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venerdì 3 aprile 2009

Windpilot, il timone a vento o anche sistema di autogoverno silenzioso

Solo alcuni anni fa, i sistemi di autogoverno silenziosi, i windpilot o anche timone a vento risultavano essere uno strumento per pochi privileggiati il potersene facilmente dotatare, tanto e vero che molti navigatori (io sono solo uno dei tanti) alla fine anche se sentivano per questo strumento molta simpatia è lo trovavano molto più congeniale come sistena da adottare soprattutto su di una barca a vela si trovavano a doverne rinunciare

Ma almeno io, (ma ripeto ho appurato essere stato così per molti altri skipper) dovetti desistere dal dotarmene, in quanto più che una soluzione risultava essere alla fine più un privilegio, un lusso, che non tutti si potevano permettere di spendere tanto quanto ci si aquistavano due evoluti e precisissimi timoni automatici elettrici.

Oltre poi a questa considerazione di costi, c'era il fatto non indifferente; ma anche questo oggi superato, che il timone a vento significava appendersi un accrocco simile a mio avviso alla torre Eiffel, sull'estrema poppa, addirittura a sbalzo che pesava anche parecchi chili, e che soprattutto era inamovibile.

Pensate che uno tra i migliori di allora ma che del resto credo che ancora lo facciano era di bronzo, ARIES che come peso specifico credo sia uno dei materiali che più di altri si avvicina al piombo,

i costruttori davano molta importanza alla robustezza, e ci si ritrovava a dover appendere all'estrema poppa oltre che un consistente capitale in ordine di costi anche un peso ed un ingombro non indifferente.

Insomma tutte considerazioni che in passato mi avevano portato a prendere delle posizioni nei comfronti del timone a vento non certo favorevoli ed anzi lo sconsigliavo vivamente facendo appunto a chi mi chiedeva, considerare oltre che tutti questi aspetti negativi anche non ultimo il fatto dei costi da oreficeria che non vedevo per niente essere giustificati.

Con molto piecere dicevo all'inizio, che oggi a 4-5 anni da quando preparando la mia barca all'oceano, avevo fatto queste mie considerazioni e le scelte che mi avevano portato ad abottare sulla mia barca la soluzione elettrica risparmiando anche qualche migliaio di euro e di montare ben due sistemi elettrici di autogoverno distinti ed indipendenti, si spendendo a conti fatti ancor meno di mettere ad esempio allora il mustafà quasi 7mila euro.

Con estremo piecere(solo gli stupidi del resto non tornano sui propri passi e non cambiano idea se ne è il caso) sempre su e grazie ad internet guarda caso o scoperto delle ottime e nuove soluzioni economiche addirittura in kit,

di una nuove metologie e concezione di come fare i piloti a vento, ossia più leggerini se vogliamo anche più fragili ma che puntano anzi che sulla potenza e forza sulla precisione e sensibilità.

Sentite sentite addirittura potete avere il kit completo da montare sulla vostra poppa in modo semi amovibile, (e che quindi non sarà più come avere la torre Eiffel sulla poppa, a soli 500euro.

Questo windpilot (timone a vento) che a vederlo così e a sentire il prezzo può far pensare ad una sola, in effetti non lo è.

Oltre al fatto perchè l'ho visto montato e devo dire che funziona e la sua pecularietà oltre ad essere economico è quella che è davvero utile ed adattabile facilmente a tutte le barche .

Ma eviterei di avventurarmi con le mie scarse doti di saper scrivere a spiegarvi come funziona nei dettagli, ma mi limiterò a darvi oltre gli indirizzi del sito dove si può visionare ed acquistare, http://www.mistervee.com/ Aggiungo qui subito sotto un video dove potete vederne la sua sensibilità, ed inoltre qui potretetrovarne tutte le caratteristiche.

lunedì 11 agosto 2008

Attrezzare una barca all' Oceano, timone a vento si o no?

In risposta alla e-mail di Mauro, ma delle tante che da sempre mi chiedono di esprimermi su quale sistema di autogoverno dotare una barca a vela da grandi viaggi ed in special modo molte volte nello specifico mi si chiede se Una barca da Giramondo deve avere necessariamente un sistema di Autogoverno Silenzioso, ossia un cosidetto wind-pilot Timoe a vento? O dotare la barca di magari doppio sistema elettrico?O ancora se il massimo magari non sia averne uno elettrico ed uno silenzioso?E' ancora è meglio l'Aries in bronzo o il mustafà in alluminio?

(alcuni windpilot, o in Italiano Timone a Vento)

Ciao si e vero io non ho mai avuto una barca con autogoverno silenzioso, effettivamente caro Mauro e volendo ti do ragione sul fatto che ti stupisce che io non lo abbia mai usato.

In effetti é un mio grosso rimpianto, e li ho sempre molto ammirati e mi sarebbe piaciuto molto poterne avere uno a bordo,

perchè come giustamente mi facevi notare il timone a vento dovrebbe essere ciò che consacra una barca attrezzata da Giramondo non solo da un punto di vista tecnico, ma se vogliamo

anche nel sottolineare un tipo di approcio e filosofia con cui va per mare il Giramondo vero l'uccello d'alto Maro alla Moitessier per intenderci.

E su questo ti do ragione e condivido tutto ma al di la di tutto questo però poi vi è una realtà delle cose, e l 'argomento l'ho sempre evitato perchè mi sembra tanto uno di quegli argomenti del tipo se è meglio o no la lana caprina,

.....mi spiego:

se parliamo di realtà delle cose è un discorso se invece ne parliamo solo a livello teorico e idealistico è tutto diverso, perchè per me come penso un pò per tutti quelli che poi il mare lo hanno preso davvero, la prima priorità
nella realtà delle cose è sempre stata quella di avere una barca si ok sicura, attrezzata,

ma comunque la minima possibile indispensabile a prendere il mare e molla a poppa che si viaggia davvero,

vedi che solo così
ritengo, con questo tipo di approcio gli sfigati come me, non so Te? Io mi riferisco a tutti quelli che appunto come me, non hanno i soldi che gli possano permettere di dotarsi agevolmente e concretamente della così detta ideale e possano poi davvero fare miglia ugualmente capendo poi inoltre navigando davvero!!!

.... anche che la barca ideale ....poi e solo una ipotetica illusione, e non esiste nella realtà della vita reale e concreta di chi il tempo vuole usarlo a prendere il mare davvero.

Se io ho comunque compiuto dei grandi viaggi è solo perchè ho sempre mirato ad avere una barca certamente ricercata e scelta,

ma mai nulla , niente di più che mi potesse permettere di prendere il Mare, non sono stato li ad aspettare o ad impegnarmi di dover avere la barca ideale per mollare le cime e prendere il Mare.

Vedi nella mia indole come penso in quella di tutti quelli che potremo individuare come Giramondo ma solo per chiamarli in un qualche modo, il partire a vela col il vento,

è una cosa che si ha dentro a prescindere con quale mezzo lo si fa, per molti altri che io scherzosamente chiamo i nautici, invece il viaggio diventa il possedere la barca ideale che secondo loro gli può permettere, poi solo in un secondo tempo se mai gli andasse di andare dove vogliono.

Per capire cosa voglio dire quando da ragazzo ho incominciato con il windsurf ad andare a vela c'era chi aveva sempre la miglior tavola e si applicava ad avere sempre le migliori attrezzature per fare bordi su bordi davanti la costa.

Io e altri compagni anche loro marinai colti dal virus con tavolacce e vele rimediate, le mettevamo assieme e da Trapani ci avventuravamo al trapezio fino a Levanzo (una delle isole Egadi) distante già un 7 miglia dalla costa anche se a metà c'è un'altra isoletta che si chiama Formica.

Ma ritorniamo alla domanda iniziale sul timone a vento, quando attrezzavo Eldoran( Alpa38 Sloop) ho incominciato a ducumentarmi per dotarmene volendomene comprare uno da istallare poi a poppa come di consueto, praticamente dovetti desistere, perchè il tutto dal dover reperire le notizie utitili a quale
scegliere, come istallarlo, il costo ed il tempo per averne consegnato uno, vi ripeto a me sembrarono uno di quei dispendi di energie per cui il gioco non vale la candela.

Prendiamo il Mustafà (Malingri) ricordo che si trattava più o meno di aspettare un anno e di pagare una cifra con cui a Trinidat, senza esagerazioni con la stessa ed identica cifra, ci ho fatto carena alla barca, e ci ho anche comprato un secondo autopilota elettrico Simrad nuovo da istallare sula ruota del timone,

che non consuma praticamente nulla e gli si può applicare un sensore o una banderuola a vento che vi assicuro che alimentato dell'eolico in navigazione tutto settato bene era altrettanto silenzioso e romantico vederlo all'opera.

Con molti e solo vantaggi, non ultimi ad esempio di avere la poppa libera, di averne così due di sistemi di autogoverno qual'ora se ne rompesse uno, governare qualora si naviga a motore senza vento e tante altre .

Quello che penso insomma è che il timone a vento piace e affascina molto anche me e ripeto se me lo fossi potuto permettere forse me ne sarei dotato tutto sommato anche io.
Ma che a livello di praticità e realtà delle cose poi se devo essere sincero risulta essere
solo un romanticismo e un lusso di cui si fa spesso a meno.

/)ipposail



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