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domenica 1 agosto 2010

Fare il giramondo navigatore velista freelance è una vocazione.



Ciao pippo, mi chiamo .........e mi sono imbattuto "per caso" (se ritieni che il caso esista), nei tuoi blog.... Ho un new ranger di 9 metri, non so se la conosci, è una barca degli anni 70 molto solida, marina, pesante e a chiglia lunga, nella cui pancia vivo ormai da diversi anni e con cui da 8 vado a spasso per l'adriatico. Lavoro nel pubblico impiego e sto cercando di partire prima di impazzire del tutto...

Da qualche anno, Tutti i pochi soldi extra che mi arrivano da lavori e lavoretti vari (visto che con lo stipendio da fame che prendo non arrivo neanche a fine mese) li investo sulla barca per rimetterla a posto come merita e sono quasi in dirittura d'arrivo.

Gli 'standard' ormai ci sono ora non resta che atttrezzarla per l'alto mare e... finalmente andare. Ho un progetto e volevo qualche consiglio da te. L'idea è quella di finire di acquistare le attrezzature necessarie per un viaggio come quello che voglio fare e partire ad aprile x le canarie. Tra le mille idee, i dubbi e tutte le cose da superare mentalmente, è ovvio che il problema più grande resta quello della sopravvivenza.

Volevo iniziare con le canarie perchè di arrivare fino a li (non sono mai uscito dall'adriatico ma la maggior parte delle miglia nella mia scia le ho fatte da solo con la mia barca) me la sento, e provare a lavoricchiare giusto per mantenermi per un po e poi... si vedrà.

Ma, avrai capito, non sono ricco... ma so fare tante cose.. lavoro bene il legno, me la cavo abbastanza con la resina, sono un programmatore e web design, e mi andrebbe benissimo pure lavorare in un ristorante come cameriere o lavapiatti, non mi faccio problemi. Conosco l'inglese.

Le notizie che ho raccolto sulle canarie qua e la sono contrastanti, c'è chi dice che nonostante la crisi la gente c'è, i ristoranti sono pieni ed un lavoretto per tirare avanti si può trovare, chi dice il contrario...Tu ne sai qualcosa?... potresti realmente aiutarmi, darmi qualche dritta... insomma una mano o addirittura qualche contatto.... considerando anche che chi ti scrive non sta 'sognando' di partire,

ma sta vivendo di nulla (o di tutto) investendo tutte le poche risorse che ha sulla barca che ha acquistato circa 8 anni fa ed in cui vive e da cui non potrebbe mai più scendere per tornare in una casa solo per poter finalmente, alla soglia dei 50, vivere come ha voglia di vivere... e farlo se possibile semplicemente lavorando un po tra una navigazione e l'altra.

'Sento' che si può... e che posso farcela. Spero che mi risponderai e nei limiti di quello che ti sarà possibile, vorrai darmi qualche dritta o informazione che per me varrà oro....

Ciao a tutti spero che l'amico che comunque mantengo anonimo non se ne abbia per essermi permesso di pubblicare ed usarla come spunto la sua email. Credo possa essere interessante e utile anche a molti altri poter leggere di tali argomentazioni e visto che riscontro essere sempre più ricorrenti e comuni a quasi tutti coloro che intendono seriememnte fare questo tipo di scelta di vita di andare a vivere per mare in barca a vela da VELISTA GIRAMONDO FREELANCE.

Ho appositamente specificato da VELISTA GIRAMONDO FREELANCE perchè è come convenzionalmente si chiamano o indicano tutti coloro che partono in barca a vela senza essere necessariamente delle persone che vivono di rendita.

Anche se non credo ci sia bisogno di specificare più di tanto che il vivere per mare di chi può vivere a bordo di un proprio veliero o panfilo a Monte Carlo piuttosto che a Portofino sia cosa pressochè scontata che poco ci interessa come invece apprendo anche dall'email del nosro amico  cosa interessa è:

se davvero esiste la possibilità per una persona normale,e che quindi che per vivere deve anche lavorare, di poterlo fare in modo itinererante ed in contemporanea al vivere uno stile di vita alternativo e underground che preveda di poter anche navigare e vivere su di una barca a vela senza necessariamente essere ricchi o doversi trovare un lavoro per diventarlo.

Ma semplicemente riuscire a guadagnare e fare quel tanto che basta per potersi permettere di vivere ciò che vocazionalmente ognuno di noi si sente chiamato a fare nella propria vita. Per quanto mi riquarda e come del resto ho già più volte affermato, il problema di "come una volta partiti mantenersi???" o anche come il problema "della barca adatta, giusta o ideale",

sono convinto che il più delle volte siano solo dei falsi problemi che si creano a doc coloro che ancora non hanno fatto una vera scelta e non hanno ancora le idee chiare o anche semplicmente coloro che ancora non conoscono  


il RESPIRO dell' ALTO MARE con la propria vita che ci scorre e naviga silenziosamente sopra sospinti dal vento, e lasciando nell'anima, come di poppa una lunga scia che è la tua vita fatta di mare, vento e la tua barca e Tu che finalmente la governi e ti riappropri naturalmente della tua vita tutta.

Che specifico nuovamente da Velista Giramondo Freelance non a caso perchè avvolte ad esempio come l'amico della email sopra che in effetti vive per mare ma a modo suo,  senza calarsi ancora in quella che può essere una scelta di vita alternativa e underground di vivere per mare navigando viaggiando facendosi portare dai venti a conoscere nuove culture mondi.

Lui credo non a caso infatti continua a vivere con i problemi che si hanno a fare una vita normale e terraiola,  e quindi si vive il problema dei soldi ancora come bollette da pagare e impegni da rispettare, quando se ci riflettete un attimo vivendo su di una barca per mare  anche tutti questi bisogni e necessità vengono meno e  ridemensionati. I saoldi in se avranno e prenderanno altra collocazione nella vostra vita.

Quindi in linea di massima io credo che molti che si apprestano a fare questo tipo di scelta di vita di diventare un velista navigatore freelance, credo debbano preoccuparsi e magari ridimensionarsi un attimo se ancora non hanno chiaro o non sentono chiaro e indistintamente quello che già Bernard Moitessier chiamava essere il richiamo dell' ALTO MARE ed io indegnamente ho provato a riassumervi a parole mie sopra pocanzì..

Se tutto questo manca e non lo si avverte chiaramente? Allora ecco che sarà più facile perdersi dietro falsi problemi tipo il come mi manterrò, o  preparitivi della barca adatta o giusta che non terminano mai. Mi spiego tutti coloro che normalmente hanno e rivendicano troppa preoccupazione per come li ho ribattezzati io essere falsi problemi è perchè di fondo non sono ancora pronti e evidentemente non hanno ancora fatto la chiarezza necessaria a fare determinate e non facili scelte di vita.

Io dalla mia esperienza personale posso sicuramente dire che fino a che ho vissuto in barca per mare non ho mai avuto problemi di fare i soldi o di mantenermi, anche solo ospitando amici che venendomi a trovare a bordo in posti paradisiaci poi si sentivano in dovere anche di contribuire a ciò che io finanziavo e rendevo possibile semplicemente dichiarando che anche se non pretendevo un compenso non ero neanche il figlio di berlosconi da potermi permettere di poter ospitare gli amici in barca a vela ai Caraibi,

quindi credetemi che per quanto rigurda guadagnarmi da vivere anche senza cercarle più di tanto ho sempre avuto molte opportunità e che questo problema del mantenersi una volta partiti in realtà sia solo un falso problema che molte persone indecise poi rischiano di fare diventare la giustificazione per cui non partono mai,

come allo stessa maniera avviene anche nei confronti di chi per partire necessita sempre di finire prima di preparare ed avere la barca a posto e adatta, o di avere il badget una rendita adeguata e sicura.

Ma io direi che fermo restando che questo tipo di scelte di vita non sono indistintamente per tutti e da prendere alla leggera allo stesso modo credo che però, se si hanno i giusti presupposti come credo di leggere nell'email dell'amico sopra e si avvertono queste pulsioni e soprattutto il richiamo dell'ALTO MARE  di non rischiare che i tuoi sogni diventino anzichè delle realtà delle frustrazioni, come quelle di un'amico che è 15 anni che prepara la barca adatta, o altri che addirittura non prendono neanche in considerazione di poter partire senza prima essersi creati una rendita vitalizia mensile anche a costo di aspettare per una vita la pensione .

Si il massimo secondo me infatti lo si ha, quando addirittura c'è chi aspetta una vita e solo con la liquidazione e la pensione finalmente vecchio decrepito parte (si spera). Che molti siano dei falsi problemi creati ad ok dalle nostre insicurezze e paure a fare scelte anche se per nulla facili o scontate come questa di andare a vivere per mare su una barca a vela, lo dimostra e conferma il fatto che tutti i velisti giramondo autentici, che già hanno fatto questa scelta di vita poi li vediamo essere partiti con le situazioni personali e le barche più strane e disparate, e che quindi non esiste una regola utile ed uguale per tutti .

Semplicemente il velista giramondo freelance autentico lo si riconosce anche dal suo originale modo di andare per mare, non credo ad esempio che passino inosservate  anche molte originali ma sempre funzionali soluzioni viste sulle coperte delle loro barche?

Bene io credo che se si parte da alcune premesse che l'amico sopra credo dimostri di avere, ha a partire da un'ottima barca classica, e soprattutto dal fatto che (sa fare tante cose.. lavoro bene il legno, me la cavo abbastanza con la resina, sono un programmatore e web design) non gli dico solo e avvallo il fatto che sente di potercela fare, ma le dico addirittura di non star li troppo a voler programmare tutto e visto che già hai una signora barca di andare subito a conoscere meglio il RESPIRO dell'ALTO MARE che credo ormai sia l'unica cosa che ti manchi, per il lavoro, le Canarie, piuttosto che un'altro posto, credo che non sia questo il problema perchè quando tutti noi stiamo bene con noi stessi ed abbiamo trovato la nostra strada un posto vale l'altro.

Hai tutte le premesse giuste per poter fare questa scelta di vita che poi da quanto mi pare di capire tra le riche già hai fatto da tempo Ma dopo averti detto che hai una bella barca e che potresti essere davvero pronto viene l'ora di qualcosa che invece mi pare di capire che tu dovresi approfondire un' attimino di più tipo le Rotte e le Stagionalità da rispettare in quanto la primavera non è sicuramente il periodo migliore per recarsi alle Canarie, e ti consiglio anche in futuro di programmare i tuoi viaggi con l'aiuto e consultando se non le Pilot Charts che possono essere costose e di più difficile reperibilità, ma perlomeno di recuperarti "Guida alle rotte di tutto il mondo" di Jmmj Cornell edito in italiano da Zanichelli, riassume in pratica tutte le rotte e le stagioni da rispettare per compiere i più convenzionali viaggi per mare in barca a vela.

Ad esempio lo sai che la navigazione fino alle Canarie e la parte più impegnativa addirittura di tutta una traversata atlantica per recarsi al Caribe? E che sempre in rapporto alle rotte e stagionalità hai pensato che soprattutto con una piccola barca si torna indietro male dalle Canarie??? In quanto si tratta di bolinare avvolte anche 700miglia?

Insomma credo se mi posso permettere, senza volerti in alcun modo criticare o redarguire di dirti di aver letto tra le riche della tua e-mail che ancora non hai del tutto le idee chiare su come si può vivere viaggiando in barca a vela in modo speculare, ossia sebbene molto lentamente ma navigando sulle giuste rotte e nei periodi stabiliti in modo speculare e indipendente in tutta sicurezza.

Andare alle Canarie come la programmazione di una qualsiasi altra destinazione nella navigazione d'altura deve essere programmata anche in funzione di dove si vuole andare dopo avere raggiunto un determinato punto. Per quanto riguarda fermarsi alle Canarie sinceramente non saprei cosa consigliarti potrei raccontarti di molte cose che ho visto accadere, tipo che durante l'ARC a Las Palmas due ragazzi durante i preparativi prima della partenza avendo fiutato il business hanno rimediato un furgoncino d'occasione tutto scassato e si sono messi a fare avanti ed indietro a portare la spesa CAMBUSA dal super market a bordo di quasi tutti i partecipanti (quasi mille barche) e potettero così anche loro con la loro barca proseguire per i Caraibi,

Poi comunque se devo essere sicero io non sceglierei mai un posto così occidentalizzato e consumistico dove tutto è già stato fatto e c'è di tutto e di più così simile all'Italia , o a culture di cui ne ho già davvero le scatole piene. Ma allora se proprio non vuoi traversare sceglierei Capo Verde almeno dal punto di vista occupazionale di uno che sa fare un pò di tutto li non avresti sicuramente problemi a trovare lavoro come in un paese già evoluto.

Se invece vuoi lavorare sulle barche una dritta che ti posso sicuramente dare è quella innanzi tutto di rivederti un pò il tutto, considerando ad esempio che preparare e le scelte che dovrai sostenere per andare alle Canarie sono le medesime a parte le miglia di quelle che si fanno per andare al Caribe.

La tua barca inoltre posso assicurarti che se sarà in grado di arrivare alle Canarie potrà affrontare anche la Traversata Atlantica ed allora con tutti i lavori che dici di saper fare tutti i porti in cui c'è una base di barche da charter in tutto il Caribe sono sempre alla ricerca di gente specializzata e che sappia mettere le mani su una imbarcazione a vela e puoi quindi ritenerli utili per poter trovare lavoro di manutenzione e ristrutturazione barche e catamarani, poi se invece vuoi andare a colpo sicuro c'è un posto prescelto anche perchè rimane fuori dalla rotte dei cilcloni ed è diventato il porto dove tutte le barche che comunemente lavorano nella stagione invernale ai Caraibi vanno a svernare, a fare carena e qualsiasi altro lavoro alla barca necesitino è Chaguaramas  in Trinidat e Tobago - ( ne parlo in un post quì )

Bene visto che rischierei di diventare anzichè esaustivo troppo lungo ripetitivo enoisioso lascio a voi eventuali altre cose da dire o domande da potermi fare.

Una buona serata da
_/)pipposail

sabato 28 marzo 2009

Giro del mondo in solitario, effettuato da un ragazzo sedicenne!


Ciao a tutti un riflessione estemporanea che ho appena finito di fare visitando un sito di un amico skipper che voglio così di getto condividere con tutti voi,

ma non senza prima chiedervi però di riconsiderare il primo passo che necessita per diventare dei veri navigatori velisti,

ossia quella di avere acquisito e preso coscenza intimamente e che a questo mondo ci sia sempre e comunque da imparare,

e non bisognerà mai sentirsi degli arrivati!!! Tanto più se ad insegnarti qualcosa come è successo a me questa mattina scopri con stupore e piecere che può essere un ragazzo di appena 16 anni.

Bene fatta questa piccola premessa in virtù dell'ammirazione che ho avuto scoprendo il sito web di
Zac Sunderland
un ragazzo californiano appena 16-sedicenne quando, il 14 giugno 2008, è partito da Marina del Rey, in California,

è partito per un a navigazione a dir poco di tutto rispetto ed affascinante che inoltre lo farà entrare nel Guinnes dei primati come essere il più giovane skipper ad effettuare il Giro del Mondo in barca a vela in solitario.

Il fatto perchè io ne tragga un duplice insegnamento da questo ragazzo è che (anche se poi in realtà credo che questa sia materia che debba far parte necessariamente del bagaglio di cose da sapere di un navigatore moderno):

E popo di meno che spulciando un pò nel suo è anche un web master ed un'esperto di internet professionale, con un suo catalogo online di prodotti e soluzioni per il web, insomma sta facendo ciò che è praticamente nei miei progetti.

Ed il tutto basterebbe, e credo potrebbe già essere sufficiente e soprattutto per me di grande insegnamento ma, come se non bastasse, Zac sta compiendo questo viaggio con la sua barca Intrepid, un Islander in vetroresina del 1972, di appena 36 piedi, con poche modifiche ,

praticamente una di quelle barche che potremo avere e permetterci più o meno tutti, nel seno che come potrete vedere anche da voi stessi, dai vari strumenti evoluti che Zac usa e dimostra di conoscere molto bene per farsi conoscere e condividere la sua esperienza.

Infatti, oltre un suo sito web principale, ha anche un blog, ed un canale You Tube da cui io non ne ho potuto trarre altro che insegnamenti ed ammirazione per un ragazzo che davvero per l'età che ha mi verrebbe solo d dire quando ha appreso tutte queste cose?

alla prossima una buona giornata da: /)pipposail

venerdì 16 gennaio 2009

Filosofia e mentalità dei giramondo in barca a vela!


Ciao, non mi crederete ma avvolte l'argomento vivere per Mare, barche, vela, navigazione, viaggi, e talmente ampio che parlarne rischia di rimanere sempre una cosa vaga ed approssimativa, che è proprio la cosa che vorrei cercare di evitare io! Supponendo che già tutti sappiamo che la nostra ipotetica barca a vela, quella che alla fine avremo, non potrà certo essere la barca dei nostri sogni. Almeno se non vogliamo rischiare di finire come quelli che devono sempre finire gli ultimi lavoretti! E che insomma, ok il prepararsi bene, seriamente armare una barca adatta ma lo spirito del vero giramondo di chi parte, perchè va via, e vuole calarsi viversi una sua dimensione alternativa in un suo viaggio, è altra cosa 

E non perchè voglio indicare questa via come unico modo giusto, e ne che sia meglio o peggio di altre storie e modi di approciare al mare,alla vela e al navigare, io ho solo da testimoniarvi la mia storia, il viaggio sta in tutte quelle cose, che da prima intendevo essere delle sfortune e invece oggi posso ritenerle essere state la mia fortuna, come l'essere rimasto ad un certo punto del mio viaggio da solo e stata una cosa che credetemi ti ci trovi, non puoi fare altro che vivertela, ma dopo ti accorgi che la tua vita non è più la stessa e che sei diventato un'altra persona, più leggera e serena. La pienezza dell' alto mare, il vento teso, e la tua barca che parla solo lei, beh credetemi ho capito come ero poi solo prima in mezzo a tanta gente.

Quando io partì, avevo urgente bisogno di ridiventare protagonista della mia vita ad ogni costo, si certo la barca nessuno la vuole brutta o non sicura, ma la motivazione autentica del vero giramondo e altra cosa. E neanche cadere in un altro grosso equivoco di pensare che per fare dei viaggi più lunghi ed impegnativi ci vogliano proporzionalmente sempre delle barche più grandi migliori.In realtà non è assolutamente vero, in quanto vi assicuro che se andreste ad esempio al Puerto di Las Palmas (Isle Canarias), ma volendo basterebbe anche a Gibilterra in autunno, di barche a vela Oceaniche ne vedreste davvero di tutti i colori, ma parlo davvero di pezzi di ferro fatti con mille lire e che stentereste a credere che magari sono persone che con molta semplicità ti dicono che vanno a Panama - Pacifico addirittura ci sono i Francesi a cui antipatie a parte non si può certo negare che da MOITESSIER BERNARD in poi ne abbiano davvero solo loro incarnato lo spirito ancora oggi.Noi Italiani in tutto questo per la verità non facciamo testo andiamo per mare con tutt'altra cultura e approcciò, l'Italiano che si vede in giro per il mondo è, o uno skipper professionista che va sempre di corsa con barche sempre in tiro, o senno trattasi dell' avvocato, il medico chirurgo che amante della vela alla faccia di chi si muore di fane si fa un paio di anni sabatici con un barchini da centinaia di milioni di euro Il giramondo è quello che parte senza calendario, con una barca che tutto pensereste, meno che queste persone ripeto con molta semplicità vi dicano che magari vanno in Pacifico, inizialmente in tutto questo a me cera un qualcosa che non mi tornava!!!

Cavolo pensavo, ma è possibile che solo a me il mare avvolte mi spezza, ma poi ho capito la loro mentalità il loro approcciò del viaggiare a vela in modo autarchico se vogliamo, sempre sul risparmio e il minimalismo delle cose, non ha neanche bisogno di una barca che bolini, in quanto lui il giramondo si mette a ridosso all'ancora e aspetta che gira il vento. (ma questo vuole essere solo un stupido esempio per far capire la loro mentalità) Il fatto di andare per mare senza avere, e ne crearsi problemi di tempo è alla base del nostro modo di andare per mare.

una buona serata da:
/)pipposail

giovedì 11 settembre 2008

Effetto Venturi uno sconosciuto che può sorprendere il navigatore Velista.


Anche chi non mi conosce affatto ma ha solo letto qualcosa di me sul blog, avrà sicuramente letto che uno dei momenti più importanti della mia vita di mare, fù una notte in cui forse anche io diventai un marinaio, in cui scuffiai ero ancora molto giovane, spavaldo ed incoscente, e ricevetti due grandi lezioni!!!

Trattasi di quando lasciai io e la barca, in quanto ero in solitario, Las Palmas (isole Canarias) di poppa alla volta di Mindelo (Isole di Capo Verde) e che a mio avviso quella notte sia per esperienza che per lezione ricevuta.

Si quella notte le grandi lezioni in realtà furono due, una personale di vita a cui ho dato già risalto e una più tecnica che comunque credo valga la pena di riportarvi, in quanto non molto conosciuta soprattutto possa andare a riguardare la vela e la navigazione ma di fatto è così e trattasi dell' effetto-Venturi una situazione in cui ci si può venire a trovare chiunque navighi, lasciandosi di poppa non solo un arcipelago di Isole ma anche un vento già gagliardo e sostenuto come ad esempio lo è l'Aliseo prima di incanalarsi tra l'mbuto o comunque strettoia che sopravvento a te creano lealte isole.

Ciò che mi fece intimamente diventare anche a me un marinaio anche se era già anni che andavo per mare e parecchie miglia avevo percorso. E' stato il fatto che era troppo tempo praticamente da sempre che il Mare me lo permetteva, si mi perdonava il fatto di giocare con lui! Anche solo nel non considerarlo e rispettarlo nel giusto modo, o anche solo nel mettere sempre la barca alla frusta quel tantino in più che non serviva, e/o che si sarebbe potuto benissimo evitare ..... perchè chi per Mare ci Vive, ci abita, e quindi non ci va solo per competizione sa che questo atteggiamento è semplicemente sbagliato perchè alla lunga non paga.

E quella notte una volta per sempre come solo il Mare sa insegnare!

Me lo insegnò. Avevamo, lasciato molto allegramente le Isole Canarie con i consueti e normali 18/20 nodi di vento, bollettino ottimo con alta pressione ed alisei stabilizzati alla volta di Mindelo (Isole di Capo Verde).

Che bell'andare aumenta pure un pò, cavolo se si viaggia così max 4 giorni e sono a Capo Verde, facevo di questi ragionamenti stupidi mentre andava calando anche il giorno e ...........

Hoo! Ma che fa....? Aumenta ancora..........?E si cavolo aumenta ancora !!!

E ogni tanto un onda più grande ed incazzata pare proprio volerci sbragare, sono ormai anche punte max all'anemometro di 47 nodi, tanta Paura, praticamente quasi a secco di vele, raffiche che sembrano non terminare mai e lasciarti un tempo interminabile in bilico su di un precipizio.

Era già qualche ora che alle esaltanti surfate si era sostituita solo tanta paura, paura ma non si può far niente, è così, è la legge l' ineluttabilità di navigare gli Oceani, di traversarli e degli alisei venti tesi e costanti, niente di complicato tecnicamente.

Ma spicologicamente ci si butta tra braccia dell' Oceano in modo incondizionato a cavalcare di poppa le onde l' Atlantico con 10 -15 nodi a salire in base al sole e le ore della giornata, non ci si può più fermare, non si può più tornare indietro, e anche chiedere soccorsi è improbabile.

Non faccio in tempo a finire di pensare che forse sarebbe stato meglio smetterla di pensare a tutto questo, e un'onda più cattiva mi sdraia su di un bordo, è la FINE, immagino, intuisco e alla fine vedo l'albero in acqua NOOOOOO!

L' HO COMBINATA , la stessa sensazione di quando da bambino avvertivo di averla combinata talmente grossa che mio padre me le avrebbe date di santa ragione e che era finita come un senso di rassegnazione, si ricordo di aver pensato avvertito tutto questo e tanta PAURA, ACQUA, STAVOLTA E' FINITA, SCHIUMA, ACQUA, E' FINITA ........

10-20 forse 30 secondi in cui vidi tutta la mia vita passarmi davanti e se fosse stato saggio andarla a concludere e a finirla lì, mi passarono davanti in rassegna tutti quelli che mi avevano dato del pazzo dell' incoscente, del fuori di testa e consigliato di fare ciò che facevano tutti e che avevo letto troppi libri

Fu allora che Eldoran anche quella volta fedele e mia padrona pensò a salvarmi la vita, e si andò rialzando in realtà fu di scatto e la barca si raddrizzò. Vidi subito (anche se avevo paura ad andarlo ad ispezionare) che comunque l'albero era sù, anche se non mi sfuggi che la vela di prua o ciò che ne era rimasto sventolava a modo di bandiera ed il tangone divelto era al traino fuori barca che sbatteva su di una fiancata con dei colpi sordi ,

tagliai le cime e lo mollai in mare, pensai ne ho due e mi feci coraggio ma fu più che altro una questione di tanta Adrenalina, come potevo, rimisi alla VELA, e mi lasciai a poppa a modo di freno una lunga grossa cima con legato in fondo anche il tangone divelto al traino, ma che ben presto poi non ce ne fu neanche poi più di tanto bisogno.

Ero da solo di notte in Oceano Atlantico............ e non nego che Piangendo, Ridendo, Strillando ma soprattutto Giurando a Me Stesso che avrei per sempre cambiato atteggiamento, ripresi a navigare...........Oceano Atlantico una notte! ........in cui molto probabilmente diventai anche io un Marinaio!!!

Solo dopo inoltre appresi che lasciandosi alle spalle di poppa uno stretto tra due alte isole, conseguenzialmente sotto vento a questo naturale inbuto che si sarà venuto a creare si avrà una costante e relativa accellerazione della velocità del vento per il così detto "Effetto Venturi. (vedi su wikipedia il significato) che gli skipper e navigatori esperti conoscono bene, ed evitano.

Io anche se non ero del tutto inconsapevole del signor Venturi e di cosa avesse scoperto perchè di fatto a scuola qualcosa ne avevo sentito, mai poi avrei pensato che questo mi sarebbe potuto tornare a riscontro nel calcolare la rotta da fare, perchè di fatto ed in concreto ad evitare le problematiche che avvolte può provocare questo effetto Venturi ed il suo accellerare venti già gagliardi e sostenuti sottovento a strettoie,

basterà all'ontanarsi dall'essere sottovento la terra qualche 10 di miglia prima di mettere in fil di ruota, altrimenti sarà inevitabile che arriverete ad una certa distanza dall'ipotetico imbuto creato dalla costa che il vento già gagliardo e teso possa diventare molesto accellerando ulteriormente senza altri segnali od avvisi.

E giustificare o quanto meno spiegare come senza nessun avviso che lo facesse almeno presagire, di botto o di punto in bianco potessere essere aumentato in modo così repentino e violento il vento senza che ce ne fosse nessun sentore , se non quello che poi oggi abbiamo scoperto essere stato niente altro che inesperienza da parte mia, in quanto l'effetto Venturi credo sia sempre esistito anche da prima che io andassi in barca a vela.

Ciao alla prossima
/)ipposail

martedì 9 settembre 2008

Come andare a vivere in barca a vela ai Caraibi?Senza essere ricchi.




Ciao a tutti, sempre sulla falsariga di come andare a vivere in barca a vela ai Caraibi ?

Senza dover essere per forza dei ricchi ereditieri o comunque nella possibilità economica di potersi comprare una barca e semplicemente partire.

Oggi vi parlo di come e quali possono essere le attività che si può pensare di intraprendere una volta fatta la scelta di Mollare Tutto e andare a vivere in barca a vela ai Caraibi veramente.

Una volta che avrete incominciato a vivere per mare, vedrete che questo che ora sembra essere un problema insormontabile, risolversivi in funzione e a partire proprio dal vostro nuovo stile di vita praticamente in funzione delle vostra nuova condizione di vita vedrete aprirvisi davanti a voi molteplici opportunità che scaturiranno e potrete sfruttare a partire ed in funzione proprio dal fatto e dalla condizione che vivete per mare a tempo pieno.

Avrete capito che vedo anche questo come un problema secondario in relazione a "quando poter pensare di aver fatto almeno l'indispensabile per partire" con quel minimo di progettazione che non vi faccia finire necessariamente a vivere di sopravvivenza e stenti in qualche sperduta isola o località, senza soldi neanche per mantenere voi e la barca di quel minimo per farla rimanere navigante e andante.

C'è anche questo, molte volte nelle cale o rade dei Giramondisti si trovano skipper navigatori fermi sempre ad aspettare che gli arrivino magari rimesse di denaro da casa per poter proseguire, o sempre visto questi personaggi come persone capitate in quella condizione per combinazione e non per vocazione e scelta e che si subisce lo stile di vita e opportunità che lo stesso gli offre tirando a campare di porto in porto con la barca che magari gli cade sempre più a pezzi.

Penso ciò perché vi assicuro che se avrete trovato dentro di voi le risorse necessarie a procurarvi una barca e partire davvero, con delle motivazioni autentiche, state certi che strada facendo saranno tanti ed innumerevoli le possibilità che vi si presenteranno di come si suol dire per sbarcare il lunario, (e non star li fermi ad aspettare ed ad usare come scusa di tutta una immobilità mentale che arrivino soldi da chissà dove se non poi magari proprio da mamma e papà!

Penso che se tutto motivazione, barca e preparazione a partire è stato fatto nel giusto modo e di fatto già sarete riusciti a partire diciamo con un minimo di autonomia, vedrete che le risorse che avete usato, e vi hanno permesso di arrivare a quel punto, vi permetteranno anche di non lasciarvi sfuggire le molteplici iniziative che potrete intraprendere e che troverete poter fare strada facendo.

Mi spiego perché capisco che detta così, potrebbe far pensare più a chi vi sta consigliando di partire allo sbaraglio e all'avventura, che si potrebbe inoltre vedere come l'inizio anche del naufragio di tutto un niente di non progettato e programmato e che quindi per questo poi alla fine è anche naufragato. No, anche se capisco questo dubbio possa nascere, ma non trattasi di questo. Perché quello che voglio indurvi a capire è;

che non dovrete aver di questi problemi se siete una persona risoluta, pratica che nella vita sa fare un pò di tutto, e non si fa problemi a tirarsi su le maniche molto probabilmente troverete molte più svolte e opportunità una volta che vi sarete calato in quella realtà piuttosto che a Milano, Torino, Trapani e nella vita convenzionale di tutti i giorni.

La vita per mare sarà sempre se è stata una scelta dettata da motivazioni autentiche, una nuova realtà in cui vi accorgerete poter dare fondo alle vostre potenzialità represse.

Avete delle potenzialità?
Insomma teoricamente vi ho detto quel che penso e potreri anche chiuderla qui, ma poi so anche che chi legge di viaggi per mare, e di questo è appassionato, non vuole solo teorie ma esempi pratici, indirizzi, numeri di telefono per intenderci e siccome nessun meglio di me (autodidatta quando ancora non esisteva questo magnifico strumento che è internet, e Bolina, le Bateux e tanti libri, tanti libri erano le uniche fonti di informazione) sa quanto si ha fame di notizie,

e quindi eccomi a darvene alcuni anche se molto indicativamente modi certi e pratici da poter intraprendere per sbarcare anche il lunario, e soprattutto per quanto mi sono ripromesso di dimostrare a tutti quelli che dicono
"Eh se avessi i soldi lo farei pure io",
che non sono i soldi che servono necessariamente, o per meglio dire non servono solo quelli e che avendoli non si ha di certo tuttto! Ciò che veramente è necessario e di cui non si potrà fare a meno invece di avere è la predisposizione, la volontà e vocazione a volere veramente una cosa spinti dall' autenticità della passione che dovrete necessariamente nutrire per il Mare, la Vela, la natura ecc. ecc.Quindi la passione oltre questo praticamente a seguire alcune reali e concrete attività da poter intraprendere e come si parte senza soldi (si fa per dire).

1- "In parallelo al viaggio fare un sito internet"

Non deve avere una impronta ed un fine commerciale, non siete ne un'azienda e neanche una barca da charter, che sia chiaro, non si potrebbe fare almeno per queste vie, ma diciamo anche che nessuno può neanche vietare; che io possa in un viaggio chiedere ai miei amici equipaggio di dividere/contribuire collaborare anche alle spese ed impegno economico da dover sostenere. Il sito web o anche un blog può essere una soluzione che oltre ad essere il posto dove metterete a fuoco le vostre storie, magari perchè credete che confrontarle e renderle pubbliche si possano evolvere maggiormente se non altro del confrontarle con gli altri! Vi servirà come punto di contatto con il Mondo, molto importante perché e da li che potranno prendere corpo molti business, altrimente sareste isolati.

ad esempio partire nel charterizzare e imbarcare gente pagante (amici che contribuiscono alla cassa comune) a cui darete la possibilità di imbarcarsi alcune tratte del viaggio di trasferimento dall'Italia ai Caraibi ivi compresa la Traversata Atlantica (dalle 600 euro alle 1500 euro sono i prezzi correnti ogni anno da Las Palmas - Isole Canarias per partire diciamo dietro o davanti (per non pagare i 6000 dollari dell' iscrizione alla Transat-de-Alize che non ci frega niente di partecipare .

Ma magari si di partirgli prima o dopo,o davanti o dietro come meglio credete cosa che oltre tutto è quasi inevitabile in quanto anche la Transat regata organizzata ogni anno per equipaggi non competitivi come dice Jmmy Cornell ( l'organizzatore), parte anche lei ogni anno. Organizzando il tutto bene e anche in comodità almeno su quelle che sono state le mie barche riuscirete ad imbarcare anche 4-6 persone a tratta.

Penso che se la cosa è bene organizzata non è troppo o esagerato pensare che arrivati dall'altra parte vi sarete guadagnato di più di quanto avreste guadagnato in Italia a pala e piccone e tasse da pagare in un anno. E credetemi questo è solo un esempio perchè se non sarete portato ad esempio come nel mio caso che se non sono proprio amici ho un po' di difficoltà con la gente a bordo, potrete e vi parlerò prossimamente ad esempio di come si guadagnano cifre impensate con il business nautico internazionale, con il trasferimento ed il recupero di barche in giro per il mondo, con una particolare attività di guardianaggio nautico internazionale, con il commercio al limite del contrabbando ma che contrabbando fino ad un certo livello non è ma che da ugualmente dei grossi margini di guadagno.

Esempio ho le fatture dell'anno 2002 un autopilota Simrad alla ruota e un gps Garmin a Trinitad senza dogana, iva e cambio a favore ecc.ecc 1100 dollari (quindi neanche euro) pensate o provate in Italia a voler montare un pilota elettronico ad una barca di 12 metri e ditemi se riuscite a farlo con meno di cinque sei mila dollari?

Certo qualcuno potrebbe farmi notare che ho omesso di dire che ora quel pezzo di mare di cui vi sto parlando è infestato dai Pirati Venezuelani! Che dire io ho sempre trovato il modo di evitare anche l'oro e se pensiamo a quanti pericoli si corrono se si va in giro diciamo nelle nostre città si ridimensiona anche quello, pensate di arrivare che so io alla stazione Termini di Roma di notte con orologio e oro addosso?

Per i pirati Venezuelani basta usare meno precauzioni di quelle che usa mia sorella che abitando a Roma tutte le sere arriva alla stazione di arrivo della metrò dal lavoro che di inverno è già notte, e deve percorre i trecento metri che la dividono fino al portone di casa .

Per loro i pirati infatti bastera andare e spostarsi per alcune tratte in flottiglia, e possibilmente armati. Niente di più, certo voi penserete ma chi trovo che vuole navigare di conserva con me, no problem ad esempio da Trinidat e Tobago posto dove si va a passare e a riparo dalla stagione dei cicloni per salpare alla volta delle più comuni tratte che da li possono avere ipoteticamente una partenza per delle ottimali destinazioni,

quali appunto possono essere ad esempio => Los Testigos, =>Margarita, =>Puerto la Cruz, =>los Rochas alla volta delle Antille Olandesi che infine sarà anche il bivio ultimo in rapporto ai venti mare ed onda dominanti dove povrete o
1-:) continuare verso ovest quindi => Panama o anche con la possibile variante che dalle Antille Olandesi
2-:) Traversare il Mar dei Caraibi alla volta dello Stretto della Mona - tra le isole di Hispaniola e Porto Rico ecc.ecc Capirete presto non essere rotte battute da qualche barca ma migliaia l'anno e che quindi quello di navigare per alcune tratte pericolose per i pirati in flottiglia sarà una necessità comune di tutti e quindi molto facile anche da trovare ogni sorta di iniziativa anche online che per l' appunto vi risolva il problema di trovare sempre qualcuno con cui navigare di conserva se già di vostro dubito non lo starete inevitabilmente già facendo spontaneamente come del resto accade spesso con un'altro equipaggio di una barca Italiana.

Io a tale scopo saluto ed invito a farsi sentire Proteo un sun kiss 47 di Paolo e Marco di Roma con il suo koala 51 che navigavamo assieme appunto la tratta avanti e indietro p.la Cruz Los Rochas.

un ciao a tutti,
alla prossima da
/)ipposail

YouTube - Erna3 Transat-Alizé vers les Antilles

Classicissima andatura da Alisei in poppa, ho inserito questo VIDEO semplicemente perchè rende molto bene ed è molto verosimile su quella che è l' andatura portante, ossia con il vento che giunge alle spalle dai quadranti di poppa. Sarà con i venti come questo e questa specifica e non certo comodissima andatura che si compie tutta la traversata verso le Americhe detta infatti anche per questo degli "ALISEI" maggiormente si saggerà in Oceano ed è li che ne coglierete la vera essenza e si apprezzerà questa andatura, inoltre fa vedere o si possono intuire dal numero di barche in rada, se pensate che ogni singola Isola di rade come quaste ne ha come minimo due tre, fate voi stessi un raffronto realistico . Sicuramente capirete sia perchè i Caraibi sono il paradiso dei velisi e sia quali proporzioni sta ogni anno maggiormente prendendo questo fenomeno (di certo non solo Italiano o Europeo) del mollare tutto e andarsene a vivere su di una barca a vela ai Caraibi, sta ripeto anno dopo anno sempre più assumendo., bene questo video ne rende abbastanza l'idea.

YouTube - Erna3 Transat-Alizé vers les Antilles

domenica 7 settembre 2008

Se non si sa quale porto si vuole raggiungere, qualsiasi vento non sara mai ottimale.

Bene salve a tutti, in realtà questo post non sarà altro che rendere

un più tutti partecipi di quello che è il mio attuale momento di navigatore,

giramondo, skipper, vagabondo, o come meglio mi volete vedere o chiamare e uguale.

Vorrei dare una risposta unica ad ormai il numero davvero inaspettato

di e-mail e visitatori che visita quotidianamente questo blog. (ieri 97 visitatori unici)

ah scusate a questo proposito nuovamente vi invito a postare sul blog e non con mail private -:) grazie

Alle due ricorrenti domande che mi vengono poste dire più di frequente sarebbe poca cosa, anche se questo forse dovrebbe solo lusingarmi sinceramente avvolte mi chiedo come mai con tutte le cose che mi si possono domandare,

queste due domande sono quasi sempre presenti e scontate, ed anche per questo che ho deciso di parlarne online quindi a seguire le domande sono:

  1. Se voglio fare od unirmi in una qualsiasi attività nautica in società?
  2. e la classicissima, si ma ora cosa fai?

Alla prima rispondo subito e senza alcun tentennamento , ho 43 ed ormai quasi venti vissuti su questa falsariga e filosofia di vita che mi ha portato sicuramente a

vivermi una vita fuori dal comune e una decina che vivo ormai per Mare, e che per portare avanti le mie scelte che comunque oggi mi lasciano più che soddisfatto e rifarei questo non significa e non vuol dire che siano state prive di rinunce e cose anche negative.

Certo se oggi metto tutto sulla bilancia ripeto il risultato è sicuramente positivo e le cose a cui ho rinunciato vengono presto fatte dimenticare o sostituite dalla scelta stessa.

Ma ora per accorciare questo discorso che per i miei gusti sta anche diventando troppo lungo, vi dico solo che ad esempio una delle mancanze a cui devo sopperire rendendo ogni giorno viva la mia scelta ed il mio modo di essere vivo forse anche il motivo di questo blog, potremo individuarla ad esempio:

nel non essermi potuto fare una famiglia mia dei figli, non essere ricco, nel senso di non aver accumulato denaro, non sono una persona di successo o che so io potremo trovare altri mille condizionamenti dettati da tutto quello che poi noi abbiamo reso convenzionale e la normalità delle cose,

che vi assicuro che quando a 43 anni poi torni nella normalità della vita convenzionale rischiano di pesarti e farti sentire un disadattato almeno per i canoni convenzionali, perché di fatto anche se per una tua scelta voluta lo sei e ne devi essere consapevole.

Bene ora che vi ho delineato esserci come in tutte le scelte anche in quella di fare il giramondo delle rinunce da fare, e aspetti se vogliamo negativi da accollarsi la cosa che poi fa si che maggiormetnte tutto questo venga presto superato e comunque fanno si che la bilancia cali sempre a favore, è sicuramente il dato di fatto di essere una persona che si è riuscita a ritagliare uno spazio di vita in cui al suo interno può fare come gli pare, senza compromessi almeno con molti meno.

Per questo non chiedetemi più di fare nessuna profittevole società, ho scelto da tempo che mi confronto con gli altri miei simili solo ed esclusivamente nella mia vita per diletto, vocazione, mentalità, cultura e altre mille motivivazioni, ma non più sicuramente da condizionamenti e forzature di qualsiasi natura da me create, quindi figuriamoci se lo rifarei per per soldi, affari o lavoro, io di fatto a quel tipo di lavoro ho smesso di concorrere e partecipare da una ventina d'anni a questa parte, e credetemi non ho certo intenzione di riniziare da ora.

Nel post precedente ho toccato in modo molto marginale un argomento che invece avrebbe bisogno di essere trattato come soggetto principale.

Ho scritto che ogni persona deve guardare le propie abilità e le deve coltivare. Mi sono convinto di questo perchè, a volte, è difficle spiegare alle persone un concetto piuttosto semplice:
”fare qualche cosa che piace permette all’individuo di crescere al il doppio della velocità con un quarto della fatica"


Per quanto riguarda la seconda domanda ..........e cari miei qui casca l'asino!!!Si ma ora cosa fai, che progetti hai, a cosa stai lavorando? Anche questa di fatto è una domanda che mi viene posta molto spesso e quindi credo sia giusto anche rendervi partecipi di quello che è il mio momento attuale, rendere un tutti partecipi di quali sono i miei futuri progetti,se non altro perchè in molti mi chiedete a cosa sto in particolare lavorando, cosa sto facendo, ormai già da un anno a casa oltre scrivere su questo blog ed avere ormai 10mesi fa subito una operazione alla bocca che ormai oggi mi vede completamente risanato, e aver intrapreso un accenno di alcune attività online.

Si attività online infatti appena tornato in Italia l'altr'anno subito feci l'operazione e nella l'unga e molto noiosa riabilitazione, convalescenza pur non impazzire il passo di dedicarmi ad un qualcosa di positivo e che mi potesse far impegnare il tempo in qualcosa di propositivo. Mi ha fatto incominciare approfondire, testare, studiare ed approfondire molto su quali siano le reali possibilità di guadagno online,ed ho creato visto che già avevo qualche conoscenza di informatica un piccolo un piccolo ma già affermato social network siciliano dedicato per l'appunto a tutto ciò che riguarda questo molto equivoco e difficile settore.

Questo sempre perchè in linea a ciò che a me più mi affascina avevo sempre nutrito una certa curiosità sul voler capire quanto ci potesse essere di vero sulla possibilità di crearti delle rendite denaro automatiche sul web che come puoi seguire dall'ufficio a Milano in realtà puoi farlo alla stessa maniera da dietro una barriera all'ancora ai Caraibi in dinette della tua barca casa senza più bisogno neanche di venderti con il charter od altre attività che comunque sono un lavoro che dopo vent'anni da che lo hai fatto la prima volta, forse può anche un attimino essere venuto a noia.

Quindi ora sto a costi zero perchè altra cosa che mi ha affascinato da subito è la possibilità su internet di poter creare delle attività gratuitamente se non l'investimento che si fa di applicazione ed apprendimento che fai su te stesso ma a costi zero, quindi ho approfondito molto la tecnologia open source e freeware che in particolare permette questo.Ma sempre con il fine di potermi creare una altrà attività parallela da poter coniugare con il fatto di vivere in Mare sulla propria barca .

La barca siamo arrivati all'unica cosa negativa di questo periodo, che sono senza barca da capo a cerca della miglior barca da potere acquistare in previsione del fatto che sia quella definitiva nel senso che non la comprerei con la consapevolezza che li ad un massimo 3-5 anni cambiare barca come ho fino ad ora fatto anche per mantenermi in vacanza perenne, e quindi anche questo momento delicato a che non nego poter confidare sulle idee abbastanza chiare su ciò che cerco ed in realtà già so di almeno tre barche su cui sto scegliendo e trattando.

Quindi sperando di esser stato
abbastanza esaustivo
alla prossima da :
/)ipposail

lunedì 11 agosto 2008

Attrezzare una barca all' Oceano, timone a vento si o no?

In risposta alla e-mail di Mauro, ma delle tante che da sempre mi chiedono di esprimermi su quale sistema di autogoverno dotare una barca a vela da grandi viaggi ed in special modo molte volte nello specifico mi si chiede se Una barca da Giramondo deve avere necessariamente un sistema di Autogoverno Silenzioso, ossia un cosidetto wind-pilot Timoe a vento? O dotare la barca di magari doppio sistema elettrico?O ancora se il massimo magari non sia averne uno elettrico ed uno silenzioso?E' ancora è meglio l'Aries in bronzo o il mustafà in alluminio?

(alcuni windpilot, o in Italiano Timone a Vento)

Ciao si e vero io non ho mai avuto una barca con autogoverno silenzioso, effettivamente caro Mauro e volendo ti do ragione sul fatto che ti stupisce che io non lo abbia mai usato.

In effetti é un mio grosso rimpianto, e li ho sempre molto ammirati e mi sarebbe piaciuto molto poterne avere uno a bordo,

perchè come giustamente mi facevi notare il timone a vento dovrebbe essere ciò che consacra una barca attrezzata da Giramondo non solo da un punto di vista tecnico, ma se vogliamo

anche nel sottolineare un tipo di approcio e filosofia con cui va per mare il Giramondo vero l'uccello d'alto Maro alla Moitessier per intenderci.

E su questo ti do ragione e condivido tutto ma al di la di tutto questo però poi vi è una realtà delle cose, e l 'argomento l'ho sempre evitato perchè mi sembra tanto uno di quegli argomenti del tipo se è meglio o no la lana caprina,

.....mi spiego:

se parliamo di realtà delle cose è un discorso se invece ne parliamo solo a livello teorico e idealistico è tutto diverso, perchè per me come penso un pò per tutti quelli che poi il mare lo hanno preso davvero, la prima priorità
nella realtà delle cose è sempre stata quella di avere una barca si ok sicura, attrezzata,

ma comunque la minima possibile indispensabile a prendere il mare e molla a poppa che si viaggia davvero,

vedi che solo così
ritengo, con questo tipo di approcio gli sfigati come me, non so Te? Io mi riferisco a tutti quelli che appunto come me, non hanno i soldi che gli possano permettere di dotarsi agevolmente e concretamente della così detta ideale e possano poi davvero fare miglia ugualmente capendo poi inoltre navigando davvero!!!

.... anche che la barca ideale ....poi e solo una ipotetica illusione, e non esiste nella realtà della vita reale e concreta di chi il tempo vuole usarlo a prendere il mare davvero.

Se io ho comunque compiuto dei grandi viaggi è solo perchè ho sempre mirato ad avere una barca certamente ricercata e scelta,

ma mai nulla , niente di più che mi potesse permettere di prendere il Mare, non sono stato li ad aspettare o ad impegnarmi di dover avere la barca ideale per mollare le cime e prendere il Mare.

Vedi nella mia indole come penso in quella di tutti quelli che potremo individuare come Giramondo ma solo per chiamarli in un qualche modo, il partire a vela col il vento,

è una cosa che si ha dentro a prescindere con quale mezzo lo si fa, per molti altri che io scherzosamente chiamo i nautici, invece il viaggio diventa il possedere la barca ideale che secondo loro gli può permettere, poi solo in un secondo tempo se mai gli andasse di andare dove vogliono.

Per capire cosa voglio dire quando da ragazzo ho incominciato con il windsurf ad andare a vela c'era chi aveva sempre la miglior tavola e si applicava ad avere sempre le migliori attrezzature per fare bordi su bordi davanti la costa.

Io e altri compagni anche loro marinai colti dal virus con tavolacce e vele rimediate, le mettevamo assieme e da Trapani ci avventuravamo al trapezio fino a Levanzo (una delle isole Egadi) distante già un 7 miglia dalla costa anche se a metà c'è un'altra isoletta che si chiama Formica.

Ma ritorniamo alla domanda iniziale sul timone a vento, quando attrezzavo Eldoran( Alpa38 Sloop) ho incominciato a ducumentarmi per dotarmene volendomene comprare uno da istallare poi a poppa come di consueto, praticamente dovetti desistere, perchè il tutto dal dover reperire le notizie utitili a quale
scegliere, come istallarlo, il costo ed il tempo per averne consegnato uno, vi ripeto a me sembrarono uno di quei dispendi di energie per cui il gioco non vale la candela.

Prendiamo il Mustafà (Malingri) ricordo che si trattava più o meno di aspettare un anno e di pagare una cifra con cui a Trinidat, senza esagerazioni con la stessa ed identica cifra, ci ho fatto carena alla barca, e ci ho anche comprato un secondo autopilota elettrico Simrad nuovo da istallare sula ruota del timone,

che non consuma praticamente nulla e gli si può applicare un sensore o una banderuola a vento che vi assicuro che alimentato dell'eolico in navigazione tutto settato bene era altrettanto silenzioso e romantico vederlo all'opera.

Con molti e solo vantaggi, non ultimi ad esempio di avere la poppa libera, di averne così due di sistemi di autogoverno qual'ora se ne rompesse uno, governare qualora si naviga a motore senza vento e tante altre .

Quello che penso insomma è che il timone a vento piace e affascina molto anche me e ripeto se me lo fossi potuto permettere forse me ne sarei dotato tutto sommato anche io.
Ma che a livello di praticità e realtà delle cose poi se devo essere sincero risulta essere
solo un romanticismo e un lusso di cui si fa spesso a meno.

/)ipposail

mercoledì 30 luglio 2008

La barca ideale per fare il giramondo senza soldi.

E' una mia convinzione che molto frequentemente la scelta della barca ideale, giusta o adatta rischia di diventare un falso problema, come ad esempio anche il dover finire sempre di fare un qualche lavoro per essere pronti a partire.


Si credo che questo tipo di problemi rischiano molto spesso di diventare un falso problema, e che in realtà tutto questo non nasconde altro che delle insicurezze o scelte di vita ancora non supportate da più consistenti e autentiche motivazioni.

Le caratteristiche e la tipologia di barche a vela su cui poter poter fare una scelte di vita di andarci a vivere a bordo 


e magari risulti anche utile e idonea a poter navigare e  raggiungere i tropici il vero paradiso dei velisti giramondo.
(Carabi)

E sempre mia convinzione che In realtà sopra i 10 metri praticamente possiamo dire che tutte le barche se non nate difettose o progettate appositamente per correre al lago, si possa pensare e sostenere che in linea di massima possono attrezzandole magari anche la dove serve fare delle navigazioni anche un tantino più impegnative

come ad esempio il poterci traversare anche  l'oceano 'Atlantico per raggiungere il paradiso e naturale posto di tutti coloro che hanno fatto la scelta di vita di vivere in barca a vela ed entrare così a far parte di quella tribù di gente che vive in barca !!!

e che quindi per fare il Giramondo può più o meno andare bene qualsiasi barca, e a testimonianza di ciò che dico ci sono tutte le barche stesse dei giramondo che capita di vedere sono veramente delle più disparate tipologie e materiali.

Quindi assodato che se si vuole davvero andare si va con un qualsiasi cosa che possa essere almeno sicura.. e a testimonianza di questo ci sono anche tutti quelli che l'Atlantico ormai lo hanno traversato proprio in tutte le maniere, manca solo la traversata camminando sulle acque!!! E dopo di che davvero la traversata Atlantica è stata fatta in tutte le maniere a remi, in windsurf, in canoa, in gommone insomma ....
 
Si ok !!! Ancora qualcuno ormai abituato a perdersi drietro......... i falsi problemi che indicavo prima potrebbe comunque dire si ok ma la


 "Barca da Giramondo dove la trovi, chi te la da? "

Semplicissimo protremo dire che privi di esperienza il metodo o linea migliore da seguire a mio avviso dovrà essere cercare una vera barca a vela casa di un'altro giramndo che  magari a deciso di volersi dedicare anche alla montagna.


quale se non quella che è stata davvero usata abitata oltre che solo navigata, da un vero giramondo e notate che la differenza o importanza di ciò non sarà riscontrabile o da attribuirsi solo all'attrezzatura ed alla sicurezza già ottimizzata.

Ma molto importe e determinante la rivestono tutti quegli impianti e servizi che oltre che una barca quella da Giramondo dovrà essere anche necessariamente una casa, e chi meglio di un original giramondo uno skipper d'esperienza che si è allestito e attrezzato la barca a sua volta per se stesso e farci la propria casa, anche un suo conseguente business, 


infatti non nego e non c'è nulla di male ed anzi ve lo indico anche come una delle attività che concretamente potrete fare anche voi è il "Business Nautico internazionale" un business che se ben fatto non è esagerato affermare che si raddoppia una volta e mezzo il capitale praticamente nel tempo utile di preparare la barca al viaggio di ritorno in Mediterraneo o viceversa.

Prendere una normale barca di serie anche vecchiotta d'occasione in uno dei tanti porti così detti fantasma e che vi indicherò anche qui poi in particolareggiati articoli dedicati.
Ma tornando alla barca quindi purchè robusta e ben fatta, e non nata per fare velocità sul lago, ma con linee d'acqua marine, disegnate per la crociera in alto Mare e la barca è presto scelta.

Sarete voi poi che renderete l'anima alla barca facendola diventare da anonima ad una autentica barca da giramondo e vedrete che questo sarà anche un buon affare, se nel frattempo ci abiterete sereno e felice senza aver bisogno di vendere.

Tutt' ora ad'esempio tutte le mie varie risorse di sapere delle varie occasioni di barche pronte a viaggiare da qualche parte con qualche mio amico skipper che magari in giro anche lui da parecchi anni deve staccare un attimo come del resto è successo l'anno scorso a me e vende la barca. 

Ecco comprare una barca per fare il giramondo da un'altro autentico giramondo è il vero segreto perchè vedrai che entrerai in quel giro di Navigatori Skipper, Brochers Freelance che a primo acchitto non si capisce se sono ricchi o bene di cosa vivano?

Ma che io ti indicherò e ti svelerò quale essere le vere realtà, non mancheranno se davvero porterete a navigare una vera barca in giro a farsi vedere in tutti i porti del Mondo vedrete che non mancherà mai chi appassionato, bisognoso di informazioni, desideroso di una vita alternativa non convenzionale vi proporra di lavorare per lui di vendergli la barca o altre analoghe opportunità.

E' una ruota che si ripete in positivo a chi ha il coraggio e la volontà dell'azione e di fare davvero una scelta alternativa di vita di questo tipo. E adesso sta sempre maggiormente prendendo forza dal poter usare in favore di tutto questo trasmettere, comunicare, condividere la rete internet con figure semi-professionali (quale potrei essere io) che sempre sull'onda della passione trasmettono condividono questa realtà.

Innanzi tutto premetto anche se con il termine Giramondo potrebbe essere automaticamente dato per scontato che la mia opportunità è rivolta non certo a chi ha i soldi in banca per poterlo fare agevolmente, non perchè io abbia qualcosa contro di loro ma solo perchè avrebbe i semplici e normali connotati del riccone che può permettersi di fare quello che vuole perchè ha i soldi.

Bene quindi che da ora in avanti sia sempre sottointeso che trattasi di tutt'altro e mi riferisco a persone che vogliono fare questa scelta di vita anche non essendo dei ricchi ereditieri o avendone i soldi li pronti.


Detto questo quindi deduco e do per scontato che opteremo per una barca d'occasione usata ed anche volendo un po datata soprattutto se trattasi anche di un cantiere o firma del progettista celebre. 

Ok fin qui anzi che andare avanti in modo schematico faccio parlare un'attimo come la vedo io, ci sono barche che invecchiano navigando ma la maggior parte vi assicuro che invecchiano in banchina.

Ora la maggior parte della gente fa l'errore di valutare un veliero come se si parlasse di un mezzo meccanico tipo come se si dovesse acquistare un'automobile e alla stessa maniera si ragiona andando come prima cosa a guardare I Km O le miglia nel caso della barca giudicando negativo tanti quanti più ne abbia fatti.

Ecco per le barche a vele direi che non è propiamente così, anzi direi quasi per niente, perché dovremo tenere conto dei diversi parametri di valutazione che avremo per determinare tutto questo, mi spiego:
 

ciò che influisce nel deterioramento e nell'usura di tutto il mezzo quindi tutto nella sua interezza lo scafo, l'attrezzatura, la coperta e le varie appendici non sarà in se il navigare inteso come procedere sull'acqua spinti dal vento che la usurerà e comprometterà ma bensì l' essere esposti sempre agli agenti atmosferici e alle intemperie e non al riparo da essi.

Ora sia in navigazione che assicurata in banchina una barca è esposta alla stessa ed identica maniera alle intemperie ed agli agenti atmosferici. 


Vedremo allora essere migliore non tanto la barca che in tal caso è stata più o meno ferma in quanto a miglia percorse, ma quanto sia stata esposta per esempio tutto l'anno alle intemperie del suo posto in banchina, sottolinierei che tra una barca che anche avendo fatto più giri del mondo, se ancora oggi però è tenuta navigante e passerebbe in mano vostra da un giramondo che la abitava e navigava  ino al giorno prima vi assicuro sarà di lunga superiore di quella magari stessa barca che però è invecchiata negli anni all'ormeggio senza che nessuno la rendesse mai navigabile sul serio e toccherà a voi farlo non male.

Quindi ricapitolando dobbiamo cercare tra le barche usate ed un altro filtro potrebbe essere non stanziali, ossia dovremo in ogni porto andare a cercare in quei paio di cantieri che fanno carena veloce con il travel lift, e permettono se ancora ce ne sono di far lavorare il suo skipper proprietario, e quindi dove tutti i giramondo abitando in barca devono necessariamente usare in genere li potrete anche identificare da lontano da quante pale di timoni a vento o di eolici si notano e nella parte di porto riservato all'ormeggio libero di passaggio.

Sarà pressoché inutile andare a cercare una barca da giramondo allo yacht club dove tengono ormeggiate le barche i miliardari del posto. Allora vi dico subito il primo sforzo dovrà essere rivolto a trovarvi un minimo di badegt liquido per almeno incominciare a muovervi in questo modo. 

La barca da giramondo con l'esperienza si attrezza in un quattro e quattotto e non mi risulta che all'infuori di me medesimo /)ipposail nessuno in Italia almeno che io sappia si occupa professionalmente di questo tipo di business di attrezzare una barca per abitarci e viaggiare in modo speculare ed ottimizzato. 

Ma vediamo di menzionare e capire meglio poi quali sono le caratteristiche e le prerogative che dobbiamo considerare per dover fare delle navigazioni anche impegnative, abitarci ed in un certo qual modo anche lavoraci d'occasione che possa essere possibilmente comprata in un paese dove si compra in dollari.


Che non sia a chiglia e timone appeso, bisogna considerare che toccare il fondo sbattere su qualche oggetto alla deriva ( bidoni, tronchi, relitti, ecc, ecc) in migliaia di miglia di navigazione è una cosa pressochè scontata e che già ed anche chi naviga come me su barche con deriva lunga integrata e la pala del timone raccordata e protetta da un robusto skeg, lascio al vostro giudizio quanto possa essere fatale per chi pensa potersi avventuare in pieno oceano con una barca con il timone appeso su di un'asse e la chiglia a sua volta appesa a dei perni filettati ed imbollati. 


Vele, attrezzatura - io avevo tutto maggiorato e sovradimensionato anche nella superficie velica, per ovviare la congenita perdita di potenza che si ha, a parità di superficie adattando sistemi e quindi vele dal taglio rollabile. 

Ma a tutti i costi vele roll-abili perché non essendo ne in regata e neanche in equipaggio ma in viaggio oceanico  capirete subito che in una giornata o per groppi, piovaschi, o altro durante il vostro procedere comporterebbe o di staccare l'autopilot e timonare ad esempio per il tempo che il colpo di vento passa ed il vento si ristabilizzi o cambiare e ridurre o aumentare la velatura, che magari dopo un'oretta ritorna nella medesima ed analoga condizione. Ecco perchè in una barca da viaggio nonostante e malgrado abbia molte altre controindicazione ritengo importante poter avere vele rollabili. 

Un paio di giri di maniglia per levare quel tanto a prua e quel tanto alla randa, invece si fa davvero in un attimo e con un piccolissimo sforzo e alla stessa maniera si molla pensate se poi paragonato a cosa significherebbe cambiare le vele magari di notte in alto mare, mentre si serfa su onde alte anche 4-7 metri a una decina di nodi. 

Ma andiamo avanti con altre prerogative, avrà necessariamente una strumentazione e un impianto elettrico vuoi o non vuoi progettato e modificato all'uso che ne fa un barca che in banchina va solo quando serve, e non di regola.

Quindi inutile un impianto elettrico centrato sulla ricarica in banchina, vi progetto e do la soluzione argomentata su qualsiasi tipo di impiantistica di bordo Ma anche su questo dedicherò degli articoli tecnici mirati su come progettare e potersi costruire, montare e applicare sulla propria imbarcazione un impianto elettrico tipo Eolico + Solare + non uno, ma volendo fino a tre alternatori auto, dove reperirli, quale trucchetto per poterli usare, nel senso ce ne sono dei modelli appositamente marinizzati credo Americani che se ne fa un gran ben parlare,di loro si dice essere indistruttibili e che danno anche una decina di ampere in più ma che costano anche 600 -700 euro l'uno.

Quindi anzi che spendere una barca di soldi per solo uno di questi, io ad esempio ho sempre optato e sono sempre stato dall'essermi trovato ugualmente bene con quelli auto che devo dire essermi capitato solo una volta averne sostituito uno vecchio quanto me, ma non costano praticamente nulla se smontati allo sfascio e con alcuni trucchetti al solenoide sono ugualmente usabili e volendo io ne ho sempre uno a bordo di riserva che semplicemente con un paio di bulloni è pronto ad essere sostituito. Ne conviene quindi che per fare uno stesso lavoro con 4 di quei famosi alternatori Americani speciali marinizzati mi sarebbe costato e capirete solo per depennare alla voce alternatori impianto elettrico un 3000 euro se avessi fatto in modo non alternativo.

Quindi in linea di massima cercate di trovare la barca di un altro autentico giramondo che per suoi motivi come poi del resto ciclicamente ha tutti abbisogna fare, quando si vive per mare lunghi periodi di alternare dei periodi di sbarco a terra e quindi vendere possibilmente la propria barca per poi magari, dopo un paio danni,da un altro giramondo acquistarne un altra o se con pochi soldi magari decidere di comprarne un altra d'occasione,attrezzarla e rivenderla per comprarne un'altra ancora insomma tutto questo preambolo è per sottolinearvi che è già importante l'impegnarsi a prendere il Mare poi il resto viene, vi è come vedi una vera comunità pronta ad accoglierti e che grazie al web a comunicare e condividere il sapere la conoscenza in questo ambito, se lo vorrai preparandoti e dotandoti di aiuti validi non potrai non fare addirittura, tutti quegli errori che negli anni hanno visto essere il motivo del fallimento di molti sogni ed aspettative di storie non sempre a lieto fine.

Ma vi ripeto e continuerò nelle mie possibilità e capacità a trasmettere anche da questo blog, e a testimoniare che mollare tutto e andarsene a vivere in barca a vela non è solo una imprecazione ma cosa che molti felicemente fanno e portano avanti come stile di vita alternativo, si può realmente fare e a dare tutte le informazioni possibili ma chi lo vorrà potrà contattarmi anche a livello professionale e in modo dedicato e posso dedicarmi a tempo pieno all'organizzazione in modo speculare ed organizzato di una preparazione di una eventuale partenza e al conseguimento dei tuoi obbiettivi e delle tue aspettative
Ma se fondamentalmente non sarai spinto da quelle motivazioni che nessuno ti garantisco ti potrà mai donare, regalarti o conseguire per te, come del resto neanche tu stesso potrai mai acquistare col denaro al massimo potrai trovare qualcuno disposto a trasmettertele ma sarai poi sempre e comunque Tu, che dovrai averne una autentica vocazione per il Mare, la Natura e la Vela e cosa può significare nella vita di un uomo ancora oggi nel ventesimo secolo.
Una buona giornata alla prossima da:
/)pipposail Skipper and Pubblishers



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