Ciao a tutti visto e considerato che ancora oggi Bernard Moitessier (navigatore, velista, scrittore) sembra essere rimasto come quando più di 25 anni fa mi ci avvicinai io più che mai attuale e molto preso in considerazione, mi sono sorte spontanee alcune considerazioni e riflessioni che vorrei condividere con tutti voi.
Bene; come dicevo anche per me come credo per molti altri, c'è stato il periodo che dalla lettura dei suoi libri, ho inevitabilmente enfatizzato ed idealizzato molto questo fantastico personaggio che poi negli anni e navigando in prima persona non ho potuto fare a meno senza con un pizzico di rammarico inevitabilmente di ridimensionnare molto.
Non tanto come velista, navigatore o scrittore che voglio dire; me ne guarderei bene dal farlo in quanto resta sempre e comunque chi ha aperto una strada che anche grazie a lui tanti altri che come me poi ne hanno potuto ripercorrere e goderne anchegli.
Ciò che negli anni navigando io in prima persona non ho potuto fare a meno di rivedermi sono le tante convinzioni e modi di interpretare la navigazione a vela che oggi risulterebbero essere addirittura obsoleti.
Insomma senza levare nulla a questo grande uomo della vela di tutti i tempi, ciò che io negli anni ho vissuto se si vuole vedere anche un'altro risvolto della medaglia, è che a mio avviso troppe persone lo hanno anche troppo idealizzato per poi prendere delle grandi delusioni a dover riconsiderare il tutto non più dal divano di casa e dalla lettura di un suo libro, ma da una barca a vela in mezzo ad un Oceano navigando davvere.
L'unica nota negativa che ha tutto questo prendere a modello questi grandi navigatori senza fare le dovute considerazioni, ad esempio che si sta parlando di altre generazioni e contesti anche temporali,
soprattutto per quanto riguardava i materiali e l'evoluzione dell'attrezzatura velica dell'elettronica, la meteorologia anche se di fatto, anche per e grazie a loro molto poi si è evoluto fino ai giorni nostri. Che abbiamo ormai a mio parere corso così tanto che sono cambiati inevitabilmente anche molti presupposti e convinzioni che non sarebbero più attuali.
Quindi lungi da me il pensare che certe letture non siano opportune o appropiate a chi si avvicina a questo mondo, ma raccomando solo di non idealizzare troppo e dar tutto per scontato in quanto si rischierebbe in questo modo di rimanere poi, inevitabilmente delusi da quella che invece è l'intima ed entusiasmante esperienza della navigazione a vela.
Bene; come dicevo anche per me come credo per molti altri, c'è stato il periodo che dalla lettura dei suoi libri, ho inevitabilmente enfatizzato ed idealizzato molto questo fantastico personaggio che poi negli anni e navigando in prima persona non ho potuto fare a meno senza con un pizzico di rammarico inevitabilmente di ridimensionnare molto.
Non tanto come velista, navigatore o scrittore che voglio dire; me ne guarderei bene dal farlo in quanto resta sempre e comunque chi ha aperto una strada che anche grazie a lui tanti altri che come me poi ne hanno potuto ripercorrere e goderne anchegli.
Ciò che negli anni navigando io in prima persona non ho potuto fare a meno di rivedermi sono le tante convinzioni e modi di interpretare la navigazione a vela che oggi risulterebbero essere addirittura obsoleti.
Insomma senza levare nulla a questo grande uomo della vela di tutti i tempi, ciò che io negli anni ho vissuto se si vuole vedere anche un'altro risvolto della medaglia, è che a mio avviso troppe persone lo hanno anche troppo idealizzato per poi prendere delle grandi delusioni a dover riconsiderare il tutto non più dal divano di casa e dalla lettura di un suo libro, ma da una barca a vela in mezzo ad un Oceano navigando davvere.
L'unica nota negativa che ha tutto questo prendere a modello questi grandi navigatori senza fare le dovute considerazioni, ad esempio che si sta parlando di altre generazioni e contesti anche temporali,
soprattutto per quanto riguardava i materiali e l'evoluzione dell'attrezzatura velica dell'elettronica, la meteorologia anche se di fatto, anche per e grazie a loro molto poi si è evoluto fino ai giorni nostri. Che abbiamo ormai a mio parere corso così tanto che sono cambiati inevitabilmente anche molti presupposti e convinzioni che non sarebbero più attuali.
Quindi lungi da me il pensare che certe letture non siano opportune o appropiate a chi si avvicina a questo mondo, ma raccomando solo di non idealizzare troppo e dar tutto per scontato in quanto si rischierebbe in questo modo di rimanere poi, inevitabilmente delusi da quella che invece è l'intima ed entusiasmante esperienza della navigazione a vela.
Un saluto alla prossima da
_/)pipposail
_/)pipposail
3 commenti:
molto interessante la tua riflessione ma mi piacerebbe avere degli esempi pratici. cosa è stato troppo idealizzato della navigazione a vela, del vivere in mare, quali sono insomma le differenze che hai riscontrato tra i racconti di Moitessier e la tua esperienza diretta?
Sonia
Ciao Eudaimonia, ho solo cercato di dire, che credo che il miglior modo di avvicinarsi al mare e alla navigazione a vela, sia che ognuno lo faccia in modo diretto e personale e soprattutto pratico e non teorico, e di non dare mai per scontate le verità che ne hanno tratto altri, anche se questi fossero Soldini o Motessier.
Esempi pratici ancora oggi,( anche io per molto tempo ne sono stato convinto) che il mare, il brutto tempo andasse in un qualche incassato, affrontato, subito si parla addirittura di cappa filante, secca, ancore galleggianti, cime di poppa per rallentare e addirittura di buttare l'olio sopravvento!!!
Bene almeno a me tutte queste storie mi hanno solo confuso per molto tempo e non mi hanno certo aiutato a capire cosa dovevo fare quando il vento aumentava.
Fino poi a capire con l'esperienza che innanzi tutto non c'è un modo standard di com'è il brutto tempo, ma avvolte si sa che non è tanto la forza del mare o del vento ma di tutta una serie di componenti che rendono navigabile o meno le condizioni avverse.
Ma non è poi delle cose tecniche che mi riferivo in prima istanza, ma dell'approcio sbagliato che si rischia di avere se si idealizzano le cose senza viverle in prima persona soprattutto se si parla di navigazione a vela.
Comunque complimenti per il vostro blog e tanti auguroni
_/)pipposail
Ciao Pipposail, ok penso di aver capito... certo alla fine la navigazione a vela è un po come la vita o come le tante cose della vita, si rischia di idealizzare e rimanere delusi, si chiedono o ricevono consigli ma spesso non sono utili...a volte si...fa parte del gioco no?
complimenti anche a te per il tuo blog
Sonia
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