Come molti di voi già sanno da un paio di stagioni per motivi familiari e di salute
dei miei genitori ho dovuto scegliere di interrompere il mio già da anni
avviato e vissuto life style di navigatore giramondo che già mi vedeva nei fatti
negli anni 90 mollare tutto ciò che di convenzionale fino ad allora avevo e vivevo
comprarmi una barca a vela e partirci per andarci a vivere navigandoci vivendoci e lavorandoci.
Niente di eccezionale o trascendentale intendiamoci molti prima e meglio di me l'hanno fatto, e non è del viaggio o del tipo di scelta di vita che voglio parlarvi in questo post:
ma della differenza sostanziale (anche se molto facilmente si accomunano le due cose) che c'è tra l'essere un velista e un navigatore.
Riprendendo il discorso di quando dovetti tornare a Trapani mia città di origine subito mi accorsi che anche se non avessi venduto la barca ai Caraibi
non avrei potuto comunque continuare a fare il navigatore e tutta al più avrei potuto trovando la giusta imbarcazione fare il velista ma non certo più il navigatore.
Il velista è colui che a vela esce e rientra nel medesimo porto e si cimenta in navigazioni presso-chè giornaliere.
Il navigatore è invece colui che oltre delle distanze ha capito e gode di poter navigare anche il tempo e le stagioni non più legato alla performance la competizione.
Bene solo per dire che in pratica pur di non restare lontano dal mare ho messo MAGICA in mare e ci ho anche fatto parecchie miglia ma consapevolmente al fatto di non essere e vivere più il tutto da navigatore ma da velista.
Velisti che brutta razza..........
un saluto alla prossima da:
_/)pipposail
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