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lunedì 30 aprile 2012

Come incrementare l'auto-produzione di energia a bordo



Ciao a tutti oltre a volere rispondere specificatamente ad alcune persone che mi hanno chiesto dettagliatamente dei consigli tecnici su come poter migliorare ed ottimizzare l'impianto elettrico della propria barca a vela, 


ho deciso di dedicare anche un'intero post all'argomento perché sono convinto che questo aspetto della Auto-Produzione,  Accumulo e Consumo dell'Energia Elettrica a bordo anche se in un primo momento può far pensare non doverci entrare nulla con il mare, la navigazione e la vela invece posso assicurarvi che soprattutto per le barche che si vorranno armare da giramondo tutto questo è determinante un' autosufficienza energetica è il presupposto  necessario alla base determinante di tutto il progetto di un viaggio per mare o una navigazione oceanica. 


Quindi ad un impianto elettrico semplice ma in grado di auto-prodursi e ricaricarsi senza troppo impegno ed impiego di risorse le batterie o accumulatori di bordo per poter avere nel tempo al bisogno sempre dell'energia elettrica a disposizione bisognerà pensarci per tempo 


e documentarsi e saperne anche un qualcosina in più per sapersi destreggiare anche in questa materia che è un problema che investe ed è comune a tutti i velisti, navigatori, giramondisti che devono preparare ed allestire (in verità si direbbe armare) solitamente una classica barca di serie in una barca adatta allo scopo di farci il così detto giramondo.

Anche perchè tutti coloro che si lanciano in questa esperienza arriva il momento in cui di auto-produzione, gestione e ottimizzazione dei consumi energetici di bordo si deve e si vuole giustamente capirne un qualcosina in più per migliorare e rendere più potente ed ottimizzato l'impianto elettrico di bordo alle esigenze che navigazioni più lunghe ed impegnative come quelle oceaniche e l'andarci a vivere a bordo necessitano.

Vuoi o non vuoi anche se la materia dell'auto-produzione accumulo e gestione delle utenze e consumi di energia a bordo non sembrerebbe doverci entrare nulla con la vela, il mare, i viaggi e la navigazione di fatto invece è assodato quanto scontato che tutti coloro in procinto a partire e quindi impegnati alla preparazione di un grande viaggio per mare ci si debbano vuoi o non vuoi confrontare e scontrare. 

Ed allora capiamo innanzi tutto quali dovranno essere le caratteristiche e peculiarità che dovrà avere un impianto elettrico tipo su una classica barca da giramondo di serie sui 10-12 metri che si vuole armare per navigazioni anche un attimino più lunghe ed impegnative ed anche l'andarci a vivere a bordo.

La nostra ipotetica barca a vela da giramondo allora ci dovrà per prima cosa permettere anche la possibilità di auto-produrre l'energia elettrica possibilmente da una fonte alternativa e secondaria e che in pratica che la ricarica non debba poter essere fatta solo ed esclusivamente per mezzo della messa in moto del motore principale.


Adesso i più svegli pratici ma a mio avviso meno attenti e riflessivi direbbero quasi certamente "bene e che ci vuole!!! basterà comprare un generatorino a scoppio tipo quelli che hanno ai mercati o in camping della Nase o dell' Honda e il tutto sarebbe presto risolto anche all'impianto elettrico non ci sarebbe bisogno di metterci mano perchè basterà a quello già esistente attaccare con una spina il generatore e metterlo in moto, inoltre oggi questi motorini a scoppio con la funzione di generare corrente elettrica sono diventati veramente anche molto pratici più piccoli meno ingombranti, più silenziosi ed anche rispetto a prima in proporzione molto meno costosi 


quindi tutto in positivo e che lascerebbe pensare a questa come la miglior soluzione ma invece purtroppo non è così. Del resto neanche a dirlo sarebbe stato troppo facile risolvere così semplicemente invece come vedrete scegliere quale tipologia di generatore elettrico dotare la vostra barca diventerà una questione oltre che tecnica, anche etica e di coscienza perchè signori miei a questo punto almeno a me sorge spontanea una domanda: 


dopo avere fatto una scelta di vita alternativa, naturalista, ambientalista come quella di andare a vivere per mare in barca a vela, che senso ha poi una volta aver navigato a vela arrivati magari in una rada stupenda a ridosso di una barriera corallina o in un atollo bellissimo e sperduto ed essere costretti per campare a tenere giorno e notte sempre acceso un motore che brucia carburante, puzza ed in pratica non si sposa certamente con tutto il contesto la situazione il life style ??? 


Beh io almeno la penso così, io lo vedo un controsenso una di quelle forzature o comunque piccole incoerenze con se stessi con cui prima o poi comunque ci si dovrà fare i conti, poi intendiamoci ognuno e libero di fare ciò che vuole fino a che non rompe le palle agli altri e per me vivere coerentemente è un presupposto ed impegno che mi sono prefisso.


Ed allora ecco che anche voi incomincerete a barcamenarvi tra mille e più soluzioni alternative diverse neanche a dirlo presentate tutte come super innovative e opportune ma che alla fine il mio consiglio è quello di rifarvi all'esperienza già fatta da altri e scegliere e finire per usare il sistema più largamente usato e diffuso da tutti gli altri e state certi che non vi sbagliate.


quindi fatta questa considerazione ancora prima di dirvi qual'è allora l'impianto tipo più largamente usato a bordo della maggior parte delle barche tipiche o comunque usate per fare i giramondo va fatta un'ulteriore considerazione e premessa sullo stabilire quali migliorie ed aggiunte necessita elettricamente una normale barca di serie per essere armata di tutto punto e preparata a viaggi per mare anche oceanici.


oltre alla possibilità di auto-produrre da una seconda fonte che non sia il motore principale l'energia elettrica per ricaricare le batterie ci sono ancora alcune altre aggiunte e migliorie che dovremo apportare diciamo alla classica barca a vela di serie da cui più o meno tutti partiamo per fare ad esempio anche delle traversate oceaniche e poter così sopperire al continuo e costante uso di strumenti di supporto alla navigazione tipo il radar, l'autopilota o gli strumenti e le luci di via sempre accesi che come si può immaginare sono dei veri mangia corrente, le soluzioni più usate per sopperire ai bisogni tipo a bordo di una classica barca casa da giramondo senza ancora fare sostanziali modifiche ma solo una piccola aggiunta la si potrà ottenere con l'aggiunta sullo stesso impianto semplicemente di un'altro, se non altri due ALTERNATORI anche da auto montati in serie o parallelo come da foto sotto.



La tecnica o espediente di montare più pulegge cinghie e alternatori in parallelo in pratica raddoppierà se non addirittura triplicherà se ne monteremo più d'uno (ne ho visti montare fino a quattro)  la produzione di energia che il motore quando in moto riuscirà a produrre ed accumulare nelle batterie per poterne poi  fruire nel tempo opportuno.Dovremo tenere da conto e sarà necessario per usare questa soluzione o espediente di avere montato a bordo già un motore entrobordo abbastanza potente che non gliene manchi o sia al limite di potenza perchè la forza che servirà e verrà assorbita a far girare e produrre energia agli altri alternatori aggiunti saranno sempre cavalli/potenza che si andranno a sottrarre a quelli complessivi che eroga il motore principale e quindi all'asse elica.
Inoltre ritengo che sarete tutti d'accordo con me sul fatto che una personalità che sceglie di vivere per mare su una barca a vela male si accomuna o sposa con il dover accendere un motorone diesel puzzolente e rumoroso in barca a vela che silenziosamente va col vento per produrre l'energia che necessità magari in una splendida rada Caraibica.


Quindi io credo che ovviamente si sarà più portati a scegliere il set più ottimale e scontato che prevede anche sul medesimo impianto l'aggiunta sia di un Generatore Eolico montato sul pulpito di poppa o eventuale roolbar, ed anche uno o più Pannelli Solari  montato/i dove meglio risulta come nello schema sotto.

 
ALCUNE CONSIDERAZIONI E RACCOMANDAZIONI 

 ad una barca da giramondo sono necessarie alcune aggiunte e migliorie come ad esempio: 

Le luci di via che su una barca a vela di serie sono solitamente montate sui pulpiti o tughe all'altezza della coperta e quindi più o meno al livello del mare per capirci andranno su una barca oceanica d'alto mare rinviate con un unico fanale a tre vie-luci in testa d'albero in modo che tra le onde oceaniche alte anche dei metri ed in alto mare formato di notte le altre navi riescano sempre e comunque a vederci nel migliore dei modi.

A qualunque tipologia di generatore non dimenticate mai di mettere un tampone di troppo pieno, mi spiego meglio ad un generatore eolico o pannello solare che sia bisognerà montare sul filo che porta la corrente di ricarica alle batterie un così detto tampone dissipatore che dovrà far si che una volta caricate le batteria ad una carica max non continui ancora a caricare finendo con il bollire le batterie per il troppo carica.

considerate il vostro impianto batterie e quindi il contenitore dove conservate ed accumulate la vostra energia elettrica auto prodotta sia se rinnovabile o non come essere una bottiglia di vetro da un litro.  

Bene ora il tempo ma soprattutto l'aumentare dei cicli di carica, scarica e ricarica faranno si che la bottiglia piano piano diventi sempre meno capiente ed alla fine dopo parecchio tempo si potrà arrivare anche che la stessa bottiglia anzi che un litro di acqua ne mantengano solo la meta di tutto questo ve ne accorgerete e avrete una conferma dal fatto che ci metterete anche molto meno tempo a ricaricarle di quando erano nuove.


un saluto alla prossima da:
 pipposail 

mercoledì 7 settembre 2011

Consumi produzione e accumulo di energia elettrica in barca a vela.



Ciao a tutti in passato avevo già consigliato più o meno la stessa cosa ma visto che questo è un aspetto e problema che non tramonterà mai e rimarrà sempre attuale per chi si ritrova a dover aggiungere come spesso accade solo alcune altre utenze elettriche alla propria barca a vela  (come ad esempio per l'aggiunta di un radar, un autopilota o anche di luci di via supplementari  in testa d'albero) 

questa soluzione prima di metter mano come invece solitamente accade a tutto l'impianto elettrico, o addirittura illudendosi di poter risolvere questo futuro maggior consumo di energia elettrica a bordo semplicemente aggiungendo un'altra batteria. 

Per prima cosa se si parla di batterie in barca, nautiche e nate per questo tipo di impianti elettrici di bordo non sarà più il caso di chiamarle comunemente ed erroneamente batterie in quanto trattasi per caratteristiche tecniche di accumulatori a rilascio lento

che a differenza delle comuni batteria che si usano per le accensioni motori che sono a spunto molto elevato e fatte per dare ai motorini d'avviamento una scarica di energia forte ma per pochi secondi, ma aperta questa doverosa  parentesi sulla differenza tra batterie per la messa in moto motore ed gli accumulatori di bordo per dare energia a tutte le utenze elettriche di bordo, 

credo che riflettendoci un attimo non sia difficile intuire che se sulla barca aggiungo solo alcune utenze il problema non si risolverà di certo aumentando i recipienti dove si accumula l'energia ma si dovrà  individuare il modo di auto-produrne di più.

Per questo molti si rivolgono ad un generatore eolico, altri ai pannelli solari,  altri ancora ad entrambi,  ma pochissimi adottano prima ancora di arrivare a queste soluzioni molto impegnative e dispendiose a quella di aggiungere semplicemente li dove già in tutti gli impianti c'è ne è uno un secondo alternatore (che è il marchingegno che produce e ricarica le batterie con il motore in moto). 

Come si evince anche dalla foto sotto senza dover mettere mano all'impianto elettrico basterà mettere un secondo alternatore e rifare lo stesso alloggiamento e montaggio affianco sopra o sotto praticamente dove sarà possibile ed avrete da subito la produzione di energia elettrica raddoppiata.


un saluto e alla prossima da:
 _/)pipposail



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