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venerdì 9 aprile 2010

Considerazioni per andare a vivere per mare in barca a vela.


Ciao a tutti oggi ho pensato potesse essere interessante pubblicare un'intervista a _/)pipposail,

ormaia molti noto velista navigatore freelance Trapanese che assieme a questa sua grande passione per il mare e la navigazione a vela ,

nel tempo a saputo inventarsi e realizzato anche questa innovativa e propositiva web agency cittadina webtrapani.it,

che si propone di poter localmente incentivare e rendere fruibili a tutti localmente i più potenti ed efficaci strumenti per poter comunicare e farsi della pubblicità low cost online sulla rete internet.

Come hai iniziato questa tua particolare e creativa attività lavorativa???

Bene salve a tutti onestamente per la verità devo dire che tutto ciò è avvenuto molto spontaneamente ed allo stesso modo posso con certezza affermare che il motivo di maggiore importanza,

trainante credo sia stato appunto che ad un certo punto della mia vita  ho smesso di seguire ciò che poteva apparire convenzionalmente più giusto ed ho avuto il coraggio di seguire ciò che per vocazione mi sentivo più portato ed entusiasmato ad intraprendere e non più ciò che invece appariva essere più giusto in modo convenzionale e scontato.

questa credo possa essere la chiave giusta di lettura del mio personalissimo successo e non certo l'agire in modo ragionato, scontato e convenzionale ma di seguire ad un certo punto della mia vita i miei sogni, le mie passioni e vocazioni senza esitare e senza compromessi.

Tutto nasceva come spesso accade da un momento particolarmente difficile e burrascoso della mia vita gioventù e crescita tra le altre esperienze quella decisiva credo sia stato quando mi licenzia o congedai dall'Aeronautica Militare dove con il ruolo di S.M. aerosoccorritore facevo l'equipaggio dell'elicottero del soccorso aereo,

come si può intuire a me inizialmente il tipo di professione era stata molto congeniale ma presto la vita e cultura militare si rivelò per essere troppo limitativa. 

Per questo che molto presto mi feci praticamente buttare fuori, in pratica non durai molto in tutto tra corsi e l'essere poi diventato operativo una decina di anni.

 E ben presto mi ritrovai libero, ma disoccupato e senza soldi e spontaneamente senza starci neanche tanto a pensare mi misi a navigare a vela, fare miglia, ed infine lo skipper a tempo pieno.

Dopo aver fatto un paio di stagioni in Mediterraneo come accade a molti  skipper navigatori  freelance della mia generazione il richiamo del Caribe e del poter  esercitare svolgere tutto l'anno la propria attività di skipper mi fece ben presto fare le mie prime traversate Atlantiche, prima da equipaggio, e poi finalmente anche da  skipper armatore comandante di barche mie e non,

ma anche questa attività di skipper oceanico si andò via via trasformando e evolvendo anch'essa spontaneamente nel diventare io

uno speudo-brokers, un commerciante internazionale di barche che ho spesso acquistato d'occasione  magari ristrutturat e vissuto un periodo io e poi rivenduto a chi valorizzava nel giusto modo il mio business oltre oceano

e così che senza più la necessità di dover lavorare un giorno nel modo tradizionale o convezionale del termine in pratica sono riuscito nei miei ultimi 25-30 anni di vita

a trovare il modo per poter vivere per come più vocazionalmente mi sono sentito e portato di vivere; e non come oggi invece pesso viene vissuto il lavoro nella vita in modo condizionatnte,  limitativo e costrittivo più che da protagonisti per libera iniziativa e vocazione personale per come dovrebbe essere.

Credo di poter affermare che alla base di tutto c'è il dover sapere trovare il  giusto equilibrio nel modo di monetizzare la propria passione e vocazione stando molto attenti a non farsi prendere la mano

e farlo solo in misura necessaria a potersi permettere di fare ciò che si vuole nella vita senza incorrere nell'errore di andare appresso ai soldi, e/o altre destabilizzazioni che non sono dei bisogni autentici e concreti.

Poi attenzione fino ad ora vi sto solo raccontando come credo io si possa arrivare a vivere una vita di successi, soddisfazioni e gratificazioni personali e non la verità assoluta .

Quindi attenzione perchè non sempre e non è detto che le cose giuste siano quelle che tutti ricerchiamo nella vita, ma a mio parere l'errore è che il più delle volte ci facciamo destabilizzare e conrompere da mille cose a noi non naturali ma indotte dal consumismo e la pubblicità.

mercoledì 7 gennaio 2009

Fare il pane in barca a vela non solo per una questione di pancia .


Farsi il Pane in barca a vela, anche se può sembrare entraci come il cavolo a merenda, nella vita del velista Giramondo che vive in barca a vela tutto l'anno in pianta stabile

in realtà diventa una necessita per tutti coloro che non intendono rinunciarvi anche solo sotto il profilo solo prettamente alimentare e di pancia.

E' è inoltre mia convinzione che coloro che anche solo qualche volta provano a farsi il pane in barca a vela, sanno che oltre ad essere uno di quei momenti magici,

quasi sicuramente sarà una di quelle attività che nella vita in barca, più di altre diventerà quasi una necessità a cui se mai poi bisognerà di doverci rinunciare per un qualsiasi motivo sarà cosa molto sgradita.

Questo perché:
provate ad esempio se ci riuscite a seguirmi un attimo ed immaginate una situazione del tipo di essere all'ancora dietro una barriera corallina, a ridosso del fetch Oceanico a Los Roques,

in acqua, ferma, piatta e trasparente come non mai all'interno della laguna diciamo a Franciskis sulla Tua barca a vela (casa)con cui ci sei arrivato navigando a vela dall'italia.

E Tu molto tranquillamente che sei li, che ti fai il tuo pane. Ecco è allora che nella mia testa ed anima scatta quella gioia e pienezza del vivere nella semplicità come in nessun 'altra circostanza in tutta la mia vita mi ero mai trovato.

Ed infatti è la cosa che voglio suggerire di fare anche magari solo quando si esce in barca per andare a passare un fine settimana,

dico sempre che non importa dover fare per forza il giro del mondo, o di traversare gli Oceani per vivere il mare e cogliere la semplicità, la naturalezza ed essenza della navigazione d'Altura a Vela.

perché ad esempio non coinvolgete magari facendogli trovare la ricetta e gli ingredienti pronti in barca, sottocoperta la famiglia o l'equipaggio a fare il pane, la pizza, la cena.

Che senso ha, e come si può apprezzare e cogliere la vera essenza della navigazione del viaggiare in barca a vela se appena si tocca terra, ma ancor prima di raggiungerla si vive in funzione di andare al ristorante?

Intendiamoci non dico che ci sia niente di male ad andare in vacanza , o che non lo si debba fare assolutamente, ma sto solo cercando di illustrare quali tipo di approcci possono predisporre ed in un certo qual modo favorire a viversi l'essenza del navigare a vela,

ed altri che invece a mio avviso possono addirittura contribuire a viversi male e subirsi il tutto. Uno dei primi compiti dello skipper oltre la semplice e avvolte a confronto scontata conduzione della barca è

(questo l'ho appreso non essendo ricco e dovendoni quindi prestare molte volte a portare in barca tanta gente, che avrei fatto anche moltovolentieri a meno) del capitano e distribuire in compiti utili e che facciano star bene, occupato, coinvolto protagonista l'equipaggio.

Riescire appunto a mettere ognuno dell'equipaggio se vogliamo anche in uno stato d'animo adatto alla condizione ed esperienza che ci si accingé tutti insieme a viversi.

Ma andiamo per gradi e dando per scontato che disponiamo del classico fornetto a gas che quasi tutte le barche da crociera normali comunemente hanno sotto i tre fuochi,

per prima cosa il primo ingrediente che dovremo considerare e stare molto attenti ad imbustarla in maniera ermetica e stagna molto bene contro l'eventuale

umidità è la Farina che andiamo subito a vedere i vari tipi che se ne possono reperire e quale può essere al nostro uso la più indicata.

  • Farina professionale: per averne di certa la cosa migliore sarebbe conoscere un panettiere che te ne vende qualche chilo ;
  • Farina speciale per pane, acquistabile in qualunque supermercato;
  • Farina di grano duro (o semola rimacinata di grano duro) con tenore di proteine pari o superiore all'11%.
  • Farina 00 generica miscelata con una pari quantità di farina di Manitoba.
  • Il lievito di birra in panetti è il più indicato per panificare. Acquistatelo il più fresco possibile, dovrebbe avere una durata di almeno venti giorni prima del termine indicato della data di scadenza. Ma in barca ci si può anche accontentare ed avere buoni risultati anche ad usarne a lunga conservazione o con il procedimento della pasta acida, che consiste con il conservare sempre un tanto di impasto utile a far inacidire e lievitare anche l'impasto successivo.
  • L'acqua - usate pure acqua normale.Certo so pure io che l'acqua dei cassoni di una barca a vela non è una fonte su per gli alpeggi ma si farà anche con quello che si ha, ma state certi che con il giusto spirito a bordopoi alla fine si riesce sempre a spuntarla. Potete fare esperimenti con acqua minerale naturale, basta che non abbia un residuo fisso molto basso poiché il pane necessita di una certa quantità di minerali, come il calcio, presenti in basse quantità in alcune acque minerali.
  • Il sale - usate sale fino da cucina.
  • Il Tempo- La cosa più importante da organizzare e scandire per far un buon pane è il Tempo che potrà essere anche di 5-6 ore, ma volendo con la pratica e facendo un po di prove poi si riuscirà a fare anche più velocemente, ed inmodo ottimizzato. Il tempo in cui sarete al lavoro poi in realtà sarà solo di una mezza ora.
Ingredienti e quantità tipo:
500 grammi di farina;
300-350 grammi di acqua (variabile a seconda del tipo di farina);
15 grammi di lievito di birra;
10 grammi di sale (un cucchiaino raso);

I parametri come la quantità di acqua, la temperatura del forno e il tempo di cottura non posso indicarli e dovrai riuscire con un qualche prova perché dipendono dalle caratteristiche degli ingredienti, dall'ambiente e dalla attrezzatura.

Questi parametri devono essere ottimizzati con l'esperienza.

Come fare l'impasto
Potete procedere in due modi: con il metodo diretto o con quello allungato

Metodo diretto- 500 grammi di farina. Metterla in una insalatiera grande o anche sul tavolo libero facendo il classico vulcano in cui potrai immaginare che nel suo cratere centrale, andrete aggiungendo l'acqua che sarà importante che non sia troppo fredda ed in caso stemperarla prima.

300 gr di acqua nella quale avrete sciolto 15 gr (2/3 di un panetto da 25 gr) di lievito sbriciolato.

Cominciate a lavorare l'impasto con un cucchiaio di legno fino a che non comincia a formarsi un impasto omogeneo.

Aggiungete un cucchiaino raso di sale e fatelo sciogliere nell'impasto. Potete aggiungere il sale anche prima, l'importante è che non venga a contatto con il lievito.

A questo punto estraete l'impasto dall'insalatiera e trasferitelo su un piano di lavoro stabile.

Almeno per 15-20 minuti dovete impastare senz'altro e a seconda dell'energia che ci mettete.

A un certo punto sentirete che l'impasto cambia consistenza, divenendo più morbido e lavorabile, elastico e malleabile: a quel punto potete passare alla fase successiva.

La quantità di acqua assorbita dalla farina è variabile, durante le prime fasi dell'impastamento dovrete aggiungere acqua, poca alla volta, se vi sembra troppo secco e duro.

Ricordate solo che l'impasto non deve essere appiccicaticcio.

Metodo all'ungato

Mettete in una insalatiera grande 150 gr di farina con 100 gr di acqua e 15 gr di lievito.
Con un cucchiaio di legno formate un impasto omogeneo. Coprite l'insalatiera con un canovaccio e lasciate lievitare per 30 minuti.

A questo punto unite il resto della farina e dell'acqua, il sale e cominciate ad impastare seguendo il procedimento descritto sopra.

Questo metodo garantisce risultati migliori, anche se allunga il processo di 30 minuti.

Lievitazione

Una corretta lievitazione necessita di una temperatura di 25 gradi con l'80-90% di umidità.
La temperatura è facilmente raggiungibile in casa, basta mettere l'impasto in un luogo caldo, per esempio vicino a un termosifone.

L'umidità dell'ambiente domestico, invece, è sicuramente più bassa di quella ideale, quindi bisogna adottare qualche stratagemma per aumentarla.

Il metodo classico è quello di coprire bene l'insalatiera (evitando per quanto possibile rientrate di aria) con un panno inumidito con acqua tiepida.

Un'altro metodo consiste nel posizionare all'interno del forno l'insalatiera coperta con un canovaccio asciutto, insieme a un pentolino con un litro di acqua tiepida.

Se avete un termometro-barometro, potete verificare che all'interno del forno si sviluppino queste condizioni e aggiustare la quantità e la temperatura dell'acqua nel pentolino per avvicinarsi il più possibile alle condizioni ideali.

Scegliete il metodo a voi più congeniale e lasciate lievitare per 2.5-3 ore.

Come vedete qualche indicazione ho cercato di darla ma vi ribadisco che al di di queste alcune regole base poi dovrete e sarete voi in base ad alcune prove e i vostri gusti che troverete anche la giusta forma da dargli.

sabato 13 dicembre 2008

Vera opportunità per Andare a vivere ai Caraibi, Los Roques


Oltre ad essere un Skipper ed un navigatore giramondo (sempre nel mio piccolo, e nelle mie possibilità) come molti si saranno accorti, o avranno già da soli capito in realtà io sono anche un web master, pubblishers, freelance indipendente, e mi occupo quindi anche di comunicazione, media ed internet in un parallelismo che cerca di completare ed arricchire entrambi i mondi.

Il Mondo del navigare, delle barche del mare, con quello di essere uno che crede molto nelle enormi potenzialità che il web da a tutti di poter sviluppare ed affinare un qualsiasi tipo di interesse o attività legata al sapere, alla conoscenza e la libera della comunicazione.

Che poi a mio avviso è ciò che serve per fare il navigatore giramondo? Non credete?

Diventa un modo di essere pro attivo che alla fine dà i suoi frutti, ed ecco che in questo blog ad esempio incominciano a convogliare quelle notizie, ed informazioni che possono davvero rendere felici chi le cerca, e magari cambiare la vita in meglio a qualcuno.

UNA SUPER INFORMAZIONE
:

Per tutti coloro a caccia di vere opportunità alternative?Potremo benissimo nell' immaginario collettivo paragonarla allo stereotipo del "Mollo tutto e apro un baretto sulla spiaggia ai tropici". Ma con la differenza che questa è una vera opportunità reale e fattibile: ho ricevuto da Roberto un amico a cui anni fa consigliai Los Roques come il posto ideale, migliore dove poter avviare la sua attività cosa che sta in questi giorni con molto gioia anche da parte mia concretizzando.

Ma la cosa per cui ve lo indico, è che ieri l'ho sentito via Skype e mi ha informato che Massimo un' altro nostro amico Vende la sua barca con già la licenza per lavorare, ma soprattutto vivere con la barca a Los Roques!! Cosa che non sarebbe possibile con una barca con bandiera Italiana o non Venezuelana. Se siete interessati a quanto costa la barca e licenza e quali siano tutti i termini potete contattare Roberto :
non dovrete far altro che rivolgervi a lui su tutto ciò che riguarda Los Roques. Ma visto che conosco molto bene sia Los Roches e sia l'attività di cui si sta parlando in quanto molti già sanno che anni fa come potete vedere ho lavorato anche io un paio di stagioni li con Eldoran.
Aggiungo che questa è certamente una reale e concreta opportunità a chi fortemente motivato di sicuro consapevole di essere stato colpito dal virus volesse davvero fare questa scelta di vita. Los Roques è il paradiso dove poter vivere su di una barca a vela, Trattasi di vere barriere ed atolli corallini che al suo interno racchiudono una laguna molto ampia e popolatissima di ogni sorta di fauna e flora marina ancora esistenti al mondo.

Davvero un posto fantastico a cui non aggiungo niente altro che tanto non credo riuscirebbe a priori a dipingervi il paradiso in terra che realmente è, per le troppe sfumature di colore, e di fatto se non fosse perché ormai io sono salito già su di un altro treno vi basti pensare che dell'opportunità di cui vi ho parlato ne sarei attratto anche io in prima persona.

Una buona giornata e alla prossiama da:
/)pipposail
Skipper and Pubblishers


mercoledì 5 novembre 2008

Il Nostro blog " ANDARE a VIVERE x MARE" Trova ragione d'Essere nel...:

Questo blog vuole essere una libera risorsa di comunicazione e condivisione delle

informazioni e del sapere sul come seriamente si possa intraprendere nella realtà

di scegliere uno stile di vita alternativo che ci porterà a vivere su di una barca a vela ai Caraibi,

e di tutto ciò che riguardano le capacità e competenze necessarie a poterlo fare davvero,

soprattutto il mio blog trova ragione d'essere nel poter SMENTIRE molte cose che in questo ambito sono date per scontato, i luoghi comuni che creano in tutti delle radicate e sbagliate convinzioni! Come il credere che ad esempio per poter andare a Vivere per Mare su una Barca a Vela ai Caraibi tutto l'anno,

si debba essere obbligatoriamente ricchi sfondati da poterselo permettere, e che questo tipo di esperienze di conseguenza è alla fine (oltre il sogno diciamo mai realizzato di molti) purtoppo solo la realtà esclusiva di alcuni pochi privilegiati ricchi che possono finanziariamente permetterselo..

Quando nella realtà fortunatamente per chi vorrà andare oltre non è assolutamente così, non lo è mai stato in passato e credo non potrà mai esserlo!!! Il mare a me ad esempio ma come a molti altri, mi ha permesso se non di arricchirmi (io sono particolarmente allergico a questo) sicuramente di non dover più lavorare un solo giorno in modo convenzionale per come intendiamo noi il lavoro.

Si, da-15 anni a questa parte infatti ho smesso di lavorare per denaro, ma semmai per poter avere il denaro che mi possa permettere il lusso ed il privilegio, di poter fare all'interno del mio mondo quello che mi pare ed essere padrone e protagonista della mia vita.

Se ti interessa tutto questo sei nel posto giusto, attivati, iscriviti al gruppo Google apri un argomento da approfondire che ti interessa, contattami direttamente, quale altro modo migliore per acquisire informazioni così particolari e di nicchia?

Entro dicembre rinnovo inoltre il mio impegno a terminare una mia guida di progetti passo passo di come si può vivere di attività lecite profittevoli sia on-line che off-line,

rendite automatiche sul web, business e consulenze nautiche internazionali,

nel commerciare barche internazionalmente, recupero barche da riportare in mediterraneo, commerci al limite ma che non sconfinano mai nel contrabbando,

come guadagnare sul forex (Cambio valute) e tante altre attività molto profittevoli che potrò approfondire con chi saprà valorizzare nel concreto le mie informazioni.

Quindi mio piccolo consiglio, niente e nessun altro contesto quanto il Mare, ho conosciuto essere un luogo dove implica necessariamente essere se stessi e dovercisi confrontare,

non è previsto una volta salpati e aver preso il mare, sottrarsi al confronto, avere altro per la testa, o altra cosa di cui occuparsi nella realta di come fare ad andare o ritornare a terra,

o comunque navigare possibilmente la dove si vuole andare, e non dove ti porterà invece tendenzialmente il vento, dove conta la reltà e concretezza dele cose e non ciò che si dice o si vuole fare apparire,

in quanto come credo che fino a qui sia chiaro per tutti puoi che per mare bene o male bisognerà andarcisi a confrontare prima o poi davvero.

Quindi per l'andare a Vivere per Mare bisognerà che prima vi predisponiate ad intendere e vivervi questa scelta di vita di andare a viverexmare,

oltre che come opportuunità anche come una possibile svolta e fattore incentivante a crearti dei nuovi possibili correlati e profittevoli business e possibili guadagni che possano permetterti di mantenerti e vivere finalmente come meglio credi o vacazionalmente ti senti attratto e portato a fare.
Quindi una reale opportunità, anche come una possibile svolta perchè una volta che avrete fatto questa scelta, vi assicuro ed in un qualche modo testimonio, che sarà proprio il contesto e l'ambiente in cui vi sarete calato, quindi il mare, la vela, la natura e tutto il nuovo di stile di vita che ne deriva il fattore incentivante e favorevole anche sotto il profilo o punto di vista lavorativo e di guadagnarvi da vivere non preoccupatevene quindi più di tanto.
Niente anche questa sennò rischia di diventare un' altra delle tante scuse che ad ok ci si crea per non vedere come stanno le cose con se stessi, e non ammettere che poi le motivazioni che portano ad avere determinati interessi nella vita non sempre sono autentiche e vocazionali, e che avvolte possono essere indotte da tante cose non ultime le mode di andare dietro a cosa fa tendenza, fighi od altri meccanismidel genere.

Chi dentro ha la vocazione necessaria non sta li a farsi dei calcoli , parte sa che è la scelta giusta e basta.



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