-> ...VIVERE per MARE !!!: Fare il giramondo navigatore velista freelance è una vocazione.

domenica 1 agosto 2010

Fare il giramondo navigatore velista freelance è una vocazione.



Ciao pippo, mi chiamo .........e mi sono imbattuto "per caso" (se ritieni che il caso esista), nei tuoi blog.... Ho un new ranger di 9 metri, non so se la conosci, è una barca degli anni 70 molto solida, marina, pesante e a chiglia lunga, nella cui pancia vivo ormai da diversi anni e con cui da 8 vado a spasso per l'adriatico. Lavoro nel pubblico impiego e sto cercando di partire prima di impazzire del tutto...

Da qualche anno, Tutti i pochi soldi extra che mi arrivano da lavori e lavoretti vari (visto che con lo stipendio da fame che prendo non arrivo neanche a fine mese) li investo sulla barca per rimetterla a posto come merita e sono quasi in dirittura d'arrivo.

Gli 'standard' ormai ci sono ora non resta che atttrezzarla per l'alto mare e... finalmente andare. Ho un progetto e volevo qualche consiglio da te. L'idea è quella di finire di acquistare le attrezzature necessarie per un viaggio come quello che voglio fare e partire ad aprile x le canarie. Tra le mille idee, i dubbi e tutte le cose da superare mentalmente, è ovvio che il problema più grande resta quello della sopravvivenza.

Volevo iniziare con le canarie perchè di arrivare fino a li (non sono mai uscito dall'adriatico ma la maggior parte delle miglia nella mia scia le ho fatte da solo con la mia barca) me la sento, e provare a lavoricchiare giusto per mantenermi per un po e poi... si vedrà.

Ma, avrai capito, non sono ricco... ma so fare tante cose.. lavoro bene il legno, me la cavo abbastanza con la resina, sono un programmatore e web design, e mi andrebbe benissimo pure lavorare in un ristorante come cameriere o lavapiatti, non mi faccio problemi. Conosco l'inglese.

Le notizie che ho raccolto sulle canarie qua e la sono contrastanti, c'è chi dice che nonostante la crisi la gente c'è, i ristoranti sono pieni ed un lavoretto per tirare avanti si può trovare, chi dice il contrario...Tu ne sai qualcosa?... potresti realmente aiutarmi, darmi qualche dritta... insomma una mano o addirittura qualche contatto.... considerando anche che chi ti scrive non sta 'sognando' di partire,

ma sta vivendo di nulla (o di tutto) investendo tutte le poche risorse che ha sulla barca che ha acquistato circa 8 anni fa ed in cui vive e da cui non potrebbe mai più scendere per tornare in una casa solo per poter finalmente, alla soglia dei 50, vivere come ha voglia di vivere... e farlo se possibile semplicemente lavorando un po tra una navigazione e l'altra.

'Sento' che si può... e che posso farcela. Spero che mi risponderai e nei limiti di quello che ti sarà possibile, vorrai darmi qualche dritta o informazione che per me varrà oro....

Ciao a tutti spero che l'amico che comunque mantengo anonimo non se ne abbia per essermi permesso di pubblicare ed usarla come spunto la sua email. Credo possa essere interessante e utile anche a molti altri poter leggere di tali argomentazioni e visto che riscontro essere sempre più ricorrenti e comuni a quasi tutti coloro che intendono seriememnte fare questo tipo di scelta di vita di andare a vivere per mare in barca a vela da VELISTA GIRAMONDO FREELANCE.

Ho appositamente specificato da VELISTA GIRAMONDO FREELANCE perchè è come convenzionalmente si chiamano o indicano tutti coloro che partono in barca a vela senza essere necessariamente delle persone che vivono di rendita.

Anche se non credo ci sia bisogno di specificare più di tanto che il vivere per mare di chi può vivere a bordo di un proprio veliero o panfilo a Monte Carlo piuttosto che a Portofino sia cosa pressochè scontata che poco ci interessa come invece apprendo anche dall'email del nosro amico  cosa interessa è:

se davvero esiste la possibilità per una persona normale,e che quindi che per vivere deve anche lavorare, di poterlo fare in modo itinererante ed in contemporanea al vivere uno stile di vita alternativo e underground che preveda di poter anche navigare e vivere su di una barca a vela senza necessariamente essere ricchi o doversi trovare un lavoro per diventarlo.

Ma semplicemente riuscire a guadagnare e fare quel tanto che basta per potersi permettere di vivere ciò che vocazionalmente ognuno di noi si sente chiamato a fare nella propria vita. Per quanto mi riquarda e come del resto ho già più volte affermato, il problema di "come una volta partiti mantenersi???" o anche come il problema "della barca adatta, giusta o ideale",

sono convinto che il più delle volte siano solo dei falsi problemi che si creano a doc coloro che ancora non hanno fatto una vera scelta e non hanno ancora le idee chiare o anche semplicmente coloro che ancora non conoscono  


il RESPIRO dell' ALTO MARE con la propria vita che ci scorre e naviga silenziosamente sopra sospinti dal vento, e lasciando nell'anima, come di poppa una lunga scia che è la tua vita fatta di mare, vento e la tua barca e Tu che finalmente la governi e ti riappropri naturalmente della tua vita tutta.

Che specifico nuovamente da Velista Giramondo Freelance non a caso perchè avvolte ad esempio come l'amico della email sopra che in effetti vive per mare ma a modo suo,  senza calarsi ancora in quella che può essere una scelta di vita alternativa e underground di vivere per mare navigando viaggiando facendosi portare dai venti a conoscere nuove culture mondi.

Lui credo non a caso infatti continua a vivere con i problemi che si hanno a fare una vita normale e terraiola,  e quindi si vive il problema dei soldi ancora come bollette da pagare e impegni da rispettare, quando se ci riflettete un attimo vivendo su di una barca per mare  anche tutti questi bisogni e necessità vengono meno e  ridemensionati. I saoldi in se avranno e prenderanno altra collocazione nella vostra vita.

Quindi in linea di massima io credo che molti che si apprestano a fare questo tipo di scelta di vita di diventare un velista navigatore freelance, credo debbano preoccuparsi e magari ridimensionarsi un attimo se ancora non hanno chiaro o non sentono chiaro e indistintamente quello che già Bernard Moitessier chiamava essere il richiamo dell' ALTO MARE ed io indegnamente ho provato a riassumervi a parole mie sopra pocanzì..

Se tutto questo manca e non lo si avverte chiaramente? Allora ecco che sarà più facile perdersi dietro falsi problemi tipo il come mi manterrò, o  preparitivi della barca adatta o giusta che non terminano mai. Mi spiego tutti coloro che normalmente hanno e rivendicano troppa preoccupazione per come li ho ribattezzati io essere falsi problemi è perchè di fondo non sono ancora pronti e evidentemente non hanno ancora fatto la chiarezza necessaria a fare determinate e non facili scelte di vita.

Io dalla mia esperienza personale posso sicuramente dire che fino a che ho vissuto in barca per mare non ho mai avuto problemi di fare i soldi o di mantenermi, anche solo ospitando amici che venendomi a trovare a bordo in posti paradisiaci poi si sentivano in dovere anche di contribuire a ciò che io finanziavo e rendevo possibile semplicemente dichiarando che anche se non pretendevo un compenso non ero neanche il figlio di berlosconi da potermi permettere di poter ospitare gli amici in barca a vela ai Caraibi,

quindi credetemi che per quanto rigurda guadagnarmi da vivere anche senza cercarle più di tanto ho sempre avuto molte opportunità e che questo problema del mantenersi una volta partiti in realtà sia solo un falso problema che molte persone indecise poi rischiano di fare diventare la giustificazione per cui non partono mai,

come allo stessa maniera avviene anche nei confronti di chi per partire necessita sempre di finire prima di preparare ed avere la barca a posto e adatta, o di avere il badget una rendita adeguata e sicura.

Ma io direi che fermo restando che questo tipo di scelte di vita non sono indistintamente per tutti e da prendere alla leggera allo stesso modo credo che però, se si hanno i giusti presupposti come credo di leggere nell'email dell'amico sopra e si avvertono queste pulsioni e soprattutto il richiamo dell'ALTO MARE  di non rischiare che i tuoi sogni diventino anzichè delle realtà delle frustrazioni, come quelle di un'amico che è 15 anni che prepara la barca adatta, o altri che addirittura non prendono neanche in considerazione di poter partire senza prima essersi creati una rendita vitalizia mensile anche a costo di aspettare per una vita la pensione .

Si il massimo secondo me infatti lo si ha, quando addirittura c'è chi aspetta una vita e solo con la liquidazione e la pensione finalmente vecchio decrepito parte (si spera). Che molti siano dei falsi problemi creati ad ok dalle nostre insicurezze e paure a fare scelte anche se per nulla facili o scontate come questa di andare a vivere per mare su una barca a vela, lo dimostra e conferma il fatto che tutti i velisti giramondo autentici, che già hanno fatto questa scelta di vita poi li vediamo essere partiti con le situazioni personali e le barche più strane e disparate, e che quindi non esiste una regola utile ed uguale per tutti .

Semplicemente il velista giramondo freelance autentico lo si riconosce anche dal suo originale modo di andare per mare, non credo ad esempio che passino inosservate  anche molte originali ma sempre funzionali soluzioni viste sulle coperte delle loro barche?

Bene io credo che se si parte da alcune premesse che l'amico sopra credo dimostri di avere, ha a partire da un'ottima barca classica, e soprattutto dal fatto che (sa fare tante cose.. lavoro bene il legno, me la cavo abbastanza con la resina, sono un programmatore e web design) non gli dico solo e avvallo il fatto che sente di potercela fare, ma le dico addirittura di non star li troppo a voler programmare tutto e visto che già hai una signora barca di andare subito a conoscere meglio il RESPIRO dell'ALTO MARE che credo ormai sia l'unica cosa che ti manchi, per il lavoro, le Canarie, piuttosto che un'altro posto, credo che non sia questo il problema perchè quando tutti noi stiamo bene con noi stessi ed abbiamo trovato la nostra strada un posto vale l'altro.

Hai tutte le premesse giuste per poter fare questa scelta di vita che poi da quanto mi pare di capire tra le riche già hai fatto da tempo Ma dopo averti detto che hai una bella barca e che potresti essere davvero pronto viene l'ora di qualcosa che invece mi pare di capire che tu dovresi approfondire un' attimino di più tipo le Rotte e le Stagionalità da rispettare in quanto la primavera non è sicuramente il periodo migliore per recarsi alle Canarie, e ti consiglio anche in futuro di programmare i tuoi viaggi con l'aiuto e consultando se non le Pilot Charts che possono essere costose e di più difficile reperibilità, ma perlomeno di recuperarti "Guida alle rotte di tutto il mondo" di Jmmj Cornell edito in italiano da Zanichelli, riassume in pratica tutte le rotte e le stagioni da rispettare per compiere i più convenzionali viaggi per mare in barca a vela.

Ad esempio lo sai che la navigazione fino alle Canarie e la parte più impegnativa addirittura di tutta una traversata atlantica per recarsi al Caribe? E che sempre in rapporto alle rotte e stagionalità hai pensato che soprattutto con una piccola barca si torna indietro male dalle Canarie??? In quanto si tratta di bolinare avvolte anche 700miglia?

Insomma credo se mi posso permettere, senza volerti in alcun modo criticare o redarguire di dirti di aver letto tra le riche della tua e-mail che ancora non hai del tutto le idee chiare su come si può vivere viaggiando in barca a vela in modo speculare, ossia sebbene molto lentamente ma navigando sulle giuste rotte e nei periodi stabiliti in modo speculare e indipendente in tutta sicurezza.

Andare alle Canarie come la programmazione di una qualsiasi altra destinazione nella navigazione d'altura deve essere programmata anche in funzione di dove si vuole andare dopo avere raggiunto un determinato punto. Per quanto riguarda fermarsi alle Canarie sinceramente non saprei cosa consigliarti potrei raccontarti di molte cose che ho visto accadere, tipo che durante l'ARC a Las Palmas due ragazzi durante i preparativi prima della partenza avendo fiutato il business hanno rimediato un furgoncino d'occasione tutto scassato e si sono messi a fare avanti ed indietro a portare la spesa CAMBUSA dal super market a bordo di quasi tutti i partecipanti (quasi mille barche) e potettero così anche loro con la loro barca proseguire per i Caraibi,

Poi comunque se devo essere sicero io non sceglierei mai un posto così occidentalizzato e consumistico dove tutto è già stato fatto e c'è di tutto e di più così simile all'Italia , o a culture di cui ne ho già davvero le scatole piene. Ma allora se proprio non vuoi traversare sceglierei Capo Verde almeno dal punto di vista occupazionale di uno che sa fare un pò di tutto li non avresti sicuramente problemi a trovare lavoro come in un paese già evoluto.

Se invece vuoi lavorare sulle barche una dritta che ti posso sicuramente dare è quella innanzi tutto di rivederti un pò il tutto, considerando ad esempio che preparare e le scelte che dovrai sostenere per andare alle Canarie sono le medesime a parte le miglia di quelle che si fanno per andare al Caribe.

La tua barca inoltre posso assicurarti che se sarà in grado di arrivare alle Canarie potrà affrontare anche la Traversata Atlantica ed allora con tutti i lavori che dici di saper fare tutti i porti in cui c'è una base di barche da charter in tutto il Caribe sono sempre alla ricerca di gente specializzata e che sappia mettere le mani su una imbarcazione a vela e puoi quindi ritenerli utili per poter trovare lavoro di manutenzione e ristrutturazione barche e catamarani, poi se invece vuoi andare a colpo sicuro c'è un posto prescelto anche perchè rimane fuori dalla rotte dei cilcloni ed è diventato il porto dove tutte le barche che comunemente lavorano nella stagione invernale ai Caraibi vanno a svernare, a fare carena e qualsiasi altro lavoro alla barca necesitino è Chaguaramas  in Trinidat e Tobago - ( ne parlo in un post quì )

Bene visto che rischierei di diventare anzichè esaustivo troppo lungo ripetitivo enoisioso lascio a voi eventuali altre cose da dire o domande da potermi fare.

Una buona serata da
_/)pipposail

6 commenti:

Flavio ha detto...

Ciao Pippo
senza voler superare il maestro in questioni di blog vorrei indicare qui il mio blog www.sailpilar.com non per questioni di pubblicita ma semplicemente, perche' risponde a e incoraggia il nostro amico qui sopra.
Flavio

Qyrano ha detto...

Un altro bel post...

Ma con la residenza o domiciliazione italiana come si procede? Dove viene fissata per le comunicazioni di legge?
Q
.

pipposail ha detto...

Beh Qyrano credo tu abbia fatto una attenta osservazione ma mi cogli su questi argomenti burocratici davvero poco preparato per questo rivolgo la domanda a chiunque ci sappia rispondere, per quanto riquarda la mia esperienza personale io ho sempre mantenuto la mia residenza presso la casa dei miei genitori.

Qyrano ha detto...

Grazie! E' comunque una risposta.
La più strana variante da me trovata tempo fa (per curiosità accademica) è quella di fissare la dimora presso la casa municipale del comune di nascita. Qualche comune ha introdotto nel proprio stradario una via fittizia per tale scopo.
Es.: Tizio, residente in via del municipio 1 (anche se via del municipio in realtà non esiste).
Tra i paradossi che vado scoprendo investigando sulla possibilità di vivere in barca c'è quello che il posto barca costa sovente quanto un appartamento...In Europa più che nel resto del mondo e in Italia più che nel resto dell'Europa?! :-)
Q
.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Ugo ha detto...

Ciao pippo un post che davvero riassume come stanno le cose, e che si denota essere scritto da chi queste cose le ha vissute sulla sua pelle. Non credo ci siano altri blog dove si parli di viaggiper mare in barca a vela. Complimenti e vai avanti così sei un mito.



Related Posts with Thumbnails