-> ...VIVERE per MARE !!!: luglio 2009

mercoledì 29 luglio 2009

Vacanza last minute dal 3 al 9 agosto su catamarano da Trapani alla scoperta delle Isole Egadi


Bene salve a tutti per una rinuncia oggi 29 luglio mi si è liberato l'intero catamarano con cui sto facendo la stagione di crociere vacanza e scuola vela con partenza da Trapani alla scoperta delle isole Egadi.

Quindi sono diponibili 4 posti dal 3 al 9 agosto chiunque avesse intezione di sfruttare questa opportunità si faccia avanti e può contattarmi subito allo 331 47 18 516

Semplicemente degli amici di Roma a cui per crisi o cose del genere non era stato dato un lesing o prestito per una loro barca nuova, bene da prima pare che la banca li avesse chiamati e che appunto gli avesse negato il leasing.

Loro a questo punto come poi del resto avevano già fatto altre volte, si erano prenotati tutto il catamarano dal 3 al 9 agosto, per venire a fare le loro vacanze su "MAGICA" cosa che per come mi hanno appena riferito si è del tutto ribaltata.

Perchè pare che la banca gli abbia fatto il leasing o prestito e ad agosto (oggi o domani gli consegnano la barca ) pure loro pare che anzi che in vacanza riescano e cercheranno di lavorare, quindi da mancati clienti a concorrenti come vedete il passo e molto breve.

Ma apparte gli scherzi tutti i miei auguri a loro che potrei testimoniare essere davvero degli anni che inseguono questo progetto, che li vedrà oltre lavoricchiare questa estate l' aver comprato un catamarano in due coppie e partirci questo autunno per il giro del mondo charterizzandolo e si spera sponsorizzato da un sito web che vedrete nascere di mia realizzazione.

Ma tutto questo è un discorso che con chi interessato riprenderemo a fine estate , attualmente ciò che più mi interessa comunicare e ribadire, che chi vorrà potrà usufruire di
tutto il catamarano (4 posti) tutto compreso ad un prezzo davvero sorprendente dal 3 al 9 agosto
per poter fare una crociera vacanza o anche richiedendolo, scuola vela, inizizazione al catamarano da crociera d'altura e grandi viaggi.

Insomma se ancora non hai deciso nulla ed in quelle date magari coincidono anche le vostre ferie non esitare un attimo di più, contattami immediatamente ed il primo potrà aggiudicarsi questa stupenda vacanza sul catamarano " MAGICA".


Visitare le isole Egadi partendo da Trapani in Catamarano, una vacanza di 7 giorni tutto compreso da prenotare immediatamente contattando lo skipper al cell. 331 47 18 516


LA VACANZA
La Sicilia Occidentale, con le Isole Egadi, offre itinerari eccezionali per chi vuole una vacanza a tutto campo, tra terre ancora lontane dalla frenesia del continente e un mare dalle paradisiache sfumature di celeste.

Partendo da Trapani è l’ideale per scoprire in sette giorni il triangolo delle Isole Egadi formato da Favignana, Levanzo, Marettimo ed alcuni scogli tra i quali gli Asinelli, Maraone e Formica, a conferma che è una zona adattissima a praticare la vela per le favorevolissime condizioni meteorologiche, i giri di vento e termiche che anche nel periodo estivo rendono questa zona di mare sempre ventosa, è stato l'essere stato questo tratto di mare scelto per essere campo diregata delle ultime selezioni alla coppa America.

Insomma una settimana speciale per gli amanti del mare e delle emozioni che solo un catamarano a vela e un’esperienza di anni di navigazione in queste acque possono offrire.

LE ISOLE EGADI
Le isole furono abitate sin dall’antichità, come testimonia lo stesso nome dell’arcipelago che deriva dal greco Aegates, ovvero isola delle capre. Anticamente questi animali vivevano in abbondanza allo stato selvatico nutrendosi della ricca vegetazione che cresceva rigogliosa su queste isole. Sebbene il loro aspetto morfologico si sia notevolmente trasformato negli ultimi decenni a causa dell’incremento turistico, le Egadi rappresentano ancora una zona naturalisticamente interessante.

Ma soprattutto queste isole sono note per le loro incomparabili bellezze costiere e subacquee che si spera vengano preservate, grazie alla recente istituzione dell'Area Marina Protetta. Le Egadi, frequentate dall’uomo fin dal Paleolitico Superiore, si caratterizzano per i fondali tra i più ricchi di specie di tutto il Mediterraneo, per la presenza di innumerevoli grotte e per la varietà di ambienti marini presenti. Perciò sono state dichiarate Riserva Naturale Marina e quindi soggette a particolare protezione.

isole egadi in Catamarano INFORMAZIONI UTILI
Imbarcazione: catamarano "Magica" 10mt.
Sistemazione: 2 cabine doppie con bagno a bordo.
Indirizzo per l’imbarco: Trapani porto
Date di partenza 2009: Luglio Agosto ogni fine settimana
Durata: 7 giorni con 6 pernottamenti
Partecipanti: 4 persone. A bordo: skipper.
Quota individuale: 90 euro al giorno

Comprende: sistemazione in cabine doppie, programma di navigazione, carburante, tender, pulizia finale, assicurazione sanitaria e bagaglio.

Non comprende: viaggio fino al luogo d’imbarco, cambusa e quanto non indicato alla voce “la quota comprende”. La cambusa è il cibo che serve per pranzi e cene e viene scelto e acquistato da tutti i partecipanti il primo giorno.

PROGRAMMA
Lunedì: imbarco in mattinata, briefing e sistemazione nelle cabine, lista e fare cambusa.

Prima di mollare gli ormeggi,lo skipper che oltretutto e del luogho vi consiglierà dove mangiare il gelato più buono al mondo.

Se veloci sarà possibile partire lo stesso pomeriggio per rinfrescarci con un bel bagno ristoratore in una delle calette
La sera dopo cena possiamo lasciarci cullare dalle onde tra chiacchiere e risate in compagnia o scendere in paese con il tender.

isole egadi in barca a vela Martedì: prepariamo la colazione con la bella Levanzo a farci da sfondo, poi una passeggiata fino alla Grotta del Genovese, dove sono conservati graffiti e disegni risalenti al Paleolitico, quando le Egadi erano ancora un tutt’uno con la Sicilia. Terminata l’escursione il pranzo e una tranquilla veleggiata fino a Marettimo, un’isola selvaggia dove i paesaggi dolomitici si fondono con le acque dalle intense sfumature di blu.
Dal punto di vista naturalistico è l’isola più interessante delle Egadi, considerata la ricca vegetazione a macchia mediterranea tra la quale è possibile ritrovare rare essenze vegetali ormai scomparse nel resto dell’Arcipelago e avvistare alcuni dei mufloni di recente reintrodotti nell'isola.
La sera prendiamo accordi per una degustazione dei prodotti del tonno.

Mercoledì: approfondiamo la nostra conoscenza di Marettimo visitando qualcuna delle oltre 300 grotte ricche di stalattiti, raggiungibili solo a bordo di piccole imbarcazioni locali. Non lasciarsi sfuggire la Grotta del Cammello e la Grotta del Presepe, imbattibili antri di acqua cristallina.
Chi ha voglia di camminare può partire da Cala Maione e raggiungere Punta Troia lungo sentieri immersi nella vegetazione mediterranea, che in più punti si dirada per lasciar che lo sguardo vaghi sull’intero arcipelago. Di ritorno dall’escursione, ritempriamo il palato con una buonissima granatina alla Tramontana.
Al rientro in barca la baia più bella per un tuffo rigeneratore, prima di rilassarci con un aperitivo alle luci del tramonto in compagnia dei nostri nuovi amici. Per la cena, suggeriamo il Timone o il Veliero, o una prelibata zuppa di aragosta al Carrubo (su prenotazione).

Giovedì: mettiamo la prua della nostra barca in direzione di Favignana per i tuffi di rito. Nel pomeriggio abbandoniamo temporaneamente le Egadi per un’incursione in terra siciliana da dove Garibaldi partì per l’unificazione d’Italia. In serata sbarchiamo infatti a Marsala, patria del famoso vino doc, per una cenetta a base di specialità sicule, una passeggiata nel centro storico e quattro salti in uno dei locali della costa.

Venerdì: Veleggiamo fino a Cala Rossa, simbolo dell’isola e famosa per il colore delle sue acque turchesi e per le cave di tufo a ridosso della scogliera.
Il mare è la via preferenziale per raggiungere questo angolo di paradiso visto che chi arriva a piedi deve scendere un ripido sentiero attraverso la parete rocciosa che delimita la spiaggia. Serata sotto le stelle nella incantata baia di Preveto

Sabato: ultima giornata di bagni e sole nell’Arcipelago delle Egadi, ma ci attendono ancora molte cose da vedere. Dopo colazione ci spostiamo alla Tonnara Florio, una delle più antiche tonnare siciliane e certamente una delle più importanti, belle e meglio conservate della regione, dove da aprile a giugno è possibile che venga tenuta la famosa mattanza.
In alternativa possibilità di noleggio bici o scooter per il giro dell’isola.
Trascorriamo la serata a zonzo per il paese per l’ultima notte brava in terra siciliana: per la cena suggeriamo La Bettola.

Domenica: sveglia di buon ora, navigazione con rientro a Trapani e, a malincuore, sbarco entro mezzogiorno. Per chi prolunga il soggiorno in città, consigliamo la Cantina Siciliana di via Giudecca o la trattoria Paradiso all'antico Mercato Ittico.
Nota bene: l’itinerario e le escursioni potranno subire delle variazioni in base alle condizioni meteo , del mare e del vento.

lo skipper si riserva il diritto di modificare l’itinerario della crociera e specifica che quella sopra è solo uno specchietto indicativo e non impegnativo.

COME RAGGIUNGERE TRAPANI
In aereo: voli su Trapani o Palermo dalle principali città italiane.
In auto: autostrada Palermo-Trapani A 29, s.s 113.
In treno: linea Palermo-Trapani, via Milo.
Per chi si trasferisce dalle Egadi alle Eolie: corriera per Palermo compagnia Segesta; scendere in piazza Politeama; a piedi si raggiunge la Stazione Marittima, dove parte l’aliscafo della Ustica Lines per Lipari.

Per prenotare subito la vacanza chiama il cell. 331 4718516





Salpare l'ancora, perchè ho montato il salpancore elettrico.

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Ciao a tutti dato che non sarebbe corretto dare per scontato che tutti sappiamo già cosa sia una linea di ancoraggio cercherò in due parole di riassumerlo:

su una barca a vela diciamo dai 9 metri in su, c'è la possibilità come avrete visto molte volte di potersi portare dietro un battellino di servizio detto anche Pram o Tender.

Questo oltre che ad essere un ulteriore modo di muoversi da la possibilità qualora si voglia scendere a terra di sbarcare senza ormeggiare la barca necessariamente in banchina, o su uno dei classici pontili galleggianti.

Ma la cosa più geniale e risolutrice che rende davvero indipendenti sarà a mio avviso il sapersi e potersi creare (avendo quindi una barca già dotata di tender) di una linea di ancoraggio seria e che possa permettere dove il fondo sale alla quota di max direi di 6 -8 metri di potersi fermare gettando o calando dando fondo all' Ancora.

Al neofità però tutto questo giustamente può apparire ugualmente niente e quindi l'importante sarà un attimino stabilire qual'è una linea di ancoraggio ottimale, visto che poi se ne possono portare armate pronte all'uso (di linee di ancoraggio) una sulla prua e quindi si da il caso che debba essere il miglior compromesso per tutte le condizioni meteo marine e tutti i tipi difondali.

Quindi qualè potrebbe essere la linea stagionale (parliamo luglio ed agosto mediterraneo) per una barca mediamente dai 10-14 metri di 3000/8000 kg.

Si usa innanzi tutto quale ancora?
Tutta catenaria o catenaria e cima? 

Bisogna montare necessariamente un salpancore elettrico o se ne può fare a meno?
Sono vere tutte le storie del tipo che il vero marinaio cerca sempre di avere meno congegni che si possono rompere ed hanno bisogno di manutenzione a favore del minimalismo e semplicità, e che quindi anche per il vericello elettrico si pongono in maniera perentoria con un ......ma che vuoi si tira su che viene da sola.

Beh dalla mia esperienza vi dico subito che ieri sono andato a Palermo a comprare un salpancore da istallare sulla estrema prua di "MAGICA" e da questo anche questo mio condividere questa mia scelta di scrivere questo articolo.

Beh inizialmente mi ero lasciato anche io coinvolgere da chi dice; ma dai non ce la fai neanche con la catena dell'otto, ma si che viene su bene, ed in effetti se vogliamo con uno sforzo che almeno io non è che mi senta votato più di tanto di fare, ma comunque devo dire che nelle prove poi alla fine l'ancora l'ho salpata sempre abbastanza agevolmente anche io.

E che quindi soprattutto in questa mia prima stagione con " MAGICA" in cui nell'attrezzarla al mio uso, ho già dovuto apportare non poche migliorie, aggiunte e quindi spese..credevo poter quanto meno rimandare all'anno prossimo l'eventuale istallazione di un salpancore elettrico da poter usare a motore in moto nel momento che si vuole salpare.

L'altro ieri poi in una normale giornata sono uscito con due turisti completamente a digiuno di cosa sia una barca, rotta Levanzo sosta a cala Minnola, per bagno e ritorno in serata a Trapani a vela. Durante il bagno è salito un p'ò il vento e la corrente e tutto doveva essere favorevole, visto che nei pogrammi c'era stabilito anche il rientro a Trapani a vela.

Ma in poche parole non sono riuscito a rilassarmi un attimo, in quanto se si è in due o quanto meno, puoi contare su di un qualcuno che almeno sappia dare marcia avanti e portarti sull'ancora, allora anche con più vento e corrente un p'ò più forti l'ancora si riuscirà sempre a salparla anche a mano, ma se in situazioni analoghe a quelle in cui mi stavo venendo a trovare io, con due persone appena conosciute e che le devi solo portare a fare un bagno e una velaggiata, ecco che non avere il vericello a prua è un problema che supera di netto le 860 euro che mi è costato, più l'andarlo a comprare ma soprattutto spendere questo fine luglio che in concomitanza al mio compleanno avevo programmato di dedicarlo ad una mini crociera su "MAGICA" con i miei amici più intimi.

Ma che appunto perchè più intimi spero capiscano la priorità che ho dovuto dare a questo fatto che sicuramente darà maggiore tranquillità e sicurezza a tutte le crociere del mese di agosto.
Conclusioni. 

Il vericello elettrico può essere una scelta individuale dell'armatore skipper fintanto che della barca se ne fa un uso esclusivo e personale, ma quando come me si vuole dare un servizio nella professionalità, puntualità e massima sicurezza la priorità sarà mettere un bel salpancore ed anche ed anche bello potente, perchè al cliente non puoi dire non posso dar ancora perchè c'è troppo vento e non c'è la farei a ritirarla su o salparla.

Per quanto come fare una linea di ancoraggio è scontato anche dire che questo innanzi tutto lo dovrà decidere la concomitanza di tre fattori,l tipo e peso della barca e quanto vento prende, le condizioni meteomarine e solo alla fine la linea di ancoraggio.

Che se vogliamo farne una che possa essere ottimale per la buona stagione la regola potrebbe essere mettere 5 volte la lunghezza della barca di tutta catena con montata in cima una Bruce.

NOTA: non dimenticare di omettere di usare come congiunzione tra l'ancora e la catena il dovuto moschettone che allego foto. Non usando questo snodo avrete non pochi problemi.

Un ciao alla prossima da
/)pipposail

sabato 18 luglio 2009

Quando si preventivano dei lavori in barca! Calcola che alla fine ne farai sempre il doppio

Bene oggi voglio condividere con tutti, delle vecchie verità marinare, vecchi detti, dei mezzi proverbi che avvolte sembrano o vogliamo rilegarli a essere solo dei luoghi comuni, delle dicerie, ma che poi alla fine se andiamo a scavare un tantino di più, a mio avviso hanno una loro verità.

In rapporto ad esempio a tutto ciò che in questo periodo mi sto vivendo, ossia l'aver comprato una nuova barca e doverla armare e attrezzare, noto con stupore e stento ad ammettere a me stesso che ancora anche se alla mia quarta barca, quasi alla stessa maniera di come accade con il giungere di un nuovo innamoramento, anche per le barche a me capiti quasi la stessa cosa analoga e mi ritrovi a vivere dei sentimenti di irrazionalità, di non obbiettività, del prendersi in giro da soli.

E questo lo conferma il fatto che tutto ciò che mi avete poi sentito affermare di "MAGICA" (come accade per un nuovo innamoramento) è solo un gran bene e dei grandi elogi e nulla mai di negativo.

In poche parole si vedono tutti gli aspetti positivi e non si vedono e riconoscono gli aspetti negativi che anche normale poi che ci siano.

Ed allora eccomi fare di quei ragionamenti che scordandomi anche appunto dei vecchi detti che menzionavo all'inizio, fare di quei ragionamenti del tipo:

che visto che "MAGICA" era arrivata all'alaggio navigando sarebbe bastato rimetterla in acqua per ritrovare tutto funzionante ne più e ne meno di come era stata lasciata.

questa è una delle prime dicerie a cui non si da nessuna credibilità quando si trova la barca che piace, ma che di fatto nasconde una sua verità, ed è " che una barca si consuma più a star ferma che a navigare".

Bene per quanto tempo l'ho sentita dire alle persone più anziane
Ebbene credetemiche anche questa volta poi ho riscontrato essere vera.
La stessa cosa accade ad esempio con il preventivare dei lavori da fare; e che se su una casa o una macchina questo è fattibile di preventivare da prima cosa si vorrà fare quali pezzi di ricambio ci vorranno ecc. ecc. su di una barca a vela questo non è mai possibile fino in fondo. Ifatti da sempre ho iniziato a fare dei piccolie sbrigativi lavori che poi ogni volta finiscono per fare anche molti altri lavori.

Insomma un consiglio che mi sento sicuramente di dare, e che sia in termini economici che di tempo nel preventivare i lavori da fare alla propria barca a vela per essere realistici e poter così anche organizzare dei lavori in modo ottimizzato sarà quello di dare a priori unaggiunta più del doppio sia di tempo che del denaro che si sarebbe potuto immaginare poter essere utile.

domenica 12 luglio 2009

Vacanze: a vela tra un'isola e l'altra delle Egadi, con comodo e veloce catamarano.

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Ciao a tutti come forse i più attenti avranno già notato, ho cambiato un attimo quella che era stata la mia offerta iniziale, di vacanza a bordo del catamarano "Magica" alle isole Egadi.

Avendo appena concluso il mio primo giro di una settimana, fortunatamente ho già realizzato e capito, (anche grazie a Lisa e Ciccio Paolo che sono i due amici che sono appena sbarcati) che per me questo non è, e non deve prima di ogni altra cosa diventare un lavoro.

Nel senso che devo necessariamente un pò correggere il tiro, e tornare a quelle che sono le origini delle mie motivazioni iniziali, che mi hanno, e mi spingono a fare tutto questo, di portare a bordo amici a fare vela tra le Isole Egadi, e non farmi prendere la mano, come del resto stava in parte già accadendo. Si di farmi prendere la mano e rincorrere i soldi.

In poche parole innanzi tutto le mie motivazioni, la mia passione che non può e non deve diventare un lavoro, ma restare tale, quindi un alternativo che vive la vela come un life-style, una passione che in quanto tale, per farla vivere necessita di condividerla e non venderla o addirittura svenderla. Sembrerà forse anche un ragionamento esagerato, ma così facendo cesserebbe di essere una passione.

Quindi il charter nautico non è cosa che fa per me, io sono tutta un'altra cosa e propongo un'altra cosa, la vela come una passione che in quanto tale, e da me coltivata, necessità di essere condivisa ed è solo con questo fine che devo portare gente a bordo di Magica e non solo perchè pagano.

Da queste mie riflessioni che condivido con tutti, sia coloro che già mi hanno contattato e hanno prenotato, e sia coloro che intendono farlo, di tenere presente tutto questo, che attenzione non vuole essere una mia chiusura o non disponibilità, intendiamoci, ma un volerla avere solo con chi vuole condividere effettivamente con me questi presupposti e non altri.

Quindi lungi da me tutte le signore che devono convincere il marito a venire controvoglia o ragazzi che devono convincere la ragazza o cose di questo tipo, di persone che fondamentalmente non hanno chiaro di cosa io stia parlando.

Quindi un correggere anche quella che sarà, ed era la mia proposta iniziale per dar sempre maggiore spazio alle uscite giornaliere e tutto questo, anche a costo di guadagnare meno limiterò le vacanze di più giorni a bordo, sostituendo con uscite giornaliere in quanto dalle miriade di telefonate che mi arrivano la tipologia predominante di chi mi telefona, è tutto all'infuori che un velista.

A tutti coloro che invece come è accaduto vogliono farmi notare l'aspetto anche giustamente ma a mio parere fuoriluogo che chiedo dei soldi e che questo in un certo modo dovrebbe già bastarmi e farmi assoggettare a tutto questo, molto brevemente e chiaramente rispondo:

che il fatto di chiedere dei soldi significa solo che non sono ricco, e che non potrei forse neanche per me stesso permettermi di fare tutto ciò che ho fatto velicamente parlando traversate oceaniche comprese.

Credo che ormai sia chiaro, anche perchè non l'ho mai negato che ad esempio non avrei mai potuto fare a mie spese tutto ciò che ho fatto velicamente.

Come ad esempio partire da Trapani ed essermene andato quasi quattro anni ai Caraibi senza aver portato avanti anche il business di farmi venire a trovare da tutti coloro che l'hanno fatto, del resto chi è venuto a trovarmi dall'altra parte, ho proposto Los Roques e non discorsi o chiacchiere,

Poi certo c'è chi gradisce e preferisce di più Porto Cervo o Favignana, e tutti i posti di tendenza, ma questo non trattasi più e non centra più nulla con chi come me vive e propone la barca il mare e la navigzione a vela alla base di tutto, anche del socializzare e dello stare assieme, del condividere gli interessi avvolte passioni comuni, che ripeto trattasi di chi ancora sogna e ci vuole credere che chiunque può davvero prendere e partire e andarsene in giro per il mondo su di una piccola ma comoda barca a vela.

Quindi non quello che io ho ribattezzato essere il camping nautico da ricchi, quello è tutto un altro discorso e credo che chi viene in mare com me abbia ben chiaro che ciò che io propongo è tutt'altra cosa, ossia un calarsiun tutto un altro stile di vita che si fa viaggiando e conoscendo nuovi luoghi e persone tra la gente e per mare e non nei marina.

Comunque ora basta, anche se credo che fosse giusto fare anche questo tipo di precisazioni, ma che una volta fatte l' unica cosa importante sarà di telefonarmi allo 331 4718516 per confermare quale sarà il giorno che vuoi essere dei nostri a prezzi davvero low cost.

giovedì 2 luglio 2009

Vacanza alternativa crociera in catamarano a vela, partendo da Trapani alla scoperta di Favignana , Levanzo, Marettimo.

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Ciao a tutti se proprio devo dire la verità sono già molto stanco ed indaffarato ad armare e montare alcune migliorie su "MAGICA" il nuovo catamarano con cui ho lanciato a tutti coloro che lo vorranno l'opportunità di potermi venire a trovare a bordo, nelle mie crociere estive alla vela tra un 'isola e l'altra delle Egadi, in Sicilia.


"MAGICA" adesso è finalmente armata di tutto punto oltre che per poter avere a bordo anche degli ospiti, anche per poter compiere delle navigazioni un pò più impegnative, e come al solito, quelle che dovevano essere alcune piccole migliorie, si sono tramutate nei seguenti e dispendiosissimi lavori:


ho praticamente rifatto quasi tutto l'impianto elettrico, in quanto ho aggiunto un pannello solare, per poter garantire un maggiore accumulo di energia a bordo, tra generatore eolico (che già era istallato) ed ora anche il pannello solare, anche per poter garantire energia anche all'aggiunta di due nuove utenze elettriche quali una per collegare un GPS e l'altra per collegarci un nuovo potente AutoPilota elettrico.

Poi proseguendo ho dotato magica di un tender , o un battellino di servizio serio con la chiglia rigida e 8 hp di motore f.d Mercury, e con la creazione di relativa gruetta per tirarlo su,

ho dovuto in quanto il pistone due anni fermo si era corroso e non era un bel lavoro neanche rivisionarlo, e quindi martinetto Vetus nuovo alla timoneria del resto perdeva e consumava più olio di quanta benzina consuma il motore.

Poi sempre a seguire ho dovuto create un bimini su misura per poter rendere anche in navigazione e all'ancora il pozzetto abitabile, ossia all'ombra di giorno, ed al riparo dell'umidità della notte.

Ed altri mille lavori e lavoretti di istallazione e settaggi, che credo giustifichi anche quello che può essere stato un mio ritardo stagionale che mi vedrà pronto al 100% solo da ora, quindi come credo avrai capito per questa serie di coincidenze ho ancora alcuni (oggi 20 luglio) posti liberi ache per la prima quindicina di agosto.

Quindi se vuoi essere dei nostri e riservarti un tuo posto a bordo non devi fare altro che contattare al più presto direttamente a bordo
lo skipper al 331 47 18 516

mercoledì 1 luglio 2009

il tender o pran? Come e quale scegliere per la nostra barca a vela.



Ciao salve a tutti, con l'avvicinasi della bella stagione tutti siamo più o meno indaffarati a riarmare la nostra tanto amata barca a vela dopo il lungo inverno di letargo, e molti come è accaduto a me in questi giorni si possono trovare nell'esigenza di dover dotare la propria barca di un nuovo tender o anche conosciuto con il nome di pram .

Bene direte voi, e dove è il problema?

Basterà avere i soldi a molti può venire da pensare ed il gioco o il problema è presto risolto, ed invece no , in realtà non è proprio così!!!

Ma purtoppo anche a mie spese mi sono accorto che nella realtà poi non è propriamente così, e che il mercato è così vasto ed ampio, che se provate a imbattervi sul quale sarà meglio acquistare,

e quale scegliere che vi ritroverete a navigare in alto mare e con il grosso dilemma di dover scegliere qual'è sarà la migliore e più giusta scelta da fare.

Ma vediamo se assieme riusciamo a districarsi e fare un po di chiarezza visto che se ne trovano veramente di tutti i tipi: con fondo pneumatico, a listelli arrotolabili, a chiglia rigida, con paglioli.

Molto semplicemente e velocemente ho da dare una delle mie massime a cui tutti credo possono rifarsi per avere una semplice e risolutiva risposta:

"che come come ogni barca rispecchia il su armatore, credo che la formunla potrebbe essere che allo stesso modo, così ogni tipo di tender sta alla sua di barca".

Altra considerazione è che spesso come è accaduto a me, il velista si trova ed affronta l'acquisto del tender, nel momento che lo necessita, nel momento del bisogno e non per una consapevole valutazione, che lo porta poi inevitabilmente solo dopo a scoprire di non aver fatto l'aquisto o scelta del modello più adatto ai sui specifici bisogni e necessità.

Poi allo stesso modo bisognerà anche dire che come non esiste la barca ideale, è anche vero che non esiste il tender ideale.

Ma possiamo cercare di fare solo la scelta migliore in funzione dei nostri bisogni, ecco questo si, e per far questo sarà utile intanto raggruppare i pram per tipologia, ognuna delle quali ha caratteristiche che sono in grado di soddisfare le diverse esigenze degli armatori, quindi per affrontare un acquisto consapevole, si tratta di comprendere quale tipo di utilizzo prevalente se ne intende fare (ed è qui il problema), e su quale imbarcazione.

La soluzione migliore sarà sicuramente considerare da subito una soluzione di un pacchetto completo ossia All Inclusive, che se da una parte limita la scelta del motore, dall'altra fa risparmiare non poco.

Ma vediamo...alcune di queste offerte "combinate"

  • Le caratteristiche

il materiale più utilizzato per la costruzione è il PVC (cloruro di polivinile), che dalla sua ha certamente l'economicità;

deve però essere in multistrato a spessore variabile, così da garantire maggiore resistenza agli urti ed alle abrasioni.

Tra i prodotti maggiormente utilizzati c'é anche il Neoprene Hypalon, sicuramente più leggero e maggiormente resistente ai raggi UV.

Inoltre si presta meglio alle riparazioni tramite incollaggio.

La valutazione della robustezza di un tender deve tener conto soprattutto delle "appendici" quali golfari, maniglioni di presa, ecc.

Altro aspetto da considerare, è il numero degli anelli di sollevamento, i quali permettono di distribuire i carichi durante l'alzata o l'issaggio a bordo, senza sollecitare le cuciture.

Analogamente, va prestata attenzione agli attacchi degli scalmi nonché alla robustezza dei remi ad alla dimensione della loro pala.

La cosa certamente più importante da valutare, se intendiamo installare un motore fuoribordo, è la qualità della lavorazione dello specchio di poppa: la congiunzione tra gomma e paratia deve essere molto solida.

Il gonfiatore e il kit di riparazione (anche della vetroresina se a chiglia rigida) devono essere forniti di serie.

La scelta del tender deve sicuramente tener conto della barca che andrà a servire, ma non solo, è importante capire quale utilizzo prevalente se ne vorrà fare.

Escludendo le barche di grandi dimensioni, alcune delle quali dispongono di un "box" di stivaggio, o quelle che dispongono di gruette poppiere, per tutte le imbarcazioni per le quali sia necessario trainare o issare in coperta il proprio pram, l'attenzione viene posta su caratteristiche di ingombro e leggerezza in relazione alle prestazioni ed al numero di persone da trasportare.

Quindi, per chi vuole privilegiare la facilità di stivaggio, la scelta ricadrà su modelli gonfiabili; per navigare veloce, stabile ed asciutto, magari utilizzando il tender come mezzo di perlustrazione oltre che da sbarco, dovrà valutare una carena rigida.

In termini economici, designando il pram alla sola funzione di sbarco passeggeri, i modelli arrotolabili con pagliolato a listelli sono i più indicati.

Per l'utilizzo quale barca appoggio alle attività subaquee, trasporto bombole ed attrezzatura, è consigliabile un tender con fondo in pagliolato di legno o alluminio: questo consente anche una navigazione lunga e con un numero di passeggeri maggiore.

  • Con Fondo Gonfiabile

I tender con fondo gonfiabile hanno fatto la loro comparsa negli ultimi 10 anni e nel giro di poco tempo hanno riscosso più successo dei vecchi tender con paglioli in legno, poiché rappresentano il giusto compromesso tra carena rigida e carena arrotolabile a listelli.

Si tratta di "gommoni" dotati di carena e pagliolo con camera d'aria: il piano di calpestio è un cuscino sagomato che occupa l'intero pavimento, con evidenti vantaggi di comodità.

Il piano morbido riduce al massimo ogni possibilità di contusioni per i passeggeri.

La presenza di più camere d'aria non li rende ideali per i diportisti che preferiscono montare e smontare frequentemente il battello: praticamente, rispetto ad un arrotolabile, l'aria da pompare è quasi doppia.

Tutti i modelli gonfiabili, in acqua si comportano in modo quasi analogo a quelli con carena rigida: in navigazione la stabilità è buona e godono di prestazioni discrete, quasi elevate.

Per la capacità di trasporto, invece, non sono molto consigliabili se si ha necessità di caricare materiali ed attrezzature.

Il peso è ridotto, di conseguenza la loro maneggevolezza consente una issata a bordo, anche in tuga, di estrema facilità.

  • Carena rigida

I tender con chiglia in vetroresina offrono ottime prestazioni in acqua, maggiore stabilità, e restano più asciutti, a discapito del loro peso maggiore e limitata maneggevolezza in caso di issata, anche con le gruette.

Non è certo il tender ideale per una barca a vela, a meno che non si tratti di un catamarano, o sia lunga oltre 70 piedi con un box a poppa.

Il loro peso è elevato e, considerando che necessitano di un motore più potente, sono da considerarsi interessanti solo per chi vuole effettuare una navigazione veloce o ha necessità di una capacità di carico considerevole.

  • Fondo Arrotolabile

Ha dalla sua misure molto contenute, peso ridotto, ingombro minimo, rapidità di montaggio/smontaggio.

Di contro, minima capacità di carico (poche persone alla volta), supportano motori piccoli, inadatti a navigazioni medio lunghe.

Sono particolarmente adatti alle barche piccole, finalizzati a offrire un mezzo da sbarco per brevi tragitti tra barca e riva.

Il battello, arrotolabile grazie al pagliolato costituito da doghe rigide, offre una praticità ineguagliabile da altri modelli.

I migliori, hanno listelli abbastanza larghi ad intervalli ravvicinati, così da ricoprire quasi completamente il fondo pneumatico.

Per migliorare l'assetto e la stabilità in navigazione, è consigliabile eccedere leggermente nella pressione dei tubolari.

L'arrotolabile è considerato un classico, intramontabile, che non è certamente apprezzato per le sue prestazioni, ma per la praticità e la facilità che consente il su stivaggio in un gavone.

  • Fondo con Paglioli

E' comunque una soluzione sempre valida e apprezzata, è una delle soluzioni più collaudate sui battelli pneumatici.

La scelta di un tender di questo tipo è più indicata ad armatori di barche dalle dimensioni generose e ne fanno un utilizzo non limitato al solo sbarco passeggeri.

Le nuove generazioni di tender a paglioli, vede l'impiego anche di nuovi materiali, leghe di alluminio, che garantiscono minore peso, maggiore durata confronto al legno e soprattutto la quasi assenza di manutenzione Solidità e robustezza sono le doti principali, doti che lo rendono superiore a quelli senza paglioli, carene in vetroresina a parte.

Non è certamente consigliato per chi deve issarlo in coperta durante la navigazione (il peso è un fattore determinante), o chi ha necessità di un montaggio e smontaggio frequente poiché tale operazione è certamente più complicata e lunga rispetto agli arrotolabili o gonfiabili.

Alla prossima da

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