-> ...VIVERE per MARE !!!: 2011

martedì 13 settembre 2011

Walkabout 43 la barca da giramondo

In realtà seguo questi due navigatori giramondo italiani Annalisa e Lorenzo da molto tempo e sono stati sicuramente per me anche uno stimolo, tra i primi italiani a mettere delle vere autentiche notizie di viaggi per mare in barche a vela su un sito web online contemporaneamente al loro giro del mondo in barca a vela. Le numerose richieste di consigli per la navigazione d'altura e il desiderio di far vivere anche ad altri le meravigliose esperienze del giro del mondo in barca a vela, hanno spinto Lorenzo Leonello e Annalisa De Cesare a dar vita ad una nuova realtà nel mondo della nautica:
un cantiere per la costruzione di barche a vela adatte alle navigazioni d'altura e ne è nata questa barca che credo possa interessare i molti che cercano la barca adatta a fare il giramondo.

sabato 10 settembre 2011

Uno dei culi più belli che io abbia mai visto!!!

mercoledì 7 settembre 2011

Consumi produzione e accumulo di energia elettrica in barca a vela.



Ciao a tutti in passato avevo già consigliato più o meno la stessa cosa ma visto che questo è un aspetto e problema che non tramonterà mai e rimarrà sempre attuale per chi si ritrova a dover aggiungere come spesso accade solo alcune altre utenze elettriche alla propria barca a vela  (come ad esempio per l'aggiunta di un radar, un autopilota o anche di luci di via supplementari  in testa d'albero) 

questa soluzione prima di metter mano come invece solitamente accade a tutto l'impianto elettrico, o addirittura illudendosi di poter risolvere questo futuro maggior consumo di energia elettrica a bordo semplicemente aggiungendo un'altra batteria. 

Per prima cosa se si parla di batterie in barca, nautiche e nate per questo tipo di impianti elettrici di bordo non sarà più il caso di chiamarle comunemente ed erroneamente batterie in quanto trattasi per caratteristiche tecniche di accumulatori a rilascio lento

che a differenza delle comuni batteria che si usano per le accensioni motori che sono a spunto molto elevato e fatte per dare ai motorini d'avviamento una scarica di energia forte ma per pochi secondi, ma aperta questa doverosa  parentesi sulla differenza tra batterie per la messa in moto motore ed gli accumulatori di bordo per dare energia a tutte le utenze elettriche di bordo, 

credo che riflettendoci un attimo non sia difficile intuire che se sulla barca aggiungo solo alcune utenze il problema non si risolverà di certo aumentando i recipienti dove si accumula l'energia ma si dovrà  individuare il modo di auto-produrne di più.

Per questo molti si rivolgono ad un generatore eolico, altri ai pannelli solari,  altri ancora ad entrambi,  ma pochissimi adottano prima ancora di arrivare a queste soluzioni molto impegnative e dispendiose a quella di aggiungere semplicemente li dove già in tutti gli impianti c'è ne è uno un secondo alternatore (che è il marchingegno che produce e ricarica le batterie con il motore in moto). 

Come si evince anche dalla foto sotto senza dover mettere mano all'impianto elettrico basterà mettere un secondo alternatore e rifare lo stesso alloggiamento e montaggio affianco sopra o sotto praticamente dove sarà possibile ed avrete da subito la produzione di energia elettrica raddoppiata.


un saluto e alla prossima da:
 _/)pipposail

lunedì 5 settembre 2011

Ecco come fare a passare sotto un ponte con una barca a vela


Ciao salve a tutti oltre che curioso ho trovato veramente intraprendente questo metodo per poter passare con una barca a vela sotto ad un ponte. Certamente non è questa una cosa che capiti spesso ma ad esempio io ho tenuto la barca nella fiumara di Fiumicino e posso assicurarvi che il dover aspettare per uscire in mare che due volte al giorno il ponte si alzasse non era affatto una bella cosa ma comunque buona visione.Aggiungerei solo per semplificare ancora e maggiormente questo escamotage che si possono usare anche delle normalissime taniche piene d'acqua da appendere in testa d'albero anzichè doversi procurare quelle due palle che si vedono nel video. 

venerdì 2 settembre 2011

Differenza tra velista e navigatore.



Come molti di voi già sanno da un paio di stagioni per motivi familiari e di salute 

dei miei genitori ho dovuto scegliere di interrompere il mio già da anni 

avviato e vissuto life style di navigatore giramondo che già mi vedeva nei fatti 

negli anni 90 mollare tutto ciò che di convenzionale fino ad allora avevo e vivevo 

comprarmi una barca a vela e partirci per andarci a vivere navigandoci vivendoci e lavorandoci.

Niente di eccezionale o trascendentale intendiamoci molti prima e meglio di me l'hanno fatto, e non è del viaggio o del  tipo di scelta di vita che voglio parlarvi in questo post: 

ma della differenza sostanziale (anche se molto facilmente si accomunano le due cose) che c'è tra l'essere un velista e un navigatore.

Riprendendo il discorso di quando dovetti tornare a Trapani mia città di origine subito mi accorsi che anche se non avessi venduto la barca ai Caraibi 

non avrei potuto comunque continuare a fare il navigatore e tutta al più avrei potuto trovando la giusta imbarcazione fare il velista ma non certo più il navigatore.

Il velista è colui che a vela esce e rientra nel medesimo porto e si cimenta in navigazioni presso-chè giornaliere.

Il navigatore è invece colui che oltre delle distanze ha capito e gode di poter navigare anche il tempo e le stagioni non più legato alla performance la competizione.

Bene solo per dire che in pratica pur di non restare lontano dal mare ho messo MAGICA in mare e ci ho anche fatto parecchie miglia ma consapevolmente al fatto di non essere e vivere più il tutto da navigatore ma da velista.

Velisti che brutta razza..........

un saluto alla prossima da:
_/)pipposail

sabato 30 luglio 2011

internet in barca non solo per il meteo

Ciao a tutti oggi volevo condividere un'aspetto su cui riflettevo e che trattasi del fatto che una delle cose negative del vivere in barca è sicuramente che nella maggioranza delle ipotesi qualunque bisogno o desiderio vi può cogliere o lo si era preventivato di potercelo avere o bisognerà per forza di cose farne a meno.

Quindi credo che sia sacrosanto dire che una delle caratteristiche e prerogative necessarie di chi ha deciso di fare questa esperienza di vita di vivere per mare in barca a vela sarà quella di dover essere necessariamente o perlomeno diventarlo una persona lungimirante e che sa bene prevedere le cose, ciò che servirà o cosa potrà accadere. 

Questo per poter perl' appunto abbattere quell'isolamento anche se relativo che si avverte nel vivere non più in modo convenzionale ma su una barca a vela in giro per il mondo in modo itinerante.

Certamente la tecnologia e la rete internet può sicuramente (come del resto è accaduto a me) dare una grossa mano ad affrontare e risolvere di questo problema.

Ad esempio una cosa ricorrente e che ho risolto con il web è stato il poter avere in barca con internet non solo le previsioni del tempo in tempo reale come la maggior parte di noi si limita a fare, ma a poter avere anche tutti quei contenuti multimediali come film, musica, ebook, video guide ed altro che oggi grazie a questo fantastico strumento della rete internet si possono avere molto facilmente a costi davvero accessibili a tutti e scaricarli sul proprio pc così poi si potranno rivedere magari nel momento in cui bloccati da una perturbazione bisognerà passare qualche giorno all'ancora rintanato in qualche ridosso sicuro ad aspettare che passi il mal tempo.

Al di là della musica e i film che credo che ormai noi tutti sappiamo come fruirne e di fatto il loro acquisto online è già una realtà affermata,  io di meno conosciuti ed usati  ho trovato davvero molto utili ed  interessanti e ben fatti gli e-book della Bruno Editore una giovane ma già molto affermata azienda online che ha fatto di tutto questo il suo business online tenendo dei margini di convenienza ed utilità per l'acquirente davvero buoni.

Quasi su tutti gli argomenti infatti la Bruno Editore non ha fatto altro che far scrivere dai più conosciuti ed affermati professionisti del settore delle vere e proprie guide passo passo su come poter raggiungere determinati scopi o cose anche materiali o interiori a dei costi davvero accessibili a tutti meno di 10 euro per un ebook .

Bene solo per farvi un'esempio io ho conosciuto e trovato molto interessante questa realtà degli e-book tramite uno in particolare che credo possa essere interessante anche a tutti voi, e che guarda caso si intitola :


Una Guida Ragionata al Downshifting
Sei stanco della grande città? 
Non trovi più stimoli nel tuo lavoro e non hai più tempo per te stesso? 
Valuta la tua situazione attuale e un possibile cambio radicale della tua vita, testa la tua predisposizione al Downshifting e scopri come sfruttare al meglio questa grande opportunità!
per andartelo a scaricare subito al costo di circa 9 euro sul sito ufficiale della Bruno Editore un clic quì 

un saluto alla prossima da
 /)pipposail

martedì 26 luglio 2011

immagini degli interni del catamarano custom "MAGICA"


Ciao a tutti questo post è rivolto soprattutto a tutti coloro che venuti a conoscenza che ho a malincuore per più motivi che non starò ora quì ad elencarvi ho comunque deciso di mettere in vendita il mio amato catamarano "MAGICA"-

Quindi tutti coloro che sono realmente interessati e mi hanno chiesto giustamente di poter vedere prima di venire a vedere (e volendo ora che l'imbarcazione è in acqua pronta a salpare anche a provare) qualche foto degli interni di cui effettivamente nelle anche numerose foto che ci sono in rete non ne esisteva nessuna degli interni.

Bene alcune altre immagini compresi anche gli interni potete visionarla a seguire:il mio contatto resta sempre e comunque 331 4718519

lunedì 25 luglio 2011

All'ancora in rada? Mai dare scontato che tanto il tempo sarà buono.


Ciao a tutti si per più motivi stanotte ci sono caduto anche io, e non nego che veder appena svegliato di soprassalto la barca mollare ancora sotto un temporale e delle raffiche di vento davvero noteveli tra le altre barche non è affatto una bella esperienza.

Era stato tutto il giorno buon tempo, una rada sicura e ben riparata come quella del porto di Trapani in tutto il giorno il vento era saltato da una bonaccia quasi piatta a far girare delle brezze praticamente un pò da tutte le direzioni e questo girare tutto il giorno sull'ancora che è stato appunto il motivo e causa che poi la notte sotto un groppo (temporale locale) e raffiche davvero notevoli  l'ancora quando è andata in tiro ha mollato. 

Quindi una buona abitudine sarà sempre che se si è stati tutto il giorno a girare sull'ancora perché praticamente ci sono state brezze variabili, prima di andare a dormire;
sarà sicuramente ritirare su l'ancora e ridarla in maniera che si stenda correttamente la catenaria sul fondo e si  incalzi nuovamente l'ancora nel fondo.

Bene anzi neanche troppo, ma comunque il motivo che credo sia utile analizzare e condividere con tutti voi come la causa di questa mia brutta esperienza di questa stanotte; è che innanzi tutto anche se tutto fa pensare e prevedere che ci possa essere bel tempo scontato in rada all'ancora, ma come del resto credo sia giusto fare sempre quando si sale in barca, non bisogna mai scordarsi che per mare tutto può cambiare in meno che non si dica, mai nulla per scontato e possibilmente prepararsi sempre a ciò che di peggio si possa prevedere accadere, e non pensare sempre che tanto la natura poi alla fine ci aiuterà, perchè anche se questo molte volte accade ed avviene, come tutti sappiamo la prima legge della natura e anche essere spietata e che non regala di certo nulla a nessuno, figuriamoci a chi non la rispetta e considera nel giusto modo facendo correttamente ed in modo meticoloso tutto ciò che c'è da fare.

Conclusione anche all'ancora in una rada sicura d'estate soprattutto se ci si vorrà mettere a dormire bisogna sempre predisporsi come se il tempo dovesse peggiorare, non dare per stanchezza o altro la giusta catena nel posto giusto, (e pensare tanto con questa bonaccia dove vuoi che vada???) ecco questo modo di ragionare vi poterà molto facilmente a svegliarvi di soprassalto che vi avrà mollato ancora perchè durante la notte anche d'estate in una rada riparata sta semplicemente passando un groppo o temporale.

quindi vacanze mare rilassatezza ma non omettere mai di starci con la testa e seguire tutte le precauzioni e regole che la marinerie ci ha insegnato da sempre essere necessarie per andare per mare in sicurezza.

un saluto alla prossima da 
_/)pipposail

venerdì 22 luglio 2011

Scopri anche tu la vela mare terapia.

Ciao a tutti dopo un ennesimo lungo silenzio finalmente mi ritrovo a mio avviso ad avere qualcosa di interessante da condividere 

infatti finalmente mi trovo con "MAGICA" ( il mio catamarano custom) in rada nel porto di Trapani pronto nuovamente a prendere il mare quando voglio e più mi pare, e poter inoltre nuovamente scrivere di vela, mare e navigazione in questo blog che non a caso si chiama viverexmare da bordo di un'imbarcazione a vela vera ed itinerante.


Detto questo e tornando a quello che vuole essere l'argomento di questo post che ho intitolato non a caso vela mare terapia è il voler testimoniare e condividere una ulteriore consapevolezza di cosa possa realmente rappresentare e far vivere la navigazione a vela a chi lo vuole semplicemente predisponendosi, 

certo il predisporsi significherà dover rinunciare a qualcos'altro e per farlo bisognerà sicuramente andare oltre e al di là dei luoghi comuni, le mode, le tendenze e i condizionamenti di ogni tipo e sorta, le belle barche, i marina e tutto il resto che più o meno tutti conosciamo, o possiamo molto facilmente conoscere ma che francamente non credo possano dare o  lasciare molto a livello di esperienza di vita e arricchimento interiore personale.

Chi mi segue da più tempo sa che ho passato questi ultimi due anni della mia vita a confrontarmi con quello che poi ognuno di noi deve prima o poi inevitabilmente nella vita affrontare che è quella di vedere inevitabilmente ammalarsi e soffrire un proprio caro. Ma non sto qui a voler parlare neanche di questa esperienza ma sta di fatto che nel seguire la malattia di mio padre, quindi frequentare ospedali, operazioni e così via per un anno e mezzo, anche io ho incominciato ad avere un sacco di piccole patologie spico-somatiche tipo la sporiasi alle caviglie e pruriti vari che mi portavano quasi  in un gesto autolesionista a scorticarmi a sangue.

Questo accadeva fino un mese e mezzo fà quando contemporaneamente avrei dovuto anche vista anche la mia professione accettare qualche imbarco, ma ho francamente detto basta!!! Ed in pratica ho deciso di dedicarmi a me stesso mettendo la mia barca in mare 

Ho in pratica deciso di darmi nuovamente al vivere per mare in semplicità senza mete prefissate e orari da rispettare se non le albe e i tramonti testimoniando e condividendo che si può andare per mare e ricevere delle enormi gratificazioni anche in modo semplice e minimalista e che non necessitano necessariamente le super barche e le più tecnologiche o lussuose imbarcazioni o attrezzature per poter godere ed avere delle vere gratificazioni anche interiori e spirituali dalla navigzione a vela ed il vivere  per mare 

e addirittura terapeutiche si perchè neanche a dirlo la sporiasi alle caviglie è già passata e ho solo tanta voglia di dare vela e fare miglia per risentire il respiro dell'alto mare e quindi  colgo anche l'occasione per comunicare a  tutti coloro che mi hanno chiesto di poter navigare su MAGICA per qualche giorno di vacanza o scuola vela e vogliono raggiungermi ecco il numero di cell 331 4718516 dove potermi raggiungere.

mercoledì 29 giugno 2011

Vacanza a Trapani e Egadi; gite, noleggio catamarano vela


Ciao a tutti questo post per comunicare il varo e la rimessa in acqua del Catamarano "MAGICA" a tutti gli amici e soci sostenitori della Libera Associazione Velica Culturale " ViverexMare " Trapani.

iniziativa comunque rivolta e aperta a tutti coloro che cercano un modo low cost ed underground per apprendere o anche solo semplicemente praticare la navigazione a vela d'altura

il programma di riferimento certo sarà che tutte le mattine di Luglio ed Agosto 2011 sarò disponibile a salpare dal porto di Trapani con il CATAMARANO "MAGICA" 

per delle fantastiche veleggiate sia per chi lo vorrà all'insegna dell'apprendimento ma anche solo per una pura e semplice giornata in barca a  vela alla scoperta e tra le isole Egadi. 

si salpa max 8,30 la mattina per fare rientro non dopo le 18,30 la quota o prezzo e di 70euro a persona e sarà comprendente di: skipper, carburante, tender con fuoribordo 15hp,  pranzo al sacco e bevande.

Gruppi max 6 persone
Se sei interessato molto semplicemente cell 331 4718516 

mercoledì 15 giugno 2011

invertire la rotta per vincere il disagio adolescenziale

Ciao, nel mio piccolo credo non mi si possa smentire di avere da sempre sostenuto, promosso e creduto nella validità e opportunità

di poter usare la vela per favorire e innescare nuovamente un reinserimento sociale degli ormai moltissimi

nostri giovani adolescenti che troppo spesso e facilmente vengono definiti e catalogati essere dei "ragazzi difficili" e lasciati vivere ai margini della società.

A mio modo di vedere invece questi ragazzi il più delle volte non hanno nessuna responsabilità o colpa dello stile di vita che loro malgrado conducono,

se non quella di avere avuto la sfortuna di essere nati lì dove il disagio già esisteva ed era ben radicato sia a livello ambientale che familiare.

e per questo che credo che tutti coloro che si possono ritenere essere stati più fortunati, ed oggi magari sono anche dei navigati velisti o armatori devono sentire ed avere il dovere morale;

di dare delle vere e concrete opportunità a questi ragazzi adolescenti che non hanno nessuna colpa e non hanno sicuramente scelto lo stile di vita che conducono

Un'esempio di tutto questo che sosteniamo e promuoviamo ci viene dall'iniziativa Invertiamo la rotta, che è un percorso triennale che la Onlus 


"Matti per la Vela" di Genova ha elaborato insieme ad alcuni enti che a vario titolo hanno in carico adolescenti ritenuti a rischio per disagi ambientali, sociali o familiari. 

Concretamente il progetto di Matti per la Vela consiste di poter mettere la vela al servizio dei più deboli non con una semplice gita al mare ma per poter essere uno strumento di formazione a supporto degli enti che hanno in carico i minori.

Per i ragazzi veri protagonisti e destinatari del progetto l’esperienza in mare si trasforma in un’occasione di inclusione sociale ed è uno stimolo in più verso un reinserimento sociale.

inizialmente infatti, il lavoro è focalizzato sul singolo e sul rafforzamento del gruppo, ma appena opportuno il percorso di formazione si incentra su laboratori e stage per scoprire i mestieri del mare come ad esempio:

artigiani, sportivi, antropologi, metereologi, skipper, istruttori di vela e navigatori professionisti. 

Figure professionali che possono concretamente diventare e/o rappresentare il futuro dei giovani che partecipano al progetto. 

Si intuisce allora molto facilmente e capisce il motivo per cui "Invertiamo la rotta", oltre ad aver suscitato l’interesse della facoltà di Psicologia di Roma La Sapienza,

 abbia subito raccolto le adesioni da parte della Cooperativa sociale Comin che a Milano conta quasi 2mila utenti e dei Servizi sociali di un Comune naturalmente vocato al mare come quello di Livorno.

I due enti hanno selezionato i primi 12 partecipanti, ma la richiesta è decisamente più elevata.

Così per poter far fronte alle numerose richieste ricevute, Matti per la Vela ha lanciato una campagna di raccolta fondi via sms solidale in atto dal 6 al 24 giugno.

Ad affiancarla l’attrice comica di Zelig Teresa Mannino e la campionessa olimpica di windsurf Alessandra Sensini, che sulle principali emittenti radio-televisive locali e nazionali, stanno invitando a contribuire al progetto donando 2 euro con un sms o una chiamata dal fisso al 45502

Tutte le donazioni, garantiscono dall’associazione, saranno per contratto interamente devolute a Invertiamo la rotta che fino ad oggi è stato interamente finanziato da Matti per la Vela e da sostenitori come la Fondazione De Agostini che hanno scommesso su “una pazzia che integra sul serio”.

Quindi via al progetto, ma per accontentare più richieste servono nuovi fondi:
 fino al 24 giugno telefonando o scrivendo un sms 
al 45502 si possono donare 2 euro

giovedì 2 giugno 2011

Marinai Profeti E Balene



L'ultimo lavoro e secondo me il più bello di tutta la carriera di questo fantastico artista che come si intuisce anche dal titolo di questo suo concept album tratta e racconta di Storie di Mare e di Marinai, di profeti e balene, di mitologia e epica. 

Melville, Coleridge, Omero, Conrad: Vinicio si appropria di grandi autori del passato rivisitandoli in un opera di rara bellezza. 

Obiettivo alto, altissimo, quello di mescolare sonorità del tutto diverse con estrema disivoltura... e allora traccia dopo traccia ecco blues, ritmi caraibici, cori solenni. 

Ma se vuoi puoi acquistarlo e scaricarlo subito su Amazzon seguendo il link sotto >>>

mercoledì 1 giugno 2011

Sopravvivenza in mare, come fare un amo per pescare.

Scuola di sopravvivenza in mare
(Il Bivio.Natura,sport,tempo libero)

Ciao a tutti credo che l'argomento della sopravvivenza in mare sia un aspetto della navigazione d'altura o oceanica che la maggior parte dei navigatori, giramondo, indipendenti tendenzialmente tendono a rimuovere e non trattare con la giusta consapevolezza e serietà.

Questo credo sia dovuto principalmente dal fatto che essendo un argomento che non torna utile averlo trattato e studiato fin tanto, e quando il dramma del naufragio sarà già avvenuto. 

E credo sia facile da intuire e capire che quella di un eventuale o possibile naufragio è la situazione che anche se inconsapevolmente tendenzialmente chi va per mare tende a rimuovere tra le possibilità che possono accadergli.

Ed è così che non si tratta con la DOVUTA IMPORTANZA ED ATTENZIONE l'aspetto della sopravvivenza in mare che se appresa e studiata nel giusto modo è innegabile possa essere in grado di salvare la vita anche di un intero equipaggio.

Ed è per questo che con molta semplicità ritengo che chi va seriamente per mare in modo responsabile e consapevole debba avere per tempo già predisposto a bordo della propria imbarcazione, in un luogo facilmente accessibile, e ben conosciuto da tutti, 

Un BIDONE di plastica stagno col tappo a vite, dove al suo interno collocare tutto ciò che si può ritenere essere utile o indispensabile ad una eventuale sopravvivenza in mare,

le cose di cui tener conto saranno solo quanti si sarà di equipaggio, e quali latitudini ed in quale stagione si navigherà, ma per concludere e non aver parlato di sopravvivenza in mare solo in teoria senza degli esempi pratici e concreti :

ad esempio ecco cosa si può fare e quanto può tornare utile anche una semplice bibita in lattina se vista in una prospettiva di emergenza e sopravvivenza in mare :


sabato 21 maggio 2011

navigare in poesia!!!

Come in questo caso credo che molte volte nella poesia si possano ritrovare delle verità sulle nostre debolezze o della nostra tenacia, di come sia facile perdere la rotta e di quanta tenacia e coraggio necessiti per affrontare "l’oceano della vita". Alcuni semplici versi di Jacques Brel (un poeta, cantautore Belga) a mio avviso ci danno la possibilità per un momento, di soffermarci e guardare il mondo con occhi diversi…


Conosco delle barche che restano nel porto per paura che le correnti le trascinino via con troppa violenza. 
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire hanno paura del mare a furia di invecchiare e le onde non le hanno mai portate altrove, il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare. 
Conosco delle barche talmente incatenate che hanno disimparato come liberarsi. 
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare per essere veramente sicure di non capovolgersi. 
Conosco delle barche che vanno in gruppo ad affrontare il vento forte al di là della paura. 
Conosco delle barche che si graffiano un po' sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco. 
Conosco delle barche che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora, ogni giorno della loro vita e che non hanno paura a volte di lanciarsi  fianco a fianco in avanti a rischio di affondare. 
Conosco delle barche che tornano in porto lacerate dappertutto, ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole perché hanno condiviso anni meravigliosi. 
Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato. 
Fino al loro ultimo giorno, e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti  perché hanno un cuore a misura di oceano. 

Jacques Brel

martedì 17 maggio 2011

La navigazione a vela come alternativa e scelta di vita.

Credo che oggi l'arte della navigazione a vela dovrebbe e potrebbe essere maggiormente sfruttata come un opportunità 

ed alternativa da proporre da tutti coloro che almeno a parole dicono di avere a cuore le sorti dei giovani. 

Certamente per vivere per mare questi giovani necessiterà che riconoscano ed abbiano alla base una vocazione certa, 

e sentirsi attratti da una vita che non sia convenzionale e racchiusa in degli schemi prestabiliti,

 e se così è allora credo sia scontato che il poter apprendere e praticare la navigazione a vela oceanica possa essere intesa anche come una vera ed alternativa opportunità di vita. 

Un  mezzo per emanciparsi ed affermarsi sia personalmente, che professionalmente e non diventare così il solito ragazzo difficile a cui si sarebbero dovute dare o almeno indicare delle vere opportunità e dei progetti di vita percorribili al di là del quartiere, la strada e la piazza. 

Alla base credo che una società in cui ci sono molti "ragazzi così detti difficili" sia una società in cui "I GRANDI" sono dei conservatori ed egoisti della peggio razza,

solitamente ultra sessantenni che non hanno nessuna intenzione d'andarsene e restano abbarbicati alle loro scrivanie e che nessuno possa mai cambiare il normale ordine delle cose.

Ed è per questo che io credo sia opportuno fare dei giusti distinguo e chiarire di non avere nulla a che fare con quella vela di coloro che ancor prima di salire in barca devono indossare migliaia di euro di abbigliamento

e racchiudere in degli schemi prestabiliti di consumo anche questa fantastica e propositiva attività della navigazione a vela d'altura.

Bene a tale scopo e dare l'esempio lancio una proposta a tutti coloro che possiedono una barca a vela e conoscono un ragazzo così detto difficile questa estate dedicate un paio di uscite in mare a trasmettere e condividere la vostra passione a lui.

Da parte mia rinnovo la mia personale disponibilità anche questa estate a condividere il mio sapere navigare a vela e la mia esperienza di navigatore velista indipendente

a tutti quei giovani che vogliono con tali propositi avvicinarsi e conoscere la navigazione a vela e che altrimenti non ne avrebbero altro modo.

Vedi a questo proposito le iniziative libera associazione velica culturale viverexmare che possono portarti a navigare con me sul catamarano "MAGICA" questa estate tutti i giorni dal porto di Trapani 

un saluto alla prossima da 
_/)pipposail

sabato 30 aprile 2011

navigatori solitari minimalisti

E si e che cavolo questa cosa voglio proprio dirla tutta, e affanculo anche il  fatto di poter apparire un vecchio di mentalità ma non posso proprio negare che se c'è una cosa che rimpiango, è di non aver potuto vivere le esperienze di navigazioni e viaggi per mare a vela fatti in passato con  la maturità e la mentalità che potrei contare di avere acquisito oggi. 

Con la navigazione a vela oceanica o d'altura infatti  almeno nei primi anni ho sicuramente avuto un rapporto molto conflittuale che mi vedeva cadere sempre in una sorta di insoddisfazione o comunque non appagamento per le navigazioni e viaggi a vela che intraprendevo, anche se questi potevano essere considerati dei viaggi e navigazioni a vela rilevanti e di un certo prestigio ma io ero sempre alla ricerca di un quel qualcosa in più, (di farne sempre degli altri, di macinare miglia su miglia, o voler avere sempre una barca migliore), tutte cose che mi destabilizzavano e non permettevano di vivermi e godere appieno di ciò che facevo e del presente.

In pratica questo ebbe fine solo quando incomincia a capire e rendermi conto che stavo erroneamente trasferendo la mia mentalità competitiva e stile di vita terraiolo anche per mare.

Per questi motivi oggi sono molto interessato e attratto dalle storie di coloro che avvolte anche al limite dell'accettabile hanno scelto volontariamente di vivere l'esperienza della navigazione a vela nel modo più semplice e minimalista possibile per calarsi interamente in modo totalizzante in questa realtà senza compromessi e ne tanto meno destabilizzazioni di ogni tipo che possano non far cogliere a pieno il grande appagamento e senso di pienezza e gratificazione che si può avere nel vivere per mare in comunione con la natura e gli elementi che ti circondano. 

Negli anni settanta erano molti gli individui che come  ALBERTO TORROBA, che ha venduto una moto ed usato i soldi per arrivare a Madrid con 50 dollari in tasca. Trascorso qualche tempo a Ibiza e un anno Berlino. Attraversato il vecchio continente in India, dove vi rimane due anni. Ha vissuto a Taiwan, Sri Lanka, Kathmandu e viaggiò l'Himalaya a piedi prima di arrivare in Giappone, dove ha costruito la suo prima barca a vela e ha preso il largo. 

Tra il 1982 e il 1995 ha trascorso 13 anni su barche a vela costruite da lui stesso, ha navigato attraverso il Pacifico in uno sloop di 24 piedi, senza motore circumnavigato Nuova Guinea in un proa 19 piedi, è sopravvissuto crollo della sua barca a vela di 18 piedi, sulla costa uruguayana, esplorato la costa del Sud America in una barca da pesca brasiliano 15 piedi e un altro navigato a Panama e attraversato due oceani Prao guidato solo dalle stelle. Se sei interessato quì puoi trovare il sito web che parla del suo viaggio per intero.

martedì 26 aprile 2011

Vela opportunità Moana 60


Ciao a tutti cercando di fare avere maggiore visibilità a tutte quelle iniziative ed opportunità che  in modo alternativo

favoriscono e portano ad avvicinarsi alla navigazione a vela d'altura chiunque lo voglia. 


A tal proposito vi riporto il messaggio di Riccardo un amico skipper di "Moana 60" che dopo aver portato la barca 

avanti e indietro dall'Atlantico con grande forza e coraggio ora è giunto e si trova a Gibilterra 

ed ha bisogno di qualcuno che gli dia una mano per riportare la barca a casa entro maggio.

Bene se qualcuno è disposto a fare una grande esperienza d'altura e riportare la barca da Gibilterra a Marina di Ravenna non deve far altro che contattarli e raggiungerli


un saluto e alla prossima da :
_/) pipposail

domenica 17 aprile 2011

Vezo village sailing out

Ciao a tutti anche se avrei usato un'altra colonna sonora!!!

Credo che comunque questo video meriti ugualmente di essere visto e condiviso con tutti voi perchè a mio avviso dimostra più di tanti discorsi;

che la vela non è solo quella che conosciamo noi " ma bensì vita vera..... e non solo un passatempo per ricchi annoiati come da noi".

Ma come mia abitudine nel proporre un video credo sia più giusto far parlare le immagini, buona visione

lunedì 11 aprile 2011

My harbours è il primo portolano digitale per iPhone.

Ciao a tutti questo post solo per condividere una novità tecnologica sicuramente utile, che pensate permette di avere il voluminoso e pesante portolano cartaceo che necessariamente si deve avere a bordo in una versione virtuale per il tuo iPhone. 
L'App fornisce le informazioni tecniche e commerciali sui porti turistici italiani: coordinate, profondità dei fondali, canale VHF, lunghezza barche consentita, ancoraggio e tutti i numeri di pubblica utilità.
My Harbours risponde alle richieste del diportista più esigente che vuole avere sempre con sè, senza gli ingombranti portolani cartacei, tutte le informazioni di ciascun porto italiano.

Il tutto con una veste grafica semplice, di facile consultazione ed intuitiva. 

Scelta la lingua tra italiano e inglese, selezionate il porto di Vostro interesse dalla Mappa oppure dalla lista e con un semplice clic si hanno tutte le informazioni del porto in una schermata.
Individuato il porto di destinazione, la funzione bussola (solo per iPhone 3gs e iPhone 4) ti indicherà la direzione da seguire

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mercoledì 6 aprile 2011

La scelta di andare a vivere per mare in barca a vela.

Ciao a tutti che siano cambiati i tempi è una cosa forse tanto banale e scontata quanto vera, almeno in ambito di velisti, giramondo e la conseguenziale scelta di "Andare a vivere per mare in barca a vela" che ogni appassionato navigatore velista vuoi o non vuoi nella vita si ritrova sempre tentato di fare.

Ma da qualche anno però come dicevo; è cambiato tutto e questo lo si percepisce già a partire del fatto che prima si diceva per indicare tutto questo la classica frase "Mollo Tutto e ne vado a vivere in barca" oggi invece come prima cosa si ricerca cosa e se ci si guadagna???

Sempre più spesso infatti a differenza di prima che mi chiedevano soprattutto del viaggio, indicazioni tecniche e organizzative ora mi chiedono cosa ci si guadagna a fare una scelta di questo tipo e se può essere un'opportunità.

Quindi se prima questo tipo di scelta era soprattutto di tipo alternativo e vocazionale in quanto precludeva di dover "mollare tutto" e  dover  fare comunque delle rinunce se non altro ad una vita convenzionale, tipo un lavoro sicuro ed altro di questo tipo oggi invece ci si avvicina a tutto ciò come ad un qualcosa che migliora comunque a priori la qualità della vita. 

Tutta questa premessa la faccio anche in riferimento a tutti quelli che come primo problema e preoccupazione si pongono l'interrogativo di come poi si manterranno una volta partiti???

Beh sinceramente mi verrebbe da rispondere solo e molto semplicemente che se nella vita sono persone che hanno trovato la creatività  e le motivazioni necessarie per organizzare di andare a vivere in barca a vela troveranno sicuramente una volta partiti anche di che vivere basterà cambiare solo alcuni presupposti ed aspettative di vita..

un saluto alla prossima da:
 _/)pipposail

domenica 3 aprile 2011

Il richiamo dell'alto mare e della navigazione a vela.

Domenica 3 Aprile. 
Ciao a tutti questa mattina sono andato al porto di Trapani in cantiere dove praticamente ho tirato a terra per la brutta stagione invernale il mio catamarano "MAGICA". 

Ho trovato che tutto sommato le sue condizioni sono ottimali e che per essere rimesso in acqua necessita a parte i normali e scontati  lavori di riverniciatura, di pochi lavori che potrò fare in tutta tranquillità in max una decina di giorni. 

Ma la cosa che voglio condividere oggi con tutti è anche ciò che mi sto vivendo a livello personale e di motivazioni che comunque necessitano per riprendere il mare.

Credo di poter dire che finalmente dopo un paio di anni in cui veramente la sfiga ha perseguitato me e la mia famiglia facendoci capitare e vivere tutto quello che non si vorrebbe mai ci capitasse

oggi ho chiaramente avvertito grazie alla mia passione per la navigazione a vela e il mare che la primavera che mi stava dirompendo attorno, il mio catamarano lì pronto era il bastante motivo a farmi con rinnovato entusiasmo riprendere il mare,

solo e semplicemente per poter finalmente rivivere di quelle sensazioni e valori che solo il mare e il navigarlo a vela sa darmi.

Il richiamo alla navigazione a vela e all'alto mare io credo che alla fine si possa semplicemente identificare nella fortuna che ogni velista navigatore compiuto ha, di aver coltivato una passione che nei momenti duri della vita può diventare e diventa terapeutica .

sabato 2 aprile 2011

Un tributo a Giovanni Soldini.

Ho trovato veramente interessante questo libro, tanto che penso che questa lettura debba essere fatta da tutti coloro che amano il mare e la navigazione a vela.

Il celebre navigatore solitario racconta il proprio amore per la vela, dalle esperienze compiute da bambino sul Lago Maggiore in compagnia del padre, agli esordi nelle competizioni, fino alle regate d'altura e alla prima delle diciotto traversate oceaniche compiute finora. 

Un'avventura fatta di impegno e disciplina, di sofferenza e dolore (come testimonia la scomparsa nell'Atlantico dell'amico Andrea Romanelli), ma anche di gioie (il salvataggio di Isabelle Autissier durante il giro del mondo a tappe da lui vinto nel 1999).

Un racconto in cui il mare - innanzi tutto il rispetto per il mare - oltre che una scelta e una lezione di vita, è un modo per conoscersi e mettersi alla prova.

sabato 26 marzo 2011

La storia del catamarano Plastiki.

domenica 13 marzo 2011

Cosa sono i Terzaroli.

Come già molte altre volte ho accennato a mio avviso a parte una buona manutenzione della barca, un buon equipaggiamento e tutto il resto che più o meno tutti sappiamo  il fattore che influisce maggiormente sulla sicurezza del navigare per mare in barca a vela 

a mio avviso è dato dalla reale e concreta capacità che l'equipaggio deve avere di poter e sapere configurare la superficie velica esposta al vento con facilità e rapidità in qualsiasi momento ed in funzione del vento reale che in quel preciso momento c'è.

Ad alcuni potrà anche sembrare superfluo e scontato questo discorso, ma credetemi che nulla è scontato e se ne vedono davvero di tutti i colori da non stupirsi  più di nulla. 

Pensate che mi è capitato di dover motivare e spiegare addirittura il perchè mi rifiutavo di portare fuori in barca a vela la gente prima che non avessero almeno  imparato a fare un paio di nodi, o dove sono e come si indossano i salvagenti, come si azionano le pompe di svuotamento e altro.

Quindi non per una mia personale fissazione, ma credo che un grado di preparazione accettabile che preveda che chi va per mare in barca a vela, lo faccia in sicurezza non può non saper configurare in funzione dell'intensità del vento la giusta quantità di superfice velica.



Quindi il consiglio vivamente a tutti coloro che si apprestano a navigare a vela di farlo in modo consapevole e responsabile  non  chiedersi solo cosa possano essere e a cosa possano servire quelle cime che solitamente girano attorno al boma e la randa chiamati Terzaroli. 

Ma ripeto scoprirne il funzionamento dei Terzaroli equivale al poter in qualsiasi momento l'intensità del vento aumenti di poter ridurre la superficie di vela esposta al vento che credetemi è alla base della sicurezza del navigare a vela.

un ciao alla prossima da
 _/)pipposail

venerdì 11 marzo 2011

Video Presentazione del GPS Garmin.

Ciao questo video presenta l'ultimo GPS della GARMIN, è utile per comprendere quali sono poi in definitiva le migliorie ed innovazioni che vengono apportate a questi già avvolte molto evoluti strumenti.

giovedì 10 marzo 2011

Video di vela che fa capire cosa significhi risalire il vento e il mare.



Ciao a tutti  ho deciso di condividere questo video pubblicarlo e riproporvelo perchè più di ogni altro video o racconto a mio avviso rappresenta e rende bene l'idea di cosa significhi risalire il mare e il vento a vela. Ma quando si parla di video credo sia più giusto far parlare le immagini e quindi buona visione e godetevi il video.

venerdì 4 marzo 2011

Vela-Opportunità per avvicinarsi ed apprendere la navigazione a vela.


Ciao a tutti ed un ringraziamento a tutti coloro che numerosi seguono ed hanno a cuore le iniziative ed il fine che promuovo e diffondo anche per mezzo di questo blog.

ViverexMare un blog nato quasi spontaneamente in cui a mio modo condivido il mio sapere in ambito di navigazione a vela oceanica e come organizzare in modo indipendente dei viaggi  Transoceanici in barca a vela.

Ma come chi mi conosce potrebbe confermare mi si può definire e riconoscere sicuramente  più come una persona pratica che teorica che in questo ambito ha tanta passione ed esperienza fatta in anni di viaggi per mare e migliaia di miglia navigate col vento sempre in modo indipendente da condividere.

 Bene cosa vi propongo di così tanto eccezionale in questo post? 

https://sites.google.com/site/assculturalevelica/
    Voglio solo ribadire e rammentare che la stagione più favorevole alla navigazione è alle porte e che per questa stagione sarà operativa e funzionante a tutti gli effetti. Quindi se sei interessato a come poterti avvicinare ed apprendere l'arte della navigazione a vela in modo underground e low cost non lasciart sfuggire di condividere e sostenere la 

    domenica 30 gennaio 2011

    L'incroyable planté de Thomas Coville sur Sodebo au départ de Ouessant


    Giustamente il nostro eroe nazionale Giovanni Soldini dal suo twitter ci informa a tutti noi suoi estimatori che è appena partito quest'altro tentativo di record. 

    ok grazie, ed il video è davvero anche molto entusiasmante tanto che non mi lascio sfuggire l'occasione di riproporlo e condividerlo anche io con tutti voi.

    Ma mi sorge spontanea una domanda che butto li anche a tutti voi visto e considerato anche l'epilogo dell'altro tentativo di record appena naufragato (biondina nera) in molti incominciano a domandarsi se forse non si stia esagerando ed azzardando forse un pò troppo? 

    Credete anche voi che questi tentativi di record o performance veliche off-limits incomincino ad essere forse troppe e rischiano solo di allontanare ancora di più la gente normale e comune dall'idea e reale possibilità di poter godere della navigazione a vela anche ridimensionando il tutto con un barchino a tirare dei bordi ???

    A guardare il video e pensare che è appena partito a me viene solo da esclamare Mahhh speriamo che anche lui non finisca ai pesci come gli amici del biondina nera.  Guardate un pò come si ingavona di prua................
     alla prossima da 
    _/)pipposail

    sabato 22 gennaio 2011

    Libri e letture nautiche veliche scelte per voi.

    Ciao ti è mai capitato di entrare in una qualsiasi libreria e pensare: beh oggi quasi quasi mi compro un bel libro che tratta di "viaggi per mare in barca a vela" ma  puntualmente accorgerti di non trovarlo?

    Beh io credo proprio di si, almeno nelle normali librerie cittadine non specializzate credo che tutto ciò non sia capitato solo a me e che sia più o meno ciò che capita a tutti di non trovare mai niente che tratti di questo invece molto nutrito argomento qual'è quello dei  "viaggi per mare in barca a vela"

    Ho quindi per questo pensato che potesse essere gradito e utile da condividere il mio account Amazon.it dove io ho praticamente risolto questo problema. Ed anche Tu potrai trovare già belli elencati tutti i libri di questo genere in commercio a dei prezzi davvero stracciati e recapitati comodamente a casa tua.

    Quindi se sei interessato a questo genere di letture non puoi non visitare questo link:
     >>>>>> Letture veliche nautiche scelte per voi.

    un saluto e alla prossima da:
    _/)pipposail

    lunedì 17 gennaio 2011

    Barcelona World Race:

    Dopo la partenza e da Gibilterra l'uscita in Oceano Atlantico la flotta della Barcelona World Race quasi come a confermare che le prime due imbarcazioni in testa alla gara:

    VIRBAC-PAPREC Jean Pierre Dick - Loick PeyronFONCIA Michel Desjoyeaux - Francois Gabart )

    fossero coloro che maggiormente hanno tenuto alla frusta la loro barca.Infatti vediamo come i primi due a capo della flotta sono stati obbligati a fare una sosta tecnica a Recife permettendo così al resto della flotta che li seguiva di ricompattarsi con la sola esclusione dell'ultimo, hanno svantaggi inferiori alle 500 miglia;

    in particolare Mapfre, Groupe Bel e Mirabaud si trovano a poco più di 100 miglia dal leader. In questa fase (prima del meridiano 140º, circa la longitudine della Tasmania) è molto importante ricordare che non sono previste penalizzazioni per stop tecnici,  mentre in seguito eventuali scali comperteranno l'obbligo di fermarsi per almeno 48 ore.

    Classifica attuale 

    1 VIRBAC-PAPREC
    (Jean Pierre Dick - Loick Peyron)
    2 FONCIA
    (Michel Desjoyeaux - Francois Gabart)
    3 ESTRELLA DAMM
    Sailing Team (Alex Pella - Pepe Ribes)
    4 MAPFRE
    (Iker Martinez - Xabi Fernandez)
    6 GROUPE BEL
    (Kito de Pavant - Sebastien Audigane)
    5 MIRABAUD
    (Dominique Wavre - Michele Paret)
    7 NEUTROGENA FORMULA NORUEGA
    (Boris Herrmann - Ryan Breymaier)
    8 RENAULT Z.E
    (Pachi Rivero - Antonio Piris)
    9 GAES CENTROS AUDITIVOS
    (Dee Caffari - Anna Corbella)
    11 HUGO BOSS
    (Wouter Verbraak - Andy Meiklejohn)
    10 CENTRAL LECHERA ASTURIANA
    (Juan Merediz - Fran Palacio)
    12 FORUM MARITIM CATALA
    (Gerard Marin - Ludovic Aglaor)
    13 WE ARE WATER
    (Jaume Mumbru - Cali Sanmarti)
    PRESIDENT
    (Jean le Cam - Bruno Garcia) - ritirato

    martedì 11 gennaio 2011

    Visita virtuale ad un IMOCA OPEN 60.

    Ciao a tutti, oggi voglio condividere una cosa che ho appena appreso e ho trovato oltre che molto interessante anche  meritevole di essere condivisa.  

    In realtà devo ammettere che ho sempre trovato molto interessante seguire l'evoluzione tecnologica dei materiali e delle attrezzature usate ai massimi livelli della vela oceanica mondiale. 

    Nel far questo non potevo non  imbattermi e se vogliamo appassionarmi all' IMOCA OPEN 60 la classe di barche con cui anche attualmente si sta disputando la Barcellona World Race. 

    Open 60 o classe aperta in pratica significa che i progettisti godono di un livello di libertà nella progettazione, fino a quando le barche entrano nella misura di 

    60 piedi (18,29 metri) di lunghezza, 4,5 metri di pescaggio e con un albero che deve essere non superiore a 28 metri sopra l'acqua (2010 regola). 

    Ma per quanto riguarda ciò che ritengo essere interessante da condividere è stato l'apprendere e capire finalmente una volta per tutte visualizzandolo nella visita virtuale ad un  IMOCA OPEN 60 

    cosa siano veramente e come funzionino molti meccanismi e attrezzature che tanto si sentono nominare nei siti e riviste specializzate, 

    ma che pochi poi a mio avviso pochi sanno davvero di cosa si tratti o come funzionino, come ad esempio cosa siano i ballast, le derive basculanti a bordo di questi bolidi?

    Bene tutto questo potete visionarlo anche voi  in questa visita virtuale ad un imoca open 60

    un saluto alla prossima da
     _/)pipposail 

    venerdì 7 gennaio 2011

    La fisica in barca a vela

    Per poter essere un buon velista sicuramente occorre ancor prima essere un buon marinaio ma non un esperto di fisica. 

    Si può andar per mare a vela e provare stupende emozioni senza conoscere nulla o quasi della teoria della vela, ma non si può neanche omettere di dire che conoscerne i "segreti" che permettono ad una barca di essere governata sicuramente arricchisce di soddisfazione la gioia che si prova a navigare. 

    Esperta di scienza e appassionata velista, nel libro che ho scelto per voi oggi, Laura Romano ha conciliato l'amore per la fisica a quello per il mare, rispondendo alle tante domande che in genere si pongono i velisti. 

    Perché è possibile risalire il vento?

    Che cosa determina la velocità di uno scafo e qual'è il prezzo pagato per raggiungerla? 

      Avvalendosi di un linguaggio facile e accessibile, di molti esempi pratici e di illustrazioni esplicative, l'autrice spiega con semplicità concetti di forza, di portanza, di resistenza, di stabilità e di prestazioni. 

      Ogni capitolo racchiude argomenti specifici che possono essere affrontati uno ad uno, consentendo al lettore di soddisfare le proprie curiosità indipendentemente dal contesto generale dell'opera.  

      Per completare il corredo d'informazioni, Laura Romano in questo suo libro ha intervistato anche i progettisti dei team italiani di Coppa America.

      un saluto alla prossima da
       _/)pipposail



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