Ciao a tutti oggi in questo mio post vorrei condividere una constatazione e riflessione, di come avvolte ci si fa trovare impreparati al sovraggiungere del mal tempo in porto. Come è successo una settimana fa nel porto di Trapani riuscire almeno a limitare i danni che invece in molti hanno subito.
Bene la mattina ormai calmatosi tutto il marasma, ciò che più mi ha fatto capire che la mia avvolte troppa preoccupazione alla fine non è mai troppa è stato il costatare che appunto molti avevano avuto parecchi danni
MAGICA invece era uscita indenne ma più che ribadire questo ciò che mi sta più a cuore condividere è ciò che ne ho tratto e capito dai danni che altri hanno avuto.
Innanzi tutto vi spiego che sto parlando di barche che erano alla boa, quindi assicurate con robuste cime a prua e che quindi possono brandeggiare praticamente sono alla ruota e si direbbe che se le boe sono sicure???
Di un modo al quanto sicuro per passare indenni al mal tempo.
Al sopraggiungere di questo infatti bastarebbe dover (se si ha sempre la barca in ordine) dare un po più di cima a prua per rendere il tutto un pò più ammortizzato e se necessita al limite aggiungere una cima di rispetto, ed il gioco dovrebbe esser fatto???
Ma ecco invece come sono andate le cose alle barche di un francese e due tedeschi che in particolar modo hanno avuto più danni di tutti anche per questo motivo:
a mio avviso essendo ormai da giorni in porto ritengo che alcune persone si scordino di essere ancora e comunque in mare, ed allora credo che non abbiano più l'attenzione dovuta a sentire ad esempio i bollettini meteo che a mio avviso tanto in porto quanto in navigazione, se si è per mare, vanno sempre con attenzione ascoltati, e forse entrambe avrebbero potuto preparare meglio la barca ad incassare il mal tempo.
Dico questo perchè me lo conferma il fatto che la maggior parte di coloro che si sono trovati in difficoltà, si sono fatti sorprendere dal mal tempo addirittura ancora con il dinghi in acqua legato a poppa con le reletavive conseguenze che vi lascio immaginare.
Ma i danni più grossi li hanno tutti avuti alle vele, infatti il forte vento ha praticamente srotolato e aperto alcuni rollafiocchi strappando inevitabilmente i relativi genoa che vi erano avvolti.
E la cosa che più mi ha fatto riflettere e fare delle considerazioni è stato il vedere che più barche che hanno strappato la randa è stata colpa del copriranda. Si proprio così io che non ho questo accessorio mi premunisco sempre di legare bene e assicurare con elastici, e la fine delle cime che ho a piede d'albero, che la randa sia bene assicurata all'albero e al boma in modo che non prenda vento al suo interno.
Stando come nel caso che stiamo considerando alla ruota alla boa. Capirete che si avrà sempre il vento dritto sulla prua e che quindi se alla base si lascia la randa libera si gonfierebbe al suo interno nelle pieghe stesse della vela e il danno sarebbe inevitabile
Quindi la mia riflessione è stata questa si sono molto belli i copri randa, ce ne sono anche di integrati con Lazy jack ma bisogna però porre molta attenzione a che se si usano poi bisogna però assicurarsi sempre e assicurarli meglio al sopraggiungere di venti forti presi alla ruota, o boa, o all'ancora perchè se si aprono .
Perchè come mi ha dimostrato questa esperienza di vento forte alle boe di Trapani se poi il copriranda si apre il vento va a trovare una vela solo arrotolata e non assicurata con quindi i danni che vi lascio immaginare.
Conclusione il copriranda è sicuramente un accessorio utile anche e soprattutto a preservare la vela, ma al sopraggiungere di dover prendere vento forte in prua come avviene se si è alla ruota,
o all'ancora bisognerà assicurarlo meglio in quanto questo non è fatto e non nasce robusto e pensato in modo tale da superare quelle condizioni che stiamo considerando.
Tutta questa considerazione non scordiamoci che mi è venuta da fare perchè la stessa cosa è accaduta praticamente a tre barche e ad altre alla stessa maniera per imperizia o dimenticanza si è aperto il rollafiocco.
Quindi in porto al sovraggiungere del mal tempo al di là del fatto che uno skipper serio dovrebbe saperlo, non ci si deve limitare a rinforzare gli ormeggi come se fossero il solo problema,
ma assicurare tutto in coperta, tirare su il tender è la cosa che maggiormente vi potrà preservare di avere dei danni in porto.
Bene la mattina ormai calmatosi tutto il marasma, ciò che più mi ha fatto capire che la mia avvolte troppa preoccupazione alla fine non è mai troppa è stato il costatare che appunto molti avevano avuto parecchi danni
MAGICA invece era uscita indenne ma più che ribadire questo ciò che mi sta più a cuore condividere è ciò che ne ho tratto e capito dai danni che altri hanno avuto.
Innanzi tutto vi spiego che sto parlando di barche che erano alla boa, quindi assicurate con robuste cime a prua e che quindi possono brandeggiare praticamente sono alla ruota e si direbbe che se le boe sono sicure???
Di un modo al quanto sicuro per passare indenni al mal tempo.
Al sopraggiungere di questo infatti bastarebbe dover (se si ha sempre la barca in ordine) dare un po più di cima a prua per rendere il tutto un pò più ammortizzato e se necessita al limite aggiungere una cima di rispetto, ed il gioco dovrebbe esser fatto???
Ma ecco invece come sono andate le cose alle barche di un francese e due tedeschi che in particolar modo hanno avuto più danni di tutti anche per questo motivo:
a mio avviso essendo ormai da giorni in porto ritengo che alcune persone si scordino di essere ancora e comunque in mare, ed allora credo che non abbiano più l'attenzione dovuta a sentire ad esempio i bollettini meteo che a mio avviso tanto in porto quanto in navigazione, se si è per mare, vanno sempre con attenzione ascoltati, e forse entrambe avrebbero potuto preparare meglio la barca ad incassare il mal tempo.
Dico questo perchè me lo conferma il fatto che la maggior parte di coloro che si sono trovati in difficoltà, si sono fatti sorprendere dal mal tempo addirittura ancora con il dinghi in acqua legato a poppa con le reletavive conseguenze che vi lascio immaginare.
Ma i danni più grossi li hanno tutti avuti alle vele, infatti il forte vento ha praticamente srotolato e aperto alcuni rollafiocchi strappando inevitabilmente i relativi genoa che vi erano avvolti.
E la cosa che più mi ha fatto riflettere e fare delle considerazioni è stato il vedere che più barche che hanno strappato la randa è stata colpa del copriranda. Si proprio così io che non ho questo accessorio mi premunisco sempre di legare bene e assicurare con elastici, e la fine delle cime che ho a piede d'albero, che la randa sia bene assicurata all'albero e al boma in modo che non prenda vento al suo interno.
Stando come nel caso che stiamo considerando alla ruota alla boa. Capirete che si avrà sempre il vento dritto sulla prua e che quindi se alla base si lascia la randa libera si gonfierebbe al suo interno nelle pieghe stesse della vela e il danno sarebbe inevitabile
Quindi la mia riflessione è stata questa si sono molto belli i copri randa, ce ne sono anche di integrati con Lazy jack ma bisogna però porre molta attenzione a che se si usano poi bisogna però assicurarsi sempre e assicurarli meglio al sopraggiungere di venti forti presi alla ruota, o boa, o all'ancora perchè se si aprono .
Perchè come mi ha dimostrato questa esperienza di vento forte alle boe di Trapani se poi il copriranda si apre il vento va a trovare una vela solo arrotolata e non assicurata con quindi i danni che vi lascio immaginare.
Conclusione il copriranda è sicuramente un accessorio utile anche e soprattutto a preservare la vela, ma al sopraggiungere di dover prendere vento forte in prua come avviene se si è alla ruota,
o all'ancora bisognerà assicurarlo meglio in quanto questo non è fatto e non nasce robusto e pensato in modo tale da superare quelle condizioni che stiamo considerando.
Tutta questa considerazione non scordiamoci che mi è venuta da fare perchè la stessa cosa è accaduta praticamente a tre barche e ad altre alla stessa maniera per imperizia o dimenticanza si è aperto il rollafiocco.
Quindi in porto al sovraggiungere del mal tempo al di là del fatto che uno skipper serio dovrebbe saperlo, non ci si deve limitare a rinforzare gli ormeggi come se fossero il solo problema,
ma assicurare tutto in coperta, tirare su il tender è la cosa che maggiormente vi potrà preservare di avere dei danni in porto.