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lunedì 11 agosto 2008

Attrezzare una barca all' Oceano, timone a vento si o no?

In risposta alla e-mail di Mauro, ma delle tante che da sempre mi chiedono di esprimermi su quale sistema di autogoverno dotare una barca a vela da grandi viaggi ed in special modo molte volte nello specifico mi si chiede se Una barca da Giramondo deve avere necessariamente un sistema di Autogoverno Silenzioso, ossia un cosidetto wind-pilot Timoe a vento? O dotare la barca di magari doppio sistema elettrico?O ancora se il massimo magari non sia averne uno elettrico ed uno silenzioso?E' ancora è meglio l'Aries in bronzo o il mustafà in alluminio?

(alcuni windpilot, o in Italiano Timone a Vento)

Ciao si e vero io non ho mai avuto una barca con autogoverno silenzioso, effettivamente caro Mauro e volendo ti do ragione sul fatto che ti stupisce che io non lo abbia mai usato.

In effetti é un mio grosso rimpianto, e li ho sempre molto ammirati e mi sarebbe piaciuto molto poterne avere uno a bordo,

perchè come giustamente mi facevi notare il timone a vento dovrebbe essere ciò che consacra una barca attrezzata da Giramondo non solo da un punto di vista tecnico, ma se vogliamo

anche nel sottolineare un tipo di approcio e filosofia con cui va per mare il Giramondo vero l'uccello d'alto Maro alla Moitessier per intenderci.

E su questo ti do ragione e condivido tutto ma al di la di tutto questo però poi vi è una realtà delle cose, e l 'argomento l'ho sempre evitato perchè mi sembra tanto uno di quegli argomenti del tipo se è meglio o no la lana caprina,

.....mi spiego:

se parliamo di realtà delle cose è un discorso se invece ne parliamo solo a livello teorico e idealistico è tutto diverso, perchè per me come penso un pò per tutti quelli che poi il mare lo hanno preso davvero, la prima priorità
nella realtà delle cose è sempre stata quella di avere una barca si ok sicura, attrezzata,

ma comunque la minima possibile indispensabile a prendere il mare e molla a poppa che si viaggia davvero,

vedi che solo così
ritengo, con questo tipo di approcio gli sfigati come me, non so Te? Io mi riferisco a tutti quelli che appunto come me, non hanno i soldi che gli possano permettere di dotarsi agevolmente e concretamente della così detta ideale e possano poi davvero fare miglia ugualmente capendo poi inoltre navigando davvero!!!

.... anche che la barca ideale ....poi e solo una ipotetica illusione, e non esiste nella realtà della vita reale e concreta di chi il tempo vuole usarlo a prendere il mare davvero.

Se io ho comunque compiuto dei grandi viaggi è solo perchè ho sempre mirato ad avere una barca certamente ricercata e scelta,

ma mai nulla , niente di più che mi potesse permettere di prendere il Mare, non sono stato li ad aspettare o ad impegnarmi di dover avere la barca ideale per mollare le cime e prendere il Mare.

Vedi nella mia indole come penso in quella di tutti quelli che potremo individuare come Giramondo ma solo per chiamarli in un qualche modo, il partire a vela col il vento,

è una cosa che si ha dentro a prescindere con quale mezzo lo si fa, per molti altri che io scherzosamente chiamo i nautici, invece il viaggio diventa il possedere la barca ideale che secondo loro gli può permettere, poi solo in un secondo tempo se mai gli andasse di andare dove vogliono.

Per capire cosa voglio dire quando da ragazzo ho incominciato con il windsurf ad andare a vela c'era chi aveva sempre la miglior tavola e si applicava ad avere sempre le migliori attrezzature per fare bordi su bordi davanti la costa.

Io e altri compagni anche loro marinai colti dal virus con tavolacce e vele rimediate, le mettevamo assieme e da Trapani ci avventuravamo al trapezio fino a Levanzo (una delle isole Egadi) distante già un 7 miglia dalla costa anche se a metà c'è un'altra isoletta che si chiama Formica.

Ma ritorniamo alla domanda iniziale sul timone a vento, quando attrezzavo Eldoran( Alpa38 Sloop) ho incominciato a ducumentarmi per dotarmene volendomene comprare uno da istallare poi a poppa come di consueto, praticamente dovetti desistere, perchè il tutto dal dover reperire le notizie utitili a quale
scegliere, come istallarlo, il costo ed il tempo per averne consegnato uno, vi ripeto a me sembrarono uno di quei dispendi di energie per cui il gioco non vale la candela.

Prendiamo il Mustafà (Malingri) ricordo che si trattava più o meno di aspettare un anno e di pagare una cifra con cui a Trinidat, senza esagerazioni con la stessa ed identica cifra, ci ho fatto carena alla barca, e ci ho anche comprato un secondo autopilota elettrico Simrad nuovo da istallare sula ruota del timone,

che non consuma praticamente nulla e gli si può applicare un sensore o una banderuola a vento che vi assicuro che alimentato dell'eolico in navigazione tutto settato bene era altrettanto silenzioso e romantico vederlo all'opera.

Con molti e solo vantaggi, non ultimi ad esempio di avere la poppa libera, di averne così due di sistemi di autogoverno qual'ora se ne rompesse uno, governare qualora si naviga a motore senza vento e tante altre .

Quello che penso insomma è che il timone a vento piace e affascina molto anche me e ripeto se me lo fossi potuto permettere forse me ne sarei dotato tutto sommato anche io.
Ma che a livello di praticità e realtà delle cose poi se devo essere sincero risulta essere
solo un romanticismo e un lusso di cui si fa spesso a meno.

/)ipposail



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