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mercoledì 24 novembre 2010

Il Kon Tiki una zattera a vela.

Ciao a tutti questa sera voglio dedicare un mio piccolo ed umile tributo, ad uno dei racconti di viaggi per mare a vela oceanici che più mi hanno entusiasmato sin da giovanisssimo. 

Il viaggio o per meglio dire l'avventura-impresa è quella della Zattera a Vela Kon-Tiki, con cui nel 1947 il norvegese Thor Heyerdahl 

ed intraprese a volere in sostanza dimostrare che già in era precolombiana fosse stato possibile che dei nativi Sud Americani potessero aver conolizzato via mare alcune isole della Polinesia.

Pensate che Thor Heyerdahl si fece lasciare con il suo ecquipaggio in Perù paese da dove sarebbe partita la spedizione via mare con degli studi molto meticolosi sui materiali e tecniche che si pensa abbiano potuto avere e disporre anche le popolazioni precolombiane.

E così che solo di legno di balsa e legature gli fu possibile costruire una zattera a cui in onore del dio del sole fu datogli il nome appunto di Kon-Tiki.

L'equipaggio era formato da: 
  • "Thor Heyerdahl"(1914–2002), capo spedizione.  
  • "Erik Hesselberg"(1914–1972), navigatore ed artista, (fu lui a dipingere il volto del dio sulla vela). 
  • "Bengt Danielsson"(1921–1997), cuoco e cambusiere, sociologo, servì inoltre come interprete. 
  • "Knut Haugland"(1917–2009) esperto radio, decorato dagli inglesi per azioni di guerra.
  • "Torstein Raaby" (1920–1964), trasmissioni radio. 
  • "Herman Watzinger "(1910–1986), ingegnere, registrò i dati meteo ed idrografici della spedizione. 

    Una cosa molto curiosa fù che la spedizione si fece grazie a tutti sponsor e donazioni private, le autorità peruviane contribuirono con la concessione di un'area portuale per la costruzione della zattera.

    La costruzione che fu fatta dallo stesso equipaggio si dovette attenere e basare sulle tecniche di costruzione indigena del luogo di partenza, 

    utilizzando il legno che veniva utilizzato in epoca precolombiana, quello di balsa, come tecnologia costruttiva si basarono sulla descrizione rilasciata dai colonizzatori spagnoli nelle loro cronache della colonizzazione.

    Il viaggio iniziò il 28 Aprile 1947, per 101 giorni attraverso l'Oceano Pacifico fino a quando andarono a finire sulla scogliera di

    Raroia nell'arcipelago delle Isole Tuamotu, il 7 Agosto del 1947, tutti i partecipanti alla fine arriarono in discrete condizioni di salute.

    Oltre il video documentario che vi allego a seguire e potrete visionare anche subito, ma ciò che consiglio vivamente a tutti gli appassionati di queste particolari avventure e navigazioni è il libro che descrive l'impresa

    Quando fù pubblicato stupì come in poco tempo arrivò a scalare tutte le classifiche letterarie e divenne da subito una pubblicazione di successo

    da esserne state stampate più pubblicazioe di cui l'ultima col titolo Kon-Tiki: Across the Pacific in a Raft. (Kon Tiki, attraverso il Pacifico su una zattera).

    La narrazione con l'aggiunta di immagini, filmati e commenti degli altri membri di equipaggio fu trasferito in un film che vinse un Academy Award per il miglior documentario nel 1951


    Il film fu diretto da Thor Heyerdahl con editore Olle Nordemar.


    Il Kon Tiki originale (restaurato) attualmente si trova esposto al Kon-Tiki Museum a Oslo.

    La sua costruzione era formata da un corpo principale, ed una primaria parte galleggiante della zattera, fu costituita da nove tronchi di balsa accostati tra loro, lunghi fino a 14 metri e 60 cm di diametro.

    I tronchi longitudinali ed i traversi erano legati tra loro da robuste funi di canapa di 3 cm di diametro. Tra i tronchi longitudinali lunghe pale di legno di pino svolgevano la funzione di derive.

    L'albero in legno era a forma di “A” di circa 8,8 m di altezza, a poppa dell'albero fu costruita una “cabina” in bambù intrecciato, lunga 4,2 m e larga 2,4 m coperta da foglie di banano. A poppa un lungo remo (circa 5,8 m), funzionava da timone. 

    Aveva poi la grande vela (4,6 x 5,5m) Le immagini fotografiche rappresentano anche una piccola vela superiore alla grande, ed inoltre una terza a poppa.

    La zattera era coperta in parte, come piano di calpestio, da una sorta di stuoia di fusti di legno intrecciati con bambù.

    Il documentario sulla spedizione Kon-Tiki ha vinto due Oscar, nel 1951, il libro di Heyerdahl "Kon-Tiki Expedition" è diventato un bestseller internazionale, tradotto in quasi 70 lingue.

    L'avventura o spedizone del Kon-Tiki è stata una delle ragioni principali dietro l'ascesa del trend e della tendenza che negli anni a seguire fino ai giorni nostri a creto Tiki, con bar, ristoranti, moda e musica nel 1950 - e 60-anni -

     una buona serata e alla prossima da:
    _/)pipposail



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