Argentina, Puerto Rico, Azzorre e Polinesia.
    Opera su una frequenza “pirata”, permettendo così a chiunque il collegamento.

    Le frequenze di operazione sono: 14,370 hz - 14,362.
    La prioritaria é 14,370.
    Alla seconda si passa in caso di forti disturbi radioelettrici.
    L´orario dei collegamenti della "Rueda de los Navegantes" non varia, é sempre la stessa: ore 22,00 UTC (Ore 19,00 argentine... ore 17,00 italiane ... ecc. ecc. )

    Altre ruote meno importanti.

    Ressort du cocotier - 13.970 kHz, h 23,00 UT.
    Copre la zona dei Caraibi e Brasile, in lingua francese con referenti alla Martinica, Guadalupa e Suriname.
    Anch’essa su frequenza “pirata”.

    Atlantic network - 21.400 kHz, h l3,00 UT.
    In lingua inglese, è tra le più conosciute, con operatori a Barbados, Florida e Canada. Fornisce meteo dettagliati e segue le barche nei loro spostamenti.

    Ressort de Abidjan - 14.112 kHz, h l8,00 UT.
    In lingua francese, copre tutta l’Africa occidentale e l’Atlantico e in particolare le zone tropicali ed equatoriali.

    Radio Assistance Trafic Maritime - 27.530 kHz, h. 10,30 - 16,00 UT.
    In francese sulla banda CB, con referenti in tutto l’Atlantico ma non sempre è udibile.

    Pitcairn Net - 14.180 kHz, h. 06,30 UT.
    Direttamente dall’isola degli “Ammutinati del Bounty”, in pieno Oceano Pacifico, uno dei discendenti dell’artefice dell’ammutinamento, Tom Christian VR6TC, trasmette meteo e informazioni per la Polinesia e le isole dei mari del Sud.

    --------------------------------

    Persone a terra che frequentano le ruote.
    • Rafael dall´isola di Gran Canaria (ruscus@ctv.es)
    • Alberto da Santa Fé
    • Ruben da Ushuaia
    • Pierluigi Zini , (non chiamarlo per nome in frequenza . Chiamarlo DJ )-

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    NB - Se ti servissero delle indicazioni precise, dettagliate ed esaustive non esitare a contattarmi o postare direttamnte la tua domanda sul nostro guppo in basso.

    Ti metto in contatto con il vero gurù su tutto ciò che riguarda l'aspetto tecnico manutenzione in genere e non solo. PapaMike

    Una buona serata e alla prossima da
    /)pipposail Skipper and publishers

    martedì 9 dicembre 2008

    La barca ideale per fare il giramondo secondo un mito come Ernesto Tross !



    Sulla falsa riga di questo mio precedente post
    La-Barca-da-Giramondo-senza-compromessi!

    Questo per voler e considerare più soluzioni, ed avere quanto più materiale possibile di riferimento da comfrontare,

    e vedere poi ognuno di noi, con maggior consapevolezza se è possibile arrivare a quale possa essere il compromesso più giusto,

    che ci porterà a scegliere, costruire, acquistare la barca adatta alle nostre esigenze ed aspettative.

    Bene a questo scopo voglio presentarvi a mio parere un mito un personaggio poliedrico in quanto navigatore, progettista, auto- costruttore scrittore e chissa quant' altro sto parlando di un vero mito:

    Ernesto Tross: una persona che non ha di certo bisogno delle mie lodi o presentazioni è un mito che io seguo da sempre ed il suo "Orso Bianco" è la sua ultima creatura.

    Nel suo ultimo libro La Mia Barca Sicura E. Tross condivide molti accorgimenti e soluzioni importanti per la realizzazione di una barca da viaggio che risulti sicura ed al tempo stesso di pratica gestione.  In poche parole non trattasi di studi "a tavolino" ma di esperienze vissute maturate in viaggi seri.

    Tross il navigatore quando esce in barca per fare una passeggiata almeno va in Grecia, se ha tempo invece minimo arriva nell' Oceano Indiano.

    Parliamo quindi di un navigatore come a mio avviso ne sono rimasti pochi di questa razza,
    navigatori che allo stesso sono anche i progettisti e costruttori e skipper al tempo stesso delle barche su cui navigano.

    E che se anche alcune idee a mio avviso possono essere anche un pò
    superate e non essere condivise sono a mio avviso meritevoli comunque di un enorme rispetto e considerazione. 

    Poi voglio dire la barca può anche non piacere ma vi asiscuro che ha delle soluzioni davvero meritevoli e risolutive, Se si vuole fare una sorta di critica molto umilmente mi permetterei ad esempio di notare che forse è un p'ò troppo sovraddimensionata nelle sartie, tenditori attrezzatura in genere!!!

    Soprattutto se consideriamo il tutto in funzione del fatto che dovrebbe essere una barca che non scordiamo che come peculiarità stessa ed intrensica del materiale con cui è costruita, "l'alluminio" 

    Si presuppone dovrebbe essere e rimanere nella sua costruzione ultimata abbastanza leggera da poter far pensare di non dover bisogno e necessitare tutta questa robustezza, quindi peso da cararmato. 

     Ma ripeto per il resto c'è solo da imparare ed ammirare il tutto e lascio a voi e che questo personaggio si racconti benissimo da solo potete andarlo a trovare





    giovedì 20 novembre 2008

    La Barca a vela da Giramondo senza compromessi!

    Credo che nella possibilità di poter scegliere senza compromessi e limiti di nessun tipo (cosa che capisco assai difficile ma poniamo il caso possa essere possibile) il materiale con cui costruirei la barca da giramondo a mio avviso è  l'alluminio.

    Una scelta molto difficile perchè come potrete facilmente intuire i fattori che entrano in gioco a poter condizionare la scelta possono essere davvero numerosi e di diversa natura anche e soprattutto personali. A tal punto che vedremo che non tutti quelli che apprezzano e sceglierebbero l'alluminio poi nella realtà riescono ad avere davvero una barca d'alluminio che come credo tutti sappiano risulta essere un 45 % più caro di tutti gli altri materiali con cui si potrebbe realizzare la medesima barca.


    Ma resta il fatto che se mi si chiedesse di fare delle scelte ipotetiche del tipo tieni l'assegno in bianco vai a comprarti la barca gia bella e fatta pronta a partire e ad andarci ad abitare a bordo la mia scelta attuale cadrebbe sicuramente (al di la di un catamarano e che trattasi di un tutt'altro pianeta) sugli Ovni Alubat barche da giramondo a mio avviso senza compromessi.

    L'alluminio è comunque nella realtà la scelta più gettonata dai francesi che sicuramente non gli si può negare una l'oro più che lunga e consolidata tradizione nel fare i giramondo a bordo di piccoli velieri prima in ferro ed oggi sempre di più in alluminio.

    E quindi anche normale avere e riconoscere in loro una certa considerazione data da una lunga esperienza e tradizione nel costruire le migliori barche in metallo, acciao o alluminio adatte a questo scopo.

    E se vogliamo a conferma di quanto detto ed affermato fin'ora può essere sicuramente indicativo il fatto che già Bernard Motessier si fece costruire la sua mitica Joshua nei cantieri Meta in Francia.

    Come del resto allo stesso modo se dovessi farmi invece costruire una barca di qualità superiore e di super lusso mi rivolgerei ai cantieri Perini di Viareggio (ITA), e non certo ai cantieri Meta, Lyon( FR) dove attualmente costruiscono le migliori barche in metallo da velista, navigatore,  giramondo, indipendente.

    Chi sceglie una barca in alluminio sa di poter contare sulla maggiore resistenza all'impatto: l'alluminio s'ammacca, mentre la vetroresina, e in particolare quella a sandwich, si fessura e capirete che per il navigatore giramondo che per mare andrà addirittura a viverci e la barca diventerà automaticamente anche la sua casa, la sua vita, limitare il rischio di una falla ed avere una barca sicuramente solida e robusta è la principale motivazione per cui molti velisti navigatori giramondo preferiscono e scelgono questo materiale.

    Certamente ha anche i suoi difetti tipo come ho solo accennato i costi che saranno maggiori rispetto a quello di tutti gli altri materiali che si potrebbero usare e non solo per via di un maggior costo della materia prima in se ma anche per via di non poter ad esempio fruire delle economie di scala di una produzione in serie realizzata su stampo come ad esempio lo è per la vetroresina .

    Per limitare questo e ridurre i costi alcuni cantieri come Alubat costruttore degli Ovni in alluminio hanno adottato la tecnica della costruzione a spigolo evitando la stondatura delle lamiere e la difficoltà di realizzare un efficace isolamento termo-acustico, nonché i rischi di corrosione galvanica e quindi se il primo limite resta, gli altri due sono stati in buona parte superati.

    Rimane il fatto che la vetroresina resterà la regina dei materiali di costruzione ancora a lungo, non fosse altro per la sua ridotta manutenzione e i suoi costi di acquisto e di gestione ancora ineguagliabili.

    Ma ripeto personalmente se poi mi si chiedesse di fare la scelta del tipo ecco i soldi quale barca compri?

    Credo che la barca che  più si avvicina alle esigenze e bisogni di chi per mare sceglie di andarci a vivere tutto l'anno sulle rotte tropicali sia questo tipo di barche come gli onvi

    Soluzione vedi anche la soluzione della deriva e il timone retraibili ! l'enorme robustezza entrinsega,

    bisogna aggiungere che a farla diventare davvero la barca per andare in giro per il mondo nel modo più agevolmente sia nei trasferimenti oceanici,

    e soprattutto anche poi per navigare anche all'interno delle pass e barriere coralline senza toccare il fondo e addirittura anche la possibilità di arenarsi spiaggiarsi cosa davvero da non sottovalutare,

    soprattutto in mari o latitudini investite annualmente dalla stagione cilclonica e che quindi può essere risolutivo e utilissimo potersi spiaggiare.

    martedì 28 ottobre 2008

    Il''mito''del Giramondo del navigatore non come fuga dalla realtà! ma un ritorno ad una realtà primordiale, dove potersi ritrovare.




    Il Giramondo vive il ''mito del suo viaggio" non come fuga dalla realtà ma come un ritorno ad una realtà primordiale nella quale l'uomo in quanto tale possa ritrovare la sua natura e se stesso.

    Un concetto che ho ritrovato in un bell'articolo di Robert Pirsig, filosofo e viaggiatore americano diceva che:

    "Quando si vive giorno dopo giorno sulla superficie dell’Oceano e lo si vede a volte terribile e pericoloso, a volte tranquillo e lento, ma sempre infinito in ogni direzione.

    Lentamente allora si farà largo una certa conoscenza di sé stessi sorta e riflessa dalle onde e se comprendi questo sia che tu sia annoiato o eccitato, depresso o euforico, vittorioso o sfortunato, addirittura vivo o morto comprenderai che tutto ciò non ha assolutamente nessuna conseguenza.

    Il mare continua a raccontartelo ad ogni passaggio di ogni onda quando accetti questa conoscenza di te, e non la contesti, e vai avanti comunque, ecco che arriva una vera pienezza di virtù e di autocoscienza.

    E spesso, al suo arrivo la si riceve e accompagna con una gustosa risata" Il viaggio " il giramondo e la barca sono parti di un tutto.

    by_/)pipposail

    lunedì 11 agosto 2008

    Attrezzare una barca all' Oceano, timone a vento si o no?

    In risposta alla e-mail di Mauro, ma delle tante che da sempre mi chiedono di esprimermi su quale sistema di autogoverno dotare una barca a vela da grandi viaggi ed in special modo molte volte nello specifico mi si chiede se Una barca da Giramondo deve avere necessariamente un sistema di Autogoverno Silenzioso, ossia un cosidetto wind-pilot Timoe a vento? O dotare la barca di magari doppio sistema elettrico?O ancora se il massimo magari non sia averne uno elettrico ed uno silenzioso?E' ancora è meglio l'Aries in bronzo o il mustafà in alluminio?

    (alcuni windpilot, o in Italiano Timone a Vento)

    Ciao si e vero io non ho mai avuto una barca con autogoverno silenzioso, effettivamente caro Mauro e volendo ti do ragione sul fatto che ti stupisce che io non lo abbia mai usato.

    In effetti é un mio grosso rimpianto, e li ho sempre molto ammirati e mi sarebbe piaciuto molto poterne avere uno a bordo,

    perchè come giustamente mi facevi notare il timone a vento dovrebbe essere ciò che consacra una barca attrezzata da Giramondo non solo da un punto di vista tecnico, ma se vogliamo

    anche nel sottolineare un tipo di approcio e filosofia con cui va per mare il Giramondo vero l'uccello d'alto Maro alla Moitessier per intenderci.

    E su questo ti do ragione e condivido tutto ma al di la di tutto questo però poi vi è una realtà delle cose, e l 'argomento l'ho sempre evitato perchè mi sembra tanto uno di quegli argomenti del tipo se è meglio o no la lana caprina,

    .....mi spiego:

    se parliamo di realtà delle cose è un discorso se invece ne parliamo solo a livello teorico e idealistico è tutto diverso, perchè per me come penso un pò per tutti quelli che poi il mare lo hanno preso davvero, la prima priorità
    nella realtà delle cose è sempre stata quella di avere una barca si ok sicura, attrezzata,

    ma comunque la minima possibile indispensabile a prendere il mare e molla a poppa che si viaggia davvero,

    vedi che solo così
    ritengo, con questo tipo di approcio gli sfigati come me, non so Te? Io mi riferisco a tutti quelli che appunto come me, non hanno i soldi che gli possano permettere di dotarsi agevolmente e concretamente della così detta ideale e possano poi davvero fare miglia ugualmente capendo poi inoltre navigando davvero!!!

    .... anche che la barca ideale ....poi e solo una ipotetica illusione, e non esiste nella realtà della vita reale e concreta di chi il tempo vuole usarlo a prendere il mare davvero.

    Se io ho comunque compiuto dei grandi viaggi è solo perchè ho sempre mirato ad avere una barca certamente ricercata e scelta,

    ma mai nulla , niente di più che mi potesse permettere di prendere il Mare, non sono stato li ad aspettare o ad impegnarmi di dover avere la barca ideale per mollare le cime e prendere il Mare.

    Vedi nella mia indole come penso in quella di tutti quelli che potremo individuare come Giramondo ma solo per chiamarli in un qualche modo, il partire a vela col il vento,

    è una cosa che si ha dentro a prescindere con quale mezzo lo si fa, per molti altri che io scherzosamente chiamo i nautici, invece il viaggio diventa il possedere la barca ideale che secondo loro gli può permettere, poi solo in un secondo tempo se mai gli andasse di andare dove vogliono.

    Per capire cosa voglio dire quando da ragazzo ho incominciato con il windsurf ad andare a vela c'era chi aveva sempre la miglior tavola e si applicava ad avere sempre le migliori attrezzature per fare bordi su bordi davanti la costa.

    Io e altri compagni anche loro marinai colti dal virus con tavolacce e vele rimediate, le mettevamo assieme e da Trapani ci avventuravamo al trapezio fino a Levanzo (una delle isole Egadi) distante già un 7 miglia dalla costa anche se a metà c'è un'altra isoletta che si chiama Formica.

    Ma ritorniamo alla domanda iniziale sul timone a vento, quando attrezzavo Eldoran( Alpa38 Sloop) ho incominciato a ducumentarmi per dotarmene volendomene comprare uno da istallare poi a poppa come di consueto, praticamente dovetti desistere, perchè il tutto dal dover reperire le notizie utitili a quale
    scegliere, come istallarlo, il costo ed il tempo per averne consegnato uno, vi ripeto a me sembrarono uno di quei dispendi di energie per cui il gioco non vale la candela.

    Prendiamo il Mustafà (Malingri) ricordo che si trattava più o meno di aspettare un anno e di pagare una cifra con cui a Trinidat, senza esagerazioni con la stessa ed identica cifra, ci ho fatto carena alla barca, e ci ho anche comprato un secondo autopilota elettrico Simrad nuovo da istallare sula ruota del timone,

    che non consuma praticamente nulla e gli si può applicare un sensore o una banderuola a vento che vi assicuro che alimentato dell'eolico in navigazione tutto settato bene era altrettanto silenzioso e romantico vederlo all'opera.

    Con molti e solo vantaggi, non ultimi ad esempio di avere la poppa libera, di averne così due di sistemi di autogoverno qual'ora se ne rompesse uno, governare qualora si naviga a motore senza vento e tante altre .

    Quello che penso insomma è che il timone a vento piace e affascina molto anche me e ripeto se me lo fossi potuto permettere forse me ne sarei dotato tutto sommato anche io.
    Ma che a livello di praticità e realtà delle cose poi se devo essere sincero risulta essere
    solo un romanticismo e un lusso di cui si fa spesso a meno.

    /)ipposail

    mercoledì 30 luglio 2008

    La barca ideale per fare il giramondo senza soldi.

    E' una mia convinzione che molto frequentemente la scelta della barca ideale, giusta o adatta rischia di diventare un falso problema, come ad esempio anche il dover finire sempre di fare un qualche lavoro per essere pronti a partire.


    Si credo che questo tipo di problemi rischiano molto spesso di diventare un falso problema, e che in realtà tutto questo non nasconde altro che delle insicurezze o scelte di vita ancora non supportate da più consistenti e autentiche motivazioni.

    Le caratteristiche e la tipologia di barche a vela su cui poter poter fare una scelte di vita di andarci a vivere a bordo 


    e magari risulti anche utile e idonea a poter navigare e  raggiungere i tropici il vero paradiso dei velisti giramondo.
    (Carabi)

    E sempre mia convinzione che In realtà sopra i 10 metri praticamente possiamo dire che tutte le barche se non nate difettose o progettate appositamente per correre al lago, si possa pensare e sostenere che in linea di massima possono attrezzandole magari anche la dove serve fare delle navigazioni anche un tantino più impegnative

    come ad esempio il poterci traversare anche  l'oceano 'Atlantico per raggiungere il paradiso e naturale posto di tutti coloro che hanno fatto la scelta di vita di vivere in barca a vela ed entrare così a far parte di quella tribù di gente che vive in barca !!!

    e che quindi per fare il Giramondo può più o meno andare bene qualsiasi barca, e a testimonianza di ciò che dico ci sono tutte le barche stesse dei giramondo che capita di vedere sono veramente delle più disparate tipologie e materiali.

    Quindi assodato che se si vuole davvero andare si va con un qualsiasi cosa che possa essere almeno sicura.. e a testimonianza di questo ci sono anche tutti quelli che l'Atlantico ormai lo hanno traversato proprio in tutte le maniere, manca solo la traversata camminando sulle acque!!! E dopo di che davvero la traversata Atlantica è stata fatta in tutte le maniere a remi, in windsurf, in canoa, in gommone insomma ....
     
    Si ok !!! Ancora qualcuno ormai abituato a perdersi drietro......... i falsi problemi che indicavo prima potrebbe comunque dire si ok ma la


     "Barca da Giramondo dove la trovi, chi te la da? "

    Semplicissimo protremo dire che privi di esperienza il metodo o linea migliore da seguire a mio avviso dovrà essere cercare una vera barca a vela casa di un'altro giramndo che  magari a deciso di volersi dedicare anche alla montagna.


    quale se non quella che è stata davvero usata abitata oltre che solo navigata, da un vero giramondo e notate che la differenza o importanza di ciò non sarà riscontrabile o da attribuirsi solo all'attrezzatura ed alla sicurezza già ottimizzata.

    Ma molto importe e determinante la rivestono tutti quegli impianti e servizi che oltre che una barca quella da Giramondo dovrà essere anche necessariamente una casa, e chi meglio di un original giramondo uno skipper d'esperienza che si è allestito e attrezzato la barca a sua volta per se stesso e farci la propria casa, anche un suo conseguente business, 


    infatti non nego e non c'è nulla di male ed anzi ve lo indico anche come una delle attività che concretamente potrete fare anche voi è il "Business Nautico internazionale" un business che se ben fatto non è esagerato affermare che si raddoppia una volta e mezzo il capitale praticamente nel tempo utile di preparare la barca al viaggio di ritorno in Mediterraneo o viceversa.

    Prendere una normale barca di serie anche vecchiotta d'occasione in uno dei tanti porti così detti fantasma e che vi indicherò anche qui poi in particolareggiati articoli dedicati.
    Ma tornando alla barca quindi purchè robusta e ben fatta, e non nata per fare velocità sul lago, ma con linee d'acqua marine, disegnate per la crociera in alto Mare e la barca è presto scelta.

    Sarete voi poi che renderete l'anima alla barca facendola diventare da anonima ad una autentica barca da giramondo e vedrete che questo sarà anche un buon affare, se nel frattempo ci abiterete sereno e felice senza aver bisogno di vendere.

    Tutt' ora ad'esempio tutte le mie varie risorse di sapere delle varie occasioni di barche pronte a viaggiare da qualche parte con qualche mio amico skipper che magari in giro anche lui da parecchi anni deve staccare un attimo come del resto è successo l'anno scorso a me e vende la barca. 

    Ecco comprare una barca per fare il giramondo da un'altro autentico giramondo è il vero segreto perchè vedrai che entrerai in quel giro di Navigatori Skipper, Brochers Freelance che a primo acchitto non si capisce se sono ricchi o bene di cosa vivano?

    Ma che io ti indicherò e ti svelerò quale essere le vere realtà, non mancheranno se davvero porterete a navigare una vera barca in giro a farsi vedere in tutti i porti del Mondo vedrete che non mancherà mai chi appassionato, bisognoso di informazioni, desideroso di una vita alternativa non convenzionale vi proporra di lavorare per lui di vendergli la barca o altre analoghe opportunità.

    E' una ruota che si ripete in positivo a chi ha il coraggio e la volontà dell'azione e di fare davvero una scelta alternativa di vita di questo tipo. E adesso sta sempre maggiormente prendendo forza dal poter usare in favore di tutto questo trasmettere, comunicare, condividere la rete internet con figure semi-professionali (quale potrei essere io) che sempre sull'onda della passione trasmettono condividono questa realtà.

    Innanzi tutto premetto anche se con il termine Giramondo potrebbe essere automaticamente dato per scontato che la mia opportunità è rivolta non certo a chi ha i soldi in banca per poterlo fare agevolmente, non perchè io abbia qualcosa contro di loro ma solo perchè avrebbe i semplici e normali connotati del riccone che può permettersi di fare quello che vuole perchè ha i soldi.

    Bene quindi che da ora in avanti sia sempre sottointeso che trattasi di tutt'altro e mi riferisco a persone che vogliono fare questa scelta di vita anche non essendo dei ricchi ereditieri o avendone i soldi li pronti.


    Detto questo quindi deduco e do per scontato che opteremo per una barca d'occasione usata ed anche volendo un po datata soprattutto se trattasi anche di un cantiere o firma del progettista celebre. 

    Ok fin qui anzi che andare avanti in modo schematico faccio parlare un'attimo come la vedo io, ci sono barche che invecchiano navigando ma la maggior parte vi assicuro che invecchiano in banchina.

    Ora la maggior parte della gente fa l'errore di valutare un veliero come se si parlasse di un mezzo meccanico tipo come se si dovesse acquistare un'automobile e alla stessa maniera si ragiona andando come prima cosa a guardare I Km O le miglia nel caso della barca giudicando negativo tanti quanti più ne abbia fatti.

    Ecco per le barche a vele direi che non è propiamente così, anzi direi quasi per niente, perché dovremo tenere conto dei diversi parametri di valutazione che avremo per determinare tutto questo, mi spiego:
     

    ciò che influisce nel deterioramento e nell'usura di tutto il mezzo quindi tutto nella sua interezza lo scafo, l'attrezzatura, la coperta e le varie appendici non sarà in se il navigare inteso come procedere sull'acqua spinti dal vento che la usurerà e comprometterà ma bensì l' essere esposti sempre agli agenti atmosferici e alle intemperie e non al riparo da essi.

    Ora sia in navigazione che assicurata in banchina una barca è esposta alla stessa ed identica maniera alle intemperie ed agli agenti atmosferici. 


    Vedremo allora essere migliore non tanto la barca che in tal caso è stata più o meno ferma in quanto a miglia percorse, ma quanto sia stata esposta per esempio tutto l'anno alle intemperie del suo posto in banchina, sottolinierei che tra una barca che anche avendo fatto più giri del mondo, se ancora oggi però è tenuta navigante e passerebbe in mano vostra da un giramondo che la abitava e navigava  ino al giorno prima vi assicuro sarà di lunga superiore di quella magari stessa barca che però è invecchiata negli anni all'ormeggio senza che nessuno la rendesse mai navigabile sul serio e toccherà a voi farlo non male.

    Quindi ricapitolando dobbiamo cercare tra le barche usate ed un altro filtro potrebbe essere non stanziali, ossia dovremo in ogni porto andare a cercare in quei paio di cantieri che fanno carena veloce con il travel lift, e permettono se ancora ce ne sono di far lavorare il suo skipper proprietario, e quindi dove tutti i giramondo abitando in barca devono necessariamente usare in genere li potrete anche identificare da lontano da quante pale di timoni a vento o di eolici si notano e nella parte di porto riservato all'ormeggio libero di passaggio.

    Sarà pressoché inutile andare a cercare una barca da giramondo allo yacht club dove tengono ormeggiate le barche i miliardari del posto. Allora vi dico subito il primo sforzo dovrà essere rivolto a trovarvi un minimo di badegt liquido per almeno incominciare a muovervi in questo modo. 

    La barca da giramondo con l'esperienza si attrezza in un quattro e quattotto e non mi risulta che all'infuori di me medesimo /)ipposail nessuno in Italia almeno che io sappia si occupa professionalmente di questo tipo di business di attrezzare una barca per abitarci e viaggiare in modo speculare ed ottimizzato. 

    Ma vediamo di menzionare e capire meglio poi quali sono le caratteristiche e le prerogative che dobbiamo considerare per dover fare delle navigazioni anche impegnative, abitarci ed in un certo qual modo anche lavoraci d'occasione che possa essere possibilmente comprata in un paese dove si compra in dollari.


    Che non sia a chiglia e timone appeso, bisogna considerare che toccare il fondo sbattere su qualche oggetto alla deriva ( bidoni, tronchi, relitti, ecc, ecc) in migliaia di miglia di navigazione è una cosa pressochè scontata e che già ed anche chi naviga come me su barche con deriva lunga integrata e la pala del timone raccordata e protetta da un robusto skeg, lascio al vostro giudizio quanto possa essere fatale per chi pensa potersi avventuare in pieno oceano con una barca con il timone appeso su di un'asse e la chiglia a sua volta appesa a dei perni filettati ed imbollati. 


    Vele, attrezzatura - io avevo tutto maggiorato e sovradimensionato anche nella superficie velica, per ovviare la congenita perdita di potenza che si ha, a parità di superficie adattando sistemi e quindi vele dal taglio rollabile. 

    Ma a tutti i costi vele roll-abili perché non essendo ne in regata e neanche in equipaggio ma in viaggio oceanico  capirete subito che in una giornata o per groppi, piovaschi, o altro durante il vostro procedere comporterebbe o di staccare l'autopilot e timonare ad esempio per il tempo che il colpo di vento passa ed il vento si ristabilizzi o cambiare e ridurre o aumentare la velatura, che magari dopo un'oretta ritorna nella medesima ed analoga condizione. Ecco perchè in una barca da viaggio nonostante e malgrado abbia molte altre controindicazione ritengo importante poter avere vele rollabili. 

    Un paio di giri di maniglia per levare quel tanto a prua e quel tanto alla randa, invece si fa davvero in un attimo e con un piccolissimo sforzo e alla stessa maniera si molla pensate se poi paragonato a cosa significherebbe cambiare le vele magari di notte in alto mare, mentre si serfa su onde alte anche 4-7 metri a una decina di nodi. 

    Ma andiamo avanti con altre prerogative, avrà necessariamente una strumentazione e un impianto elettrico vuoi o non vuoi progettato e modificato all'uso che ne fa un barca che in banchina va solo quando serve, e non di regola.

    Quindi inutile un impianto elettrico centrato sulla ricarica in banchina, vi progetto e do la soluzione argomentata su qualsiasi tipo di impiantistica di bordo Ma anche su questo dedicherò degli articoli tecnici mirati su come progettare e potersi costruire, montare e applicare sulla propria imbarcazione un impianto elettrico tipo Eolico + Solare + non uno, ma volendo fino a tre alternatori auto, dove reperirli, quale trucchetto per poterli usare, nel senso ce ne sono dei modelli appositamente marinizzati credo Americani che se ne fa un gran ben parlare,di loro si dice essere indistruttibili e che danno anche una decina di ampere in più ma che costano anche 600 -700 euro l'uno.

    Quindi anzi che spendere una barca di soldi per solo uno di questi, io ad esempio ho sempre optato e sono sempre stato dall'essermi trovato ugualmente bene con quelli auto che devo dire essermi capitato solo una volta averne sostituito uno vecchio quanto me, ma non costano praticamente nulla se smontati allo sfascio e con alcuni trucchetti al solenoide sono ugualmente usabili e volendo io ne ho sempre uno a bordo di riserva che semplicemente con un paio di bulloni è pronto ad essere sostituito. Ne conviene quindi che per fare uno stesso lavoro con 4 di quei famosi alternatori Americani speciali marinizzati mi sarebbe costato e capirete solo per depennare alla voce alternatori impianto elettrico un 3000 euro se avessi fatto in modo non alternativo.

    Quindi in linea di massima cercate di trovare la barca di un altro autentico giramondo che per suoi motivi come poi del resto ciclicamente ha tutti abbisogna fare, quando si vive per mare lunghi periodi di alternare dei periodi di sbarco a terra e quindi vendere possibilmente la propria barca per poi magari, dopo un paio danni,da un altro giramondo acquistarne un altra o se con pochi soldi magari decidere di comprarne un altra d'occasione,attrezzarla e rivenderla per comprarne un'altra ancora insomma tutto questo preambolo è per sottolinearvi che è già importante l'impegnarsi a prendere il Mare poi il resto viene, vi è come vedi una vera comunità pronta ad accoglierti e che grazie al web a comunicare e condividere il sapere la conoscenza in questo ambito, se lo vorrai preparandoti e dotandoti di aiuti validi non potrai non fare addirittura, tutti quegli errori che negli anni hanno visto essere il motivo del fallimento di molti sogni ed aspettative di storie non sempre a lieto fine.

    Ma vi ripeto e continuerò nelle mie possibilità e capacità a trasmettere anche da questo blog, e a testimoniare che mollare tutto e andarsene a vivere in barca a vela non è solo una imprecazione ma cosa che molti felicemente fanno e portano avanti come stile di vita alternativo, si può realmente fare e a dare tutte le informazioni possibili ma chi lo vorrà potrà contattarmi anche a livello professionale e in modo dedicato e posso dedicarmi a tempo pieno all'organizzazione in modo speculare ed organizzato di una preparazione di una eventuale partenza e al conseguimento dei tuoi obbiettivi e delle tue aspettative
    Ma se fondamentalmente non sarai spinto da quelle motivazioni che nessuno ti garantisco ti potrà mai donare, regalarti o conseguire per te, come del resto neanche tu stesso potrai mai acquistare col denaro al massimo potrai trovare qualcuno disposto a trasmettertele ma sarai poi sempre e comunque Tu, che dovrai averne una autentica vocazione per il Mare, la Natura e la Vela e cosa può significare nella vita di un uomo ancora oggi nel ventesimo secolo.
    Una buona giornata alla prossima da:
    /)pipposail Skipper and Pubblishers



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