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mercoledì 28 aprile 2010

La vela non può e deve restare solo uno sport esclusivo per privileggiati.


Ciao, ebbene si quest'oggi voglio proprio rivelarvi come la penso sulla vela e i velisti italiani di oggi per far si che almeno i giovani possano avvicinarsi ed avere un approcio con la navigazione a vela più autentico,

sicuramente non condizionato da quella mentalità e cultura che ha generato e mantenuto fino ad oggi nella gente comune

la sbagliata convinzione che alla navigazione a vela valesse la pena avvicinarcisi solo se facenti parte di una classe elitaria esclusiva di ricchi privileggiati.

Tutto ciò a mio avviso nel tempoa fatto si che molti giovani, che invece dovrebbero essere favoriti e incentivati almeno all'apprendimento di questa questa arte del navigare a vela ne rimangono invece lontani e non ci si avvicinino.

Questo perchè soprattutto oggi che il primo grande problema di vita per i giovani pare essere diventato quello di trovare un' occuppazione lavorativa,

l'apprendere quest'arte del sapere manovrare e navigare a vela potrebbe rivelarsi a mio parere una reale e concreta opportunità anche lavorativa e non intesa;

come una soluzione di ripiego o poco gratificante perchè ragionandoci non si potrà fare a meno di constatare e convincersi che il poter intraprendere una professione legata alla navigazione a vela può essere una reale opportunità sia sotto il punto di vista delle gratificazioni personali che quelle economiche.

Infatti a partire dall' apprendere queste professioni sia se trattasi di  fare lo skipper piuttosto che il mozzo, l'armatore o l'imprenditore nautico questo settore può dare sicuramente anche più certezze e garanzie di trovare occupazione di molte altre professioni che oggi sono molto più ambite.

Lo dimostrano questo discorso tutti coloro che anche avendo studiato degli anni poi si ritrovano nella vita a fare tutt'altro purchè trovare lavoro per poter sopravvivere inoltre credo che lavorativamente si possa in questo ambito trovare un' occupazione in un rang di professionalità molto ampio che va a partire dal poter fare il marinaio sulla barca di altri, fino addirittura a poter fare lo skipper armatore imprenditore di una propria barca a vela.

Insomma nelle mie possibilità e capacità vorrei riuscire a trasmentte non un discorso politico non vorrei essere assolutamente frainteso!!! O interpretato come poter essere un velista di sinistra e stop, semplicemente è solo che credo che oggi la vela possa rappresantare davvero molto di più di ciò che in definitiva rappresenta oggi, nell'essere solo intesa come uno sport o hobby per ricchi signori annoiati e fine.

Ma credo possa essere invece essere una vera opportunità anche di business ed occupazione per tantissimi giovani che oggi magari anche avendo una laurea si vedono in costante ricerca di occupazione

Quindi in conclusione vorrei  far comprendere a molti giovani disoccupati o male occuppati che vorrebbero cambiare vita e lavoro che oggi se hanno una vera e autentica passione per il mare e la navigazione a vela non dovranno assolutamente farsi fermare dalla paura di non trovare un'occupazione perchè anche solo il saper portare una barca a vela da una parte all'altra del mondo senza problemi vi assicuro che è già di per se un ottimo lavoro, molto richiesto e ben retribuito che da giovani,  ma a mio parere anche da anziani se si è in salute non ci dovrebbe essere problemi a poter fare.

Questo perchè iniziando ed avendo consapevolezza che sarà per voi non solo un lavoro ma un dover scegliere tutto un nuovo life style nella sua interezza e non solo una professione.

Una volte partiti poi constaterete sicuramente quante molte altre porte, ed opportunità di business vi si apriranno proprio determinate e per effetto del vostro nouvo stile di vita di vivere x mare

Insomma io credo che chi ha una vera autentica passione per il mare e la navigazione a vela oggi possa senz'altro pensare più di quanto lo sia stato fino ad ora di potersi vivere questa passione fino in fondo senza compromessi o doverci rinunciare solo perchè non si ha la cosidetta sicurezza economica  lavorativa

perchè a mio parere oggi è più facile sicuramente restare disoccupati e senza un lavoro nelle attività lavorative  tradizionali e che si possono intraprendere sulla terra ferma che tutte quelle che possono essere fatte per mare dove posso assicurarvi che concetti o valori come la meritocrazia e capacità personali possono rigiocare un ruolo determinante.

Ricordate però che bisogna cercare di partire da subito nella giusta direzione  e che  in gran parte equivale nell'aver dovuto prima aver acquisito la consapevolezza che non si tratterà semplicemente di scegliere una professione piuttosto che un'altra ma di dover vivere tutto un nuovo stile di vita. 

Quindi in conclusione tutto questo per dire anche del mio particolarissimo coaching velico oceanico dedicato che già dal nome credo si intuisca che non vuole indicare semplicemente una scuola di vela dove tecnicamente poter apprendere solo le manovre della vela

ma ciò su cui dedidico particolare attenzione sarà appunto andare anche ad analizzare tutte le problematiche correlate al fatto di dover andare ad esempio anche degli anni per chi decidesse di fare un giro del mondo a vivere per mare e quindi dover vivere un nuovo autentico e più a misura d'uomo life style.

Infine se cerchi un modo alternativo e low cost per poter praticare la navigazione a vela posso consigliarti di vedere qui .

martedì 29 settembre 2009

Come andare a vivere in barca a vela senza essere ricchi.


Ciao a tutti da oggi comincerò a dare delle vere informazioni su quali possono essere le attività lavorative e di business che si possono bene coniugare con il nuovo life stile che si intende intraprendere come quello di andare a vivere per mare in barca a vela.

Già in passato ho più volte argomentato che per poter andare a vivere per mare in barca a vela non bisogna essere prima necessariamente dei ricchi sfondati da potersi permettere prima di tutto una super barca e potersi poi mantenere in una vacanza perenne.

Nella realtà invece posso assicurarvi che per mare non vanno solo i miliardari e che anzi direi che non è proprio così ma che invece coloro che il più delle volte sono dei veri autentici giramondo, velisti, navigatori, e non solo dei chiacchieroni sono quasi sempre persone umili normali come me e te.

Quindi mettete subito da parte tutti quei ridicoli motivi tipo se solo avessi i soldi mi comprerei una barca e partirei, perchè ritengo che nessuno che abbia un minimo di esperienza di vita vi riconoscerebbe subito per un confuso.

Io invece credo di aver compreso nella mia esperienza di mare che coloro che veramente colgono a pieno tutte le potenzialità del vivere per mare sono soprattutto coloro che vanno per mare nel modo più semplice e minimalista.

Ma detto questo veniamo a noi e a quanto ci eravamo ripromessi di focalizzare ossia il come poter trovare delle attività che ci permettano di poter avere una rendita mensile per poterci mantenere.

 Il baget, il cosa farò un a volta partito, come mi manterrò, credo che oltre la mia sia la preoccupazione maggiore di chi si appresta anche oggi a fare questa esperienza.e blocca molti meno decisi e motivati.

Quando invece oggi una volta fatta questa esperienza mi accorgo che questa problematica si è rivelata essere una di quelle cose che avevo molto enfatizzato e fatta diventare una preoccupazione che poi nella realtà si è rivelata non essercì.

A questo punto anche giustamente molti che leggeranno questo mio post si chiederanno: ma allora fino adesso ci hai detto che non è un problema come mantenersi ma ancora però in realtà non ci hai detto come in definitiva fare a mantenersi, se non si è ricchi,

Ok avete ragione provo a spiegarmi: innanzi tutto vi accorgerete che sarà proprio dovuto al vostro nuovo life style che vi si apriranno le porte di nuove ed adesso da voi impensabili (anche perchè sconosciute) opportunità, e che solo l'esperienza personale ve le potrà far riconoscere.


Quindi per fare un ultimo esempio delle mille e più opportunità che sicuramente vi si prospetterà di poter fare e mettere in atto per potervi guadagnare da vivere ve ne indico solo alcune quelle che a me e alla mia persona sono parse più congeniali come ad esempio:

commerciare internazionalmente barche, trasferire recuperare le molte barche di skipper scoppiati e che non hanno più voglia di navigare con la barca ai Caraibi, per trovare queste storie segnatevi queste due località Martinica a Le Maren, ed anche Chaguaramas Bay a Trinidat .

O anche ad esempio fare tutti quei commerci che anche rimanendo nel lecito possono avere dei consistenti guadagni,

altro esempio sapete quanto costa armare alla navigazione vera parlo di una barca da giramondo quindi verricello vero e potente, linea di ancoraggio doppia, catenaria, elettronica e molta roba di rispetto,ecc.ecc insomma un sacco di soldi.

Ok ci sono dei porti nel mondo che la roba per la nautica, anche elettronica, la pagate anche meno della metà, e sono dei veri e proprie città della nautica con la sceltà più ampia e le ultime novità di tutto.

 segnatevi queste altre due località ai Caraibi S Marten o Trinidat .

Poi vi do l'indicazione il sistema che io conosco meglio in quanto è quello che mi ha permesso a me di sponsorizzarmi, ossia avere un gruppo di amici che tramite una comunity e un blog mi seguono e condividono e di anno in anno vengono a trovarmi a bordo per poter navigare anche realmente sulle mie barche ovunque io mi rechi.

Quindi da quando anni fa proposi il mio primo viaggio in Atlantico online a tutt'oggi ho un gruppo di amici appassionati velisti che nella vita ormai fanno tutt'altro ma che appena possono amano raggiungere me e la barca nello spirito che io interpreto e propongo dell'andare per mare in barca a vela.

Quindi come vedete potrei continuare e parlarvi di chi si è messo sempliemente all'ancora con la sua barca sottovento in una delle tante isole ed isolette del Caribe, e tranquillo, tranquillo aspetta che ogni tanto gli arrivi qualche turista italiano da ospitare a bordo qualche giorno e fargli fare qualche giro per poi potersi con quei soldi mantenere anche tutta una stagione, soprattutto se parliamo dei Caraibi sud Americani tipo Venezuela, Los Roques.

Quindi mi ripeterò, ma il problema soldi ed il come mantenersi, anche se comprendo, vi assicuro essersi poi rivelata essere una preoccupazione infondata e che nella realtà molto più a misura d'uomo del vivere per mare in barca a vela è cosa che si risolve in modo del tutto naturale e conseguenziale.

Quindi appurate se avete motivazioni vere ed autentiche e di non aver solo idealizzato ma perlomeno anche provato ad andare per mare in barca a vela, e se i conti vi tornano.

Bene non state li a pensarci su più di tanto ma fate su il sacco e partite, anche solo per saltar su di una barca a Las Palmas e traversare l'Atlantico da marinaio, vi assicuro che fareste comunque un'esperienza che vale la pena fare, soprattutto se nella vita si è deciso di voler vivere su dei presupposti che possano far vivere un'esistenza da protagonista.

un saluto alla prossima da: 
_/)pipposail

mercoledì 9 settembre 2009

Il Mare Negato, un grido di allarme !!!

Il Mare Negato, è un grido di allarme che un velista navigatoreTrapanese, che ha svolto fino ad oggi tutta la sua attività di viaggiatore a vela se vogliamo anche rilevante in totale sordina,

senza alcuna pubblicità oggi crede sia arrivato il momento almeno di essercì e denunciare quanto accade e si vede accadere per mare. Un mare non più inteso come una palestra di vita, dove ogni uomo si poteva confrontare in modo indipendente e libero con gli elementi della natura. Egli della della vela non ne ha fatto solo uno sport, ma un vero life style tanto che da anni si dedica a tempo pieno solo a questa attività di navigarea vela.

Da prima trasferendo barche a vela, da e per il Caribe e altre destinazioni per tutti quei ricchi armatori che in inverno cercano uno skipper che gli strasferisca la barca ai Caraibi o altri luoghi analoghi, che permettono in primo luogo di tenere la barca in paesi dove fa caldo.

Dopo una 10 di anni di carrira militare mi congedai e senza dare tanto risalto alla cosa nel più totale anonimato (anche perchè ricordo che tanto il dire che sarei andato in barca a vela ai Caraibi. Ricordo che a Trapani, anche nell'ambiente del porto e dei cantieri stessi, tanto non esisteva una cultura della navigazione a vela e del poter viaggiare in modo indipendente con un piccolo veliero, che esternarlo sarebbe servito solo a farmi dare del fuori di testa più di quanto già non fossi considerato..) Ma comunque sta di fatto che comprai una vecchia e gloriosa signora dei mari, un'Alpa 38 sloop da ricondizionare e far diventare per quanto possibile una vera barca a vela oceanica.

Attrezzata di tutto punto ci sono partito ed atterrato ai Caraibi, dove dopo una stagione a girarli quasi tutti, mi stabili in un vero paradiso terrestre soprattutto, per chi ama il mare e vivere in barca a vela (15 miglia di laguna ventosissima con acqua piatta dietro la barriera corallina di Los Roques) in Venezuela, dove se non fosse stato che purtroppo sto parlando propio del periodo in cui ci fu il colpo di stato al presidente Ugo Chavez e che se questo non fosse accaduto dubito che sarei mai andato via da quel posto meraviglioso, ma la vita si sa.... è anche fatta di coincidenza che avvolte non si possono proprio prevedere.

Così quasi scappando da quello splendito posto dove ormai mi ero stabilito, e attraversando il mar dei Caraibi da sud a nord contro il nord est (vento dominante aliseo) in un colpo solo 500 miglia di bolina in solitario sono arrivato a S. Domingo. Dove ho trovato un altro navigatore giramondo che si è innamorato tanto della mia barca che non ho potuto fare a meno di vendergliela, visto che già era un annetto che rimandavo un mio doveroso rientro Italia.

Ecco questo è un pò il riassunto di quello che potremo definire essere un mio curriculum di navigatore velista, che ho voluto menzionare nella speranza che l'allarme che sto lanciando possa da più gente possibile essere considerato.

Bene il periodo di cui vi ho parlato sopra è molto importante da specificare che trattasi proprio a cavallo di quando a Trapani, (mia città di origine e mio porto d'armamento)

la vela non esisteva ancora ed era solo conosciuta e considerata solo come un sport da ricchi, o tuttal più come il vecchio e antico modo con cui si navigava un tempo.

Ora che Trapani è diventata la capitale della vela non solo Italiana.

mentre accadeva delle qualificazioni alla coppa america a Trapani e tutte queste belle cose io ero appunto a Los Roques e credevo che tutto ciò potesse,in un certo qual modo , una volta caso mai fossi tornato essere una cosa positiva e che potesse anche favorirmi, ed essere per me , che di fatto nella vita non facevo altro, un qualcosa di propositivo.

Ma quando mai signori miei ma manco per niente, la realtà delle cose è invece diversa e che tra la gente comune, il mare e la vela, si sono solo alzate ulteriori barriere.

A cui difficilmente la gente comune riesce ad avere accesso non si è incentivato e cercato di creare, una cultura della vela e che quindi in primo luogho, se ne potesse dare l'accesso al mare anche alle piccole barche, insomma a chiunque e soprattutto alla gente comune.

A Trapani invece si è creata la solita cultura di una vela fatta solo per ricchi ed questo il mio grido d' all'arme ossia:

" ridare il mare e il suo accesso alla gente comune".

Ridare anche alla gente comune il diritto di poter avere accesso e apprendere l'arte dell'andare a vela e saper condurre in sicurezza un' imbarcazione.

Il problema a mio avviso sta nel fatto che a Trapani, la vela non ha avuto un retroterra culturale ed è saltata fuori dall'oggi al domani,

grazie solo a massicci investimenti e flussi di denaro, investimenti ad uso e consumo dei soliti privileggiati. Ed è proprio questo, ciò che mi indigna maggiormente, e che non mi fa essere indifferente a tutto questo.

L'inaccettabile ingiustizia a mio avviso sta nel fatto che così facendo non si fa altro che ulteriormente avvantaggiare incentivare coloro che già praticano la vela, ed hanno i soldi per permettersi di praticarla.

e non invece chi ancora si vede impossibilitato a poterla apprendere e praticare per i costi che non possono davvero ritenersi alla portata di tutti.

QUINDI PER UNA VELA + ETICA;
e alla portata di tutti poterla apprendere
,

Certo qualcuno di voi dirà... e vabbe in fondo con tutte le porcherie che si vedono e sentono oggi giorno !!! Ed avreste anche ragione a vederla così, ma riflettendoci un attimo, a mio avviso la cosa non è poi da sottovalutare perchè l'accesso a poter apprendere, istruirsi, ad una cultura del saper navigare a vela in modo indipendente è una reale e concreta vera opportunità che viene negata a chi ne ha più bisogno,

e che molte volte sono poi quegli stessi giovani, a cui magari socialmente ci si ripromette e si dice che gli vanno date delle opportunità, e si spendono poi altri soldi per creargliene di fittizie,

e non di autentiche come lo potrebbèro già essere le nostre antiche arti e mestieri, come ad esempio l'arte del navigare a vela.

Non bisogna poi stupirsi se come per già più generazioni di giovani siano state falcidiate dalle droghe ed altre problematiche giovanili che non portano a nulla se non a vedere che è sempre troppo tardi per poter fare qualcosa e che tutto ciò si sarebbe potuto evitare.

Imparare ad esempo l'arte del saper manovrare le vele al vento e navigare nella direzione in cui si vuole e deve andare, non è cosà che può essere riservata solo ai ricchi e chi ha già i soldi!!!

Perchè la vela soprattutto in una città che si candida ad essere la capitale della vela ed ha un porto come Trapani, praticarla deve essere cosa alla portata di tutti, in quanto la si puo incentivare a partire da piccole barche che vanno per mare navigano e magari sono anche più veliche e marine di tanti mega-appartamenti a vela che si vedono andare in giro.

La vela non può essere addirittura incentivata come lo è adesso solo per i ricchi, e chi di fatto già può permetterselo.

Per come è accaduto a Trapani che se si vuole davvero candidare ad essere una capitale della vela, bisogna che crei un retroterra, una cultura specifica ed incentivante a partire dalla gente comune

altrimenti Trapani anziché poter diventare una vera capitale della vela resterà solo uno dei tanti luoghi che per un periodo più o meno lungo faranno tendenza solo per ricchi annoiati in cerca di nuovi luoghi di moda.

L’UOMO E IL MARE.


Fin dall’inizio della storia l’uomo ha utilizzato il mare; come via di comunicazione ed il rapporto con esso ha accompagnato lo sviluppo dei popoli.

Oggi il rapporto con il pianeta è ambivalente: da un lato chi lo ama e lo rispetta e dall’altro chi lo sfrutta e lo inquina.


(Il boom nel porto di TRAPANI sono i gommoni con minimo 2-300 cavalli motore )
Il mio desiderio da adulto, vedendo tutto questo vorrebbe essere proprio quello di poter andare oltre tutto questo sistema di cose e speudo normalità,

e ad esempio poter far avvicinare i giovani al mare e alla vela per strapparli così dal mondo della strada, della piazza,
un desiderio anche questo autentico, ma che non trova spazio, non riesce a decollare perchè ci si ferma e non si va oltre dal vedere anche nella vela, come del resto in tutte le iniziative che si intraprendono solo ed esclusivamente un fine lucrativo e commerciale immediato.

venerdì 23 gennaio 2009

Life Style, andare a vivere per mare in barca a vela ai Caraibi si può fare!!!




















Ciao, un argomento sicuramente principe nel coinvolgere e creare un vero interesse è sicuramente lo svelare, (sempre ammesso che lo si sappia) la verità sul badget che realmente necessita o in realtà ci si può far comunque far bastare se davvero si vuole fare questa scelta.

Che spero che ormai tutti abbiamo chiara che questa scelta è un qualcosa di più, che partire per un viaggio; ma di comprare una barca a vela che possa diventare anche una casa e vivere itinerante per quanto lo si vuole.In poche parole per riassumerevi vi parlo su come fare a trovare i soldi necessari a cambiare vita?

Perchè so che in realtà è già complicato stabilire innanzi tutto quanti soldi ci vogliono, necessitano per cambiare vita, ed andare a vivere almeno per ora solo ipoteteticamente su di una barca a vela che funga anche da Houseboat ai Caraibi?

Quindi per cercare innanzi tutto di non fare solo delle chiacchiere da banchina !!! Cercherò di dare delle indicazioni di riferimento, di tirare due conti, ma non senza prima aver fatto alcune doverore premesse. Ho già molte volte affermato ed oggi necessita che ribadisco che innanzi tutto bisognerà sfatare dei luoghi comuni, come quello di credere dandolo per scontato e/o associazione di idee.

Che determinate possibilità come quella di potersi permettere di comprarsi una Barca a Vela utile ad andare per poi rimanerci a viverci ai Caraibi,in grado quindi anche di navigare e compiere una traversata Atlantica!!!

Sia una di quelle cose, o per meglio dire attività che per il solo pensare di volerle intraprendere veramente necessiti di essere già ricchi sfondati. Questo credo perchè erroneamente forse si pensa e si associa che chi parte con una barca a vela, o la barca a vela in se sia una cosa esclusivamente da ricchi, e/o che chi parte vadi in una specie di vacanza a tempo pieno.

Innsomma non si va mai oltre a pensare che forse questa attività (che poi è un vero e proprio life style) molto più di molte altre si possa anche trovare il modo di renderla produttiva, si di monetizzarla, farla in poche parole diventare anche un lavoro, e questo sempre tra virgolette, nel senso che do e voglio dare per scontato che mi rivolgo a gente che per mare già ci va per vocazione.

Fortunatamente ed io ne sono una testimonianza, non è mai stato, e mai sarà così, ed anzi credo che in questi periodi di crisi diffusa e generalizzata per molti giovani Italiani, che dicono di amare il mare, la vela, il navigare, l'andare a vivere per mare ai Caraibi può addririttura concretamente essere diventare anche un business su cui investire.

Credo realmente che fare vela, saper navigare su lunghe tratte oceaniche in particolere da e per i Caraibi su piccole barche a vela sia una di quelle arti che se apprese sono ancora una delle poche attività che si possono intraprendere semplicemente investendo su se stessi, e quindi sicuramente una delle scelte più opportune possa fare oggi a mio avviso un giovane di talento, pensate solo al fatto di poter partire senza nessun bisogno di andarvi a raccomendare da nessuno.

Considerato tutto questo e visto che ho detto che avrei fatto delle cifre e dato dei riferimanti precisi, direi che ammesso e concesso che potreste venire a conoscenza anche di come si possono acquistare barche con pochi soldi!!!Visto che sarà argomento questo di uno dei prossimi post, direi che comunque per partire vi dovrete mettere nella condizione di avere o comunque indebitarvi per una 60mila euro.

Si tutto sommato questa credo possa essere una cifra che ci possa consentire di poterci dotare di una barca vela casa, utile ad arrivare ai Caraibi e poterci rimanere e viverci attivando quelle attività che possono se non far arricchire dal punto di vista dei soldi ma sicuramente farvi dignitosamente vivere senza che vi manchi ed arricchire di molte altre prerogative che scaturiranno dal vostro nuovo life style.

Quanto ci voglia poi mensilmente a vivere ai Caraibi, dove come poter comprare barche a vela con pochi soldi, e quali siano le attività che si possono fare per fare soldi ed altro ancora saranno i titoli dei prossimi post, per oggi una buona, oltre ad invitarti a lasciare un commento o ulteriori domande............

una buona serata da
_/)pipposail

venerdì 16 gennaio 2009

Filosofia e mentalità dei giramondo in barca a vela!


Ciao, non mi crederete ma avvolte l'argomento vivere per Mare, barche, vela, navigazione, viaggi, e talmente ampio che parlarne rischia di rimanere sempre una cosa vaga ed approssimativa, che è proprio la cosa che vorrei cercare di evitare io! Supponendo che già tutti sappiamo che la nostra ipotetica barca a vela, quella che alla fine avremo, non potrà certo essere la barca dei nostri sogni. Almeno se non vogliamo rischiare di finire come quelli che devono sempre finire gli ultimi lavoretti! E che insomma, ok il prepararsi bene, seriamente armare una barca adatta ma lo spirito del vero giramondo di chi parte, perchè va via, e vuole calarsi viversi una sua dimensione alternativa in un suo viaggio, è altra cosa 

E non perchè voglio indicare questa via come unico modo giusto, e ne che sia meglio o peggio di altre storie e modi di approciare al mare,alla vela e al navigare, io ho solo da testimoniarvi la mia storia, il viaggio sta in tutte quelle cose, che da prima intendevo essere delle sfortune e invece oggi posso ritenerle essere state la mia fortuna, come l'essere rimasto ad un certo punto del mio viaggio da solo e stata una cosa che credetemi ti ci trovi, non puoi fare altro che vivertela, ma dopo ti accorgi che la tua vita non è più la stessa e che sei diventato un'altra persona, più leggera e serena. La pienezza dell' alto mare, il vento teso, e la tua barca che parla solo lei, beh credetemi ho capito come ero poi solo prima in mezzo a tanta gente.

Quando io partì, avevo urgente bisogno di ridiventare protagonista della mia vita ad ogni costo, si certo la barca nessuno la vuole brutta o non sicura, ma la motivazione autentica del vero giramondo e altra cosa. E neanche cadere in un altro grosso equivoco di pensare che per fare dei viaggi più lunghi ed impegnativi ci vogliano proporzionalmente sempre delle barche più grandi migliori.In realtà non è assolutamente vero, in quanto vi assicuro che se andreste ad esempio al Puerto di Las Palmas (Isle Canarias), ma volendo basterebbe anche a Gibilterra in autunno, di barche a vela Oceaniche ne vedreste davvero di tutti i colori, ma parlo davvero di pezzi di ferro fatti con mille lire e che stentereste a credere che magari sono persone che con molta semplicità ti dicono che vanno a Panama - Pacifico addirittura ci sono i Francesi a cui antipatie a parte non si può certo negare che da MOITESSIER BERNARD in poi ne abbiano davvero solo loro incarnato lo spirito ancora oggi.Noi Italiani in tutto questo per la verità non facciamo testo andiamo per mare con tutt'altra cultura e approcciò, l'Italiano che si vede in giro per il mondo è, o uno skipper professionista che va sempre di corsa con barche sempre in tiro, o senno trattasi dell' avvocato, il medico chirurgo che amante della vela alla faccia di chi si muore di fane si fa un paio di anni sabatici con un barchini da centinaia di milioni di euro Il giramondo è quello che parte senza calendario, con una barca che tutto pensereste, meno che queste persone ripeto con molta semplicità vi dicano che magari vanno in Pacifico, inizialmente in tutto questo a me cera un qualcosa che non mi tornava!!!

Cavolo pensavo, ma è possibile che solo a me il mare avvolte mi spezza, ma poi ho capito la loro mentalità il loro approcciò del viaggiare a vela in modo autarchico se vogliamo, sempre sul risparmio e il minimalismo delle cose, non ha neanche bisogno di una barca che bolini, in quanto lui il giramondo si mette a ridosso all'ancora e aspetta che gira il vento. (ma questo vuole essere solo un stupido esempio per far capire la loro mentalità) Il fatto di andare per mare senza avere, e ne crearsi problemi di tempo è alla base del nostro modo di andare per mare.

una buona serata da:
/)pipposail

giovedì 20 novembre 2008

La Barca a vela da Giramondo senza compromessi!

Credo che nella possibilità di poter scegliere senza compromessi e limiti di nessun tipo (cosa che capisco assai difficile ma poniamo il caso possa essere possibile) il materiale con cui costruirei la barca da giramondo a mio avviso è  l'alluminio.

Una scelta molto difficile perchè come potrete facilmente intuire i fattori che entrano in gioco a poter condizionare la scelta possono essere davvero numerosi e di diversa natura anche e soprattutto personali. A tal punto che vedremo che non tutti quelli che apprezzano e sceglierebbero l'alluminio poi nella realtà riescono ad avere davvero una barca d'alluminio che come credo tutti sappiano risulta essere un 45 % più caro di tutti gli altri materiali con cui si potrebbe realizzare la medesima barca.


Ma resta il fatto che se mi si chiedesse di fare delle scelte ipotetiche del tipo tieni l'assegno in bianco vai a comprarti la barca gia bella e fatta pronta a partire e ad andarci ad abitare a bordo la mia scelta attuale cadrebbe sicuramente (al di la di un catamarano e che trattasi di un tutt'altro pianeta) sugli Ovni Alubat barche da giramondo a mio avviso senza compromessi.

L'alluminio è comunque nella realtà la scelta più gettonata dai francesi che sicuramente non gli si può negare una l'oro più che lunga e consolidata tradizione nel fare i giramondo a bordo di piccoli velieri prima in ferro ed oggi sempre di più in alluminio.

E quindi anche normale avere e riconoscere in loro una certa considerazione data da una lunga esperienza e tradizione nel costruire le migliori barche in metallo, acciao o alluminio adatte a questo scopo.

E se vogliamo a conferma di quanto detto ed affermato fin'ora può essere sicuramente indicativo il fatto che già Bernard Motessier si fece costruire la sua mitica Joshua nei cantieri Meta in Francia.

Come del resto allo stesso modo se dovessi farmi invece costruire una barca di qualità superiore e di super lusso mi rivolgerei ai cantieri Perini di Viareggio (ITA), e non certo ai cantieri Meta, Lyon( FR) dove attualmente costruiscono le migliori barche in metallo da velista, navigatore,  giramondo, indipendente.

Chi sceglie una barca in alluminio sa di poter contare sulla maggiore resistenza all'impatto: l'alluminio s'ammacca, mentre la vetroresina, e in particolare quella a sandwich, si fessura e capirete che per il navigatore giramondo che per mare andrà addirittura a viverci e la barca diventerà automaticamente anche la sua casa, la sua vita, limitare il rischio di una falla ed avere una barca sicuramente solida e robusta è la principale motivazione per cui molti velisti navigatori giramondo preferiscono e scelgono questo materiale.

Certamente ha anche i suoi difetti tipo come ho solo accennato i costi che saranno maggiori rispetto a quello di tutti gli altri materiali che si potrebbero usare e non solo per via di un maggior costo della materia prima in se ma anche per via di non poter ad esempio fruire delle economie di scala di una produzione in serie realizzata su stampo come ad esempio lo è per la vetroresina .

Per limitare questo e ridurre i costi alcuni cantieri come Alubat costruttore degli Ovni in alluminio hanno adottato la tecnica della costruzione a spigolo evitando la stondatura delle lamiere e la difficoltà di realizzare un efficace isolamento termo-acustico, nonché i rischi di corrosione galvanica e quindi se il primo limite resta, gli altri due sono stati in buona parte superati.

Rimane il fatto che la vetroresina resterà la regina dei materiali di costruzione ancora a lungo, non fosse altro per la sua ridotta manutenzione e i suoi costi di acquisto e di gestione ancora ineguagliabili.

Ma ripeto personalmente se poi mi si chiedesse di fare la scelta del tipo ecco i soldi quale barca compri?

Credo che la barca che  più si avvicina alle esigenze e bisogni di chi per mare sceglie di andarci a vivere tutto l'anno sulle rotte tropicali sia questo tipo di barche come gli onvi

Soluzione vedi anche la soluzione della deriva e il timone retraibili ! l'enorme robustezza entrinsega,

bisogna aggiungere che a farla diventare davvero la barca per andare in giro per il mondo nel modo più agevolmente sia nei trasferimenti oceanici,

e soprattutto anche poi per navigare anche all'interno delle pass e barriere coralline senza toccare il fondo e addirittura anche la possibilità di arenarsi spiaggiarsi cosa davvero da non sottovalutare,

soprattutto in mari o latitudini investite annualmente dalla stagione cilclonica e che quindi può essere risolutivo e utilissimo potersi spiaggiare.

mercoledì 1 ottobre 2008

Navigazione a vela di notte in mari lontani e non sicuri,reti derivanti in Venezuela.


Ciao a tutti questo post vuole essere oltre che un racconto di una esperienza di navigazione da me vissuta, un vero avviso di un altro possibile pericolo da tener presente se ci si trovasse a navigare un giorno da quelle parti.

Tra il Venezuela e le loro adiacenti isole, LosRochas, Margarita, Tortuga a Puerto la Cruz di un costante pericolo che esiste e non credo che nessuno abbia o possa risolvere o regolamentare, anche e soprattutto considerando in quale situazione di instabilità politica è rimasto da allora il Venezuela.

Davanti le loro coste, oltre ad esserci una tra le lagune da barriere corallina per chi non lo sapesse tra le più belle al mondo! Per raggiungerle nell 'arcipelago di isole di Los Rochas vi è in agguato un pericolo per una barca a vela ancor di più che per una barca solo a motore che ha sicuramente più probabilità di passarci sopra, e non rimanerci impigliato di quanto invece molto probabilmente vi accadrà passandoci sopra con deriva e timone profondi di una barca a vela.

Per chi non lo avesse capito sto parlando delle così dette Reti Derivanti in quanto sono praticamente lasciate come se fossero un vero sbarramento che parte da meno di un metro sotto'acqua per quanto sarà poi profonda e lunga la rete stessa. Certamente voi penserete che più o meno queste reti sono sempre esistite e state usate in ogni angolo del mondo senza aver poi mai determinato un grosso pericolo pe le barche in navigazione .

E di fatti non lo sarebbe neanche oggi se fossero però usate come fortunatamente accade nella maggior parte dei casi nel mondo e cioè a garantire e salvaguardare prima di ogni altra cosa la la sicurezza della navigazione,

in Mediterraneo ad esempio soprattutto in prossimità delle isole Baleari tutti sanno che ce ne sono in grossa quantità, e che passando in prossimità dove ne hanno calate sicuramente ci si trova a ricevere avvisi radio per vhf, o anche visivi, ma comunque in prossimità di queste reti derivanti troverete sempre chi le sorveglia e che soprattutto avvisa e sta attento appunto al traffico che transita nelle sue vicinanze.

Così funziona, ad esempio anche dalle mie parti nel canale di Sicilia, dove ancora esistono ancora delle Tonnare che altro non sono che anche loro delle reti derivanti, nelle loro prossimità vi troverete sempre una barca detta del Rais che vigila 24 h al giorno la rete. Non è mai lasciata incustodita oltre che diramata per radio la posizione a tutti gli avvisi ai naviganti sul vhf .

Bene posso assicurarvi e due speciali e comprensivi al massimo Farmacisti (marito e moglie che erano appena salpati con me per una vacanza di 12 gg a los Rochas), purtroppo potrebbero testimoniare essermi trovato una notte a dover superare per salvare barca e tutto!!!

In Venezuela vi era appena stato il colpo di stato, e con enormi difficoltà ero riuscito con una giornata di ritardo (di cui ancora devo ringraziare la disponibilità a capire di questa coppia) ad andarli a prendere ugualmente a P.La Cruz dove imbarcavo per via dell'aeroporto vicino. Visto che comunque avevano già perso un giorno e mezzo di vacanza appena rimediato carburante e cambusa salpai anche se in navigazione notturna per los Rochas tratta che tra l'altro ormai facevo molto spesso.

Il tempo relativamente buono nel senso che in quel tratto di mare vento, onda e corrente sono cose che non mancano mai e di notte soprattutto magari perche in barca il primo giorno, procedevo con loro dentro alle prese con il mal di mare, ed io al mio posto a controllare rotta autopilota e traffico.

Procedevamo con corrente 1,5 nodi a favore, 20 anche 30 nodi di vento al lasco per la risultante che la navigazione era velocissima e si procede al gps quindi anche con la componente corrente a 7-9 nodi, ecco ed è proprio a questa velocità che dovete immaginare che fininno dentro una di queste reti con la risultante di ritrovarci nella peggiore delle situazione! praticamente di notte in alto mare, mosso agganciati e quindi anche a seguirne e riceverne tutti i contraccolpi dal salire e scenderà da onde anche alte qualche metro, con le vele che prendono vento e sbatacchiano da tutte le parti.

La prima cosa che feci avendo gente a bordo fu di lanciare un sicuritè alla radio vhf dove diedi posizione e accadimenti alla Guardia Coste Venezuelana che mi lasciava con un perentorio
"non te preoccupe co una dos oras max stamo para ia",
bene capirete che la situazione attaccati in alto mare a far su e giù sulle onde alte agganganciati al timone/elica non era una situazione che potevo pensare che la barca avesse sopportato a lungo.. senza come minimo da un momento all'altro perdere almeno la pala del timoneanche se le botte ed i grossi contraccolpi che sentivo riceveva l'asse elica non mi facevanodel tutto scartare anche una possibile via d'acque e relativo affondamente capii subito che aspettare la guardia cost non significava solo perdere la barca ma bensì mettere a repentaglio anche la vita della gente a bordo ed allora mi decisi a fare la cosa forse più sconsigliata , ma visto che lasciatemi dire che forse non sono nuovo a questo tipo di situazioni e posso anche ritenermi uno specialista nel poter risolvere queste situazioni (nasco come aereosoccorritore dell'areounautica militare, gruppo di cui posso essere davvero riconoscente averne fatto parte ma soprattutto essermi iniziato a formare imparando come prima cosa a gestire l'emergenza) quindi ragionando, mi assicurai alla barca, diedi la lampada al dottore dicendogli di non preoccuparsi e farmi solo luce, e con un coltello mi buttai in acqua e taglia il cavo portante dando modo a tutta la rete poi di strapparsi.

Tutto si è fortunatamente risolto e riuscimmo molto rallentati (dal portarmi al rimorchio alcuni metri di rete) a virare a ridosso una volta raggiunta la baia delgata sull' isola di Tortuga.

Dove in acqua piatta e aver fatto una ricca colazione e cercare di tranquillizzare gli ospiti che avevo a bordo dell'accaduto, feci il bagno e andai a tagliare tutto il resto della rete rimasto impigliato,

Oggi più di allora mi rendo conto quanto furono comprensivi e buona gente la coppia di farmacisti, che purtroppo però ammetto e me ne dispiacio che una volta finita poi la loro vacanza non ho mai più sentito, e quindi colgo l'occasione se mai leggessero questo post, di rifargli le mie più sincere scuse per l'esperienza traumatica che vissero quella notte.

Altra considerazione utile e che anche questa volta a salvare la situazione in realtà fu Eldoran al di la del mio gesto che chiunque alla fine avrebbe fatto, e che liberò la barca.

Fu ancora una volta la grande marinità intrinsega di questa barca (ELDORAN) - Alpa-38 - Sloop che le permetteva comunque di cavarsi da sola dagli impicci. Provate a pensare se Eldoran fosse stata anzi che una barca a chiglia, bulbo e timone integrato dentro uno skeg, fosse stata una qualsiasi barca moderna con chiglia e timone appesi senza nessuno skeg di raccordo e a protezione? Bene nella migliore delle ipotesi per non buttarla in tragedia avrei perso la pala del timone.

Quindi a conclusione di questo post per dirvi che per mare nulla è mai scontato e di fatto poi ho saputo che anche altri miei amici e naviganti del luogo tutti sapevano della pesca con le reti derivanti clandetina e di frodo che veniva e penso ancora oggi viene fatta senza salvaguardare minimamente la sicurezza e salvaguardia alla navigazione.

Quindi segnatevi quest'altra cosa e se mai conterete di navigre da quelle parti, tenete a mente tutto ciò e comunque in linea di massima è stato detto e di dare alla barca con cui si intenderà partire sicuramente la precedenza alla solidità e sicurezza che parte già dal tipo di materiali, progettazione e costruzione della barca


Ciao alla prossima
/)pipposail

martedì 9 settembre 2008

Come andare a vivere in barca a vela ai Caraibi?Senza essere ricchi.




Ciao a tutti, sempre sulla falsariga di come andare a vivere in barca a vela ai Caraibi ?

Senza dover essere per forza dei ricchi ereditieri o comunque nella possibilità economica di potersi comprare una barca e semplicemente partire.

Oggi vi parlo di come e quali possono essere le attività che si può pensare di intraprendere una volta fatta la scelta di Mollare Tutto e andare a vivere in barca a vela ai Caraibi veramente.

Una volta che avrete incominciato a vivere per mare, vedrete che questo che ora sembra essere un problema insormontabile, risolversivi in funzione e a partire proprio dal vostro nuovo stile di vita praticamente in funzione delle vostra nuova condizione di vita vedrete aprirvisi davanti a voi molteplici opportunità che scaturiranno e potrete sfruttare a partire ed in funzione proprio dal fatto e dalla condizione che vivete per mare a tempo pieno.

Avrete capito che vedo anche questo come un problema secondario in relazione a "quando poter pensare di aver fatto almeno l'indispensabile per partire" con quel minimo di progettazione che non vi faccia finire necessariamente a vivere di sopravvivenza e stenti in qualche sperduta isola o località, senza soldi neanche per mantenere voi e la barca di quel minimo per farla rimanere navigante e andante.

C'è anche questo, molte volte nelle cale o rade dei Giramondisti si trovano skipper navigatori fermi sempre ad aspettare che gli arrivino magari rimesse di denaro da casa per poter proseguire, o sempre visto questi personaggi come persone capitate in quella condizione per combinazione e non per vocazione e scelta e che si subisce lo stile di vita e opportunità che lo stesso gli offre tirando a campare di porto in porto con la barca che magari gli cade sempre più a pezzi.

Penso ciò perché vi assicuro che se avrete trovato dentro di voi le risorse necessarie a procurarvi una barca e partire davvero, con delle motivazioni autentiche, state certi che strada facendo saranno tanti ed innumerevoli le possibilità che vi si presenteranno di come si suol dire per sbarcare il lunario, (e non star li fermi ad aspettare ed ad usare come scusa di tutta una immobilità mentale che arrivino soldi da chissà dove se non poi magari proprio da mamma e papà!

Penso che se tutto motivazione, barca e preparazione a partire è stato fatto nel giusto modo e di fatto già sarete riusciti a partire diciamo con un minimo di autonomia, vedrete che le risorse che avete usato, e vi hanno permesso di arrivare a quel punto, vi permetteranno anche di non lasciarvi sfuggire le molteplici iniziative che potrete intraprendere e che troverete poter fare strada facendo.

Mi spiego perché capisco che detta così, potrebbe far pensare più a chi vi sta consigliando di partire allo sbaraglio e all'avventura, che si potrebbe inoltre vedere come l'inizio anche del naufragio di tutto un niente di non progettato e programmato e che quindi per questo poi alla fine è anche naufragato. No, anche se capisco questo dubbio possa nascere, ma non trattasi di questo. Perché quello che voglio indurvi a capire è;

che non dovrete aver di questi problemi se siete una persona risoluta, pratica che nella vita sa fare un pò di tutto, e non si fa problemi a tirarsi su le maniche molto probabilmente troverete molte più svolte e opportunità una volta che vi sarete calato in quella realtà piuttosto che a Milano, Torino, Trapani e nella vita convenzionale di tutti i giorni.

La vita per mare sarà sempre se è stata una scelta dettata da motivazioni autentiche, una nuova realtà in cui vi accorgerete poter dare fondo alle vostre potenzialità represse.

Avete delle potenzialità?
Insomma teoricamente vi ho detto quel che penso e potreri anche chiuderla qui, ma poi so anche che chi legge di viaggi per mare, e di questo è appassionato, non vuole solo teorie ma esempi pratici, indirizzi, numeri di telefono per intenderci e siccome nessun meglio di me (autodidatta quando ancora non esisteva questo magnifico strumento che è internet, e Bolina, le Bateux e tanti libri, tanti libri erano le uniche fonti di informazione) sa quanto si ha fame di notizie,

e quindi eccomi a darvene alcuni anche se molto indicativamente modi certi e pratici da poter intraprendere per sbarcare anche il lunario, e soprattutto per quanto mi sono ripromesso di dimostrare a tutti quelli che dicono
"Eh se avessi i soldi lo farei pure io",
che non sono i soldi che servono necessariamente, o per meglio dire non servono solo quelli e che avendoli non si ha di certo tuttto! Ciò che veramente è necessario e di cui non si potrà fare a meno invece di avere è la predisposizione, la volontà e vocazione a volere veramente una cosa spinti dall' autenticità della passione che dovrete necessariamente nutrire per il Mare, la Vela, la natura ecc. ecc.Quindi la passione oltre questo praticamente a seguire alcune reali e concrete attività da poter intraprendere e come si parte senza soldi (si fa per dire).

1- "In parallelo al viaggio fare un sito internet"

Non deve avere una impronta ed un fine commerciale, non siete ne un'azienda e neanche una barca da charter, che sia chiaro, non si potrebbe fare almeno per queste vie, ma diciamo anche che nessuno può neanche vietare; che io possa in un viaggio chiedere ai miei amici equipaggio di dividere/contribuire collaborare anche alle spese ed impegno economico da dover sostenere. Il sito web o anche un blog può essere una soluzione che oltre ad essere il posto dove metterete a fuoco le vostre storie, magari perchè credete che confrontarle e renderle pubbliche si possano evolvere maggiormente se non altro del confrontarle con gli altri! Vi servirà come punto di contatto con il Mondo, molto importante perché e da li che potranno prendere corpo molti business, altrimente sareste isolati.

ad esempio partire nel charterizzare e imbarcare gente pagante (amici che contribuiscono alla cassa comune) a cui darete la possibilità di imbarcarsi alcune tratte del viaggio di trasferimento dall'Italia ai Caraibi ivi compresa la Traversata Atlantica (dalle 600 euro alle 1500 euro sono i prezzi correnti ogni anno da Las Palmas - Isole Canarias per partire diciamo dietro o davanti (per non pagare i 6000 dollari dell' iscrizione alla Transat-de-Alize che non ci frega niente di partecipare .

Ma magari si di partirgli prima o dopo,o davanti o dietro come meglio credete cosa che oltre tutto è quasi inevitabile in quanto anche la Transat regata organizzata ogni anno per equipaggi non competitivi come dice Jmmy Cornell ( l'organizzatore), parte anche lei ogni anno. Organizzando il tutto bene e anche in comodità almeno su quelle che sono state le mie barche riuscirete ad imbarcare anche 4-6 persone a tratta.

Penso che se la cosa è bene organizzata non è troppo o esagerato pensare che arrivati dall'altra parte vi sarete guadagnato di più di quanto avreste guadagnato in Italia a pala e piccone e tasse da pagare in un anno. E credetemi questo è solo un esempio perchè se non sarete portato ad esempio come nel mio caso che se non sono proprio amici ho un po' di difficoltà con la gente a bordo, potrete e vi parlerò prossimamente ad esempio di come si guadagnano cifre impensate con il business nautico internazionale, con il trasferimento ed il recupero di barche in giro per il mondo, con una particolare attività di guardianaggio nautico internazionale, con il commercio al limite del contrabbando ma che contrabbando fino ad un certo livello non è ma che da ugualmente dei grossi margini di guadagno.

Esempio ho le fatture dell'anno 2002 un autopilota Simrad alla ruota e un gps Garmin a Trinitad senza dogana, iva e cambio a favore ecc.ecc 1100 dollari (quindi neanche euro) pensate o provate in Italia a voler montare un pilota elettronico ad una barca di 12 metri e ditemi se riuscite a farlo con meno di cinque sei mila dollari?

Certo qualcuno potrebbe farmi notare che ho omesso di dire che ora quel pezzo di mare di cui vi sto parlando è infestato dai Pirati Venezuelani! Che dire io ho sempre trovato il modo di evitare anche l'oro e se pensiamo a quanti pericoli si corrono se si va in giro diciamo nelle nostre città si ridimensiona anche quello, pensate di arrivare che so io alla stazione Termini di Roma di notte con orologio e oro addosso?

Per i pirati Venezuelani basta usare meno precauzioni di quelle che usa mia sorella che abitando a Roma tutte le sere arriva alla stazione di arrivo della metrò dal lavoro che di inverno è già notte, e deve percorre i trecento metri che la dividono fino al portone di casa .

Per loro i pirati infatti bastera andare e spostarsi per alcune tratte in flottiglia, e possibilmente armati. Niente di più, certo voi penserete ma chi trovo che vuole navigare di conserva con me, no problem ad esempio da Trinidat e Tobago posto dove si va a passare e a riparo dalla stagione dei cicloni per salpare alla volta delle più comuni tratte che da li possono avere ipoteticamente una partenza per delle ottimali destinazioni,

quali appunto possono essere ad esempio => Los Testigos, =>Margarita, =>Puerto la Cruz, =>los Rochas alla volta delle Antille Olandesi che infine sarà anche il bivio ultimo in rapporto ai venti mare ed onda dominanti dove povrete o
1-:) continuare verso ovest quindi => Panama o anche con la possibile variante che dalle Antille Olandesi
2-:) Traversare il Mar dei Caraibi alla volta dello Stretto della Mona - tra le isole di Hispaniola e Porto Rico ecc.ecc Capirete presto non essere rotte battute da qualche barca ma migliaia l'anno e che quindi quello di navigare per alcune tratte pericolose per i pirati in flottiglia sarà una necessità comune di tutti e quindi molto facile anche da trovare ogni sorta di iniziativa anche online che per l' appunto vi risolva il problema di trovare sempre qualcuno con cui navigare di conserva se già di vostro dubito non lo starete inevitabilmente già facendo spontaneamente come del resto accade spesso con un'altro equipaggio di una barca Italiana.

Io a tale scopo saluto ed invito a farsi sentire Proteo un sun kiss 47 di Paolo e Marco di Roma con il suo koala 51 che navigavamo assieme appunto la tratta avanti e indietro p.la Cruz Los Rochas.

un ciao a tutti,
alla prossima da
/)ipposail

YouTube - Erna3 Transat-Alizé vers les Antilles

Classicissima andatura da Alisei in poppa, ho inserito questo VIDEO semplicemente perchè rende molto bene ed è molto verosimile su quella che è l' andatura portante, ossia con il vento che giunge alle spalle dai quadranti di poppa. Sarà con i venti come questo e questa specifica e non certo comodissima andatura che si compie tutta la traversata verso le Americhe detta infatti anche per questo degli "ALISEI" maggiormente si saggerà in Oceano ed è li che ne coglierete la vera essenza e si apprezzerà questa andatura, inoltre fa vedere o si possono intuire dal numero di barche in rada, se pensate che ogni singola Isola di rade come quaste ne ha come minimo due tre, fate voi stessi un raffronto realistico . Sicuramente capirete sia perchè i Caraibi sono il paradiso dei velisi e sia quali proporzioni sta ogni anno maggiormente prendendo questo fenomeno (di certo non solo Italiano o Europeo) del mollare tutto e andarsene a vivere su di una barca a vela ai Caraibi, sta ripeto anno dopo anno sempre più assumendo., bene questo video ne rende abbastanza l'idea.

YouTube - Erna3 Transat-Alizé vers les Antilles

giovedì 21 agosto 2008

Andare a vivere ai Caraibi alternative life stile

Ciao, oltre che lusingato sono davvero stupito del successo che questo blog sta risquotendo. E dopo un primo momento che non posso negare avermi fatto molto piecere sono anche un pò preoccupato. Nel senso che il tutto è inziato così per gioco per diletto a buttar giù mie esperienze, man mano mi sto accorgendo del valore e dell'importanza e se vogliamo responsabilità che tutto questo può significa soprattutto poi perchè trattasi delle vite di persone reali. Il mese di agosto questo blog ha avuto un numero di visitatori unici sbalorditivo per un piccolo blog che voleva essere solo un comunicare e magari anche un ampliare un pò i propri contatti, e devo confessare che sebbene questo mi può aver fatto piecere, in realtà la cosa mi implica a dover dedicarmici davvero o mollare, quindi e adesso bisogna che mi aiutiate tutti voi a farla decollare del tutto questa storia, questo così appena abbozzata idee che sta nascendo online in modo del tutto spontaneo.

E perchè no allora. Si possibilmente anche il sogno che vuoi o non vuoi mi è sempre frullato in testa di creare un punto, diciamo un Social Network dedicato al come potersi migliorare il proprio stile di vita, tramite la rete internet.
Non pensate che sarebbe davvero il massimo poter fare quello che oggi chiamano business o guadagno online, e anzi che per come è già risultato essere molto comodo di successo ed innovativo l'opportunità di poterlo fare con un pc comodamente da casa propria, pensate ad adesso che la tecnologia ci può addirittura permettere di poter guadagnare dei soldi da una barca vela all'ancora dietro una barriera corallina.

Che volete sarà che non ho più 18 anni e anche se ho le stesse passioni e ancora voglia di far miglia di base una volta ad esempio mi sarebbe venuto spontaneo vedere più pratico, diretto ed opportuno per me ad esempio buttarmi per guadanare e potermi mantenere organizzare magari fare traversate, viaggi chartherizzati.

Ma oggi il poterlo fare addirittura in barca all'ancora a ridosso di una qualsiasi barriera al Mondo, e cosa che oltre convenievole ed opportuno mi esalta molto anche l'idea di studiarne davvero le concrete possibilità.

L'unica cosa che davvero ancora potrebbe turbarmi sarebbe solo il sapere, l' essere certo che da qualche altra parte del Mondo ci possa essere ancora qualcuno,

che in quello stesso istante si fa ancora la Guerra, altrimenti davvero starei come si suol dire proprio a posto con la coscenza.

quindi per poter incominciare a indirizzare a concretizzare anche un qualcosa, vi sto chiedendo a tutti che in questi giorni vistate con così tanto interesse il blog

di partecipare a qualsiasi titolo attivamente io da parte mia cercherò se vedrò un richiesta per come sta avvenendo così massiccia,

di creare l'infrastruttura adatta a che possiamo tutti giovarci di poter fare una nostra comunity contestuale a ciò che più ci interessa,

ossia come poter apprendere notizie, informazioni cose di cui difficilmente per canali tradizionali avremo potuto reperire.

Ma ad esempio non credo di chiedervi troppo o essere fuori luogo nell'invitarvi di partecipare ad esempio: anzi che spedirmi delle email private, vogliate postare sul blog,

Tutto il successo che state dando al blog è il vostro e in questa ottica che sarà trattato,

Certo è anche il mio infatti solo io prenderò quelli che in un futuro si può presupporre potrebbero essere dei proventi pubblicitari,

ma per il resto di tutti gli altri benefici che si possono trarre li avrete tutti voi a scopo totalmente gratuito.

Si ma cosa vi starete chiedendo se avrete letto tutto fin qui giustamente ? Potranno trarre avere rilevante beneficio se sei: un Armatore Skipper Giramondo a tua volta,

sarai così anche tu trovato dai motori di ricerca a questo scopo Ti Creiamo gratuitamente unaTua Pagina di Presentazione della Tua Barca.

Se hai gia un sito potrai dal network link ai tuoi contenuti ed inevitabilmente più considerazione dai Motori di ricerca.

Trovare equipaggi più affini alla tua maniera di approciare il Mare. Avere la possibilità di condividere esperienze.

Il tutto sfruttando una eventuale infrastruttura realizzata tramite Google apps e tutte le web based application freeware sampre Google quindi chi si iscrive

( skipper armatori, freelance navigatori indipendenti, liberi viaggiatori) avrà anche da noi creata una sua piccola e dedicata piattaforma Google in cui tra i numerosi strumenti ci sarà anche un

Tua nuova casella di posta correlata Google GMail, Quindi avrai ricapitolando da noi creata gratuitamente una Tua pagina, o mini sito max3 pag.
  • Della tua barca o anche della Tua attività purchè sia inerente la vela, le barche, i viaggi, il come cambiare Vita, il business online.
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martedì 19 agosto 2008

Vivere per mare significa anche predisporsi a confrontarsi con altre mentalità e culture


Si passso passo mettero e svelerò quali sono le attività che permettono ed hanno permesso a me compreso di far questo volendo partendo anche con solo debiti, ed un piano di ammortamento capitale concreto e fattibile. Ma per arrivare a far questo non bisogna tralasciare però altrettanto di considerare i molti aspetti avvolte non considerati e tralasciati per quanto invece è l'importanza che rivestono per chi si accinge a partire in barca a vela sulle rotte tropicali sono gli aspetti culturali e di mentalità con cui ci si andrà a confrontare e che a mio avviso avvolte contestualmente alla zone in cui si andrà potranno essere determinanti alla buona riuscita del vostro progetto averli conosciuti e considerati ancor prima di partire.

Sarà quindi un bene e determinante sapere, considerare o quanto meno conoscere in anticipo nel giusto modo anche molti aspetti culturali e di mentalità di quel paese perche è un problema che vuoi o non vuoi poi va a colpire quasi tutti quelli che in acque ed isole sud Americane si troveranno a dover stazionare e navigare e visto che ancora chiaramente non l'ho detto questo sarà il doversi confrontare con l'altro sesso di cultura e mentalità del tutto differente alla nostra. Salve ciao a tutti e soprattutto un augurio a tutti quelli che incominciano ad informarsi e ad acquisire notizie su come poter davvero, fare questa tipo di scelta di vita di andare a vivere per mare in barca a vela.

Ma è davvero possibile farlo ???

Si andare a vivere per mare in barca a vela ai Caraibi senza dover essere necessariamente dei migliardari??? Bene vi tranquillizzo subito che non solo è possibile, e che io ne sono una reale testimoneanza, ma sei anche fortunato perchè col tempo e al passo con le mie capacità e difficoltà, è quello che mi sono prefisso di fare con questo blog, di svelare i sergreti dei mille leciti escamotage, business e modi che possono permettere volendolo a chiunque, senza che sia necessariamente un ricco miliardario di poter andare a vivere ai Caraibi in barca a vela in pianta stabile.

Con questo peròlungi da me e non vorrei in nessun modo neanche lontanamente però creare dei preconcetti sulla donna sud Americana, perchè allora premetto, che penso che in tal caso e se si volessero per forza giudicare le cose, non sarebbe neanche lei (la donna) da dover essere sottoposta al giudizio, ma tutta una cultura e mentalità soprattutto prevalentemente maschilista e della donna sud Americana ne ho comunque una grande stima e rispetto anche della prostituta in quanto è sempre madre e perchè tutto sommato e soprattutto non si separano mai e si fanno sempre carico dei loro figli anche a fronte di enormi sacrifici. 

Forse anche perchè appartiene alla sfera delle cose personali ed intime che non si discute e considera mai questo aspetto tra noi viaggiatori ma visto che con la diretta esperienza e quella di molti altri compagni ho appurato che è un aspetto questo di determinante importanza quel che riguarda tutto ciò che significa il trovarsi (per noi di cultura occidentale) a confronto con delle donne sud Americane in una situazione se vogliamo che predispone ed invita a che questo avvengaIntanto bisogna da subito considerare ed ammettere che loro Non Sono abituate a conoscere e confrontarsi con l'occidentale normale medio, ma con chi, come loro ci chiamano i Gringo, ossia dei meschini individui occidentali che spacciandosi e mimetizzandosi da turisti sono invece spazzatura, gente (purtoppo pare migliaia di persone l'anno che ci rappresentano) che partono dall'Europa con già ben chiara l'idea e l' intenzione di poter andare in un paese dove poter dar sfogo a tutte le loro più recondite e represse meschinità, sessuali ma non solo, ho visto ad esempio occidentali andare ad Haiti a farsi fare dei riti malefici contro altre persone e cose di questo tipo, che alimentano anche se sottorraneo e invisibile un molto prolifero mercato della magia nera rivolto appunto agli speodo turisti occidentali. ho ritenuto opportuno dedicare un post al problema di considerare nel giusto modo il problema che possono diventare per noi occidentali le bellissime donne sud Americane, perchè è un problema che esiste e che se anche può non sembrare rilevante e di secondo piano io mi sono dovuto ricredere nel vedere poi i numerosi danni e vittime che questo fenomeno crea. Ho visto far si che molte persone che si potevano ritenere di mentalita e cultura anche eccelsa e superiore perdersi totalmente. Insomma fior fiore di professionisti grandi e vaccinati, con le loro già vissute e navigate relazioni sentimentali od anche solo sessuali, perdersi con le donne sud Americane, diventarne schiavi succubi, certo tutto ciò dovrete considerarlo (questo aspetto donne in sud America) in rapportato a chi come noi magari arriva dal Mare, e quindi se vogliamo in una predisposizione ad essere coinvolti per una reale e patita carenza affettiva e sessuale patita magari in prolungati periodi di mare, certamente questo sarà un problema che non vi riguarda se sarete già partiti in coppià o con la vostra dolce metà. Diversamente vi dipingo un po come può essere ad esempio il contesto in Venezuaela a S.Domingo, per non parlar di Cuba o la Jamaica.

Ma prendiamo la classica rotta che si fa in barca a vela da Trinitad con al lasco gli Alisei, e la relativa onda e corrente che fa prua sul Venezuela, e che con piccole deviazioni permette, se lo si vuole anche di poter visitare Los Testigos, Margarita, Cumana, Puerto la Cruz in particolare da dove facevo ad esempio base io; fino a quando poi non sono dovuto scappare per via del colpo di stato a Chavez e la situazione che era diventata davvero insostenibile.

Ma diciamo, ossia mi riferisco ai tempi d'oro quando scoprimmo LOS ROQHES io arrivai come del resto anche tante altre barche Italiane ci eravamo trasferite per poter appunto far base in posti tipo Cumanà, ma soprattutto Puerto la Cruz (baia Redonda), per poter accogliere al vicino Aereoporto, i clienti ed amici che arrivavano dall'Italia al vicino aereporto, e portarli nel modo più agevole ed ottimizzato a fare la classica vacanza ma non in una posada a Gran Roche, ma navigando a bordo di una Barca a Vela Italiana all'interno della barriera corallina vera di LOS ROQUES, o su isole completamente disabitate come TORTUGA

Ma Torniamo al problema rapporti sentimentali e con l'altro sesso che nel contesto che ho cercato di illustrare si inseriscono vuoi o non vuoi non solo spontaneamente e per un fattore naturale normale ma che lì ha travalicato, fino a ad organizzare attorno ad ogni posto in cui ci sono i gringo( Turisti) quindi tipo i marina, il tutto in modo che voi veniate più che favorito na addirittura provocato a lasciarvi andare a davvero bellezze acui molti di noi davvero normalmente non siamo abituati .

Anche se voi non sarete di quelli avvezzi ad andare a cercarvi anche la serata da marinaio per capirci....nel marina tra il personale, la gente che vuoi o non vuoi ci vortica attorno è per loro spontaneo e normale pensare di farti un favore nel proporti sempre qualche Ermana (sorella) amica, conoscente, che nel quotidiano niente hanno a che fare con la prostituzione o cose analoghe, nella loro mentalità e cultura vedere ad esempio un uomo solo senza una donna, nessuna una muere (moglie) che te attende come una persona caduta in disgrazia a loro è spontaneo e logico pensare di farti un favore. Ragazze del tutto normali, sempre tra le dovute virgolette, perchè parliamo di una normalità che le vede quasi sempre essere ragazze madri senza un uomo, un marito o ancora più importante senza un padre per i propri figli.

Insomma un contesto molto difficile da poter comprendere tanto quanto da spiegare e da illustrare e cercare di far arrivare, ma che di fatto crea attorno ai posti dove ci sono i Gringo (e capirete che un gringo con una barca a vela seppur un giramondo indebbidato a loro appare sempre un nababbo). Si scatena un giro di ragazzine, ragazze, donne anche bellissime anzi direi quasi sempre bellissime che vi si offrono neanche in un modo diretto sessualmente, ma in tutti i modi che possa indurti a farla entrare seppur a qualsiasi titolo e non necessariamente ed esclusivamente con lo scopo sessuale nella tua vita, in barca perchè ti sarai praticamente scavato la fossa da solo, e per farla uscire dalla tua vita, scendere dalla tua barca non ti resta che ricorrere o alla polizia, un avvocato, un ambasciata o scappare.

A me mi si proponevano sempre ragazze amanti della vela e che cercavano e chiedevano imbarco come hostes sembra una fesseria detta così, una esagerazione, detta da chi magari come giustamente mi è anche stato chiesto e fatto notare che nel mio caso si potrebbe presupporre essermi scottato e che a farmi parlare così sarebbero i risentimenti e rancori che mi fanno parlare, No vi assicuro che non vi parlo solo della mia personale esperienza, ma solo perchè poi quando non sei lì non solo quel maximo di quindicina di giorni del turista classico, e ti ci stabilisci; ti rendi conto di come funzionano un sacco di cose che magari non volevi neanche pensare o ammettere potessero esistere veramente funzionare a quel modo.

Decine, ma direi anche centinaia di Italiani e stranirei fare sempre la stessa fine in quei paesi per le donne che alla fine non si sa come ma finisce sempre alla stessa e identica maniera. Persone con una avviata e brillante vita o anche semplici ma tranquille e stabili vite, venire completamente stravolte, plagiate che alla fine si rovinano inevitabilmente. Non per niente credo che inoltre le donne Venuezuelane essere le più belle che io abbia mai visto al Mondo.

Ciao a tutti alla prossima
/)ipposail

lunedì 11 agosto 2008

Attrezzare una barca all' Oceano, timone a vento si o no?

In risposta alla e-mail di Mauro, ma delle tante che da sempre mi chiedono di esprimermi su quale sistema di autogoverno dotare una barca a vela da grandi viaggi ed in special modo molte volte nello specifico mi si chiede se Una barca da Giramondo deve avere necessariamente un sistema di Autogoverno Silenzioso, ossia un cosidetto wind-pilot Timoe a vento? O dotare la barca di magari doppio sistema elettrico?O ancora se il massimo magari non sia averne uno elettrico ed uno silenzioso?E' ancora è meglio l'Aries in bronzo o il mustafà in alluminio?

(alcuni windpilot, o in Italiano Timone a Vento)

Ciao si e vero io non ho mai avuto una barca con autogoverno silenzioso, effettivamente caro Mauro e volendo ti do ragione sul fatto che ti stupisce che io non lo abbia mai usato.

In effetti é un mio grosso rimpianto, e li ho sempre molto ammirati e mi sarebbe piaciuto molto poterne avere uno a bordo,

perchè come giustamente mi facevi notare il timone a vento dovrebbe essere ciò che consacra una barca attrezzata da Giramondo non solo da un punto di vista tecnico, ma se vogliamo

anche nel sottolineare un tipo di approcio e filosofia con cui va per mare il Giramondo vero l'uccello d'alto Maro alla Moitessier per intenderci.

E su questo ti do ragione e condivido tutto ma al di la di tutto questo però poi vi è una realtà delle cose, e l 'argomento l'ho sempre evitato perchè mi sembra tanto uno di quegli argomenti del tipo se è meglio o no la lana caprina,

.....mi spiego:

se parliamo di realtà delle cose è un discorso se invece ne parliamo solo a livello teorico e idealistico è tutto diverso, perchè per me come penso un pò per tutti quelli che poi il mare lo hanno preso davvero, la prima priorità
nella realtà delle cose è sempre stata quella di avere una barca si ok sicura, attrezzata,

ma comunque la minima possibile indispensabile a prendere il mare e molla a poppa che si viaggia davvero,

vedi che solo così
ritengo, con questo tipo di approcio gli sfigati come me, non so Te? Io mi riferisco a tutti quelli che appunto come me, non hanno i soldi che gli possano permettere di dotarsi agevolmente e concretamente della così detta ideale e possano poi davvero fare miglia ugualmente capendo poi inoltre navigando davvero!!!

.... anche che la barca ideale ....poi e solo una ipotetica illusione, e non esiste nella realtà della vita reale e concreta di chi il tempo vuole usarlo a prendere il mare davvero.

Se io ho comunque compiuto dei grandi viaggi è solo perchè ho sempre mirato ad avere una barca certamente ricercata e scelta,

ma mai nulla , niente di più che mi potesse permettere di prendere il Mare, non sono stato li ad aspettare o ad impegnarmi di dover avere la barca ideale per mollare le cime e prendere il Mare.

Vedi nella mia indole come penso in quella di tutti quelli che potremo individuare come Giramondo ma solo per chiamarli in un qualche modo, il partire a vela col il vento,

è una cosa che si ha dentro a prescindere con quale mezzo lo si fa, per molti altri che io scherzosamente chiamo i nautici, invece il viaggio diventa il possedere la barca ideale che secondo loro gli può permettere, poi solo in un secondo tempo se mai gli andasse di andare dove vogliono.

Per capire cosa voglio dire quando da ragazzo ho incominciato con il windsurf ad andare a vela c'era chi aveva sempre la miglior tavola e si applicava ad avere sempre le migliori attrezzature per fare bordi su bordi davanti la costa.

Io e altri compagni anche loro marinai colti dal virus con tavolacce e vele rimediate, le mettevamo assieme e da Trapani ci avventuravamo al trapezio fino a Levanzo (una delle isole Egadi) distante già un 7 miglia dalla costa anche se a metà c'è un'altra isoletta che si chiama Formica.

Ma ritorniamo alla domanda iniziale sul timone a vento, quando attrezzavo Eldoran( Alpa38 Sloop) ho incominciato a ducumentarmi per dotarmene volendomene comprare uno da istallare poi a poppa come di consueto, praticamente dovetti desistere, perchè il tutto dal dover reperire le notizie utitili a quale
scegliere, come istallarlo, il costo ed il tempo per averne consegnato uno, vi ripeto a me sembrarono uno di quei dispendi di energie per cui il gioco non vale la candela.

Prendiamo il Mustafà (Malingri) ricordo che si trattava più o meno di aspettare un anno e di pagare una cifra con cui a Trinidat, senza esagerazioni con la stessa ed identica cifra, ci ho fatto carena alla barca, e ci ho anche comprato un secondo autopilota elettrico Simrad nuovo da istallare sula ruota del timone,

che non consuma praticamente nulla e gli si può applicare un sensore o una banderuola a vento che vi assicuro che alimentato dell'eolico in navigazione tutto settato bene era altrettanto silenzioso e romantico vederlo all'opera.

Con molti e solo vantaggi, non ultimi ad esempio di avere la poppa libera, di averne così due di sistemi di autogoverno qual'ora se ne rompesse uno, governare qualora si naviga a motore senza vento e tante altre .

Quello che penso insomma è che il timone a vento piace e affascina molto anche me e ripeto se me lo fossi potuto permettere forse me ne sarei dotato tutto sommato anche io.
Ma che a livello di praticità e realtà delle cose poi se devo essere sincero risulta essere
solo un romanticismo e un lusso di cui si fa spesso a meno.

/)ipposail

domenica 20 luglio 2008

Addio Bernard M. anche per Mare un Mondo fatto di frontiere tasse e balzelli



Prendo una barca la riempio di cibarie cambusa, acqua e me ne vado a vivere ai Caraibi...ecc.ecc be penso che a questi livelli nessuno possa pensare di andare oltre le semplice imprecazione che tutti più o meno nei momenti di stanchezza abbiamo fatto!
Ciao, ma da oggi vorrei incominciare a trattare, e su queste pagine far trovare, a chi interessato a concrete ed utili notizie da chi questa strada l'ha già percorsa. Praticamente mi sarei ripromesso di mettere online nelle mie appena sufficienti risorse e capacità di scrittura, tutto quello che quando io mi accingevo a partire, mi preparato avrei voluto sapere o poter chiedere a qualcuno di sicuro e che in modo scontato mi dasse anche delle risposte più che valide e competenti.

Parlarvi degli aspetti che di tutta una ipotetica scelta di vita alternativa, che prevede di andare a vivere in barca a vela ai Caraibi, dovremo prevedere di prendere in considerazione molto seriamente per darci una reale possibilità di realizzazione e successo.

Si perché vi ripeto ed in un certo qual modo ne sono una testimonianza, che una cosa che potrebbe apparire esclusivamente un sogno tipo il poter davvero "Mollare tutto e andarsene a vivere in barca a Vela ai Caraibi " può essere una cosa da poter essere reallizzata concretamente, davvero e non all'avventura, ma in modo pianificato .Vi posso assicurare che si può davvero realizzare il tutto ottimizzando e pianificando in modo ià collaudato in base ad esperienze vissute e trasmettibili per mezzo del web in modo fattibile e convenievole.

Potendosi favorire della mia già acquisita esperienza . 
Logicamente non parlo di chi può avere i soldi in banca pronti per potersi finanziare ed iniziare a fare questa esperienza Ma di chi davvero anche senza avere i soldi ha però quel virus, quasi una patologia, che coglie chi non si identifica in null'altro ed esclusivamente che in ciò che vocazionalmente in modo naturale ci si sente più portati vocazionalmente a fare.

E non parlo di non assumersi delle responsabilità o di metodi per fare i furbi con il prossimo o per far farsuonare, fare gli attori e le attrici a tutti gli adolescenti nel pieno del loro sviluppo anche dal punto di vista della loro creativtà e idee ma parlo di persone normalissime che ad un certo della loro vita vengono colti da questa incontenibile passione di voler navigare e vivere la propria vita su degli altri presupposti che quelli convenzionali che tutti conosciamo.

Parlo di una reale evoluta e concreta alternativa, parlo proprio di gente comune come me e te che ad un certo punto della sua vita decide di voler davvero provare a fare una scelta di vita alternativa di questo tipo. Andare a vivere su di una barca la dove fa sempre caldo e c'è sempre vento il così detto paradiso della vela( el CARiBe) senza dover essere necessariamente dei miliardari.

Si, si può davvero fare, ripeto anche senza averne i soldi, più avanti infatti vedrete che per gradi, passo passo arriverò anche a dirvi come e quali potranno essere i modi potremo dire per sfangarla, per potersi mantenere e sponsorizzare il tutto. Attività, trucchi, rotte, stagioni, porti, numeri di telefono, nomi di persone , marina wie -wie referenti per potersi mantenere e finanziare, sponsorizzare il tutto.

L'importante e che assieme alle motivazioni credo che il come finanziare un viaggio di questo tipo ed il come mantenersi, siano le cose da subito dopo più importante da dover essere considerata molto seriamente. Praticamente il come si penserà e prevederà di potersi mantenere e finanziare tutto il viaggio con annessi e connessi, che vedremo richiede un Veliero in navigazione e quindi in usura continua con bisogno di manutenzione , rimessaggi, cambi oli, filtri, cinghie, livello batterie , pulizia carena ecc-ecc-
ed inoltre se come del resto nulla è definitivo nella vita forse potrebbe essere saggio anche lasciarsi una via di ritorno aperta, se le cose non dovessero andar come sperato.

Per un qual si voglia motivo avvolte non so ho conosciuto un Tedesco che in un colpo di vento finì a scogli con la sua davvero molto bella barca e praticamente la perse, io a quel punto sarei stato presso-chè rovinato non dico che sarei dovuto andare a vivere sotto i ponti ma praticamente si , in poche parole non avrei avuto dove altro andare quindi non avrei solo perso una barca m di fatto avrei compromesso la mia virta tutta. e non nego che l'episodio mi turbò molto capire che tutto era così fatalmente avvolte tutto legato ad una fortuna o sfortuna e precario. 
Proseguì i miei giri ma un paio di anni dopo, sapete chi mi trovo davanti a Trinitad, Mark e subito quasi inevitabilmente mi ritorna in mente la sua bellissima barca tra gli scogli a distruggersi nella risacca,e quanto fu per me scioccante tutto l'episodio.Ma quello che mi stupi del tutto fù quando mi disse di accompagnarlo in barca e da lontano riconobbi subito che quella era la sua nuova barca.

Tutto questo per dirvi che ognuno poi ha i suoi tempi, le sue storie, le sue possibilità, capacità, l'esperienza quella di finire a scogli che nel mio caso sarebbe potuto significare essere praticamente la fine, essere rovinato per un altro può significare solo una inprevista parentesi ma che si supera senza problemi.

Fondamentalmente poi però tutti sappiate che per Mare prima o poi ci si troverà a dover fare determinate scelte non solo tecnicamente o fisicamente ma anche e sopratutto mentalmente, spiticamente, spirituamente, da cui tutti devono passare con la consapevolezza che sarà sempre più improbabile poter tornare indietro, credetemi.

Non sarà insomma il viaggio ciao mamma fra un anno torno, vedrai che un anno passa presto e tutto poi sarà come prima. E' risaputa la storia di Maurizio, Giovane avvocato Romano che è ormai dieci anni che fa la guardia alla sua barca sequestrata all'isola di Margarita - Venezuela, nessuno ha capito che non ha mollato fino ad andarne fuori di testa semplicemente perchè la barca che pare senza quasi un vero motivo gli hanno messo sotto sequestro era tutta la sua vita, la sua casa, la sua famiglia insomma anche se può apparire strano quella barca è tutto ciò che aveva,tutta la sua vita, si aveva venduto tutto ed investito tutto in questa super bellissima barca in alluminio di 16mt.

Quindi come vedete non tutte le storie sono a lieto fine e ne avrei purtroppo molte altre anche finite molto più tragicamente che vi risparmio i particolari ma non il fatto che ad esempio tutta la costa sud Americana sia ormai infestata da Sanguinari Pirati.

Che è capitato abbiano anche attraccato e ucciso degli equipaggi anche solo per rapinare la comida,il mangiare.Ma anche a questo c'è la soluzione semplicemente magari osservando alcune regole non si rischia quasi più nulla,a mio avviso sarà una saggia decisione ad esempio lasciarsi alle spalle una via, una porta di rientro, di ritorno e non fare come per molti ho visto accadere, che l'imprevisto, l 'incidente possa essere definitivo nella propria vita appunto perchè non si è considerato che il passo di non ritorno può essere sempre in agguato,in quelle realtà non più occidentali non è difficile potersi trovare in situazioni in cui non si può certo chiedere appello e ritrovarsi a non esserci più via d'uscita non è ritenuta cosa quasi impossibile come da noi.

certo direte voi ed anche io così la penso in realtà poi così, daccordo c'è sempre l'imponderabile, ciò che nessuno avrebbe potuto prevedere,OK ma credetemi, che da quelle parti una semplice superficialità che da noi può significare certamente comunque nulla di buono, ma chessò io ad esempio o tutt'al più una multa o perdere magari anche dei soldi, subire un furto, essere raggirati. Da quelle parti può invece tranquillamente e alla stessa maniera costarvi la Vita.Quindi vorrei dire che solo gli stupidi non cambiano idea, e quando necessita non prendono anche atto dei propri limiti.Quindi molta attenzione a non fare il passso più lungo della gamba e sdedicare molto tempo all'informarvi e trovare e mettersi sempre in contatto con altre barche italiane che ad esmpio navigano ai caraibivi sono molti veterani di questo stile di vita che sono sempre lieti a darvi le giuste dritte, ed io eventualmente posso fare da tramite e comunque questo blog vorra fare ed assolvere questo.

Per chi mi seguirà inoltre cercherò di dare degli ottimi spunti su come organizzarvi per poter monetizzare charterizzando intanto quante più tratte possibili del viaggio di trasferimento ai caraibi e la Traversata Atlantica e qui sarà come vedremo indispensabile l'apporto del web da cui saranno venduti i pacchetti.

Perchè non scordate che noi non siamo ricchi e siamo partiti nella migliore delle ipotesi con più della meta della barca ancora da pagare. Finanziare tutto il viaggio quindi comprese tutte quelle spese che nessuno considera ma che comunque esistono e possono essere limitanti.

Un esempio fra tutti per far capire subito di cosa sto parlando e quanto poi la realtà sia lontana dal poterla pensare alla tipo prendo una barca e vado dove mi pare,basta avere da mangiare e bere!!!

Ricordo alla Martinica aver dato e tolto dagli impicci seri uno skipper dandogli io soldi per fare il Salp circa 230€ (che di fatto anche se stava con un catamarano da migliaia di dollari non aveva in quel momento e tutto ciò lo avrebbe quasi rovinato) si perchè il tutto gli stava impedendo e non gli permetteva di andare a S.Lucia dove avrebbe imbarcato dei charteristi che lo avrebbero quindi pagato e dato modo di uscire da un periodo di empass, di difficoltà dall'essere uscito da 5 mesi di cantiere. 
Ma di fatto lui era bloccato alla Martinica senza i soldi per pagare le tasse il cosi detto Salp 230€ che non aveva considerato dover pagare ed aveva speso tutti i soldi in cambusa e carburante e la sera prima la partenza come è uso di molti marinai prima di salpare anche qualche stravizio perchè tanto il giorno dopo non avrebbe dovuto far altro che salpare alla volta di S.Lucia isola praticamente affianco ad imbarcare chi per stare a bordo lo avrebbe pagato, ma la mattina dopo al ritiro dei documenti la sorpresa 230 dollari di tax che di fatto lo tenevano in ostaggio, e sapete cosa significa aver firmato un contratto di locazione della vostra barca con un'agenzia Francese ai Caraibi e non presentarsi? 
Bene velo dico subito, significa che sicuramente vi farà lavorare, ma se poco poco sgarate mezza volta e gliene date la possibilità vi rovinano, vi faranno pagare delle penali che finirebbero di rovinarvi, quindi ricapitolando è indiscusso che uno degli argomenti assieme alle motivazioni che maggiormente andranno considerati saranno quindi tutti i regolamenti, pratiche, burocrazia, incombenzeChe purtoppo nessuno mette in conto e finiscono come lo è stato per me, ad essere motivo di grossa delusione.Che non vorrei fosse troppo forte lo shok per chi si trovasse solo già partito in viaggio a capire che solo per attraccare in qualsiasi posto del Mondo i Caraibi in primis, arriverà sempre l'omino a ricevervi e a comunicarvi quanto si paga.Che salpare da ogni porto che toccherete ad esempio dovrete prima farvi i conti se ve lo potrete permettere, si perché ogni la realtà di cui parlavo anche prima trattasi perl' appunto che ogni statarello mette le sue tasse di entrata e di uscita dal paese come gli va e meglio crede.

Pensate che poter stare nell'arcipelago di los Rocas ( un paradiso ok che vale tutti i soldi spesi sicuramente) ma ad esempio tra il Salp che vi chiederanno di fare a P.La Cruz o da dove salperete dalle coste Venezuelane arrivati a destinazione sull'isola di Gran Roche dovrete fare il giro che io chiamavo delle 4 chiese, che oltre a costarvi dei bei dollaroni USA, vi impegnerà una mattinata intera alla Guardia Coste, Ente Parco, Dogana ed ufficio Turist. Ci sono isole dei Caraibi potrei nominarvi le Barbados fra tutte che non amano e semplicemente non hanno favorito la nautica delle piccole barche, e per scoraggiarle quindi si sentono legittimate a chi passa di li e voler comunque attraccare di rovinarlo.Quindi anche questo consideratelo la realtà e molto diversa da ciò che magari per tanto tempo abbiamo sognato dover essere, poi trovare una realtà del tutto diversa può essere molto deludente.

Quindi poi cercando di mediare il tutto e restare sempre nel centro delle cose io così da un certo punto in poi in cui tutto ciò mi stava provocando al di la dell'aspetto economico molto malessere il sapere di aver fatto tanto,aver creduto di poter divenire davvero libero addirittura in un certo qual modo emarginandoti volontariamente in un rapporto esclusivo con il mare, la tua barca, la natura.

Io ad un certo punto dopo aver visto che solo discendere da Martinica fino a Trinidad quindi con delle tappe nelle isole di S.Lucia, Tobago, Grenada, Union, Bequia, Grenadines, Barbados, Tobago spero non scordo qualcuna, ma che insomma aver fatto questo trasferimento solo di entrate ed uscite da ogni statarello che alcune isole fanno a se, mi costò tipo un migliao di dollari solo per pagare le tasse di entrata ed uscita da queste isole decisi semplicemente di non far più nulla e andar via alla mia maniera, ma queste sono scelte del tutto personali che a nessuno mi sentirei in diritto di poter anche solo consigliare. Bene prossimi post incomincerò anche a parlarvi di quali possono essere le possibilità concrete di come potersi finanziare.



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