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domenica 1 agosto 2010

Fare il giramondo navigatore velista freelance è una vocazione.



Ciao pippo, mi chiamo .........e mi sono imbattuto "per caso" (se ritieni che il caso esista), nei tuoi blog.... Ho un new ranger di 9 metri, non so se la conosci, è una barca degli anni 70 molto solida, marina, pesante e a chiglia lunga, nella cui pancia vivo ormai da diversi anni e con cui da 8 vado a spasso per l'adriatico. Lavoro nel pubblico impiego e sto cercando di partire prima di impazzire del tutto...

Da qualche anno, Tutti i pochi soldi extra che mi arrivano da lavori e lavoretti vari (visto che con lo stipendio da fame che prendo non arrivo neanche a fine mese) li investo sulla barca per rimetterla a posto come merita e sono quasi in dirittura d'arrivo.

Gli 'standard' ormai ci sono ora non resta che atttrezzarla per l'alto mare e... finalmente andare. Ho un progetto e volevo qualche consiglio da te. L'idea è quella di finire di acquistare le attrezzature necessarie per un viaggio come quello che voglio fare e partire ad aprile x le canarie. Tra le mille idee, i dubbi e tutte le cose da superare mentalmente, è ovvio che il problema più grande resta quello della sopravvivenza.

Volevo iniziare con le canarie perchè di arrivare fino a li (non sono mai uscito dall'adriatico ma la maggior parte delle miglia nella mia scia le ho fatte da solo con la mia barca) me la sento, e provare a lavoricchiare giusto per mantenermi per un po e poi... si vedrà.

Ma, avrai capito, non sono ricco... ma so fare tante cose.. lavoro bene il legno, me la cavo abbastanza con la resina, sono un programmatore e web design, e mi andrebbe benissimo pure lavorare in un ristorante come cameriere o lavapiatti, non mi faccio problemi. Conosco l'inglese.

Le notizie che ho raccolto sulle canarie qua e la sono contrastanti, c'è chi dice che nonostante la crisi la gente c'è, i ristoranti sono pieni ed un lavoretto per tirare avanti si può trovare, chi dice il contrario...Tu ne sai qualcosa?... potresti realmente aiutarmi, darmi qualche dritta... insomma una mano o addirittura qualche contatto.... considerando anche che chi ti scrive non sta 'sognando' di partire,

ma sta vivendo di nulla (o di tutto) investendo tutte le poche risorse che ha sulla barca che ha acquistato circa 8 anni fa ed in cui vive e da cui non potrebbe mai più scendere per tornare in una casa solo per poter finalmente, alla soglia dei 50, vivere come ha voglia di vivere... e farlo se possibile semplicemente lavorando un po tra una navigazione e l'altra.

'Sento' che si può... e che posso farcela. Spero che mi risponderai e nei limiti di quello che ti sarà possibile, vorrai darmi qualche dritta o informazione che per me varrà oro....

Ciao a tutti spero che l'amico che comunque mantengo anonimo non se ne abbia per essermi permesso di pubblicare ed usarla come spunto la sua email. Credo possa essere interessante e utile anche a molti altri poter leggere di tali argomentazioni e visto che riscontro essere sempre più ricorrenti e comuni a quasi tutti coloro che intendono seriememnte fare questo tipo di scelta di vita di andare a vivere per mare in barca a vela da VELISTA GIRAMONDO FREELANCE.

Ho appositamente specificato da VELISTA GIRAMONDO FREELANCE perchè è come convenzionalmente si chiamano o indicano tutti coloro che partono in barca a vela senza essere necessariamente delle persone che vivono di rendita.

Anche se non credo ci sia bisogno di specificare più di tanto che il vivere per mare di chi può vivere a bordo di un proprio veliero o panfilo a Monte Carlo piuttosto che a Portofino sia cosa pressochè scontata che poco ci interessa come invece apprendo anche dall'email del nosro amico  cosa interessa è:

se davvero esiste la possibilità per una persona normale,e che quindi che per vivere deve anche lavorare, di poterlo fare in modo itinererante ed in contemporanea al vivere uno stile di vita alternativo e underground che preveda di poter anche navigare e vivere su di una barca a vela senza necessariamente essere ricchi o doversi trovare un lavoro per diventarlo.

Ma semplicemente riuscire a guadagnare e fare quel tanto che basta per potersi permettere di vivere ciò che vocazionalmente ognuno di noi si sente chiamato a fare nella propria vita. Per quanto mi riquarda e come del resto ho già più volte affermato, il problema di "come una volta partiti mantenersi???" o anche come il problema "della barca adatta, giusta o ideale",

sono convinto che il più delle volte siano solo dei falsi problemi che si creano a doc coloro che ancora non hanno fatto una vera scelta e non hanno ancora le idee chiare o anche semplicmente coloro che ancora non conoscono  


il RESPIRO dell' ALTO MARE con la propria vita che ci scorre e naviga silenziosamente sopra sospinti dal vento, e lasciando nell'anima, come di poppa una lunga scia che è la tua vita fatta di mare, vento e la tua barca e Tu che finalmente la governi e ti riappropri naturalmente della tua vita tutta.

Che specifico nuovamente da Velista Giramondo Freelance non a caso perchè avvolte ad esempio come l'amico della email sopra che in effetti vive per mare ma a modo suo,  senza calarsi ancora in quella che può essere una scelta di vita alternativa e underground di vivere per mare navigando viaggiando facendosi portare dai venti a conoscere nuove culture mondi.

Lui credo non a caso infatti continua a vivere con i problemi che si hanno a fare una vita normale e terraiola,  e quindi si vive il problema dei soldi ancora come bollette da pagare e impegni da rispettare, quando se ci riflettete un attimo vivendo su di una barca per mare  anche tutti questi bisogni e necessità vengono meno e  ridemensionati. I saoldi in se avranno e prenderanno altra collocazione nella vostra vita.

Quindi in linea di massima io credo che molti che si apprestano a fare questo tipo di scelta di vita di diventare un velista navigatore freelance, credo debbano preoccuparsi e magari ridimensionarsi un attimo se ancora non hanno chiaro o non sentono chiaro e indistintamente quello che già Bernard Moitessier chiamava essere il richiamo dell' ALTO MARE ed io indegnamente ho provato a riassumervi a parole mie sopra pocanzì..

Se tutto questo manca e non lo si avverte chiaramente? Allora ecco che sarà più facile perdersi dietro falsi problemi tipo il come mi manterrò, o  preparitivi della barca adatta o giusta che non terminano mai. Mi spiego tutti coloro che normalmente hanno e rivendicano troppa preoccupazione per come li ho ribattezzati io essere falsi problemi è perchè di fondo non sono ancora pronti e evidentemente non hanno ancora fatto la chiarezza necessaria a fare determinate e non facili scelte di vita.

Io dalla mia esperienza personale posso sicuramente dire che fino a che ho vissuto in barca per mare non ho mai avuto problemi di fare i soldi o di mantenermi, anche solo ospitando amici che venendomi a trovare a bordo in posti paradisiaci poi si sentivano in dovere anche di contribuire a ciò che io finanziavo e rendevo possibile semplicemente dichiarando che anche se non pretendevo un compenso non ero neanche il figlio di berlosconi da potermi permettere di poter ospitare gli amici in barca a vela ai Caraibi,

quindi credetemi che per quanto rigurda guadagnarmi da vivere anche senza cercarle più di tanto ho sempre avuto molte opportunità e che questo problema del mantenersi una volta partiti in realtà sia solo un falso problema che molte persone indecise poi rischiano di fare diventare la giustificazione per cui non partono mai,

come allo stessa maniera avviene anche nei confronti di chi per partire necessita sempre di finire prima di preparare ed avere la barca a posto e adatta, o di avere il badget una rendita adeguata e sicura.

Ma io direi che fermo restando che questo tipo di scelte di vita non sono indistintamente per tutti e da prendere alla leggera allo stesso modo credo che però, se si hanno i giusti presupposti come credo di leggere nell'email dell'amico sopra e si avvertono queste pulsioni e soprattutto il richiamo dell'ALTO MARE  di non rischiare che i tuoi sogni diventino anzichè delle realtà delle frustrazioni, come quelle di un'amico che è 15 anni che prepara la barca adatta, o altri che addirittura non prendono neanche in considerazione di poter partire senza prima essersi creati una rendita vitalizia mensile anche a costo di aspettare per una vita la pensione .

Si il massimo secondo me infatti lo si ha, quando addirittura c'è chi aspetta una vita e solo con la liquidazione e la pensione finalmente vecchio decrepito parte (si spera). Che molti siano dei falsi problemi creati ad ok dalle nostre insicurezze e paure a fare scelte anche se per nulla facili o scontate come questa di andare a vivere per mare su una barca a vela, lo dimostra e conferma il fatto che tutti i velisti giramondo autentici, che già hanno fatto questa scelta di vita poi li vediamo essere partiti con le situazioni personali e le barche più strane e disparate, e che quindi non esiste una regola utile ed uguale per tutti .

Semplicemente il velista giramondo freelance autentico lo si riconosce anche dal suo originale modo di andare per mare, non credo ad esempio che passino inosservate  anche molte originali ma sempre funzionali soluzioni viste sulle coperte delle loro barche?

Bene io credo che se si parte da alcune premesse che l'amico sopra credo dimostri di avere, ha a partire da un'ottima barca classica, e soprattutto dal fatto che (sa fare tante cose.. lavoro bene il legno, me la cavo abbastanza con la resina, sono un programmatore e web design) non gli dico solo e avvallo il fatto che sente di potercela fare, ma le dico addirittura di non star li troppo a voler programmare tutto e visto che già hai una signora barca di andare subito a conoscere meglio il RESPIRO dell'ALTO MARE che credo ormai sia l'unica cosa che ti manchi, per il lavoro, le Canarie, piuttosto che un'altro posto, credo che non sia questo il problema perchè quando tutti noi stiamo bene con noi stessi ed abbiamo trovato la nostra strada un posto vale l'altro.

Hai tutte le premesse giuste per poter fare questa scelta di vita che poi da quanto mi pare di capire tra le riche già hai fatto da tempo Ma dopo averti detto che hai una bella barca e che potresti essere davvero pronto viene l'ora di qualcosa che invece mi pare di capire che tu dovresi approfondire un' attimino di più tipo le Rotte e le Stagionalità da rispettare in quanto la primavera non è sicuramente il periodo migliore per recarsi alle Canarie, e ti consiglio anche in futuro di programmare i tuoi viaggi con l'aiuto e consultando se non le Pilot Charts che possono essere costose e di più difficile reperibilità, ma perlomeno di recuperarti "Guida alle rotte di tutto il mondo" di Jmmj Cornell edito in italiano da Zanichelli, riassume in pratica tutte le rotte e le stagioni da rispettare per compiere i più convenzionali viaggi per mare in barca a vela.

Ad esempio lo sai che la navigazione fino alle Canarie e la parte più impegnativa addirittura di tutta una traversata atlantica per recarsi al Caribe? E che sempre in rapporto alle rotte e stagionalità hai pensato che soprattutto con una piccola barca si torna indietro male dalle Canarie??? In quanto si tratta di bolinare avvolte anche 700miglia?

Insomma credo se mi posso permettere, senza volerti in alcun modo criticare o redarguire di dirti di aver letto tra le riche della tua e-mail che ancora non hai del tutto le idee chiare su come si può vivere viaggiando in barca a vela in modo speculare, ossia sebbene molto lentamente ma navigando sulle giuste rotte e nei periodi stabiliti in modo speculare e indipendente in tutta sicurezza.

Andare alle Canarie come la programmazione di una qualsiasi altra destinazione nella navigazione d'altura deve essere programmata anche in funzione di dove si vuole andare dopo avere raggiunto un determinato punto. Per quanto riguarda fermarsi alle Canarie sinceramente non saprei cosa consigliarti potrei raccontarti di molte cose che ho visto accadere, tipo che durante l'ARC a Las Palmas due ragazzi durante i preparativi prima della partenza avendo fiutato il business hanno rimediato un furgoncino d'occasione tutto scassato e si sono messi a fare avanti ed indietro a portare la spesa CAMBUSA dal super market a bordo di quasi tutti i partecipanti (quasi mille barche) e potettero così anche loro con la loro barca proseguire per i Caraibi,

Poi comunque se devo essere sicero io non sceglierei mai un posto così occidentalizzato e consumistico dove tutto è già stato fatto e c'è di tutto e di più così simile all'Italia , o a culture di cui ne ho già davvero le scatole piene. Ma allora se proprio non vuoi traversare sceglierei Capo Verde almeno dal punto di vista occupazionale di uno che sa fare un pò di tutto li non avresti sicuramente problemi a trovare lavoro come in un paese già evoluto.

Se invece vuoi lavorare sulle barche una dritta che ti posso sicuramente dare è quella innanzi tutto di rivederti un pò il tutto, considerando ad esempio che preparare e le scelte che dovrai sostenere per andare alle Canarie sono le medesime a parte le miglia di quelle che si fanno per andare al Caribe.

La tua barca inoltre posso assicurarti che se sarà in grado di arrivare alle Canarie potrà affrontare anche la Traversata Atlantica ed allora con tutti i lavori che dici di saper fare tutti i porti in cui c'è una base di barche da charter in tutto il Caribe sono sempre alla ricerca di gente specializzata e che sappia mettere le mani su una imbarcazione a vela e puoi quindi ritenerli utili per poter trovare lavoro di manutenzione e ristrutturazione barche e catamarani, poi se invece vuoi andare a colpo sicuro c'è un posto prescelto anche perchè rimane fuori dalla rotte dei cilcloni ed è diventato il porto dove tutte le barche che comunemente lavorano nella stagione invernale ai Caraibi vanno a svernare, a fare carena e qualsiasi altro lavoro alla barca necesitino è Chaguaramas  in Trinidat e Tobago - ( ne parlo in un post quì )

Bene visto che rischierei di diventare anzichè esaustivo troppo lungo ripetitivo enoisioso lascio a voi eventuali altre cose da dire o domande da potermi fare.

Una buona serata da
_/)pipposail

sabato 28 marzo 2009

Giro del mondo in solitario, effettuato da un ragazzo sedicenne!


Ciao a tutti un riflessione estemporanea che ho appena finito di fare visitando un sito di un amico skipper che voglio così di getto condividere con tutti voi,

ma non senza prima chiedervi però di riconsiderare il primo passo che necessita per diventare dei veri navigatori velisti,

ossia quella di avere acquisito e preso coscenza intimamente e che a questo mondo ci sia sempre e comunque da imparare,

e non bisognerà mai sentirsi degli arrivati!!! Tanto più se ad insegnarti qualcosa come è successo a me questa mattina scopri con stupore e piecere che può essere un ragazzo di appena 16 anni.

Bene fatta questa piccola premessa in virtù dell'ammirazione che ho avuto scoprendo il sito web di
Zac Sunderland
un ragazzo californiano appena 16-sedicenne quando, il 14 giugno 2008, è partito da Marina del Rey, in California,

è partito per un a navigazione a dir poco di tutto rispetto ed affascinante che inoltre lo farà entrare nel Guinnes dei primati come essere il più giovane skipper ad effettuare il Giro del Mondo in barca a vela in solitario.

Il fatto perchè io ne tragga un duplice insegnamento da questo ragazzo è che (anche se poi in realtà credo che questa sia materia che debba far parte necessariamente del bagaglio di cose da sapere di un navigatore moderno):

E popo di meno che spulciando un pò nel suo è anche un web master ed un'esperto di internet professionale, con un suo catalogo online di prodotti e soluzioni per il web, insomma sta facendo ciò che è praticamente nei miei progetti.

Ed il tutto basterebbe, e credo potrebbe già essere sufficiente e soprattutto per me di grande insegnamento ma, come se non bastasse, Zac sta compiendo questo viaggio con la sua barca Intrepid, un Islander in vetroresina del 1972, di appena 36 piedi, con poche modifiche ,

praticamente una di quelle barche che potremo avere e permetterci più o meno tutti, nel seno che come potrete vedere anche da voi stessi, dai vari strumenti evoluti che Zac usa e dimostra di conoscere molto bene per farsi conoscere e condividere la sua esperienza.

Infatti, oltre un suo sito web principale, ha anche un blog, ed un canale You Tube da cui io non ne ho potuto trarre altro che insegnamenti ed ammirazione per un ragazzo che davvero per l'età che ha mi verrebbe solo d dire quando ha appreso tutte queste cose?

alla prossima una buona giornata da: /)pipposail

mercoledì 1 ottobre 2008

Navigazione a vela di notte in mari lontani e non sicuri,reti derivanti in Venezuela.


Ciao a tutti questo post vuole essere oltre che un racconto di una esperienza di navigazione da me vissuta, un vero avviso di un altro possibile pericolo da tener presente se ci si trovasse a navigare un giorno da quelle parti.

Tra il Venezuela e le loro adiacenti isole, LosRochas, Margarita, Tortuga a Puerto la Cruz di un costante pericolo che esiste e non credo che nessuno abbia o possa risolvere o regolamentare, anche e soprattutto considerando in quale situazione di instabilità politica è rimasto da allora il Venezuela.

Davanti le loro coste, oltre ad esserci una tra le lagune da barriere corallina per chi non lo sapesse tra le più belle al mondo! Per raggiungerle nell 'arcipelago di isole di Los Rochas vi è in agguato un pericolo per una barca a vela ancor di più che per una barca solo a motore che ha sicuramente più probabilità di passarci sopra, e non rimanerci impigliato di quanto invece molto probabilmente vi accadrà passandoci sopra con deriva e timone profondi di una barca a vela.

Per chi non lo avesse capito sto parlando delle così dette Reti Derivanti in quanto sono praticamente lasciate come se fossero un vero sbarramento che parte da meno di un metro sotto'acqua per quanto sarà poi profonda e lunga la rete stessa. Certamente voi penserete che più o meno queste reti sono sempre esistite e state usate in ogni angolo del mondo senza aver poi mai determinato un grosso pericolo pe le barche in navigazione .

E di fatti non lo sarebbe neanche oggi se fossero però usate come fortunatamente accade nella maggior parte dei casi nel mondo e cioè a garantire e salvaguardare prima di ogni altra cosa la la sicurezza della navigazione,

in Mediterraneo ad esempio soprattutto in prossimità delle isole Baleari tutti sanno che ce ne sono in grossa quantità, e che passando in prossimità dove ne hanno calate sicuramente ci si trova a ricevere avvisi radio per vhf, o anche visivi, ma comunque in prossimità di queste reti derivanti troverete sempre chi le sorveglia e che soprattutto avvisa e sta attento appunto al traffico che transita nelle sue vicinanze.

Così funziona, ad esempio anche dalle mie parti nel canale di Sicilia, dove ancora esistono ancora delle Tonnare che altro non sono che anche loro delle reti derivanti, nelle loro prossimità vi troverete sempre una barca detta del Rais che vigila 24 h al giorno la rete. Non è mai lasciata incustodita oltre che diramata per radio la posizione a tutti gli avvisi ai naviganti sul vhf .

Bene posso assicurarvi e due speciali e comprensivi al massimo Farmacisti (marito e moglie che erano appena salpati con me per una vacanza di 12 gg a los Rochas), purtroppo potrebbero testimoniare essermi trovato una notte a dover superare per salvare barca e tutto!!!

In Venezuela vi era appena stato il colpo di stato, e con enormi difficoltà ero riuscito con una giornata di ritardo (di cui ancora devo ringraziare la disponibilità a capire di questa coppia) ad andarli a prendere ugualmente a P.La Cruz dove imbarcavo per via dell'aeroporto vicino. Visto che comunque avevano già perso un giorno e mezzo di vacanza appena rimediato carburante e cambusa salpai anche se in navigazione notturna per los Rochas tratta che tra l'altro ormai facevo molto spesso.

Il tempo relativamente buono nel senso che in quel tratto di mare vento, onda e corrente sono cose che non mancano mai e di notte soprattutto magari perche in barca il primo giorno, procedevo con loro dentro alle prese con il mal di mare, ed io al mio posto a controllare rotta autopilota e traffico.

Procedevamo con corrente 1,5 nodi a favore, 20 anche 30 nodi di vento al lasco per la risultante che la navigazione era velocissima e si procede al gps quindi anche con la componente corrente a 7-9 nodi, ecco ed è proprio a questa velocità che dovete immaginare che fininno dentro una di queste reti con la risultante di ritrovarci nella peggiore delle situazione! praticamente di notte in alto mare, mosso agganciati e quindi anche a seguirne e riceverne tutti i contraccolpi dal salire e scenderà da onde anche alte qualche metro, con le vele che prendono vento e sbatacchiano da tutte le parti.

La prima cosa che feci avendo gente a bordo fu di lanciare un sicuritè alla radio vhf dove diedi posizione e accadimenti alla Guardia Coste Venezuelana che mi lasciava con un perentorio
"non te preoccupe co una dos oras max stamo para ia",
bene capirete che la situazione attaccati in alto mare a far su e giù sulle onde alte agganganciati al timone/elica non era una situazione che potevo pensare che la barca avesse sopportato a lungo.. senza come minimo da un momento all'altro perdere almeno la pala del timoneanche se le botte ed i grossi contraccolpi che sentivo riceveva l'asse elica non mi facevanodel tutto scartare anche una possibile via d'acque e relativo affondamente capii subito che aspettare la guardia cost non significava solo perdere la barca ma bensì mettere a repentaglio anche la vita della gente a bordo ed allora mi decisi a fare la cosa forse più sconsigliata , ma visto che lasciatemi dire che forse non sono nuovo a questo tipo di situazioni e posso anche ritenermi uno specialista nel poter risolvere queste situazioni (nasco come aereosoccorritore dell'areounautica militare, gruppo di cui posso essere davvero riconoscente averne fatto parte ma soprattutto essermi iniziato a formare imparando come prima cosa a gestire l'emergenza) quindi ragionando, mi assicurai alla barca, diedi la lampada al dottore dicendogli di non preoccuparsi e farmi solo luce, e con un coltello mi buttai in acqua e taglia il cavo portante dando modo a tutta la rete poi di strapparsi.

Tutto si è fortunatamente risolto e riuscimmo molto rallentati (dal portarmi al rimorchio alcuni metri di rete) a virare a ridosso una volta raggiunta la baia delgata sull' isola di Tortuga.

Dove in acqua piatta e aver fatto una ricca colazione e cercare di tranquillizzare gli ospiti che avevo a bordo dell'accaduto, feci il bagno e andai a tagliare tutto il resto della rete rimasto impigliato,

Oggi più di allora mi rendo conto quanto furono comprensivi e buona gente la coppia di farmacisti, che purtroppo però ammetto e me ne dispiacio che una volta finita poi la loro vacanza non ho mai più sentito, e quindi colgo l'occasione se mai leggessero questo post, di rifargli le mie più sincere scuse per l'esperienza traumatica che vissero quella notte.

Altra considerazione utile e che anche questa volta a salvare la situazione in realtà fu Eldoran al di la del mio gesto che chiunque alla fine avrebbe fatto, e che liberò la barca.

Fu ancora una volta la grande marinità intrinsega di questa barca (ELDORAN) - Alpa-38 - Sloop che le permetteva comunque di cavarsi da sola dagli impicci. Provate a pensare se Eldoran fosse stata anzi che una barca a chiglia, bulbo e timone integrato dentro uno skeg, fosse stata una qualsiasi barca moderna con chiglia e timone appesi senza nessuno skeg di raccordo e a protezione? Bene nella migliore delle ipotesi per non buttarla in tragedia avrei perso la pala del timone.

Quindi a conclusione di questo post per dirvi che per mare nulla è mai scontato e di fatto poi ho saputo che anche altri miei amici e naviganti del luogo tutti sapevano della pesca con le reti derivanti clandetina e di frodo che veniva e penso ancora oggi viene fatta senza salvaguardare minimamente la sicurezza e salvaguardia alla navigazione.

Quindi segnatevi quest'altra cosa e se mai conterete di navigre da quelle parti, tenete a mente tutto ciò e comunque in linea di massima è stato detto e di dare alla barca con cui si intenderà partire sicuramente la precedenza alla solidità e sicurezza che parte già dal tipo di materiali, progettazione e costruzione della barca


Ciao alla prossima
/)pipposail

martedì 19 agosto 2008

Vivere per mare significa anche predisporsi a confrontarsi con altre mentalità e culture


Si passso passo mettero e svelerò quali sono le attività che permettono ed hanno permesso a me compreso di far questo volendo partendo anche con solo debiti, ed un piano di ammortamento capitale concreto e fattibile. Ma per arrivare a far questo non bisogna tralasciare però altrettanto di considerare i molti aspetti avvolte non considerati e tralasciati per quanto invece è l'importanza che rivestono per chi si accinge a partire in barca a vela sulle rotte tropicali sono gli aspetti culturali e di mentalità con cui ci si andrà a confrontare e che a mio avviso avvolte contestualmente alla zone in cui si andrà potranno essere determinanti alla buona riuscita del vostro progetto averli conosciuti e considerati ancor prima di partire.

Sarà quindi un bene e determinante sapere, considerare o quanto meno conoscere in anticipo nel giusto modo anche molti aspetti culturali e di mentalità di quel paese perche è un problema che vuoi o non vuoi poi va a colpire quasi tutti quelli che in acque ed isole sud Americane si troveranno a dover stazionare e navigare e visto che ancora chiaramente non l'ho detto questo sarà il doversi confrontare con l'altro sesso di cultura e mentalità del tutto differente alla nostra. Salve ciao a tutti e soprattutto un augurio a tutti quelli che incominciano ad informarsi e ad acquisire notizie su come poter davvero, fare questa tipo di scelta di vita di andare a vivere per mare in barca a vela.

Ma è davvero possibile farlo ???

Si andare a vivere per mare in barca a vela ai Caraibi senza dover essere necessariamente dei migliardari??? Bene vi tranquillizzo subito che non solo è possibile, e che io ne sono una reale testimoneanza, ma sei anche fortunato perchè col tempo e al passo con le mie capacità e difficoltà, è quello che mi sono prefisso di fare con questo blog, di svelare i sergreti dei mille leciti escamotage, business e modi che possono permettere volendolo a chiunque, senza che sia necessariamente un ricco miliardario di poter andare a vivere ai Caraibi in barca a vela in pianta stabile.

Con questo peròlungi da me e non vorrei in nessun modo neanche lontanamente però creare dei preconcetti sulla donna sud Americana, perchè allora premetto, che penso che in tal caso e se si volessero per forza giudicare le cose, non sarebbe neanche lei (la donna) da dover essere sottoposta al giudizio, ma tutta una cultura e mentalità soprattutto prevalentemente maschilista e della donna sud Americana ne ho comunque una grande stima e rispetto anche della prostituta in quanto è sempre madre e perchè tutto sommato e soprattutto non si separano mai e si fanno sempre carico dei loro figli anche a fronte di enormi sacrifici. 

Forse anche perchè appartiene alla sfera delle cose personali ed intime che non si discute e considera mai questo aspetto tra noi viaggiatori ma visto che con la diretta esperienza e quella di molti altri compagni ho appurato che è un aspetto questo di determinante importanza quel che riguarda tutto ciò che significa il trovarsi (per noi di cultura occidentale) a confronto con delle donne sud Americane in una situazione se vogliamo che predispone ed invita a che questo avvengaIntanto bisogna da subito considerare ed ammettere che loro Non Sono abituate a conoscere e confrontarsi con l'occidentale normale medio, ma con chi, come loro ci chiamano i Gringo, ossia dei meschini individui occidentali che spacciandosi e mimetizzandosi da turisti sono invece spazzatura, gente (purtoppo pare migliaia di persone l'anno che ci rappresentano) che partono dall'Europa con già ben chiara l'idea e l' intenzione di poter andare in un paese dove poter dar sfogo a tutte le loro più recondite e represse meschinità, sessuali ma non solo, ho visto ad esempio occidentali andare ad Haiti a farsi fare dei riti malefici contro altre persone e cose di questo tipo, che alimentano anche se sottorraneo e invisibile un molto prolifero mercato della magia nera rivolto appunto agli speodo turisti occidentali. ho ritenuto opportuno dedicare un post al problema di considerare nel giusto modo il problema che possono diventare per noi occidentali le bellissime donne sud Americane, perchè è un problema che esiste e che se anche può non sembrare rilevante e di secondo piano io mi sono dovuto ricredere nel vedere poi i numerosi danni e vittime che questo fenomeno crea. Ho visto far si che molte persone che si potevano ritenere di mentalita e cultura anche eccelsa e superiore perdersi totalmente. Insomma fior fiore di professionisti grandi e vaccinati, con le loro già vissute e navigate relazioni sentimentali od anche solo sessuali, perdersi con le donne sud Americane, diventarne schiavi succubi, certo tutto ciò dovrete considerarlo (questo aspetto donne in sud America) in rapportato a chi come noi magari arriva dal Mare, e quindi se vogliamo in una predisposizione ad essere coinvolti per una reale e patita carenza affettiva e sessuale patita magari in prolungati periodi di mare, certamente questo sarà un problema che non vi riguarda se sarete già partiti in coppià o con la vostra dolce metà. Diversamente vi dipingo un po come può essere ad esempio il contesto in Venezuaela a S.Domingo, per non parlar di Cuba o la Jamaica.

Ma prendiamo la classica rotta che si fa in barca a vela da Trinitad con al lasco gli Alisei, e la relativa onda e corrente che fa prua sul Venezuela, e che con piccole deviazioni permette, se lo si vuole anche di poter visitare Los Testigos, Margarita, Cumana, Puerto la Cruz in particolare da dove facevo ad esempio base io; fino a quando poi non sono dovuto scappare per via del colpo di stato a Chavez e la situazione che era diventata davvero insostenibile.

Ma diciamo, ossia mi riferisco ai tempi d'oro quando scoprimmo LOS ROQHES io arrivai come del resto anche tante altre barche Italiane ci eravamo trasferite per poter appunto far base in posti tipo Cumanà, ma soprattutto Puerto la Cruz (baia Redonda), per poter accogliere al vicino Aereoporto, i clienti ed amici che arrivavano dall'Italia al vicino aereporto, e portarli nel modo più agevole ed ottimizzato a fare la classica vacanza ma non in una posada a Gran Roche, ma navigando a bordo di una Barca a Vela Italiana all'interno della barriera corallina vera di LOS ROQUES, o su isole completamente disabitate come TORTUGA

Ma Torniamo al problema rapporti sentimentali e con l'altro sesso che nel contesto che ho cercato di illustrare si inseriscono vuoi o non vuoi non solo spontaneamente e per un fattore naturale normale ma che lì ha travalicato, fino a ad organizzare attorno ad ogni posto in cui ci sono i gringo( Turisti) quindi tipo i marina, il tutto in modo che voi veniate più che favorito na addirittura provocato a lasciarvi andare a davvero bellezze acui molti di noi davvero normalmente non siamo abituati .

Anche se voi non sarete di quelli avvezzi ad andare a cercarvi anche la serata da marinaio per capirci....nel marina tra il personale, la gente che vuoi o non vuoi ci vortica attorno è per loro spontaneo e normale pensare di farti un favore nel proporti sempre qualche Ermana (sorella) amica, conoscente, che nel quotidiano niente hanno a che fare con la prostituzione o cose analoghe, nella loro mentalità e cultura vedere ad esempio un uomo solo senza una donna, nessuna una muere (moglie) che te attende come una persona caduta in disgrazia a loro è spontaneo e logico pensare di farti un favore. Ragazze del tutto normali, sempre tra le dovute virgolette, perchè parliamo di una normalità che le vede quasi sempre essere ragazze madri senza un uomo, un marito o ancora più importante senza un padre per i propri figli.

Insomma un contesto molto difficile da poter comprendere tanto quanto da spiegare e da illustrare e cercare di far arrivare, ma che di fatto crea attorno ai posti dove ci sono i Gringo (e capirete che un gringo con una barca a vela seppur un giramondo indebbidato a loro appare sempre un nababbo). Si scatena un giro di ragazzine, ragazze, donne anche bellissime anzi direi quasi sempre bellissime che vi si offrono neanche in un modo diretto sessualmente, ma in tutti i modi che possa indurti a farla entrare seppur a qualsiasi titolo e non necessariamente ed esclusivamente con lo scopo sessuale nella tua vita, in barca perchè ti sarai praticamente scavato la fossa da solo, e per farla uscire dalla tua vita, scendere dalla tua barca non ti resta che ricorrere o alla polizia, un avvocato, un ambasciata o scappare.

A me mi si proponevano sempre ragazze amanti della vela e che cercavano e chiedevano imbarco come hostes sembra una fesseria detta così, una esagerazione, detta da chi magari come giustamente mi è anche stato chiesto e fatto notare che nel mio caso si potrebbe presupporre essermi scottato e che a farmi parlare così sarebbero i risentimenti e rancori che mi fanno parlare, No vi assicuro che non vi parlo solo della mia personale esperienza, ma solo perchè poi quando non sei lì non solo quel maximo di quindicina di giorni del turista classico, e ti ci stabilisci; ti rendi conto di come funzionano un sacco di cose che magari non volevi neanche pensare o ammettere potessero esistere veramente funzionare a quel modo.

Decine, ma direi anche centinaia di Italiani e stranirei fare sempre la stessa fine in quei paesi per le donne che alla fine non si sa come ma finisce sempre alla stessa e identica maniera. Persone con una avviata e brillante vita o anche semplici ma tranquille e stabili vite, venire completamente stravolte, plagiate che alla fine si rovinano inevitabilmente. Non per niente credo che inoltre le donne Venuezuelane essere le più belle che io abbia mai visto al Mondo.

Ciao a tutti alla prossima
/)ipposail

domenica 20 luglio 2008

Addio Bernard M. anche per Mare un Mondo fatto di frontiere tasse e balzelli



Prendo una barca la riempio di cibarie cambusa, acqua e me ne vado a vivere ai Caraibi...ecc.ecc be penso che a questi livelli nessuno possa pensare di andare oltre le semplice imprecazione che tutti più o meno nei momenti di stanchezza abbiamo fatto!
Ciao, ma da oggi vorrei incominciare a trattare, e su queste pagine far trovare, a chi interessato a concrete ed utili notizie da chi questa strada l'ha già percorsa. Praticamente mi sarei ripromesso di mettere online nelle mie appena sufficienti risorse e capacità di scrittura, tutto quello che quando io mi accingevo a partire, mi preparato avrei voluto sapere o poter chiedere a qualcuno di sicuro e che in modo scontato mi dasse anche delle risposte più che valide e competenti.

Parlarvi degli aspetti che di tutta una ipotetica scelta di vita alternativa, che prevede di andare a vivere in barca a vela ai Caraibi, dovremo prevedere di prendere in considerazione molto seriamente per darci una reale possibilità di realizzazione e successo.

Si perché vi ripeto ed in un certo qual modo ne sono una testimonianza, che una cosa che potrebbe apparire esclusivamente un sogno tipo il poter davvero "Mollare tutto e andarsene a vivere in barca a Vela ai Caraibi " può essere una cosa da poter essere reallizzata concretamente, davvero e non all'avventura, ma in modo pianificato .Vi posso assicurare che si può davvero realizzare il tutto ottimizzando e pianificando in modo ià collaudato in base ad esperienze vissute e trasmettibili per mezzo del web in modo fattibile e convenievole.

Potendosi favorire della mia già acquisita esperienza . 
Logicamente non parlo di chi può avere i soldi in banca pronti per potersi finanziare ed iniziare a fare questa esperienza Ma di chi davvero anche senza avere i soldi ha però quel virus, quasi una patologia, che coglie chi non si identifica in null'altro ed esclusivamente che in ciò che vocazionalmente in modo naturale ci si sente più portati vocazionalmente a fare.

E non parlo di non assumersi delle responsabilità o di metodi per fare i furbi con il prossimo o per far farsuonare, fare gli attori e le attrici a tutti gli adolescenti nel pieno del loro sviluppo anche dal punto di vista della loro creativtà e idee ma parlo di persone normalissime che ad un certo della loro vita vengono colti da questa incontenibile passione di voler navigare e vivere la propria vita su degli altri presupposti che quelli convenzionali che tutti conosciamo.

Parlo di una reale evoluta e concreta alternativa, parlo proprio di gente comune come me e te che ad un certo punto della sua vita decide di voler davvero provare a fare una scelta di vita alternativa di questo tipo. Andare a vivere su di una barca la dove fa sempre caldo e c'è sempre vento il così detto paradiso della vela( el CARiBe) senza dover essere necessariamente dei miliardari.

Si, si può davvero fare, ripeto anche senza averne i soldi, più avanti infatti vedrete che per gradi, passo passo arriverò anche a dirvi come e quali potranno essere i modi potremo dire per sfangarla, per potersi mantenere e sponsorizzare il tutto. Attività, trucchi, rotte, stagioni, porti, numeri di telefono, nomi di persone , marina wie -wie referenti per potersi mantenere e finanziare, sponsorizzare il tutto.

L'importante e che assieme alle motivazioni credo che il come finanziare un viaggio di questo tipo ed il come mantenersi, siano le cose da subito dopo più importante da dover essere considerata molto seriamente. Praticamente il come si penserà e prevederà di potersi mantenere e finanziare tutto il viaggio con annessi e connessi, che vedremo richiede un Veliero in navigazione e quindi in usura continua con bisogno di manutenzione , rimessaggi, cambi oli, filtri, cinghie, livello batterie , pulizia carena ecc-ecc-
ed inoltre se come del resto nulla è definitivo nella vita forse potrebbe essere saggio anche lasciarsi una via di ritorno aperta, se le cose non dovessero andar come sperato.

Per un qual si voglia motivo avvolte non so ho conosciuto un Tedesco che in un colpo di vento finì a scogli con la sua davvero molto bella barca e praticamente la perse, io a quel punto sarei stato presso-chè rovinato non dico che sarei dovuto andare a vivere sotto i ponti ma praticamente si , in poche parole non avrei avuto dove altro andare quindi non avrei solo perso una barca m di fatto avrei compromesso la mia virta tutta. e non nego che l'episodio mi turbò molto capire che tutto era così fatalmente avvolte tutto legato ad una fortuna o sfortuna e precario. 
Proseguì i miei giri ma un paio di anni dopo, sapete chi mi trovo davanti a Trinitad, Mark e subito quasi inevitabilmente mi ritorna in mente la sua bellissima barca tra gli scogli a distruggersi nella risacca,e quanto fu per me scioccante tutto l'episodio.Ma quello che mi stupi del tutto fù quando mi disse di accompagnarlo in barca e da lontano riconobbi subito che quella era la sua nuova barca.

Tutto questo per dirvi che ognuno poi ha i suoi tempi, le sue storie, le sue possibilità, capacità, l'esperienza quella di finire a scogli che nel mio caso sarebbe potuto significare essere praticamente la fine, essere rovinato per un altro può significare solo una inprevista parentesi ma che si supera senza problemi.

Fondamentalmente poi però tutti sappiate che per Mare prima o poi ci si troverà a dover fare determinate scelte non solo tecnicamente o fisicamente ma anche e sopratutto mentalmente, spiticamente, spirituamente, da cui tutti devono passare con la consapevolezza che sarà sempre più improbabile poter tornare indietro, credetemi.

Non sarà insomma il viaggio ciao mamma fra un anno torno, vedrai che un anno passa presto e tutto poi sarà come prima. E' risaputa la storia di Maurizio, Giovane avvocato Romano che è ormai dieci anni che fa la guardia alla sua barca sequestrata all'isola di Margarita - Venezuela, nessuno ha capito che non ha mollato fino ad andarne fuori di testa semplicemente perchè la barca che pare senza quasi un vero motivo gli hanno messo sotto sequestro era tutta la sua vita, la sua casa, la sua famiglia insomma anche se può apparire strano quella barca è tutto ciò che aveva,tutta la sua vita, si aveva venduto tutto ed investito tutto in questa super bellissima barca in alluminio di 16mt.

Quindi come vedete non tutte le storie sono a lieto fine e ne avrei purtroppo molte altre anche finite molto più tragicamente che vi risparmio i particolari ma non il fatto che ad esempio tutta la costa sud Americana sia ormai infestata da Sanguinari Pirati.

Che è capitato abbiano anche attraccato e ucciso degli equipaggi anche solo per rapinare la comida,il mangiare.Ma anche a questo c'è la soluzione semplicemente magari osservando alcune regole non si rischia quasi più nulla,a mio avviso sarà una saggia decisione ad esempio lasciarsi alle spalle una via, una porta di rientro, di ritorno e non fare come per molti ho visto accadere, che l'imprevisto, l 'incidente possa essere definitivo nella propria vita appunto perchè non si è considerato che il passo di non ritorno può essere sempre in agguato,in quelle realtà non più occidentali non è difficile potersi trovare in situazioni in cui non si può certo chiedere appello e ritrovarsi a non esserci più via d'uscita non è ritenuta cosa quasi impossibile come da noi.

certo direte voi ed anche io così la penso in realtà poi così, daccordo c'è sempre l'imponderabile, ciò che nessuno avrebbe potuto prevedere,OK ma credetemi, che da quelle parti una semplice superficialità che da noi può significare certamente comunque nulla di buono, ma chessò io ad esempio o tutt'al più una multa o perdere magari anche dei soldi, subire un furto, essere raggirati. Da quelle parti può invece tranquillamente e alla stessa maniera costarvi la Vita.Quindi vorrei dire che solo gli stupidi non cambiano idea, e quando necessita non prendono anche atto dei propri limiti.Quindi molta attenzione a non fare il passso più lungo della gamba e sdedicare molto tempo all'informarvi e trovare e mettersi sempre in contatto con altre barche italiane che ad esmpio navigano ai caraibivi sono molti veterani di questo stile di vita che sono sempre lieti a darvi le giuste dritte, ed io eventualmente posso fare da tramite e comunque questo blog vorra fare ed assolvere questo.

Per chi mi seguirà inoltre cercherò di dare degli ottimi spunti su come organizzarvi per poter monetizzare charterizzando intanto quante più tratte possibili del viaggio di trasferimento ai caraibi e la Traversata Atlantica e qui sarà come vedremo indispensabile l'apporto del web da cui saranno venduti i pacchetti.

Perchè non scordate che noi non siamo ricchi e siamo partiti nella migliore delle ipotesi con più della meta della barca ancora da pagare. Finanziare tutto il viaggio quindi comprese tutte quelle spese che nessuno considera ma che comunque esistono e possono essere limitanti.

Un esempio fra tutti per far capire subito di cosa sto parlando e quanto poi la realtà sia lontana dal poterla pensare alla tipo prendo una barca e vado dove mi pare,basta avere da mangiare e bere!!!

Ricordo alla Martinica aver dato e tolto dagli impicci seri uno skipper dandogli io soldi per fare il Salp circa 230€ (che di fatto anche se stava con un catamarano da migliaia di dollari non aveva in quel momento e tutto ciò lo avrebbe quasi rovinato) si perchè il tutto gli stava impedendo e non gli permetteva di andare a S.Lucia dove avrebbe imbarcato dei charteristi che lo avrebbero quindi pagato e dato modo di uscire da un periodo di empass, di difficoltà dall'essere uscito da 5 mesi di cantiere. 
Ma di fatto lui era bloccato alla Martinica senza i soldi per pagare le tasse il cosi detto Salp 230€ che non aveva considerato dover pagare ed aveva speso tutti i soldi in cambusa e carburante e la sera prima la partenza come è uso di molti marinai prima di salpare anche qualche stravizio perchè tanto il giorno dopo non avrebbe dovuto far altro che salpare alla volta di S.Lucia isola praticamente affianco ad imbarcare chi per stare a bordo lo avrebbe pagato, ma la mattina dopo al ritiro dei documenti la sorpresa 230 dollari di tax che di fatto lo tenevano in ostaggio, e sapete cosa significa aver firmato un contratto di locazione della vostra barca con un'agenzia Francese ai Caraibi e non presentarsi? 
Bene velo dico subito, significa che sicuramente vi farà lavorare, ma se poco poco sgarate mezza volta e gliene date la possibilità vi rovinano, vi faranno pagare delle penali che finirebbero di rovinarvi, quindi ricapitolando è indiscusso che uno degli argomenti assieme alle motivazioni che maggiormente andranno considerati saranno quindi tutti i regolamenti, pratiche, burocrazia, incombenzeChe purtoppo nessuno mette in conto e finiscono come lo è stato per me, ad essere motivo di grossa delusione.Che non vorrei fosse troppo forte lo shok per chi si trovasse solo già partito in viaggio a capire che solo per attraccare in qualsiasi posto del Mondo i Caraibi in primis, arriverà sempre l'omino a ricevervi e a comunicarvi quanto si paga.Che salpare da ogni porto che toccherete ad esempio dovrete prima farvi i conti se ve lo potrete permettere, si perché ogni la realtà di cui parlavo anche prima trattasi perl' appunto che ogni statarello mette le sue tasse di entrata e di uscita dal paese come gli va e meglio crede.

Pensate che poter stare nell'arcipelago di los Rocas ( un paradiso ok che vale tutti i soldi spesi sicuramente) ma ad esempio tra il Salp che vi chiederanno di fare a P.La Cruz o da dove salperete dalle coste Venezuelane arrivati a destinazione sull'isola di Gran Roche dovrete fare il giro che io chiamavo delle 4 chiese, che oltre a costarvi dei bei dollaroni USA, vi impegnerà una mattinata intera alla Guardia Coste, Ente Parco, Dogana ed ufficio Turist. Ci sono isole dei Caraibi potrei nominarvi le Barbados fra tutte che non amano e semplicemente non hanno favorito la nautica delle piccole barche, e per scoraggiarle quindi si sentono legittimate a chi passa di li e voler comunque attraccare di rovinarlo.Quindi anche questo consideratelo la realtà e molto diversa da ciò che magari per tanto tempo abbiamo sognato dover essere, poi trovare una realtà del tutto diversa può essere molto deludente.

Quindi poi cercando di mediare il tutto e restare sempre nel centro delle cose io così da un certo punto in poi in cui tutto ciò mi stava provocando al di la dell'aspetto economico molto malessere il sapere di aver fatto tanto,aver creduto di poter divenire davvero libero addirittura in un certo qual modo emarginandoti volontariamente in un rapporto esclusivo con il mare, la tua barca, la natura.

Io ad un certo punto dopo aver visto che solo discendere da Martinica fino a Trinidad quindi con delle tappe nelle isole di S.Lucia, Tobago, Grenada, Union, Bequia, Grenadines, Barbados, Tobago spero non scordo qualcuna, ma che insomma aver fatto questo trasferimento solo di entrate ed uscite da ogni statarello che alcune isole fanno a se, mi costò tipo un migliao di dollari solo per pagare le tasse di entrata ed uscita da queste isole decisi semplicemente di non far più nulla e andar via alla mia maniera, ma queste sono scelte del tutto personali che a nessuno mi sentirei in diritto di poter anche solo consigliare. Bene prossimi post incomincerò anche a parlarvi di quali possono essere le possibilità concrete di come potersi finanziare.

sabato 19 luglio 2008

Navigatori celebri: Il capitano Joshua Slocum.

Il primo navigatore che possiamo definire dell' era della navigazione a vela moderna,sicuramente il primo ad effettuare la circumnavigazione del globo in solitario.

Il capitano Joshua Slocum nacque nella Nuova Scozia (USA) Per due anni lavorò come maestro d’ascia, fino ad un giorno di mezzo inverno del 1892, quando iniziò la storia del leggendario Spray.

Tornato a casa, completamente rovinato, ebbe una strana offerta da un vecchio comandante cacciatore di balene: gli regalava il suo sloop in disarmo. Il giorno dopo scoprì che si trattava di un relitto.

Ricostruì da solo lo Spray, così si chiamava quel vecchio legno risalente al 1801.
  • Scrisse nel suo libro: "Lo feci saldo, robusto e bello. Chiglia, braccioli e ordinate di dura quercia. Il fasciame era di pino della Georgia, spesso tre centimetri e mezzo. Le impavesate fatte con scalmotti di quercia bianca, i corsi di coperta di pino bianco".
La sera del 24 aprile 1895, Slocum salpò con lo Spray da Boston senza una meta precisa. Tre anni, due mesi e due giorni dopo, il 27 giugno del 1898, dopo una traversata di circa 46.000 miglia, alle 01:00 gettò l’ancora nel porto di Newport.

Aveva circumnavigato il globo, da est verso ovest, passando per lo stretto di Magellano e la Terra del Fuoco.
Il suo terzo libro Solo, intorno al mondo ebbe un buon successo e permise a Slocum di acquistare la sua prima casa in terraferma.

Come tutti i grandi miti della storia, la sua morte è avvolta nel mistero. Nel 1909, all'età di 65 anni, Joshua Slocum salpò per l'ultima volta con lo Spray verso le Indie Occidentali. Non arrivò mai. Né Joshua Slocum né lo Spray furono più ritrovati.

giovedì 17 luglio 2008

Viaggiatori o emarginati, io emarginato, non importa lo preferisco, grazie?


Le case, i palazzi, le città, ma salendo sempre di più di avidità anche L'ACCESSO ALL'ACQUA sia dolce, ed ora anche alle vie del MARE, e comunque noi non siamo violenti, anche se conosciamo la violenza del vostro denaro, quello che usate per comprare ogni cosa, per permettervi di competere e vincere in qualsiasi campo o attività si consideri non solo per Mare per la verità!

Non amiamo la proprietà privata se non in quanto svolge una funzione sociale, ma invece vediamo la pura avidità con cui accumulate e recintate: , alle BANCHINE e accesso ai
PORTI nient'altro che una corsa verso la pura ed avida follia.

Non siamo razzisti, e non vediamo le vostre distinzioni tra bianchi e neri, ricchi e poveri, regolari ed irregolari, sudditi e clandestini, viaggiatori o velisti, viaggatori o barboni!

Noi non vi combattiamo con la violenza che legittima la vostra reazione, noi non vi combattiamo con la superficialità e l'opportunismo che legittimano il vostro nepotismo.

Noi cerchiamo di costruire ogni giorno nelle piccole cose quotidiane un mondo che si allontana dalla vostra prigione, dove gli esseri umani nella loro semplicità sono autentici,

dove l'uguaglianza significa uguaglianza, dove la solidarietà significa solidarietà, dove la dignità significa dignità ed il rispetto ,rispetto ma dove anche si vuole ridare valore ed importanza al concetto di tempo.

Queste parole sono un sentiero luminoso su cui cammina la gente piccola, quella che vive volontariamente ai Margini del vostro mercato, emarginati dal Vostro Mondo.

Ci perdonerete se non amiamo la vostra violenza, ci perdonerete se non amiamo i vostri soldi, la vostra arroganza, la vostra competizione truccata.

Dire di amare la natura il mare e andarci magari su di un motoryat di 30mt che consuma quanto tutto un quartiere di Roma.

Non siamo eroi, non siamo niente, il fatto è che semplicemente il vostro mondo vuoto ci fa schifo, le vostre belle barche finte, linde mai navigate e a cui viene imposto ai loro skipper di annaffiarle continuamente tutte le sere come se fossero delle piante da abbeverare,

e che dire del vostro abbigliamento ostentato da velisti provetti super tecnici e navigati tutto finto anche lui , mi spiego: ad esempio la cerata se autentica vissuta ed è stata usata per Mare non mentirà neanche lei nella sua sbiaditura e perdita di tonlità dei colori inevitabilmente sbiaditi con la salsedine.

Quindi odiamo che una cultura così di pregio, di valore valore com'è l'arte dell'andar per Mare sia ormai ridotta a solo; tutto questo!

Invece di potersi completare molto facilmente di altro ed ulteriore sapere proveniente dalla condivisione, tipo di come cambia il tempo, riconoscere i segnali
i colori, gli odori le temperature, l'umidità dell'aria capire come con noi comunica la natura.

Mondi che viviamo e non ne riconosciamo quasi più neanche l'esistenza, per colpa in primis di una urbanizzazione selvaggia e dei modelli di vita che vuoi o non vuoi ci siamo imposti, e che ci accorgiamo oggi non farci più rammentare neanche di esistere queste alternative di vita che sono sicuramente più a misura d'uomo da un punto di vista naturalità e di origini.
Provate ad esempio a pensare senza che l'arte e la cultura dell'andare per Mare con il vento le vele non si fosse creata ed evoluta. In realtà la Navigazione a Vela è stata il Motore della modernizzazione ed evoluzione dell'uomo e dei popoli, il mezzo di comunicazione, di trasporto ma non solo di commerci e ricchezze, ma di sapere, conoscenza, e di emancipazione in assoluto per far confrontare razze, lingue , culture, religioni, diverse ed ha contribuito sicuramente forse più di ogni altra cosa a far evolvere e emancipare tutta la razza umana, anche se avvolte tramite barbarie e guerre.

Ma di fatto a cunclusione si è sicuramente arrivati a capire il fatto accertato del perchè lo straniero lo sconociuto l'uomo marinaio approdato al porto non ha mai creato timori negli indigini perchè le sue intenzioni sono certe, un uomo che Ama la Vela, l'alto Mare il suo respiro la sua immensa pace e solitudine, la Navigazione in tutti i suoi aspetti è perchè trattasi di un uomo che Ama ed ha rispetto per la Vita Tutta.

lunedì 14 luglio 2008

Anche tu con il virus del mollo tutto? Vado a vivere in barca ai Caraibi?

Si amici miei, non so se voi lo avete contratto ma quello di cui parlo io é un virus che si impossessa di te,

una vera patologia come se fosse un' allergia a tutto ciò che è convenzionale, alla moda,

non parliamo delle cose che fanno tendenza accumunandosi e dispensando, buonismo, salutismo, ambientalismo, ecologismo , volontariato manifesto???

Bene qualcuno penserà che sono semplicemente matto, altri un po fuori di testa o fulminato, e pochi ma sempre qualcuno che sa di cosa sto parlando esiste,

se non altro tutti i matti come me i mie fratelli di Mare!Si perchè infatti sto parlando di quel virus che si impossessa di Te.

Si quella vera e propria patologia che colpisce tutti quelli che ad un certo punto della loro esistenza,

hanno messo tutta la loro vita su di una barca a vela e sono partiti davvero. Tutti questi sanno bene come questo accade?


Che il virus prima si impossessa di qualche tuo pensiero, be niente di male, lasci che covi pensi ad una innocua nuova passione che nasce, ma poi .....sarà?

Ma ogni tanto, in effetti ti incomincia a sorgere il dubbio se non stia sconfinando un p'ò troppo questa passione in una ossessione?

Be in effetti compri e divori tutti libri di mare, riviste di nautica di vela, barche a vela, hai acquistato tutti i corsi,

vai a tutti i saloni e manifestazioni nautiche come se andassi ad un appuntamento mistico.

Conosci tutti i posti barca del porto più vicino a dove risiedi, tutte le barche che vi sono, le occasioni, e nello stesso momento sai, ti accorgi e non fai nulla,

a che il tuo matrimonio o la tua relazione sentimentale finisca di andare a rotoli, la lasci quasi volontariamente naufragare.

Ti accorgi che del tuo lavoro non ne hai più passione, che te lo subisci non metti più impegno, passione in tutto ciò che fai!

E mentre questo accade, dentro di te ti vivi il tutto come se fosse tutto come sarebbe dovuto essere e accadere, avvolte come se fosse tanto già tutto avvenuto e deciso in precedenza!

Ti vivi il tutto come da spettatore e lasci che il tutto accada senza far nulla, e lasci che il tutto proceda come in una direzione prestabilita!

Mentre la tua donna ti parla o sei al lavoro, nel tuo quotidiano ti ritrovi più volte a riflettere se non è il caso di MOLLARE TUTTO,

ma non più come un pensiero astratto, ormai ti vai accorgendo che il pensiero di volta in volta che si ripete è come se prendesse sempre maggior forma,e come se si consolidasse sempre di più.

Si ti accorgi che senza progettualità alcuna che spontaneamente dentro di te, si è andato costruendo un progetto, un sogno atricolato.

Che assieme al verificarsi di altre alcune coincidenze di fatto fanno sì, che ti ritrovi con tutta la tua vita dentro un gusco di plastica lungo 38 piedi,
In mezzo all'Oceano senza avere neanche ben chiaro chi sei e dove stai andando?
E devi davvero questa volta rimettere in discussione non solo tutto, ma soprattutto inevitabilmente e necessariamente te stesso ed è qui che si farà dentro di te largo una nuova coscenza e valore della vita tutta.

E vi assicuro che dopo averne passate di cotte e di crude, dopo migliaia di miglia, 5 anni di vita in barca ai Caraibi e Sud America,

dove oltre a momenti bellissime ricordo momenti struggenti di grande felicità e dolore, ma di fatto anche se più volte con la testa mi sono trovato al punto di non ritorno, comunque rifarei Tutto, perchè è anche attraverso ciò che oggi ho coscenza di me stesso..

By /)pipposail



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