-> ...VIVERE per MARE !!!: vela

Visualizzazione post con etichetta vela. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vela. Mostra tutti i post

martedì 17 maggio 2011

La navigazione a vela come alternativa e scelta di vita.

Credo che oggi l'arte della navigazione a vela dovrebbe e potrebbe essere maggiormente sfruttata come un opportunità 

ed alternativa da proporre da tutti coloro che almeno a parole dicono di avere a cuore le sorti dei giovani. 

Certamente per vivere per mare questi giovani necessiterà che riconoscano ed abbiano alla base una vocazione certa, 

e sentirsi attratti da una vita che non sia convenzionale e racchiusa in degli schemi prestabiliti,

 e se così è allora credo sia scontato che il poter apprendere e praticare la navigazione a vela oceanica possa essere intesa anche come una vera ed alternativa opportunità di vita. 

Un  mezzo per emanciparsi ed affermarsi sia personalmente, che professionalmente e non diventare così il solito ragazzo difficile a cui si sarebbero dovute dare o almeno indicare delle vere opportunità e dei progetti di vita percorribili al di là del quartiere, la strada e la piazza. 

Alla base credo che una società in cui ci sono molti "ragazzi così detti difficili" sia una società in cui "I GRANDI" sono dei conservatori ed egoisti della peggio razza,

solitamente ultra sessantenni che non hanno nessuna intenzione d'andarsene e restano abbarbicati alle loro scrivanie e che nessuno possa mai cambiare il normale ordine delle cose.

Ed è per questo che io credo sia opportuno fare dei giusti distinguo e chiarire di non avere nulla a che fare con quella vela di coloro che ancor prima di salire in barca devono indossare migliaia di euro di abbigliamento

e racchiudere in degli schemi prestabiliti di consumo anche questa fantastica e propositiva attività della navigazione a vela d'altura.

Bene a tale scopo e dare l'esempio lancio una proposta a tutti coloro che possiedono una barca a vela e conoscono un ragazzo così detto difficile questa estate dedicate un paio di uscite in mare a trasmettere e condividere la vostra passione a lui.

Da parte mia rinnovo la mia personale disponibilità anche questa estate a condividere il mio sapere navigare a vela e la mia esperienza di navigatore velista indipendente

a tutti quei giovani che vogliono con tali propositi avvicinarsi e conoscere la navigazione a vela e che altrimenti non ne avrebbero altro modo.

Vedi a questo proposito le iniziative libera associazione velica culturale viverexmare che possono portarti a navigare con me sul catamarano "MAGICA" questa estate tutti i giorni dal porto di Trapani 

un saluto alla prossima da 
_/)pipposail

giovedì 7 gennaio 2010

La navigazione a vela in solitario

Ciao a tutti, in realtà ho appena finito di rispondere ad un amico anch'egli velista se appunto io fossi stato anche un Navigatore Solitario o no. 

Bene innanzi tutto nel rispondere a questa molto complessa e articolata domanda ho creduto necessario fare prima una doverosa premessa che mi obbliga a dover riconoscere e ammettere che anche se sono stato un NAVIGATORE SOLITARIO,  

diverse volte nella mia vita o carriera di velista navigatore anche in navigazioni abbastanza impegnative, 

(ricordo ad esempio che a tale proposito di aver in solitario traversato, da sud Bonaire Antille Olandesi a nord Canale della Mona - Santo Domingo per ben 500 miglia di bolina contro l'Aliseo di Nord Est,il Mar dei Caraibi) 

di non essere comunque nel modo autentico appieno un NAVIGATORE SOLITARIO in quanto per me non è mai stata una voluta,libera scelta ma sempre solo e semplicemente una condizione in cui mi sono venuto a trovare e barcamenato. 

Quindi dopo aver fatto prima questa doverosa premessa di essere io un navigatore solitario solo in parte e non nel modo autentico, e per dirla tutta fino in fondo, devo riconoscere anche che fino a qualche anno fa nei confronti della navigazione a vela in solitario non nutrivo affatto una buona considerazione, anzi la snobbavo e consideravo e trattavo come essere solo ed esclusivamente un'attività da  mezzi fuori di testa, avventurieri, estremisti, masochisti e null'altro.

Ma questo perchè ero ancora giovane e troppo presuntuoso ed ignorante in materia e visto che di navigazione a vela in solitario in realtà poi non ne sapevo nulla avrei sicuramente fatto bene a starmene zitto ed aspettare a tirare delle conclusioni che di fatto poi ho dovuto immancabilmente rivedermi in quanto ho scoperto oggi essere la navigazione a vela in solitario un'evoluzione del velista moderno e non competitivo.
  • ESPERIENZE FATTE:
Tra le navigazioni in solitario che ho fatto e che mi sono maggiormente rimaste impresse sono tutte le volte che per due stagioni consecutive portavo da Puerto la Cruz (Venezuela) dei velisti turisti a Los Roques, e poi dovevo tornare con Eldoran (un Alpa 38 sloop) da solo per più di cento miglia contro vento, corrente, e onda a Puerto la Cruz. Da dove ripartivo e facevo base con il giro dopo di turisti che arrivavano dall'Italia e che poi alla fine della loro permanenza a loro volta per poter stare fino all'ultima ora in barca riprendevano l'aereo da Los Roques stessa ed io tornavo da solo.

La navigazione era davvero massacrante in quanto si doveva risalire l'Aliseo vento dominante che durante tutto l'arco della trentina di ore che durava il viaggio il vento capitava che salisse anche qualche ora abbondantemente al di sopra dei 20-26 nodi. 

Si trattava quindi di navigare per quasi due giorni contro il vento, l'onda e la corrente che anch'essa durante il viaggio poteva vedersi aumentare sempre in sfavore anche a più di 1,5 - 3 nodi contro e le conclusioni che ne scaturirono da queste forzate esperienze è stato che si è instaurata in me una nuova e molto coinvolgente passione per questo altro modo di approciare alla navigazione a vela. 

Si devo dire che anche se ogni volta in mare da solo mi chiedevo puntualmente chi me l'avesse fatto fare, ero anche consapevole che comunque tutto ciò mi affascinava e ricoinvolgeva puntualmente anzichè evitarlo a riprendere il mare comunque anche da solo anzichè evitarlo.

Quindi ora per arrivare anche ad una qualche parvenza di conclusione a mio avviso non deve esistere uno steriotipo anche del così detto: "navigatore solitario", e che ogni navigataro solitario lo è,  e dovrà sempre essere solo in modo autentico intimo personale.In poche parole sempre solo a modo suo.

Ultimamente mi è capitato di leggere anche su blog o siti web ben più titolati di questo che trattano e fanno invece apparire e passare il mondo della navigazione a vela in solitario solo come un fenomeno da baraccone non dicendo ed omettendo la verità.

Praticamene facendolo apparire accessibile solo a dei super dotati, a velisti con delle super doti fisiche e spitiche disposti a rischiare un non so quale catastrofe ad ogni manovra ecc.ecc insomma un mondo esasperato dove la competività, la performance e lo sponsor siano le sole cose degne di essere menzionate cosa per nulla vera la navigazione in solitario è semmai l'intima intepretazione che ogni velista può dare al suo personalissimo rapporto con la navigazione a vela e null'altro.

Tutto ciò che spesso si legge non scordiamo che sono le eccezzioni nel senso che i Giovanni Soldini della situazione si contano su di una mano il mondo dei navigatori solitari in barca a vela nella realtà è fatto di tantissimi velisti comuni, che con barche comuni si cimentano e sono coinvolti da questa attività.
  • CONCLUSIONI
Ed allora diffidate sempre di chi vuole fare apparire e passare la navigazione a vela in solitario solo come un sport estremo, no-limits per intenderci, perchè anche con molte possibilità e soldi di estremo resterebbe solo il fatto di essersi avventurato per mare senza la dovuta consapevolezza ed esperienza, e credetemi anche avendo una bellissima barca ma se solitari non lo si è diventato evolutivamente in un personale rapporto in crescendo con il navigare, il mare e la propria barca difficilmente si potrà rimediare.

giovedì 2 luglio 2009

Vacanza alternativa crociera in catamarano a vela, partendo da Trapani alla scoperta di Favignana , Levanzo, Marettimo.

.
.
.
Ciao a tutti se proprio devo dire la verità sono già molto stanco ed indaffarato ad armare e montare alcune migliorie su "MAGICA" il nuovo catamarano con cui ho lanciato a tutti coloro che lo vorranno l'opportunità di potermi venire a trovare a bordo, nelle mie crociere estive alla vela tra un 'isola e l'altra delle Egadi, in Sicilia.


"MAGICA" adesso è finalmente armata di tutto punto oltre che per poter avere a bordo anche degli ospiti, anche per poter compiere delle navigazioni un pò più impegnative, e come al solito, quelle che dovevano essere alcune piccole migliorie, si sono tramutate nei seguenti e dispendiosissimi lavori:


ho praticamente rifatto quasi tutto l'impianto elettrico, in quanto ho aggiunto un pannello solare, per poter garantire un maggiore accumulo di energia a bordo, tra generatore eolico (che già era istallato) ed ora anche il pannello solare, anche per poter garantire energia anche all'aggiunta di due nuove utenze elettriche quali una per collegare un GPS e l'altra per collegarci un nuovo potente AutoPilota elettrico.

Poi proseguendo ho dotato magica di un tender , o un battellino di servizio serio con la chiglia rigida e 8 hp di motore f.d Mercury, e con la creazione di relativa gruetta per tirarlo su,

ho dovuto in quanto il pistone due anni fermo si era corroso e non era un bel lavoro neanche rivisionarlo, e quindi martinetto Vetus nuovo alla timoneria del resto perdeva e consumava più olio di quanta benzina consuma il motore.

Poi sempre a seguire ho dovuto create un bimini su misura per poter rendere anche in navigazione e all'ancora il pozzetto abitabile, ossia all'ombra di giorno, ed al riparo dell'umidità della notte.

Ed altri mille lavori e lavoretti di istallazione e settaggi, che credo giustifichi anche quello che può essere stato un mio ritardo stagionale che mi vedrà pronto al 100% solo da ora, quindi come credo avrai capito per questa serie di coincidenze ho ancora alcuni (oggi 20 luglio) posti liberi ache per la prima quindicina di agosto.

Quindi se vuoi essere dei nostri e riservarti un tuo posto a bordo non devi fare altro che contattare al più presto direttamente a bordo
lo skipper al 331 47 18 516

lunedì 1 giugno 2009

le proposte vacanze _/)pipposail , catamarano ,mare, vela in Sicilia Trapani Egadi


Bene ciao come tutti sapete questa estate per i più afecionados ho dato la mia disponibilità ad imbarcare un max di 4 persone sul catamarano di 10mt con cui conto di fare crociera alla vela pura e navigazione veloce a vela tra una isola e l'altra delle Egadi, facendo anche qualche possibile puntata a Pantelleria, Ustica o S. Vito lo Capo a disposizione avro a bordo quasi sempre libere due cabine matrimoniali indipendenti.

Ma come tutti sapete sono un freelance un libero navigatore, uno strano, un' alternativo e non amo e non voglio fare lo skipper e del charter , ma semmai anche a discapito di guadagni più cospicui, amo ospitare a bordo solo chi ritengo opportuno e mi pare, in genere solo chi sono sicuro di poter accontentare e che sta cercando cosa io ho da offrire della vela e della navigazione, e non cosa molte volte si idealizza di una vela solo vista nelle pubblicità, o sentito dire perchè fa tendenza.

Quindi per essere dei nostri l'unico modo certo sarà quello di contattarmi e molto semplicemente chiedermelo, avvisarmi quando come e perchè ed io ti diro quando e come dove sarò lieto farti imbarcare se sarà il caso senza tanti discorsi e mezzi sensi e che nessuno se ne abbia a male la chiarezza prima di tutto.

L'ipotesi di poter per una seconda estate ritrovarmi senza barca, devo ammettere che incominciava a condizionarmi negativamente, e non mi permetteva più d'essere sereno e non condizionato nel cercare e acquistare la barca che cercavo e non solo quella che mi avrebbe solo permesso di rimanere appunto senza barca un'altra stagione.

Ho incominciato ad accorgermi che non mi era più sufficiente dibattere e discutere. Nel fare questo mi sembravo sempre più come quelli che fanno solo chiacchiere da banchina. La cosa incominciavo a vivermela non più del tutto sereno e iniziava a darmi fastidio.

Ma come si suol dire, la fede è l'ultima a morire, ed alla fine dopo lunghe ed estenuanti e dispendiose ricerche, ecco la mia nuova barca "MAGICA" un veloce catamarano.
Con MAGICA fortunatamente è nato di primo acchitto e appena l'ho vista quell'innamoramento che ti fa capire subito di avere trovato la barca che cercavi ed idealizzavi.

Alla fine la fortuna dell'incontro giusto doveva per forza girare anche a mio favore, ed ecco l'incontro con Enrico e Lella, non più giovani, affidabili e rassicuranti come solo la gente di mare e della loro generazione sa essere.

Mi hanno ceduto "MAGICA" il mio nuovo catamarano custom, cioè autocostruito da costruttore amatoriale su misura, in questo caso Enrico è il progettista e costruttore di Magica. Ci ha lavorato tre anni e per sei ci ha navigato. Magica è mantenuto con quella cura che oserei dire anche un pò maniacale che solo gli autocostruttori credo abbiano.

Bene ma ora che vi ho presentato la barca e anche per rientrare un poco nelle spese, vi lascio immaginare che mi sono finanziariamente svenato, seguendo le richieste di alcuni degli amici più affezionati di queste pagine ho pensato di organizzare, ospitando a bordo quegli amici che lo desiderano, una sorta di ambientamento alla vita in barca, alla vela e alle navigazioni anche impegnative.

Fare questo con un plasticone in luglio ed agosto in calma piatta alle isole Eolie, o Ponza a dar sempre motore sapevo che sarebbe stata cosa che difficilmente mi avreste fatto passare e perdonato quindi quali potevano essere le navigazioni da proporre???

La scelta non può ricadere che su Trapani, canale Sicilia, Isole Egadi senza andare mai più ad est di Palermo. Infatti è forse in Italia uno dei pochi posti dove a luglio ed agosto il vento se non altro termico non manca mai.

Il catamarano è comodo e spazioso, molto leggero e sportivo, stringe bene il vento e didatticamente consente di imparare e familiarizzare ottimamente. Ribadisco che il mio imbarcare degli amici a bordo, contribuirà a farmi star bene e a gratificarmi, nel trasmettere la cultura e la filosofia della vela.

Quella esperienza in parole povere che senza nessun merito se non di esperienza vissuta e testimonianza impersonifico, mi ha condotto per anni a fare il navigatore a vela, giramondo e alternativo a quello che è una vita convenzionale in cui non ci si identifica e riconosce più.

Quindi per chi vorrà questa estate fare una esperienza di vela mare e navigazione (senza per forza dover fare o chiamarlo un corso), naturalmente senza avere delle aspettative di trovare un servizio da charter convenzionale, o fare i fighetti nei marina,

telef. 331 47 18 516 e vediamo di accordarci.


martedì 13 gennaio 2009

Storie vere di viaggi oceanici in barca a vela

Ciao in questo  post di oggi vorrei ribadire che su questo blog anche parlando di Mare, di Barche a Vela, navigatori e navigazioni vuole ed è comunque un qualcosa di completamente diverso, al confronto di tutto quanto si può trovare pubblicato su decine di altri blog e siti web dedicati all'argomento, e che al di là del front page poi nei loro contenuti i più attenti avranno certamente notato essere tutti la ripetizione l'uno dell'altro.

eldoran a Samana S.Domingo
Questo non per giudicare gli altri in quanto sono consapevole di quanto anche io in primis abbia un sacco di lacune e che quindi farei sicuramente meglio a mettermi io per primo in discussione e starmene zitto,

ma detto e ribadito questo è solo perchè ci tengo a rivendicare almeno l'originalità e per alcuni aspetti utilità delle autentiche informazioni di cui sempre e comunque cerco di infarcire i miei post,

che poi anche se scritti con i piedi questo credo non faccia altro che confermare che sono un marinaio, un giramondo e non uno scrittore!!!

Bene allora ad esempio voglio parlarvi di alcune cose a cui assolutamente bisogna porre particolare attenzione nell'intraprendere questo life style.

Come ho già raccontato ho avuto la fortuna/sfortuna (in quanto poi è terminato il tutto non per nostro volere) di essermi vissuto in barca a vela il Venezuela di prima del paro civico ed il colpo di stato al presidente Ugo Chavez.

Credo di non dire nulla di nuovo che il Venezuela è un vero paradiso, un paese bellissimo, varado (a poco prezzo), donne bellissime, gente allegra 

e per chi vive in barca anche geograficamente in una zona che rimane fuori dalla fascia battuta dai Cicloni che ogni anno preoccupano non solo chi vive per mare ed investono quasi tutto il Caribe,

ma soprattutto un paese che a noi giramondo ci lasciava vivere e lavorare, nessun problema di sorta, oddio se non quella di pagare sempre tutto e chiunque per cioò che serviva.

Ma!!! Se gli affari vanno bene; è anche quello un sistema a cui ci si abitua presto, e avvolte può risultare addirittura essere alla fine dei conti anche più efficiente da viversi,

che da noi, come ad esempio anche se certe cose nella teoria dovrebbero essere dovute, poi nella pratica e vita di tutti i giorni vengono comunque sempre disattese lo stesso..........

è quindi un tributo il sistema Sud Americano che voglio dire può essere anche giusto pagare senza star li a far troppo gli schizzignosi e i moralisti, perbenisti occidentali.

Quindi un paradiso per chi svolge l'attività di charter in barca a vela da giramondo freelance indipendente e, che alcuni come me rivendicano il diritto di poter fare e che in molti paesi già non ti lasciavano più fare liberamente.

In Venezuela ancora si poteva fare senza troppi problemi e burocrazia di poter accogliere diciamo i propri amici, che contribuiscono tipo a mantenerti e mantenere la barca in posti sempre stupendi,

ed era questo il sodalizio che io con quelli che oggi non potrei più definire i miei clienti ma i miei veri amici, non solo nei confronti di giustificare un lavoro fatto più o meno in regola,

ma confermato dal fatto che ormai sono anni che mi raggiungono in ogni posto, a trovare ed in un certo qual modo sponsorizzano i miei viaggi.

Da questa estate come molti sapete ho riproposto le isole Egadi ed il Canale di Sicilia come ai vecchi tempi e devo dire che rinavigare il Mediterraneo d'estate era cosa che avevo dimenticato cosa significasse,

avendo ai Caraibi quasi perso l'abitudine anche di pensare di avere il motore, credetemi non era raro che dall'ancoraggio si partisse semplicemente svolgendo il genoa,

e tenendo il motore acceso solo per non far andare giù le batterie ad usare il verricello elettrico che deve tirar su solitamente una 35 di metri di catena con la sua rispettiva ancora posata sul musone di prua.

Beh quindi capirete che il fatto di dovermi riabituare al fatto che non ci possa essere vento, è stato il mio primo vero scoglio da dover superare, e cosa che invece a parte qualche bella sporadica veleggiata l'estate Mediterranea almeno se si ha la necessità di fare miglia resta sempre una smotorata.

E che di fatto ero abituato ormai ad accogliere i nostri connazionali all'aeroporto e portarli come ho fatto per due stagioni a visitare 12 giorni posti come la isla di Tortuga o Los Roques e non giuggiole.

Beh a questo punto credo che molti di vuoi si staranno anche giustamente domandando ma allora come mai se era addirittura da come descrivi questi posti essere addirittura dei paradisi sei andato via da Los Roques???

Behh come ho già raccontato e dicevo poi siamo quasi tutti arrivati a dover scappare in quanto vivere su di una barca a Vela era diventato subito dopo il colpo di stato ai danni del presidente UGO CHAVEZ pericoloso e poco sicuro,  oltre che impossibile dal punto di vista logistico organizzativo nella vita di tutti i giorni, in quanto era praticamente tutto fermo !!!

Non si trovavano i soldi liquidi, i contanti, il casch, tutte le banche chiuse, rimesse di denaro ferme.E che poi anche se li avessi avuti o trovati dei soldi liquidi, per far rendere definitivamente l'idea di come stavano le cose ad esempio:

reperire, trovare anche solo 10 litri di gasolio in Venezuela era diventato un'impresa e con questo credo di avervi fatto intuire più o meno quale potesse poi essere diventata la situazione.

Praticamente ci finì un bengodi che per la verità era forse anche troppo bello per sperare che potesse davvero durare a lungo. Per farvi qualche numero e raffronto il marina ad esempio di Baia Redonda a Puerto la Cruz,

costruito e fatto da un nostro connazionale un complesso che prevede nel marina anche cantiere, butique, ristorante, parrucchiere, gioielleria ma che poi è inserito nel complesso del Morro,

che è praticamente è una spece di Venezia (non artisticamente si intende) e si arriva a fare la spesa con il tender in un centro commerciale che credetemi in Italia ve ne sono pochi così se non da Roma in sù qualcuno.

Il marina davvero ben fatto con piscina agorà che danno sul Mar dei Caraibi vabbè questo potrebbe essere anche normale,ma ad esempio io avevo preso un mini appartamento nel complesso stesso e quindi che praticamente avevo la barca in veranda

e non esagero nel dirvi che il tutto sinceramente con un favore al cambio avvolte che ci si vergognava forse addirittura anche un pò, ma che comunque vi riassumo nel dirvi che tutto sommato spendendo meno di quanto mi sarebbe costato tenere la barca all'ormeggio a Trapani in fondo al porto,

- (che voglio dire lo zio Toto mi ha visto nascere.........ed anche grazie alla sua disponibilità di marinaio prima ancora che da imprenditore, che sono oggi a raccontarvi di queste cose, ma il posto fa proprio pena).

Ma rinveniamo un attimo all'utilità e le cose che all'inizio ho detto che comunque oltre a perdermi in discorsi o ancor peggio far il solito post che parla di vela nei soliti termini, molla la cima, la bolina, la virata, 15-20-25 nodi sud - sud - est ecc.ecc

Vi avevo promesso di dover scrivere di cose diverse, ebbene eccole: Ho parlato ed introdotto con il Venezuela perchè io ho avuto la possibilità di arrivare per come allora mi avventuravo con la barca da pagare alle spalle e tanti buoni propositi, ed intenzioni di andare dall'altra parte dell' Oceano in Venezuela a fare del Charter per potermela ripagare,

credetemi ci potrà anche essere stata sarà stata anche in parte perizia e testa sulle spalle da parte mia, ma inutile non ammettere che il tutto non prenda un verso sbagliato e che non ci sia poi nulla di carino da poter da raccontare di tutta un'esperienza  come questa ma non posso di certo negare o non ammettere che il tutto èdipeso anche tanto dalla fortiuna e buona sorte che bisogna avere  anche questione di molta fortuna 

Pensate solo a come starei ora se allora con i debiti fossi arrivato in Venezuela (come è capitato lo chiamerò ipoteteticamente Pasqualino in quanto anche se storia vera non mi sento di certo io in diritto di parlarne al suo posto, e quindi terrò nomi e circostanze diciamo di fantasia ma la storia ripeto e realmente accaduta, e molti sanno di chi e cosa parlo) nel momento del casino e quindi non avrei di conseguenza potuto pagare i debiti?

Be ve lo dico io anche se non credo che io mi sarei mai spinto a fare di queste storie ma voglio dire, Pasqualino che era stato trall'altro molto a Los roques e quindi aveva già conosciuto bene tutti noi.

Anche giustamente non ci penso due volte, anche lui a tornare in Italia, vendere un garage un box che aveva per dare il contante, quanto bastava per fare il resto di debiti e poter così comprare la barca, bella nuova di pacca in alluminio e raggiungere anche lui il ben-godi e paradiso di los Roches, dove senza nessun problema si sarebbe dovuto solo unire alla già esistente piccola comunità di barche Italiane che li gia faceva questo da tempo.

Ed invece lui arrivo quando altri avevano già deciso di andarsene era andato via Marco (White-Bear un koala 50), Paolo con (Proteo un sun kiss 47), Io con il mio ( Alpa38 ) ed alrti che conoscevo meno.

Bene vengo al sodo negli stessi anni è stato anche solito vedere in giro avvolte inspiegabilmente come molti avventurieri della peggior razza da un momento all'altro li si è visti cambiare barca e ripulirsi essendo magari andati in Italia una sola stagione, e tutti sappiamo e possiamo immaginare a quali traffici essendo in sud america si fossero assoggettati.

Pasqualino poveraccio mi viene da dire era andato in Italia e nel vendere il Box aveva rotto irrimediabilmente già da più di un anno con suo padre, non aveva una casa un posto dove realmente andare e già tre tratte della barca non pagate, ed il Caribe se non per quel pezzo di mondo in quel contesto che egli aveva conosciuto esserci in Venezuela ora gli si rivelava un posto caro ostile un posto dorato in cui si va in giro solo con i soldoni.

E quindi anche senza soldi, ed è cascato nel solito ITALIANO del posto che ti vuole aiutare e in pratica gli ha riempito la barca di ciò che forse è un bene neanche nominare.

Nessuno sapeva e nessuno aveva detto nulla che lui sarebbe partito ma sta di fatto che la Guardia coste Americana in acque internazionali lo ha irrimediabilmente blindato e la sua barca è ancora la che muore all'ancora sotto sequestro alla isla Margarita.

In poche parole la cosa funziona più o meno che proprio chi deve venderla  (e quindi li si tratta di tutto un paese,) fa prendere agli Americani chi intende appunto fare un viaggio solo, lo sacrificano molto felicemente a costo poi di così poter mantenere il canale quello sempre aperto da dove tutto il paese vende e trae profitto.

Insomma che gliene frega di far passare il povero Pasqualino.

Quindi alla fine di tutto questo lungo post, ok la vela , il navigare ,il girare il mondo essere degli alternativi, ma attenzione a farei pasqualini della situazione alla fine non sto neanche a dirvi come è finita nella realtà la vera storia di Pasqualino, in quanto la potete in modo scontato immaginare.

Un Ciao alla Prossima
/)pipposail

venerdì 28 novembre 2008

Vendèe Globe! Il Giro del Mondo in Barca a Vela unico rammarico nessuna barca Italiana!

La Vendèe Globe si sta regatando senza una benchè minima presenza Italiana!!!

Del resto anche se per tutti noi sarebbe stato lui l'uomo, lo skipper il nostro Giovannino nazionale, (Giovanni Soldini)

che avremo nella quasi più completa unanimità voluto vedere alla partenza di questa corsa regata che si disputa ogni 2 anni.

Anche se
a lui non gli si può di certo dare delle colpe, non può di certo stare da tutte le parti, ma il grande rammarico credo per tutti gli appassionati di questo genere di vela, (che ritengo non abbia nulla a che fare con ad esempio il Mace Race) è di seguire questa edizione della Vendèe Globe e dover constatare che dopo grazie anche a Giovanni Soldini che ci ha entusiasmato e fatto appassionare a questo genere di sports estremo, oggi nessuno partecipi per i nostri colori.

Ed avere riprova che in ambito di navigatori moderni che l'Italia latita quasi del tutto da calcare le regate e le corse più importanti internazionalmente se non appunto tanto quanto ci ha saputo regalare il grande Giovanni Soldini, in passato.

Nessuno pare ne abbia in un certo qual modo ereditato la sua grande classe da campione e marinità, oltre che da campione anche e sopruattutto prima di ogni altra cosa da marinaio.

Quindi non è tanto il non vedere lui ripartegipare alla Vendèe Globe, Il Giovanni nazionale della vela Italiana, che ripeto lui ha gia dato, ma il prendere atto e vedere come in questo sport nessuno ne abbia ereditato la classe, l'umiltà e marinità,

di chi per un periodo ci ha fatto sperare che gli Italiani potessero primeggiare anche in questro sports.

Forse anche per questo l'abbiamo snobbata per un paio di giorni, ma non scordiamo che si sta correndo in tempo reale!!!

Ed è sempre una Vendèe Gloobe resta ed è sempre una reagta che si corre in solitari attorno al mondo senza stop, assistenza od altro tipo di aiuto .

Come si fa essendo magari anche degli appassionati velisti navigatori a non dargli un'occhiata? http://www.vendeeglobe.org/fr/

Bene allora state un pò a sentire; la loro corsa a 18 giorni 21hore dalla partenza continua praticamente in flotta verso sud,

anche se si incomincia ad intuire l'arco che segnerà sulla carta nauitica, la lunga accostata che porterà totta la flotta ad avere una relativa nuova rotta verso est alla volta di poter mettersi di poppa il Capo di buona speranza,

che è l'untimo lembo di terra del continentre Africano verso sud, ed il primo vero grande capo da superare in questo davvero estremo giro del mondo in barca a vela solitario.

Attualmente vi è alla prima posizione un testa a testa tra
  1. Loïck Peyron - Gitana Eighty2 -
  2. Sébastien Josse - BT3 -
  3. Armel Le Cléac’h - Brit Air
buona giornata
/)pipposail



Related Posts with Thumbnails