-> ...VIVERE per MARE !!!: avarie

Visualizzazione post con etichetta avarie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta avarie. Mostra tutti i post

venerdì 12 settembre 2008

Affrontare avaria grave a Mindelo Africa, dal diario di bordo traversata atlantica di Eldoran sosta a Mindelo 1 parte


Sosta a Mindelo (Parte-1)  

Arcipelago di Capo Verde

  isola di S.Vicente
 
Africa
 
E’ utile sapere che il barcone che fungeva da marina fino allo scorso anno, dando quel minimo di sicurezza e assistenza a modo battello di marina, non esiste piu’.Si rischia di rimanere in bretelle e pantaloncini, come capitato ieri a Patrick, solitario francese, adescato e accolto da una meravigliosa bellezza locale!
 
Ora, si sta’ in rada con un fondo sabbioso buon tenitore, ma con 25/30 nodi di vento fisso. Questo significa che occorre ancorarsi molto bene e inoltre che bisogna essere indipendenti e autosufficienti per quanto attiene l’energia a bordo. Anche l’approvvigionamento dell’acqua e del gasolio e’ piu’ complicato .
Ma tornando a noi ricapitoliamo, dopo l’arrivo e l’ancoraggio nella baia di Mindelo , il motore non parte e le batterie sono cariche! 

3/2/2002 . Frenetico scambio di mail , per consulto circa le causa del guasto.
Il problema è serio. Si è preso contatto con quello che nell’isola è reputato essere l’uomo adatto. Sembra un armadio , un quintale , fa il pescatore , il meccanico , l’uomo di fiducia e quanto altro . Si chiama Carlos . Come officina ha una barca in rada ,un motoscafone che apparentemente sembra un deposito di rottami , con il quale si dedica alla pesca del marlin con I turisti Tedeschi. Stamattina è venuto a bordo , portando tra l’altro un gruppo elettrogeno , ha potuto escludere il guasto al motorino di avviamento . Si è constatato , provando a girare con una leva , che il motore è inchiodato.
 Ci ha girato attorno mezza giornata e ha concluso che occorre aprire la coppa dell’olio per vedere dove e' inchiodato. La sua teoria è che essendo il motore inclinato, ossia in discesa verso poppa (non come nelle macchine dove i motori lavorano orizzontali ) si possono verificare condizioni , specialmente se il livello olio è sotto il massimo , che la biella del primo cilindro a prua non sia a bagno olio e che quindi nelle accensioni , prima che inizi a lavorare la pompa olio , fa dei giri asciutta danneggiandosi e presubilmente potendosi tuttavia inchiodare grippare. Ha detto che non conta che il motore quando ha girato l’ultima volta non ha grippato e neppure fatto fumo o salito di temperatura o altre anomalie . Secondo lui dopo che ho calato l’ ancora e spento il motore ,raffreddandosi si e' grippato.
 Appena cala il vento verrà con una barchetta con il fuoribordo , per trainarci a fianco della sua barca officina e abbiamo pattuito che lui lavora finche’ non ha , insieme a noi , rimontato e fatto ripartire il motore. I pezzi di ricambio Mercedes dice che non sono un problema in quanto quasi tutti i taxi dei dintorni sono Mercedes e montano praticamente lo stesso motore di Eldoran . Inoltre tra le isole navigano , montati su barche , parecchi mercedes che aggiusta lui e che non c'e' problema , Ma qui siamo in Africa , questo è un mondo molto diverso , tutto e' su di una dimensione diversa , a noi estranea e difficile capire . Pero’ a pelle il meccanico convince .
4/2/2002 .Intanto Carlos, il pescatore-meccanico-armadio-e quanto altro che doveva venire a rimorchiarci , non è venuto .

Questa è la dimensione del posto . Il loro “magnana” , significa prima o poi , non domani. Certo che la situazione è nera proprio da esserne scoraggiati . A colmare la misura, stamattina abbiamo girato in lungo e largo la zona portuale . Praticamente poche strutture fatiscenti , ognuno lavora per se come e quando gli pare. Si puo' avere tutto in affitto o in uso ma praticamente la barca me la dovrei tirare da solo . Abbiamo visto i cadaveri ( spogliati) delle barche di passaggio che per avarie da Mindelo non sono più ripartite.
Desolante , ognuna di loro probabilmente è il triste sogno spezzato del loro armatore. Comunque stiamo affrontando i fatti con uno spirito giusto. Mauri , che tanto bene continua ad essere con me nella buona e cattiva sorte , quasi si esalta per tutta questa storia , la vive come una sfida . Questo del resto sprona anche me. PapaMike nelle sue diagnosi a distanza , temo per non deprimerci ulteriormente il morale , non concorda con la diagnosi di Carlos e insiste per ridimensionare il tutto al solo grippaggio invertitore .
Conclusione speriamo che abbia ragione lui . Purtroppo se non è inchiodato l’invertitore , occorre aprire il motore e nonostante i ripetuti “nada problema“ di Carlos c’è da essere poco tranquilli. Ho capito che per lui la riparazione significa fare in modo che il motore , bene o male e in qualche modo , riparta Accroccando il tutto con sistemi che , considerando il posto e i mezzi a disposizione , stupiscono per ingegno e buona volontà . Poi se dopo un poco si spacca tutto , è andata anche troppo bene , grasso che cola. Abbiamo pensato di andare via a vela e atterrare in rada alle Barbados o nella prima isola che ci troveremmo davanti non sarebbe poi un grosso problema . e chissà che alle brutte , non si faccia proprio così.di star qui a far passare la stagione degli Alisei fermi un anno con la barca off , no al limite l' unico ultimo problema anche se può sembrare paradossale nel dover partire per traversare l'atlantico alla vela pura è come tirar su la grossa ammiragliato (ancora) con la sua catenaria senza vericello e motore per scalzarla di marcia avanti, poi di partire a vela lo avevo praticamente dentro di me, già deciso, ( sarà anche stato vedere alla rada dopo tutti quei rottami di barche Europee ) ripeto avvertivo che il dover passare una stagione li come il primo motivo che poteva poi eventualmente innescare il come si può andare a perdere la barca in Africa per mancanza di assistenza ed incapacità ed impossibilità ad aggiustare il malfunzionamento, si credo proprio che adesso sarebbe stato più o meno questo il titolo che avrei potuto dare a questo post
5/2/2002 . Anche oggi non abbiamo spostato la barca tutto il giorno 25 nodi con raffiche a 35 e forse piu'.
Speriamo che l'aliseo domattina molli un attimo e che si riesca a fare l'operazione. Si è indagato sull'affidabilità di Carlos che a detta di tutti è bravo e competente . Ha preso coscienza di tutta l'accessoristica che eventualmente occorre smontare , timoneria compresa . Insomma qui e' tutto approssimativo , cercheremo di stargli costantemente addosso e speriamo bene . In compenso adesso possiamo stare piu’ tranquilli e scendere a terra . Abbiamo ingaggiato un un ragazzino di fiducia che tutto il giorno fa la guardia alla barca . Quando scendiamo ci accompagna con il tender a terra e quando ritorniamo basta fischiare che ritorna a prenderci . L’ingaggio costa 300 scudi ( 100 scudi sono quasi 1 euro ) .
7/2/2002 . Finalmente stamattina , abbiamo spostato Eldoran . Quasi un miglio affiancati ad una barchetta con un 8 cavalli fuoribordo . Il vento , una ventina di nodi , fortunatamente al traverso. Piu’ di un’ora il tragitto . Alla fine, attaccati alla barca officina , al sicuro ( si fa per dire ) . Subito al lavoro , Carlos si dimostra un buon diavolo , pardon un buon cristiano a giudicare dal crocifisso che porta al collo , lavora di buona lena e con criterio .
Giovedì 7 febbraio 2002 Messaggio di Maurizio co-skipper (lasciato in bacheca)

Tutto sotto controllo...o quasi! . Approfitto di questi pochi minuti per inviare un caloroso saluto a tutti coloro che ci seguono attraverso le pagine di questo sito. Da qualche giorno siamo in stand-by, da tutti i punti di vista, per verificare i danni riportati dal motore o, presumibilmente, dall'invertitore: tutte le energie sono focalizzate per organizzare le poche risorse disponibili qui (ricordo che si tratta di Africa!) con l'obiettivo di rimettere in moto Eldoran. Le cose da raccontare sarebbero infinite, dovremmo passare ore a tentare di trasferire sulla carta la lista di innumerevoli episodi e situazioni che quotidianamente ci capita di vivere: e adesso non c'e' proprio tempo! Vorrei comunque trasferire a tutti voi una sensazione positiva, di serenita', anche nell'affrontare situazioni complicate, figlia di un modo di vivere che da tempo la maggior parte di noi ha dimenticato.. Spero di tornare presto sull'argomento per condividere con voi questa atmosfera: adesso si torna a lavorare! Un abbraccio virtuale a tutti voi, e in particolare alle persone che hanno condiviso con me il concepimento (travagliato) e la preparazione di questo Viaggio..
A presto.Maurizio
8/2/2002. Dopo lo smontaggio del giunto , finalmente si puo’ togliere l’invertitore ed è con enorme sollievo che si constata il grippaggio dei cuscinetti dell’ asse di ingresso . Con altrettanto sollievo si accerta che il motore gira liberamente .Il guru dell'efficenza barca aveva ragione (PapaMike) . I suoi consigli sono realmente stati preziosi per arrivare al danno. Del resto, l'invertitore, e' l'unico pezzo che non e' stato ricondizionato prima della partenza. Carlos andrà domani , con l’invertitore , da un suo amico che ha la pressa e il tornio , per fare la sostituzione dei cuscinetti e delle tenute. La cosa si puo' ritenere quasi risolta , appena pronto lo rimontiamo con i suoi bei cuscinetti a rulli nuovi e saremo pronti a ripartire. Quando? Quando ne sentiremo il bisogno. Non conosco altri modi di andare per mare e viaggiare , se non con questo approccio.
9/2/2002. Nell’attesa del ritorno di Carlos con l’invertitore , qui è il “Carnaval” . Gli isolani , si sfrenano . Sfilate in maschera , musiche, cantate, balli e “grogo” a fiumi. Anche se con difficoltà cerchiamo di partecipare e condividere questa atmosfera. Per andare tutti e due a terra , dobbiamo mettere qualcuno che sorvegli la barca, fare in modo di lasciare il tender al sicuro e stare attenti al grogo . Succede , ieri mattina due tedeschi , si sono svegliati sulla spiaggia , dopo le copiose libagioni , in mutande alleggeriti di tutto . Dire però che qui c’è molta delinquenza sarebbe inesatto .
Occorre tenere presente che praticamente qui , il ceto medio è percentualmente poco rappresentato. Esiste un buon numero di persone con alte capacità economiche e che vive in modo consumistico. A questi si contrappone una gran massa della popolazione che vive di rimesse dall’estero o si arrabatta con mille espedienti. Tra questi , i servigi ai turisti , compresa una ben rappresentata prostituzione , vissuta apparentemente come un modo abbastanza normale e non colpevolizzato per tirare a campare. Chiaro che, nella quotidiana lotta per la sopravvivenza , un turista briaco da lasciare nudo è una buona occasione. Lo stesso se si lascia qualcosa momentaneamente incustodito.
10/2/2002. In questa baia di Mindelo, circondata da alture, per la sua particolare conformazione e disposizione , vi sono condizioni meteo del tutto particolari.
Il vento durante le ore diurne difficilmente scende sotto i 20 nodi . Piuttosto aumenta anche a 30 o addirittura a 40 nodi. La sera cala e riprende in nottata . Il mare praticamente , però è sempre piatto in quanto siamo all'interno di una profonda golfata ed il vento viene da terra .Scendere a terra con il tender è abbastanza una’impresa ( bagnata ) . Stanotte con raffiche che cambiavano spesso anche direzione , sembrava di essere in una burrasca. L’eolico che gira freneticamente , produce oltre ai 3 o 4 amper di carica , anche un certo rumore ben avvertibile nella cabina di poppa e al quale si è fatta l’abitudine.
lunedì 11 febbraio Messaggio di Pipposail (lasciato in bacheca)
Tutto a posto , o quasi Allora tutto bene, l'invertitore riparato e rimontato con non poche difficoltà , sembra essere riallineato all'asse speriamo bene. Il motore e' ripartito subito . Prima di lanciarci in traversata andiamo a fare un giro di prova attorno all'isola (a tiro di schioppo di vhf) per fare un collaudo migliore di quello fatto all'ancoraggio.Comunque,almeno fino ad adesso , tocchiamo ferro , sembra un lavoro ben fatto. E stato un film tacchinare Carlos tutto il santo giorno,ma alla fine pare che sia tutto OK .
12/2/2002 . Dovrebbe entrare a far parte dell’equipaggio un altro amico , Francesco detto Cougar , di Siena , è un tipo , anche lui evidentemente abbastanza insofferente a quella che , dalla maggior parte della gente , è considerata la normalità .
mercoledì 13 febbraio Messaggio di Maurizio (lasciato in bacheca)
Fine della puntata . Eccoci di nuovo qui.
Un saluto prima di tutto, ovviamente, a tutti coloro che ci seguono e in particolare alle persone insostituibili della mia vita!.Uno speciale va' a Marilena, insieme a tutto il mio calore e alla mia energia..
E allora... ( classico intercalare di bordo quando ci si accinge a mettersi in moto e si e' in condizioni precarie ! ), anche questa puntata volge al termine. Ma che puntata!
Proprio oggi si e' chiuso il Carnival, momento magico che annualmente si festeggia su quest'isola, con la cerimonia di premiazione: i nostri "Africans", uno dei 5 gruppi in competizione nella parata di ieri (stile Rio de Janeiro, per capirci..) sono arrivati terzi ma hanno portato a casa il titolo di Re del Carnival 2002 !
Dico "i nostri Africans" perche' abbiamo avuto la fortuna, pur nella confusione e nella imprevedibilita' di questi dieci giorni, di condividere con loro l'atmosfera, l'eccitazione, la voglia di affermarsi e di uscire per un momento dall'anonimato e dalla durezza della vita quotidiana.
Abbiamo vissuto le serate interminabili di preparazione della parata, gli allenamenti dei percussionisti e delle ballerine di Samba, abbiamo mangiato gallina arrostita e bevuto Grogo con loro (bevanda alcoolica locale, n.d.A), mescolandoci con naturalezza e umilta' agli odori e ai suoni di questi momenti. Ognuno di loro ha un viso noto per noi, ormai, perfino un nome: volti e situazioni stampate nella mente per sempre..
Come ieri, quando abbiamo percorso con loro i due giri del centro cittadino, nella parata ufficiale, tra due immense ali di folla, come se fosse la nostra squadra: anche i poliziotti che sorvegliavano la folla, hanno capito e ci hanno lasciato nel gruppo!
Mille pagine non basterebbero a contenere tutte le emozioni che ognuno di noi ha vissuto; poche parole sono sufficienti, pero', a far capire che ogni realta', in qualunque viaggio si affronta, va' vissuta cercando di calarsi con umilta' e disponibilita' mentale: e' il regalo migliore che si possa fare a noi stessi!
Direi che questa e' la lezione che porteremo via da qui, insieme alla soddisfazione e allo stupore che, per una serie di casualita' e di "problemi", abbiamo avuto modo di vivere questa esperienza! La prossima morale...beh...la lascio a voi!
Un saluto carissimo.
Maurizio – Mac



Related Posts with Thumbnails