-> ...VIVERE per MARE !!!: linea di ancoraggio

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lunedì 25 luglio 2011

All'ancora in rada? Mai dare scontato che tanto il tempo sarà buono.


Ciao a tutti si per più motivi stanotte ci sono caduto anche io, e non nego che veder appena svegliato di soprassalto la barca mollare ancora sotto un temporale e delle raffiche di vento davvero noteveli tra le altre barche non è affatto una bella esperienza.

Era stato tutto il giorno buon tempo, una rada sicura e ben riparata come quella del porto di Trapani in tutto il giorno il vento era saltato da una bonaccia quasi piatta a far girare delle brezze praticamente un pò da tutte le direzioni e questo girare tutto il giorno sull'ancora che è stato appunto il motivo e causa che poi la notte sotto un groppo (temporale locale) e raffiche davvero notevoli  l'ancora quando è andata in tiro ha mollato. 

Quindi una buona abitudine sarà sempre che se si è stati tutto il giorno a girare sull'ancora perché praticamente ci sono state brezze variabili, prima di andare a dormire;
sarà sicuramente ritirare su l'ancora e ridarla in maniera che si stenda correttamente la catenaria sul fondo e si  incalzi nuovamente l'ancora nel fondo.

Bene anzi neanche troppo, ma comunque il motivo che credo sia utile analizzare e condividere con tutti voi come la causa di questa mia brutta esperienza di questa stanotte; è che innanzi tutto anche se tutto fa pensare e prevedere che ci possa essere bel tempo scontato in rada all'ancora, ma come del resto credo sia giusto fare sempre quando si sale in barca, non bisogna mai scordarsi che per mare tutto può cambiare in meno che non si dica, mai nulla per scontato e possibilmente prepararsi sempre a ciò che di peggio si possa prevedere accadere, e non pensare sempre che tanto la natura poi alla fine ci aiuterà, perchè anche se questo molte volte accade ed avviene, come tutti sappiamo la prima legge della natura e anche essere spietata e che non regala di certo nulla a nessuno, figuriamoci a chi non la rispetta e considera nel giusto modo facendo correttamente ed in modo meticoloso tutto ciò che c'è da fare.

Conclusione anche all'ancora in una rada sicura d'estate soprattutto se ci si vorrà mettere a dormire bisogna sempre predisporsi come se il tempo dovesse peggiorare, non dare per stanchezza o altro la giusta catena nel posto giusto, (e pensare tanto con questa bonaccia dove vuoi che vada???) ecco questo modo di ragionare vi poterà molto facilmente a svegliarvi di soprassalto che vi avrà mollato ancora perchè durante la notte anche d'estate in una rada riparata sta semplicemente passando un groppo o temporale.

quindi vacanze mare rilassatezza ma non omettere mai di starci con la testa e seguire tutte le precauzioni e regole che la marinerie ci ha insegnato da sempre essere necessarie per andare per mare in sicurezza.

un saluto alla prossima da 
_/)pipposail

sabato 4 dicembre 2010

Linea di ancoraggio, come fissare la catena all'ancora e alla barca.


Arrivare in un ridosso e dare fondo all'ancora correttamente subito senza star li troppo a provarci e riprovarci io credo che sia una cosa oltre che auspicabile, essenziale e necessaria.

Infatti  bisognerà rendersi conto, che così agendo per tentativi si metteranno in allarme e si darà sicuramente fastidio a tutte le altre barche che già si trovano all'ancora in quella rada.


Inoltre credo che ogni comandante che si rispetti con la sua barca debba saper dare ancora in modo del tutto disinvolto in quasi tutte le occasioni gli si possono presentare. 

E qualora le condizioni o la particolare situazione possono far sentire un comandante non sicuro della giusta riuscita di una manovra di questo tipo; allora (sempre il buon comandante che si rispetti)!!!

L'Abortisce non sta di certo li a pensarci o cincischiare, mettendo se stesso ed altre barche ed equipaggi in  una situazione di pericolo.

Un comandante serio del resto credo che debba saper prendere le giuste misure e mire; al volo mentre si avvicina al luogo dove vorrà dare fondo all'ancora,

e non si affida di  certo a tentativi perché sa bene che  il momento dell'arrivo è solitamente , e coincide con quello della stanchezza, e del non essere essere al massimo delle proprie capacità,

ed io credo che almeno non ci si trovi in calma o ridossati completamente dal vento, non sia affatto indicato e buona norma ritrovarsi ad eseguire questo tipo di manovre che  poi come del resto ho già detto

ma ribadisco che credo che certe manovre o si sanno fare da subito a prima botta o sennò come si suol dire che Dio c'è la mandi buona,

perché andare avanti e fare affidamento sui tentativi è a mio avviso proprio la causa che predispone ed apre le porte e agli eventi di pericolo.


Certamente dar fondo all'Ancora non è che sia una manovra difficilissima  ma neanche semplicissima e scontata,  semplicemente un solo un p' ò come in tutte le cose che riguardano il mare e la navigazione a vela 

possono essere abbastanza complesse da necessitare quel minimo di esperienza che non sempre chi si mette al comando di una imbarcazione ha.

Ed allora soprattutto per chi ha poca esperienza e magari non conosce neanche il significato di parole come abbrivio, sopra-vento, sotto-vento, scarroccio che assieme a molte altre parole creano

 quel linguaggio marinaresco necessario al giusto svolgimento delle manovre a bordo e pretende ugualmente di comandare una barca a mio avviso è completamente un pericolo come del resto se ne vedono tanti. 

Ed allora facciamo conto di aver già dato L'Ancora correttamente al vento e aver mollato sufficiente catenaria (solitamente almeno due volte e mezzo la lunghezza della barca)

ed aver aspettato a spegnere il motore fino ad esser certi che l'ancora abbia preso sul fondo il compito anche se potrebbe sembrarlo non è ancora  terminato perché potrete e sarà molto utile adottare

 ancora un'utilissimo accorgimento,tecnica o trucco che permetterà di non lasciare che la barca sia direttamente attaccata al borbottin del vericello o anche ad una galloggia direttamente in coperta con o dalla catena direttamente.

Questo principalmente per due motivi il primo è quello di poter preservare tutto il musone di prua a cui si eviterà che lo fregamento della catena in tiro arrechi danni, 

oltre ai rumori di fregamento metallico che al brandeggio della barca la catenaria provocherebbe sul musone di prua dal suo sfregarci sopra.

Adottando lo Stroppo, ossia un pezzo di cima lungo un paio di metri come quella che ha in mano il signore nella foto sotto e alla cui estremità da una parte la si farà finire come si vede ed evince 

dopo aver applicato una redancia con la sua un'impiombatura (che è il tipo di nodo utile a fissare una redancia) a cui fissare il gancio che potete vedere sul tavolo sempre nella foto in basso.


Creato quindi lo stroppo, questo pezzo di cima - di un paio di metri - a cui alla fine ci sarà stato da voi applicato questo particolare tipo di gancio

che vi permetterà una volta finita la manovra di ancoraggio fermato il tutto- con la catena in tiro - di sporgervi con il busto fuori dalla prua per andare ad agganciare questo gancio ad una maglia della catena appena sotto la prua in modo che fissata l'altra estremità dello stroppo ad una bitta in coperta l'ancoraggio vi risulterà essere così fatto a regola d'arte.

Un'altra ed ultima raccomandazione di cui il provetto comandante dovrà verificarne il corretto montaggio previo il corretto funzionamento e tenuta di tutta la linea di ancoraggio e che la giunzione tra ancora catena sia necessariamente (per come si vede nella foto sotto) fatta con una particolare e snodabile giunzione che possa ruotare su se stessa .


Questo per non permettere alla catenaria in tiro che la si potrebbe facilmente immaginare come essere un'asta rigida di scalzare l'ancora dal fondo.

Ok come avrete capito più che star li ad elencare a chi non ne sa nulla tecnicamente quali siano le azioni da fare per eseguire la manovra dell'ancoraggio correttamente ho voluto condividere con tutti 

e chiunque lo voglia quali siano a mio avviso e secondo la mia esperienza quelle paio di  finezze, accortezze e cose che possono rendere questa manovra ancor fatta meglio e sicura a chi già esegue questa manovra ed ha già una sua infarinatura.

Un saluto alla prossima da:
_/)pipposail

martedì 12 gennaio 2010

Il maniglione tra catena ed ancora un particolare non trascurabile.


Ciao questo articolo soprattutto per ribadire che la preparazione di una barca a vela sicura è anche una questione di imparare ad avere la giusta attenzione anche alle piccole cose e/o particolari.
Quindi anche in questo post di oggi come del resto avevo già fatto nel precedente dove ad esempio, ho parlato di come poteva essere un'ottima iniziativa non trascurabile la possibilità di trasferire le luci di via in testa d'albero per raggiungere un maggior margine di sicurezza su una barca a vela da grandi viaggi.


anche questo post vuole rimarcare e attenzionare su di un altro piccolo particolare tecnico che seriamente non dovrà essere trascurato nella realtà della preparazione di una barca a vela sicura, è su come andrà inderogabilmente

COLLEGATA L'ANCORA ALLA SUA RISPETTIVA LINEA DI ANCORAGGIO.


L'oggetto è un maniglione di cui ne ho inserito una piccola immagine al lato ed anche se vi potrà sembrare assurdo è solo questa ed esclusiva tipologia di maniglione che potrà darvi la giusta sicurezza, previo addirittura il poter concretamente anche perdere la barca e ritrovarla a scogli.
Come potete notare questo tipo di maniglione ha la pecularietà che lo contraddistingue da altri che potrebbero anche apparire più semplici e robusti di essere snodabile e poter girare su se stesso, e questo farà si che dal normale brandeggiare della barca in una rada ventosa la linea di ancoraggio o per meglio dire la catenaria, sotto tiro, in tensione che diventerà essere come un asse rigida se alla sua estremità non congiungiamo l'ancora dandogli la possibilità di poter ruotare almeno nel suo asse orizzontale questo movimento rotatorio verrebbe trasmesso all'ancora che invece è un bene che stia bene affondata e rimanga ben fissa sul fondo a contrastare solo il tiro longitudinale.

Ciao alla prossima da
_/)pipposail

mercoledì 29 luglio 2009

Salpare l'ancora, perchè ho montato il salpancore elettrico.

.
Ciao a tutti dato che non sarebbe corretto dare per scontato che tutti sappiamo già cosa sia una linea di ancoraggio cercherò in due parole di riassumerlo:

su una barca a vela diciamo dai 9 metri in su, c'è la possibilità come avrete visto molte volte di potersi portare dietro un battellino di servizio detto anche Pram o Tender.

Questo oltre che ad essere un ulteriore modo di muoversi da la possibilità qualora si voglia scendere a terra di sbarcare senza ormeggiare la barca necessariamente in banchina, o su uno dei classici pontili galleggianti.

Ma la cosa più geniale e risolutrice che rende davvero indipendenti sarà a mio avviso il sapersi e potersi creare (avendo quindi una barca già dotata di tender) di una linea di ancoraggio seria e che possa permettere dove il fondo sale alla quota di max direi di 6 -8 metri di potersi fermare gettando o calando dando fondo all' Ancora.

Al neofità però tutto questo giustamente può apparire ugualmente niente e quindi l'importante sarà un attimino stabilire qual'è una linea di ancoraggio ottimale, visto che poi se ne possono portare armate pronte all'uso (di linee di ancoraggio) una sulla prua e quindi si da il caso che debba essere il miglior compromesso per tutte le condizioni meteo marine e tutti i tipi difondali.

Quindi qualè potrebbe essere la linea stagionale (parliamo luglio ed agosto mediterraneo) per una barca mediamente dai 10-14 metri di 3000/8000 kg.

Si usa innanzi tutto quale ancora?
Tutta catenaria o catenaria e cima? 

Bisogna montare necessariamente un salpancore elettrico o se ne può fare a meno?
Sono vere tutte le storie del tipo che il vero marinaio cerca sempre di avere meno congegni che si possono rompere ed hanno bisogno di manutenzione a favore del minimalismo e semplicità, e che quindi anche per il vericello elettrico si pongono in maniera perentoria con un ......ma che vuoi si tira su che viene da sola.

Beh dalla mia esperienza vi dico subito che ieri sono andato a Palermo a comprare un salpancore da istallare sulla estrema prua di "MAGICA" e da questo anche questo mio condividere questa mia scelta di scrivere questo articolo.

Beh inizialmente mi ero lasciato anche io coinvolgere da chi dice; ma dai non ce la fai neanche con la catena dell'otto, ma si che viene su bene, ed in effetti se vogliamo con uno sforzo che almeno io non è che mi senta votato più di tanto di fare, ma comunque devo dire che nelle prove poi alla fine l'ancora l'ho salpata sempre abbastanza agevolmente anche io.

E che quindi soprattutto in questa mia prima stagione con " MAGICA" in cui nell'attrezzarla al mio uso, ho già dovuto apportare non poche migliorie, aggiunte e quindi spese..credevo poter quanto meno rimandare all'anno prossimo l'eventuale istallazione di un salpancore elettrico da poter usare a motore in moto nel momento che si vuole salpare.

L'altro ieri poi in una normale giornata sono uscito con due turisti completamente a digiuno di cosa sia una barca, rotta Levanzo sosta a cala Minnola, per bagno e ritorno in serata a Trapani a vela. Durante il bagno è salito un p'ò il vento e la corrente e tutto doveva essere favorevole, visto che nei pogrammi c'era stabilito anche il rientro a Trapani a vela.

Ma in poche parole non sono riuscito a rilassarmi un attimo, in quanto se si è in due o quanto meno, puoi contare su di un qualcuno che almeno sappia dare marcia avanti e portarti sull'ancora, allora anche con più vento e corrente un p'ò più forti l'ancora si riuscirà sempre a salparla anche a mano, ma se in situazioni analoghe a quelle in cui mi stavo venendo a trovare io, con due persone appena conosciute e che le devi solo portare a fare un bagno e una velaggiata, ecco che non avere il vericello a prua è un problema che supera di netto le 860 euro che mi è costato, più l'andarlo a comprare ma soprattutto spendere questo fine luglio che in concomitanza al mio compleanno avevo programmato di dedicarlo ad una mini crociera su "MAGICA" con i miei amici più intimi.

Ma che appunto perchè più intimi spero capiscano la priorità che ho dovuto dare a questo fatto che sicuramente darà maggiore tranquillità e sicurezza a tutte le crociere del mese di agosto.
Conclusioni. 

Il vericello elettrico può essere una scelta individuale dell'armatore skipper fintanto che della barca se ne fa un uso esclusivo e personale, ma quando come me si vuole dare un servizio nella professionalità, puntualità e massima sicurezza la priorità sarà mettere un bel salpancore ed anche ed anche bello potente, perchè al cliente non puoi dire non posso dar ancora perchè c'è troppo vento e non c'è la farei a ritirarla su o salparla.

Per quanto come fare una linea di ancoraggio è scontato anche dire che questo innanzi tutto lo dovrà decidere la concomitanza di tre fattori,l tipo e peso della barca e quanto vento prende, le condizioni meteomarine e solo alla fine la linea di ancoraggio.

Che se vogliamo farne una che possa essere ottimale per la buona stagione la regola potrebbe essere mettere 5 volte la lunghezza della barca di tutta catena con montata in cima una Bruce.

NOTA: non dimenticare di omettere di usare come congiunzione tra l'ancora e la catena il dovuto moschettone che allego foto. Non usando questo snodo avrete non pochi problemi.

Un ciao alla prossima da
/)pipposail

domenica 31 agosto 2008

La linea di ancoraggio, e ancore sulle barche a vela da giramondo.


Ciao a tutti, oggi voglio spendere un momento per parlare e dare qualche mio umile consiglio su uno degli aspetti che se anche molte volte dimenticato la nel gavone di prua (la linea di ancoraggio) è sicuramente un fattore più che determinante nel poter avvolte cavarsi di impicci o poter ritenere di andare per Mare in sicurezza.

Credo che inoltre non esagero nel dire che i maggiori danni che si fanno alle barche o l'incidente che più spesso accade anche negli affollati ancoraggi estivi è quello che a qualcuno, semmai si alza una bava di vento mollerà di sicuro l'ancora.

Io ormai di regola nei posti affollati in questi casi per esperienza uso la regola che qualora il vento alzandosi mi ci trovasse ancorato immezzo ad altre barche arrivate li in calma piatta che hanno buttato giù la linea di ancoraggio tutta sotto la loro prua,

solitamente prevengo non aspetto che i danni avvengano e dico anche agli altri il da farsi, anche se poi non me ne faccio una ragione di vita che seguano i miei consigli io intanto tiro su la mia ancora e subito prima ancora che si debba poi fare obbligati appunto da un qualcuno che sta arando e rischia se non di venirti addosso ma sicuramente di spedarti la tua ancora,

quindi in quei casi la cosa migliore all'alzarsi del vento in rada, è di tirare su e rimollare una nuova linea di ancoraggio tesa al vento che possa essere sicura e definitivamente calata a regola, per aspettare e poter accogliere eventualmente o qualora il vento aumentasse ancora.

Non abbraccio un discorso a 360 gradi sugli ancoraggi su cui credo non basterebbe scrivere un libro, quello che ritengo utile considerare e dare almeno alcune indicazioni certe introduttive all'argomento,

indicativamente a bordo di una barca da giramondo vi consiglierei di tenere almeno sempre due ancore armate in coperta rispettivamente una prua ed una a poppa, ed una grossa ammiragliato con una grossa cima anche riposta nel fondo di qualche gavone ma prestando attenzione però che le parti metalliche non sfreghino mai a vivo sullo scafo e che sia ben fissata.

Delle due poste in coperta avremo quella di armamento a prua alloggiata con la sua bella catenaria che consiglio minimo a partire dell'otto e sopra i 50 metri per barche mediamente dai 30 ai max 44 piedi che su barche armate in Mediterraneo troveremo essere sicuramente essere una CQR, ma che ad esempio ai Caraibi dove si andrà poi ad ancorare quasi esclusivamente su sabbia vi converra cambiare con una Bruce che tiene ancora meglio su questo tipo di fondale.

Per quanto rigurda invece quella che metteremo a poppa questo dipenderà soprattutto dalla forma della poppa della barca, se ha una plancetta a terrazzino o meno, se avrete anche il timone a vento o no, e molti altri fattori variabili che dovrete considerare voi,

Inoltre e molto utile nelle manovre poter contare su un punto di ancoraggio a poppa io l'ho sempre, anche se mai usato a tale scopo vista come un freno di emergenza un freno a mano che all'occasione si può usare per fermarsi almeno dove c'è fondo, senza muoversi dalla ruota del timone, ecco altra cosa molto utile è che dal vostro posto di pilotaggio sia possibile magari allungandosi un pò, calarla al volo slegando un paio di legature appositamente pensate e fatte a che tirando un capo si snodano molto facilmente e l'ancora cada conseguenzialmente in acqua srotolandosi la cima preventivamente murata ad una bitta dietro.

Un ancora di poppa credetemi poi serve sempre altra cosa che ogni volta che mi è capitato di vedere come una cosa normale tanto e più le barca sono belle e di lusso quasi a non volerle forse mutilare o cosa non capisco eppure mi capitato di vedere velieri considerevolmente piccoli 12-16metri che nei grandi viaggi lasciano le linee di ancoraggio armate sul muso di prua,( alcune Tedesche addirittura con pulpiti rifatti a modo di cararmato con addirittura due ancore con due catene a prua in navigazione di bolina, ok alcune di queste barca anche belle da vedere vi assicuro che la bolina contro il mare la relativa onda vento e corrente non l'anno mai fatta.

Bene hanni fa una sera in porto a S.lucia isola dei Caraibi più comunemente mirata all'arrivo di ogni traversata forse perche ci arriva la transat o perchè comunque è quella che meglio si trova su una rotta ideale, mi accorsi di aver fatto tutto il viaggio senza neanche aver levato l'ancora dal pulpito e che se negli anni a seguire avessi traversato nuovamente mi sarei guardato a non rifare lo stesso errore.

E vi assicuro che soprattutto in andatura da traversata al lasco sotto spy o randa e genoa e uguale, negli anni a seguire il levare tutto il peso della catena e dell'ancora dall'estrema prua e soprattutto andarli a collocare in basso a centro barca ha cambiato nettamente le cose sia dal punto di vista velocità che assetto e andatura di tutta la barca.




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