
Un concetto che ho ritrovato in un bell'articolo di Robert Pirsig, filosofo e viaggiatore americano diceva che:
"Quando si vive giorno dopo giorno sulla superficie dell’Oceano e lo si vede a volte terribile e pericoloso, a volte tranquillo e lento, ma sempre infinito in ogni direzione.
Lentamente allora si farà largo una certa conoscenza di sé stessi sorta e riflessa dalle onde e se comprendi questo sia che tu sia annoiato o eccitato, depresso o euforico, vittorioso o sfortunato, addirittura vivo o morto comprenderai che tutto ciò non ha assolutamente nessuna conseguenza.
Il mare continua a raccontartelo ad ogni passaggio di ogni onda quando accetti questa conoscenza di te, e non la contesti, e vai avanti comunque, ecco che arriva una vera pienezza di virtù e di autocoscienza.
E spesso, al suo arrivo la si riceve e accompagna con una gustosa risata" Il viaggio " il giramondo e la barca sono parti di un tutto.
by_/)pipposail
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