-> ...VIVERE per MARE !!!: aprile 2009

giovedì 30 aprile 2009

Matteo Miceli e il tentativo di record Roma-Cartagine

E’ partito il tentativo di record in solitario di Matteo Miceli, che corre per i colori dello Yacht Club Favignana, e del suo Este 40 sulla rotta Roma/Cartagine.

Questa mattina approfittando di un buon meteo favorevole il navigatore solitario romano, già detentore del record di traversata atlantica su un catamarano non abitabile, ha preso il via dal porto di Ostia alle 10:02:42.

A bordo in realta anche se un record da solitario, oltre Miceli, Andrea De Marinis, con il solo compito di cameramen e di filmare senza dover mai assolutamente partecipare in alcun modo alle manovre.

L’Este 40 sta ora navigando con rotta 195° e con un vento proveniente dal quadrante WNW ( 300° ) di 15-20 nodi.

Le condizioni sono ottimali per far correre l’Este40 e raggiungere in tempo record la Tunisia, anche se le previsioni avevano stimato un calo più contenuto del vento (sui 25 nodi) dopo i 50 nodi che ieri avevano investito il tirreno centrale.


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lunedì 20 aprile 2009

motivazioni

Questo blog trova la sua principale ragione d'essere nel voler dimostrare e spiegare il perchè sono fermamente convinto che il poter andare a vivere su di una baraca a vela ai Caraibi oggi non sia più un privilegio per ricchi signori annoiati, ma che invece possa essere realmente diventata e considerata una concreta opportunità che se saputa sfruttare, e soprattutto avvantaggiandosi delle esperienze degli altri,

può essere considerata una reale e concreta opportunità imprenditoriale per giovani intraprendenti con la vocazione per il mare.

Ed in questo contesto che voglio essere una libera risorsa di comunicazione e condivisione delle informazioni e del sapere su tutto ciò che riguarda; Come si possa davvero nella realtà seriamente pensare di poter mollare una vita convenzionale

per scegliere un Life Style Alternativo di Vivere su una barca a vela ai Caraibi.
(E poi spiegherò il perchè ai Caraibi, sempre ai Caraibi.)

Quindi per prima cosa tutto ciò che riguardano le
CAPACITA' E COMPETENZE NECESSARIE a poterlo fare davvero.

Soprattutto il mio blog trova ragione d'essere nel poter smentire tutte le cose in questo ambito date per scontate, i così detti luoghi comuni

che molte volte creano in tutti noi delle sbagliate e radicate convinzioni!
Come ad'esempio: il credere e dare per scontato che per poter andare a Vivere per Mare su una Barca a Vela ai Caraibi,
prima anche solo di poterlo solo pensare seriamente di poterlo fare , si debba essere obbligatoriamente e necessariamente ricchi sfondati da poterselo permettere,
e che questo tipo di esperienze nella realtà poi non siano altro che dei privilegi che possono permettersi solo i ricchi.

Ma fortunatamente nella realtà per chi vorrà e andrà oltre, posso dire da subito; che non è mai stato così, e che mai e neanche ora è assolutamente così.

Ed il mare di fatto, nessuno può negarlo sia stata, e rimane una grande opportunità, testimoneato dai tanti come me che ad esempio il mare mi ha permesso sicuramente, se non di arricchirmi (io sono particolarmente allergico a questo) sicuramente mi a permesso di non dover più lavorare un solo giorno in modo convenzionale ed infatti da 17 anni a questa parte ho potuto smettere di lavorare,

e dedicarmi sempre e comunque in prima istanza a ciò di cui mi sentivo vocazionalmente più attratto, in poche parole ho potuto fare sempre ciò che più mi piaceva ed interessava fare.

E se mai ho fatto di rilavorare, solo per potermi permettere appunto il privilegio di poter navigare e vivere xmare, di poter essere padrone e protagonista della mia vita.

Ma fatto questo oggi il mio impegno trova nuovi stimoli, entusiasmo e passione nel testimoniare che tutto questo non è impossibile,

e che puoi attivarti anche tu,

iscriviti al nostro gruppo Google apri un argomento da approfondire che ti interessa,

Fai le tue domande, quale altro modo migliore per acquisire informazioni così mirate?

Entro questa stagione entrante rinnovo inoltre il mio impegno a terminare un mio ebook di progetti passo passo di come si può vivere di attività sempre lecite e profittevoli, sia on-line che off-line,

rendite automatiche sul web,

business e consulenze nautiche internazionali,

nel commerciare barche internazionalmente,

recupero barche da riportare in mediterraneo

commerci che forse qualcuno immagina essere al limite del lecito,

ma specifico bene che non sconfinano mai nell'Illecito, o nell'illegale.

Quindi attività come ad esempio poter guadagnare sul Forex (Cambio valute),

Sul Web con attività di programmazione di software on line in grado di poter espletare funzionalità che risultano essere per utenti che vorranno usufruirne dei servizi internet utili a tal punto da indurli a pagarvi un compenso.

Quindi come vedete nulla di misterioso o trascendentale, trattasi di attivare a vostro conto delle attività on line che anche se considerate virtuali possono incanalare $$ Casch direttamente nel tuo business account Pay Pal, ed altre attività molto profittevoli che rivelo e sono l'argomento cardine delle mie Sessioni di Coaching Velico alla

Scuola Vela Oceanica

martedì 14 aprile 2009

Navigatore solitario oceanico Italiano Alex Carozzo.

Ciao oggi un pensiero ad Alex Carozzo uno dei navigatori Italiani che a dato sicuramente un grosso contributo alla navigazione a vela,

ed ha scritto tra le più belle pagine di navigazione a vela, e viaggi per mare che siano mai state scritte da navigatori Italiani.

Vi presento per chi ancora non ne avesse mai sentito parlare e ne dubito Alex Carozzo,

nato a Genova ma Veneziano di adozione, è stato in assoluto il primo navigatore solitario italiano ad aver anche lasciato delle concrete testimonianze delle sue navigazioni in solitario.

Tra le sue gesta ciò che lo annovera sicuramente è l'avere nel 1965, nella stiva della nave su cui era imbarcato, costruito una barca che chiama il Golden Lion,

navigava imbarcato su questa nave che andava da Tokyo a San Francisco; ne racconterà tra l'altro la traversata del Pacifico nel libro "Qualsiasi oceano va bene".

È stato inoltre l’unico italiano ad aver partecipato alla prima transpacifica per multi scafi.

Ha progettato e realizzato barche a vela con ogni tipo di materiale e preso parte a traversate e regate oceaniche.

Nell’aprile del 1990 Alex Carozzo parte da Las Palmas, nelle Canarie, con una lancia in disuso recuperata in un cantiere di demolizione e attrezzata con materiali di fortuna.

E dopo quarantadue giorni di oceano,  "Zentime" raggiunge le coste di San Salvador, l’isola che il 12 ottobre 1492 fu il primo attracco delle navi di Cristoforo Colombo nel viaggio di scoperta del Nuovo Mondo

Ma l’impresa di Carozzo non è solo un omaggio al Grande Genovese. Ancora oggi, e forse oggi più che mai 

– Rappresenta una provocazione concreta per dimostrare come l’uomo, se dotato di competenza e passione, possa ancora fare a meno nel suo rapporto con il mare di sofisticazioni tecnologiche e lussi inutili.

E prendere il mare per vocazione a più di vent’anni di distanza dalla sua prima pubblicazione, le sue filosofie minimalista dell'andar per mare tornano in un libro di culto per molti velisti, arricchito da una nuova introduzione dell’autore.

Diario di bordo e insieme percorso esistenziale, Zentime Atlantico è il testamento spirituale di un navigatore fuori dal comune,

un racconto di cui protagonista assoluto è l’uomo, nel suo confronto con la natura, nel suo anelito di libertà, nell’incontro con l’assoluto.

Sicuramente da mettere nella propria libreria di bordo.

un saluto alla prossima da :
_/)pipposail

venerdì 10 aprile 2009

Grazie a Dio i Fresi sono stati recuperati, un grazie ai loro salvatori


Almeno una buona notizia dopo più di tre giorni alla deriva sulla loro barca disalberata alle basse latitude. I Fresi si sono resi conto che il mare e cosa molto più grande che una semplice avventura, ora che sono salvi non posso fare altro che un elogio a chi li ha soccorsi.

Il gesto di un mercantile che devia di giorni la propria navigazione per prendersi anche la responsabilità di effettuare un recupero in alto mare da una piccola barca di due persone, fatemi dire che è il gesto di gente superiore.

Bene la cosa può sembrare minima e chi mi conosce sa che ancor prima di un marinaio e velista io sono stato un aereosoccorritore dell' aereounautica militare una decina di anni che sono bastati a vederne e farne di recuperi quanti ne bastano per sapere bene cos'è il mare grosso.

So anche che è facile parlare stando seduto ad un PC, ma mi dispiace ammiro e rispetto i Fresi e sono davvero sollevato dalla buona notizia,

ma aimè gli sbagli il marinaio li paga sempre ed io sono un marinaio, anche se ora parlo da seduto da dietro una scrivania e non alle manovre di una barca.

Ma per mare e lecito sbagliare, naufragare, disalberare perdere barche, voglio dire tutti i grandi navigatori lo sono diventati perdendo ugnuno le sue belle barche,

ma ai soccorsi se non si è impossibilitati si va sempre incontro è solo questo che di tutta la vicenda secondo me stona in tutto il bel capitolo e storia di mare che i Fresi hanno scritto.

Auguri comunque a tutti di buona Pasqua
il sito ufficiale se vuoi saperne di più
http://www.girodelmondofresi.com/

giovedì 9 aprile 2009

E'avvenuto questa notte il recupero dei due navigatori Italiani che hanno disalberato in Pacifico


Grazie a Dio, l'altra brutta e inopportuna storia che assieme a quanto sta succedendo alle popolazioni colpite dal terremoto mi stavano davvero angosciando era il sapere che là alle basse latitude dell'Oceano Pacifico, i Fresi ( padre e figlio navigatori, velisti italiani partiti per fare un giro del mondo a vela) avevano scuffiato e disalberato ed erano alla deriva ancora a bordo di Autoprestige tre giorni fa in Oceano Pacifico con la loro barca mentre stavano facendo il giro del mondo senza scalo sulla rotta dei famosi Clipper. Sono stati recuperati ed ora si trovanoa bordo della stessa nave che li ha salvati in rotta per l'argentina credo. Ma se volete saperne di più, potete trovare dettagliate notizie nel loro sito:


lunedì 6 aprile 2009

Naufragio dei Fresi con Autoprestige, la barca a vela con la quale stavano facendo il giro del mondo senza scalo.




E' una notizia troppo triste e che non avrei mai voluto dover dare il giro del mondo in barca a vela, senza scalo sulle rotte dei clipper dei  Fresi con Onitron Autoprestige, la loro corsa purtoppo è terminata questa notte a seguito del disalberamento della loro barca, attualmente sono alla deriva nell'oceano Pacifico a piu' di 3mila miglia ad est della Nuova Zelanda, dopo che la loro imbarcazione, l'Onitron I-Autoprestige, e' stata disalberata ieri da un uragano con venti oltre i 50 nodi.

Attualmente si trovano ancora a bordo in buone condizioni di salute, hanno viveri e dotazioni di sopravvivenza e un satellitare funzionante con cui sono in contatto con le autorità che coordinanno i l lororo recupero che speriamo avvenga presto.

Attualmente quindi sono alla deriva in attesa che qualche nave venga dirottata su di loro
al termine nella maniera purtoppo più drammatica, la barca a scuffiato. Di cui riporto resoconto per come l'ho appreso io non ho voglia di commentare e dire nulla di mio sull'accaduto se non una profondo dispiecere e preoccupazione per i nostri due navigatori Italiani.

Si trovano attualmente presso l'estremità orientale della Nuova Zelanda di ricerca e soccorso. sono esperti velisti e sono in buona salute.
I Fresi (sono padre e figlio) sono dotati di un zattera salvavita, un 406 MHz EPIRB (Emergency Position segnalatori radio Beacon), un telefono satellitare Iridium, e si stima che abbiano cibo e acqua per 7 a 10 giorni.

Per il momento pare ancora non abbiano attivato l'sos epirb non, ma è probabile che lo faranno per non perdere il contatto via telefono satellitare, o se la loro situazione cambia.
Attualmente ci sono 40-45 nodi di vento sulla scena, con mari di 6-7 metri, a diminuire.

La visibilità è conseguenziale sono in buone condizioni di salute e sono tenuta in contatto con RCCNZ telefono satellitare.
Dopo che la petroliera che si sta dirigendo su di loro li avrà raggiunti, probabilmente la loro destinazione sarà quasi sicuramente l'Argentina.

Staremo a vedere incrociamo le dita e speriamo intanto nel loro al più presto avvenuto recupero, lasciando un pensiero alla barca che sarà abbandonata.........ma comunque ora speriamo tutti sull'incolumità dei due esperti e sfortunati navigatori.

Il loro sito www.girodelmondofresi.com una nave cisterna raggiungerà domani la zona dove Onitron I-Autoprestige che sta scarrocciando alla deriva. I Fresi erano partiti il 7 settembre da Porto Torres e, avevano già navigato il mediterraneo e lo stretto di Gibilterra, hanno navigato in Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, hanno attraversato l'Oceano Indiano e dopo aver doppiato il lato meridionale dell'Australia (Capo Lewin) e la Nuova Zelanda stavano proseguendo verso Capo Horn quando quest'ultima tempesta non ha praticamente voluto che contiunuassero, disalberandogli la barca. Se volete seguire di prima mano l'evolversi della situazione questo è il loro sito: http://www.girodelmondofresi.com/

un saluto e auguri ai Fresi da
_/)pipposail

venerdì 3 aprile 2009

Windpilot, il timone a vento o anche sistema di autogoverno silenzioso

Solo alcuni anni fa, i sistemi di autogoverno silenziosi, i windpilot o anche timone a vento risultavano essere uno strumento per pochi privileggiati il potersene facilmente dotatare, tanto e vero che molti navigatori (io sono solo uno dei tanti) alla fine anche se sentivano per questo strumento molta simpatia è lo trovavano molto più congeniale come sistena da adottare soprattutto su di una barca a vela si trovavano a doverne rinunciare

Ma almeno io, (ma ripeto ho appurato essere stato così per molti altri skipper) dovetti desistere dal dotarmene, in quanto più che una soluzione risultava essere alla fine più un privilegio, un lusso, che non tutti si potevano permettere di spendere tanto quanto ci si aquistavano due evoluti e precisissimi timoni automatici elettrici.

Oltre poi a questa considerazione di costi, c'era il fatto non indifferente; ma anche questo oggi superato, che il timone a vento significava appendersi un accrocco simile a mio avviso alla torre Eiffel, sull'estrema poppa, addirittura a sbalzo che pesava anche parecchi chili, e che soprattutto era inamovibile.

Pensate che uno tra i migliori di allora ma che del resto credo che ancora lo facciano era di bronzo, ARIES che come peso specifico credo sia uno dei materiali che più di altri si avvicina al piombo,

i costruttori davano molta importanza alla robustezza, e ci si ritrovava a dover appendere all'estrema poppa oltre che un consistente capitale in ordine di costi anche un peso ed un ingombro non indifferente.

Insomma tutte considerazioni che in passato mi avevano portato a prendere delle posizioni nei comfronti del timone a vento non certo favorevoli ed anzi lo sconsigliavo vivamente facendo appunto a chi mi chiedeva, considerare oltre che tutti questi aspetti negativi anche non ultimo il fatto dei costi da oreficeria che non vedevo per niente essere giustificati.

Con molto piecere dicevo all'inizio, che oggi a 4-5 anni da quando preparando la mia barca all'oceano, avevo fatto queste mie considerazioni e le scelte che mi avevano portato ad abottare sulla mia barca la soluzione elettrica risparmiando anche qualche migliaio di euro e di montare ben due sistemi elettrici di autogoverno distinti ed indipendenti, si spendendo a conti fatti ancor meno di mettere ad esempio allora il mustafà quasi 7mila euro.

Con estremo piecere(solo gli stupidi del resto non tornano sui propri passi e non cambiano idea se ne è il caso) sempre su e grazie ad internet guarda caso o scoperto delle ottime e nuove soluzioni economiche addirittura in kit,

di una nuove metologie e concezione di come fare i piloti a vento, ossia più leggerini se vogliamo anche più fragili ma che puntano anzi che sulla potenza e forza sulla precisione e sensibilità.

Sentite sentite addirittura potete avere il kit completo da montare sulla vostra poppa in modo semi amovibile, (e che quindi non sarà più come avere la torre Eiffel sulla poppa, a soli 500euro.

Questo windpilot (timone a vento) che a vederlo così e a sentire il prezzo può far pensare ad una sola, in effetti non lo è.

Oltre al fatto perchè l'ho visto montato e devo dire che funziona e la sua pecularietà oltre ad essere economico è quella che è davvero utile ed adattabile facilmente a tutte le barche .

Ma eviterei di avventurarmi con le mie scarse doti di saper scrivere a spiegarvi come funziona nei dettagli, ma mi limiterò a darvi oltre gli indirizzi del sito dove si può visionare ed acquistare, http://www.mistervee.com/ Aggiungo qui subito sotto un video dove potete vederne la sua sensibilità, ed inoltre qui potretetrovarne tutte le caratteristiche.



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