-> ...VIVERE per MARE !!!: quale barca scegliere?

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giovedì 20 novembre 2008

La Barca a vela da Giramondo senza compromessi!

Credo che nella possibilità di poter scegliere senza compromessi e limiti di nessun tipo (cosa che capisco assai difficile ma poniamo il caso possa essere possibile) il materiale con cui costruirei la barca da giramondo a mio avviso è  l'alluminio.

Una scelta molto difficile perchè come potrete facilmente intuire i fattori che entrano in gioco a poter condizionare la scelta possono essere davvero numerosi e di diversa natura anche e soprattutto personali. A tal punto che vedremo che non tutti quelli che apprezzano e sceglierebbero l'alluminio poi nella realtà riescono ad avere davvero una barca d'alluminio che come credo tutti sappiano risulta essere un 45 % più caro di tutti gli altri materiali con cui si potrebbe realizzare la medesima barca.


Ma resta il fatto che se mi si chiedesse di fare delle scelte ipotetiche del tipo tieni l'assegno in bianco vai a comprarti la barca gia bella e fatta pronta a partire e ad andarci ad abitare a bordo la mia scelta attuale cadrebbe sicuramente (al di la di un catamarano e che trattasi di un tutt'altro pianeta) sugli Ovni Alubat barche da giramondo a mio avviso senza compromessi.

L'alluminio è comunque nella realtà la scelta più gettonata dai francesi che sicuramente non gli si può negare una l'oro più che lunga e consolidata tradizione nel fare i giramondo a bordo di piccoli velieri prima in ferro ed oggi sempre di più in alluminio.

E quindi anche normale avere e riconoscere in loro una certa considerazione data da una lunga esperienza e tradizione nel costruire le migliori barche in metallo, acciao o alluminio adatte a questo scopo.

E se vogliamo a conferma di quanto detto ed affermato fin'ora può essere sicuramente indicativo il fatto che già Bernard Motessier si fece costruire la sua mitica Joshua nei cantieri Meta in Francia.

Come del resto allo stesso modo se dovessi farmi invece costruire una barca di qualità superiore e di super lusso mi rivolgerei ai cantieri Perini di Viareggio (ITA), e non certo ai cantieri Meta, Lyon( FR) dove attualmente costruiscono le migliori barche in metallo da velista, navigatore,  giramondo, indipendente.

Chi sceglie una barca in alluminio sa di poter contare sulla maggiore resistenza all'impatto: l'alluminio s'ammacca, mentre la vetroresina, e in particolare quella a sandwich, si fessura e capirete che per il navigatore giramondo che per mare andrà addirittura a viverci e la barca diventerà automaticamente anche la sua casa, la sua vita, limitare il rischio di una falla ed avere una barca sicuramente solida e robusta è la principale motivazione per cui molti velisti navigatori giramondo preferiscono e scelgono questo materiale.

Certamente ha anche i suoi difetti tipo come ho solo accennato i costi che saranno maggiori rispetto a quello di tutti gli altri materiali che si potrebbero usare e non solo per via di un maggior costo della materia prima in se ma anche per via di non poter ad esempio fruire delle economie di scala di una produzione in serie realizzata su stampo come ad esempio lo è per la vetroresina .

Per limitare questo e ridurre i costi alcuni cantieri come Alubat costruttore degli Ovni in alluminio hanno adottato la tecnica della costruzione a spigolo evitando la stondatura delle lamiere e la difficoltà di realizzare un efficace isolamento termo-acustico, nonché i rischi di corrosione galvanica e quindi se il primo limite resta, gli altri due sono stati in buona parte superati.

Rimane il fatto che la vetroresina resterà la regina dei materiali di costruzione ancora a lungo, non fosse altro per la sua ridotta manutenzione e i suoi costi di acquisto e di gestione ancora ineguagliabili.

Ma ripeto personalmente se poi mi si chiedesse di fare la scelta del tipo ecco i soldi quale barca compri?

Credo che la barca che  più si avvicina alle esigenze e bisogni di chi per mare sceglie di andarci a vivere tutto l'anno sulle rotte tropicali sia questo tipo di barche come gli onvi

Soluzione vedi anche la soluzione della deriva e il timone retraibili ! l'enorme robustezza entrinsega,

bisogna aggiungere che a farla diventare davvero la barca per andare in giro per il mondo nel modo più agevolmente sia nei trasferimenti oceanici,

e soprattutto anche poi per navigare anche all'interno delle pass e barriere coralline senza toccare il fondo e addirittura anche la possibilità di arenarsi spiaggiarsi cosa davvero da non sottovalutare,

soprattutto in mari o latitudini investite annualmente dalla stagione cilclonica e che quindi può essere risolutivo e utilissimo potersi spiaggiare.

mercoledì 9 luglio 2008

Ho deciso mollo tutto parto ! Quale barca scegliere?

Quale barca scegliere?
Qual'è la barca migliore?
A questa più che ricorrente domanda che mi viene sempre rivolta, rispondo ormai quasi automaticamente dicendo che non ha importanza la barca se vuoi veramente partire, sali sulla prima e vai, nel senso che, ok arriva per tutti il momento in cui bisognerà concretizzare l'acquisto, comprarsi una barca, si il fatico momento in cui e dove a tutti i costi si vuole essere ancora prima di aver fatto un miglio per mare, consapevoli di quale sia la barca ideale (non lo so io dopo 20anni) di come si vorranno fare, è tutto un controsenso questo particolare momento di ogni appassionato che si accinge a voler diventare davvero un possibile nuovo navigatore.

Il doversi dotare del mezzo per partire, e visto che abbiamo scelto di farlo per Mare, per forza di cose dovremo farci un minimo di cultura di Mare su quali e come si diversificano le barche, le attrezzature, ad esempio quale differenze avranno una barca da regata da una per la crocera, certo un tantino bisognerà informarsi, leggere consigliarsi , ma tutto sommato allo stesso modo trovo che avvolte si sconfini sull'altro versante di esagerazione e non credo che ci sia bisogno poi neanche di spingersi a voler essere o diventare dei super esperti o conoscitori della materia, prima di fare la nostra scelta perchè così facendote rischiamo solo come accade a tanti di non partire mai, e questo direi il primo grande ostacolo da superare, che per alcuni può durare poco per altri come abbiamo visto può trasformarsi anche nel pretesto per non essere mai pronti, e allo stesso tempo di continuare consapevolmente solo a coltivare una passione, un sogno, anche se consapevoli che non lo realizzeranno mai, diventa un'evasione da una realtà che invece li tiene prigionieri a se e non li lascerà mai partire realizzare i loro sogno, questo sempre a mio modo di vedere intendiamoci non vuole essere la verita in assoluto,ci mancherebbe altro..


Quindi ad un viaggio che prevede il classico giro di due stagioni dell'oceano Atlantico, io sempre per le mie esperienze darei sicuramente precedenza a queste cose: consiglio con molta semplicità una barca robusta possibilmente con la deriva lunga integrata in uno skeg, ricordiamoci che stiamo parlando non di una barca per fare prestazioni, ma di una barca da lunghi viaggi quindi che sia possibilmente nella sua attrezzatura velica e di coperta il più possibile abattabile a tutti i tipi di condizioni e andature,
  • a partire da un buon doppio tangone che non importa sia leggero lo mettete su una volta in traversata o in un viaggio non siete in regata sarà quindi a mio avviso più giusto favorire la facilità d'uso e robustezza.
  • Le vele io da solitario alla manovra, su Eldoran Alpa 38 Sloop, le avevo tutte rollabili (la sia la randa che la vela di prua) Se non per una questione prettamente economiche che possono far considerare ancora certe soluzioni tipo il doppio strallo a prua per mettere le vele a farfalla ed altre cose che sinceramente mi hanno forse anche a me a suo tempo affascinato sui libri ma che poi in tantissime miglia che ho percorso nella realtà non mi è mi più stato utile ritirarle fuori e riconsiderare.
  • Nel mio caso quando armai Eldoran per ovviare alla perdita di potenza che si ha nell'adottare il taglio di vele appunto rollabili io avendo cambiato l'albero avevo avuto la possibilità di sovraddimenzionare il tutto.
  • Certo in alcuni momenti mi sarebbe piaciuto vedere su a riva un bel profilo magari tutto steccato che non ti fa sfuggire via neanche un refolo, ma credetemi che tutto ciò mi si cancellava subito quando poi da solo senza spostarmi dal timone con due comodi winc ai lati mi potevo ritir dentro centinaia di metri di tela senza sforzo ma soprattutto con la sicurezza di essere sempre autosufficente, non lasciare mai il timone e non dover stare a correre in coperta durante alle manovre che in un viaggio poi magari, ti si vanno inevitabilmente a presentare di doversi fare durante la notte o magari quando fa freddo o semplicemente quando non ne avresti voglia.
  • Quindi anche in attrezzatura velica in una barca da viaggio molto favorirei la robustezza e manovrabilità anche a discapito della performance.
  • E tutto indiscutilmente rinviato in pozzetto
Poi sinceramente a chi mi fa questa classica domanda "Ma che barca mi consigli" che prelude a mio avviso tutto il mondo di una persona che ha questo sogno e che anche sapendo che non lo realizzerà mai gli piace, comunque alimentarlo, tenerlo vivo, ed io purtoppo anche se amo sognare, e nella vita rincorrere anche i sogni, allo stesso tempo sono dell'idea però che qualcuno ogni tanto di sogno bisogna anche conseguirlo e realizzarlo per non rischiare sempre a mio modo di vedere, che da sogni diventino frustrazioni.

Quindi ribadisco il concetto che si ok, conta scegliere una barca adatta, i giusti equipaggiamenti e prepararsi a questa avventura con anche un attimo di serietà, ma neanche farla diventare il classico rimpianto di chi rimane solo col potersi dire a se solo avessi trovato il tempo nella mia vita.

Senza minimamente considerare che nessuno ha il tempo per poter arrivare sempre nella vita in tutto ciò che si vorrebbe, e che questa è una legge uguale per tutti.

Solo che qualcuno ha il coraggio di scegliere nella vita e chi lascia che la vita si viva lui

Quindi vi ripeto ok la sicurezza, e la barca adatta ma se pensate che di traversate atlantiche e navigazioni ne sono state fatte in tutte le salse e modi gia dall'antichità quando i limiti della tecnica erano ancora ben più un problema, bene l'uomo che ha voluto navigare lo ha sempre fatto a prescindere. Quindi non vi avvicinate a questa esperienza con la solita mentalità, il viaggio che potete fare

almeno di questo tipo sarà e dovrà essere necessariamente prima di tutto dentro di voi anche dentro di voi incomincia da questo,

non necessita di grandi barche o conoscenze sarà il mare se non ne avete ad insegnarvene e farvene fare sempre di nuove esperienze la sceltà è questa ancor prima che necessita fare,

se si vorrà vivere dall'apprendere tutti i giorni una antica quanto reale arte quella di saper vivere per Mare, sotto una piccolo collage di quello che era Eldoran una barca pagata 68 milioni di lire,

nessuno la vedeva bella soprattutto in un marina me ne sono fregato e ho come vi ho detto in quanto ero alla terza barca dato maggiore importanza a che avesse un albero passante appoggiato in ghiglia sovradimenzionato con un bel rollatutto anche qui molto semplice e dei meno sofisticati ma sicuramente robusto il tutto della velcaf,

quardate la cabina di poppa indipendente da dove ci sono i comandi di tutti gli impianti , il pozzetto centrale riparatissimo da una cappottina e altre molte cose smpre pensate su questa falsa riga.





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